Sono passati tre mesi dal giorno in cui decisi di firmare l’appello con il quale 160 italiani lanciavano la candidatura di Walter Veltroni alla segreteria del Partito Democratico. I motivi per i quali iMille, ed io tra loro, sosteniamo Veltroni li abbiamo discussi in molte occasioni su questo blog e su quello de iMille. A me basterà citare quello che di lui scrivevo in tempi non sospetti: “…in questo momento credo sia l’unico vero leader che abbiamo in Italia. L’incapacità di stanarlo dal Campidoglio perché guidasse il prossimo governo è una delle vere sconfitte di questa coalizione prima delle elezioni 2006. Si fosse candidato Veltroni, non mi sarei mai candidato alle primarie.” (Contro i Perpetui, Il Saggiatore 2006, pag. 58).
Oggi poi, davanti alle tentazioni della piazza, mi pare ancora più importante restituire la parola alla politica.
Si badi bene, non penso affatto che la politica sia in un buono stato, al contrario, e ne abbiamo avuto la dimostrazione proprio in questi giorni di lavoro per la composizione delle liste delle primarie.
Con tutta franchezza delle volte c’è voluto il più forte degli stomaci: nelle mie conversazioni con gli esponenti dei partiti che stavano alacremente lavorando alla quadratura del cerchio mi era evidentissimo che il linguaggio (e i metodi) della politica sono assolutamente identici a quelli dei suonatori dell’orchestrina del Titanic: Grillo era in piazza facendo appello alla pancia più profonda dell’Italia, e loro mi parlavano di cose veramente astruse e insopportabili: cose da un mondo dove la parola data non vale niente, meglio una bella scrittura privata depositata da un notaio. Roba da pazzi, scene da un luogo parallelo che vive in una dimensione separata dal paese che pretende di governare. Avrò fatto cinque o sei telefonate con Milano e ogni volta ho avuto l’impressione che più io mi stupivo e pensavo “ma questi sono completamente matti” e più, dall’altro lato del telefono, il mio interlocutore pensava di me esattamente la stessa cosa.
Ogni tanto, da qualche angolo d’Italia o fuori, qualcuno de iMille – preso da scoramento – si è chiesto cosa ci tenesse dentro, chi ce lo facesse fare, se non fosse il caso di mandare tutto all’aria, ritirarci strategicamente per non prestarci a fare da foglie di fico della conservazione. La cosa che mi ha sorpreso è stata che per un messaggio di questo tipo, dieci o venti messaggi ribadivano la validità della nostra scelta strategica: esserci per cambiare. Non cadere nella trappola di utilizzare gli stessi strumenti della conservazione, non mercanteggiare mai un posto in lista per noi stessi ma piuttosto spingere per l’innovazione, dovunque fosse; accettare di farci da parte sempre, ma solo a condizione che fosse a vantaggio di qualcuno che rappresentasse il nuovo, l’etica, la professionalità, il merito; assicurarci che il progetto del partito nuovo non fosse soffocato nella culla dall’abbraccio mortale degli apparati.
E così in Puglia la “lista 2” – come l’abbiamo chiamata familiarmente fino ad oggi – avrà grazie al nostro Enzo Ligori una testa di lista che lui stesso in una mail a “chifalecose” (la mailing list de iMille) descrive così:
“…Il mio capolista forse sarà il più giovane d’Italia: 18 anni, presidente degli studenti medi.
La mia lista:
1. giovane del liceo scientifico, 18 anni
2. giovane ragazza universitaria, 26 anni, guida degli studenti in visita al Consiglio regionale;
3. giovane compagno segretario sinistra giovanile di Sogliano Cavour, 21 anni
4. giovane compagna di Castrì 24 anni
5. “giovane” compagno Enzo Ligori
sono orgoglioso: finalmente 4 giovani strumentalizzano un anziano! Sono orgoglioso perché sono servito, non sono stato inutile: senza di me non ci avrebbero nemmeno pensato… Senza di loro per me non ci sarebbe ragion d’essere.”
Quanto a me, sarò candidato come capolista della medesima Lista – “Con Veltroni. Ambiente, Innovazione, Lavoro” – nel collegio 13 di Milano (che comprende i comuni di Assago, Buccinasco, Cesano Boscone, Cisliano, Corsico, Cusago, Gaggiano e Trezzano sul Naviglio).
Se sarò eletto l’impegno mio, come quello degli altri Mille che saranno nell’assemblea nazionale e in quelle regionali, sarà quello di collegarci rapidamente a tutte quelle persone, elette in qualsiasi lista, con le quali esiste una comunanza di sensibilità e di prospettiva. Tutti quei cittadini che si sono affacciati alla politica proprio grazie al partito nuovo e che della politica hanno un’idea alta, di servizio al proprio paese. Con tutte le contraddizioni, le difficoltà e le evidentissime brutture di questo processo – nel quale l’apparato, spaventato come un brontosauro agonizzante, ha dato ancora una volta il peggio di sé – resta il fatto che il Partito Democratico nascerà con un numero di facce nuove e di menti aperte assolutamente senza precedenti per la politica italiana.
Mai un partito della sinistra ha goduto di una simile, straordinaria ed irripetibile opportunità. La sfida sarà quella di metterle tutte insieme, quelle facce e quelle menti, e di utilizzare questa meravigliosa energia per fare dell’Italia quel paese moderno, aperto, libero e democratico che aspettiamo da troppo tempo.
21 risposte a “Candidato”
il giorno in cui non ti sembreranno più pazzi le possibilità saranno due:
il PD sarà diventato un partito nuovo,
tu sarai stato assimilato…
in ogni caso sarà un momento da tenere d’occhio, qualora si presentasse…
In bocca al lupo, credo che sia la formula più azzeccata possibile. Come sai penso che il vostro sia un errore macro, ma ciò non toglie che vi auguro di essere eletti per provare a realizzare le cose impossibili di cui avete parlato fin qui.
io ho lottato fino in fondo x eessere in lista ma…niente….
bob
ma è proprio vero?
Veltroni ha conferito a Ciriaco de Mita l’incarico di Responsabile della Formazione dei Giovani Dirigenti del Partito?
http://www.veltroniperlitalia.it/gw/producer/dettaglio.aspx?id_doc=3259
http://www.pieroricca.org/2007/09/23/il-padre-nobile/
Ti prego, dimmi che non è vero!
Tu dici:
“davanti alle tentazioni della piazza, mi pare ancora più importante restituire la parola alla politica”
A quale politica? Quella mafiosa?
Grillo parla alla pancia più profonda dell’italia, Veltroni a quella più pasciuta, direi.
Non è un bello spettacolo quello che si vede in giro e francamente pensavo, con tutto quello che sta accadendo, che fossero stati più coraggiosi, più leali, con azioni più corrispondenti alle parole, troppe, spese in giro. Così non è stato. Adesso l’unica cosa è sperare nella botta di rinnovamento, che, loro malgrado, l’elezione del la consulta nazionale porterà. A quel punto voi, avrete un ruolo assai importante e se in questa fase si sono dovuti ingoiare rospi più o meno disgustosi penso che nella prossima ci sarà da fare una guerra dura. La politica in questi giorni ha più che mai mostrato di essere incapace di autoriformarsi. Gli errori commessi dalla costituzione del Comitato dei 45 fino ad oggi tenteranno a riprodursi. In guardia..
e buon lavoro a tutti noi!
Hai ragione Ivan, la politica non è in buono stato.
Chiedi al tuo amico Marco Simoni che l’altra notte in via Bergamo alle 2 e mezza ancora elemosinava un posto in lista…
Non è solo la politica a non essere in buono stato, se non si ha il coraggio di firmare le “osservazioni” notturne.
Un saluto e in bocca al lupo, Ivan.
Luca Telese sul Giornale ha firmato la notizia di Simoni che elimosinava dei moduli di firme.
Luca Telese sul Giornale ha firmato la notizia di Simoni che elimosinava dei moduli di firme.
Luca Telese sul Giornale ha firmato la notizia di Simoni che elimosinava dei moduli di firme.
Luca Telese sul Giornale ha firmato la notizia di Simoni che elimosinava dei moduli di firme.
Il gossip su Simoni l’ho letto anch’io, ma sul Giornale o su Libero, non ricordo…
Non mi piace questo tipo di illazioni, soprattutto se anonime. Ciò non toglie che per le liste delle primarie sia capitato davvero di tutto, per quello che ne so…
(Ahimé) collega candidato, il problema è proprio il fatto che la politica sia ancora impestata da iene e avvoltoi della tua orrida specie, carogne bravissime ad infilare il proprio nome e cognome in testa alle liste ma coperte dal più codardo e vergognoso anonimato quando si tratta di calunniare, tirare coltellate e spargere veleno.
Non rimuovo il tuo commento anonimo perché merita di restare qui come monumento al cancro del nostro paese che tu benissimo rappresenti.
Ivan se permetti, invece di prendersela con l’anonimo calunniatore e considerato che la cosa appare su un giornale a carattere nazionale, il Giornale, e scritta da un giornalista noto a da molti stimato (non da me), Telese, una smentita non farebbe di certo male.
Carcamanno, non c’è proprio nulla da smentire: Telese ha scritto “…chi chiedeva agli altri (ad esempio il «melandrino» Marco Simoni) se avevano qualche modulo di firme in più”.
L’anonimo fa finta di non saper leggere ma qua non ci crede veramente nessuno.
Ivan, la lotta per un posto in lista è iniziata e vedo che non state risparmiando i colpi bassi, le invettive, le manovre di bassa cucina.
Sono sempre più convinto di aver fatto a bene a gettare finalmente la spugna. La parte sinistra della casta si scanni pure tra di loro (ma pure quella destra non scherza). Alle prossime elezioni le persone perbene come me voteranno scheda bianca, e voi del partito “democratico” non supererete il 15%.
Dalla sconfitta alle prossime elezioni, dove il centro-sinistra tutto insieme prenderà circa il 30%, nascerà forse una sinistra nuova, che una persona onesta possa votare senza vergogna né rimpianto.
Oppure la sinistra scomparirà in Italia e rimarranno due schieramenti di destra, uno derivato dall’UDC (insieme ai “democratici” e a Forza Italia), l’altro da AN (cui potrebbero aggregarsi le persone oneste orfane della sinistra).
Cari saluti, in bocca al lupo per tutto.
una soluzione veramente geniale (quella del commento sopra). Non c’e’ che dire. Ricordatene la prossima volta che andrai in ospedale, quando questo ti crollera’ in testa perche’ i soldi destinati alla cura dello stabile saranno finiti in mazzetta.
Io avrei una mezza idea per affrontare queste situazioni. Forse si tratta di una cosa impossibile, di una pazzia, ma non ne sono sicuro. Il nome dell’idea è trasparenza.
Perché non denunciare pubblicamente quelle proposte da “completamente matti”, facendo nomi e cognomi? E’ vietato dalle regole del futuro partito? E’ una cosa che potrebbe far perdere voti alle elezioni? E’ una cosa che “non si fa”? Forse i mille potrebbero essere i primi a farla. Per cambiare la politica non basta cambiare le persone che fanno politica: bisogna anche farla in modo diverso.
Iniziamo a lavare i panni sporchi in pubblico. Sarebbe veramente ora di rompere questa tradizione millenaria che abbiamo ereditato dalla Chiesa cattolica, che è anche disposta a punire i preti che “sbagliano”, ma solo lontano da occhi indiscreti. Un partito basato sulla trasparenza: questo sì che sarebbe un segnale di cambiamento. Questa è una cosa che i detrattori a priori del Partito Democratico non si aspettano, una cosa che potrebbe far cambiare idea a molti, e dare prospettive nuove alla nostra politica.
Brrrr… mi pare chiaro che ormai i veri nemici del PD sono all’interno del PD. Se questi sono i chiari di luna, mi domando cosa ne verrà fuori alla fine dell’esperimento… Il commento del tizio anonimo è davvero un cancro. Il problema è che – visti da fuori – pare siate in una situazione di metastasi.
Ci sono poche cose che mi fanno piu’ paura degli asceti in politica.
Le organizzazioni che compongono la sinistra (i partiti, quindi, ma anche i sindacati, le associazioni ambientaliste, quelle cattoliche, i patronati, i movimenti come iMille e altri) hanno contrattato la loro partecipazione alle liste sulla base del loro potere contrattuale. Potere contrattuale che deriva dalla loro capacita’ di rappresentanza, ossia dal consenso che sono in grado di dimostrare; contrattazione che deriva dalla capacita’ personale di fare pesare quel potere nel dialogo con le altre componenti.
Faticherei a trovare una definizione piu’ limpida di democrazia, francamente. Marco Simoni ha rappresentato gli interessi de iMille con efficacia ed abilita’, ottenendo una rappresentanza che senz’ altro non e’ inferiore a quanto meritato, e usando senz’ altro tutti gli strumenti leciti che rientrono nella sfera di azioni dette sopra. Esattamente con quegli “stessi strumenti della reazione”, caro Ivan, esattamente “mercanteggiando” come fanno due persone libere e responsabili quando si siedono assieme per risolvere un problema comune, sul quale hanno interessi divergenti(chissa’ da dove viene la accezione negativa del termine mercanteggiare: dalla tradizione cattolica?).
Compiamo quindi un atto di coraggio davvero disruptivo per la politica italiana: diamo un taglio all’ ipocrisia. Personalmente ci ho impiegato sedici anni a liberarmi dalla verginita’, e mi e’ sembrato un tempo infinito: auguro a iMille di fare piu’ in fretta.
mi dispiace…..ma mi dispiace veramente.