Se proprio vi capitasse di svegliarvi alle 8 domani, di sabato mattina, e vi trovaste a ciondolare per casa senza altro da fare, beh: accendete la tivvù che sono ospite di Omnibus a La7.
E se poi proprio non riusciste a fare la pennica dopo il lauto pranzo del sabato, allora mi trovate alle 15.30 a Corsico, nel mio collegio, al Centro “Ugo Foscolo” (in via Ugo Foscolo, è chiaro) per un dibattito sul PD.
9 risposte a “In caso d'insonnia”
Il dibbbattitto no.
Come ogni studentessa sotto esame alle 8 ero già sveglia. Ho acceso la tivvù e ho creduto di avere delle visioni. FOLGORATA dalle sue parole [che condivido pienamente]. Un nanosecondo per googlizzare il suo nome ed eccomi qui.
Le lascio un banale ‘complimenti!’
P.S. Di cose che non vanno ne avrei da dire, ma nessuno presta ascolto e mi sembra che Tagore abbia sempre più ragione: “Spargo parole nella polvere. Ogni momento, sotto i piedi, sono ridotte in polvere”.
Come al solito dici sempre cose sensate. Purtroppo i “nostr politici” vivono in un loro mondo dorato e hanno perso completamente il contatto con la realtà. Ma la cosa più triste è vedere come si ricompattano quando qualcuno li attacca. Vergognoso.
C’ero anche io davanti alla Tv, non fino alla fine purtroppo.. ma ho condiviso tutto quello che ho ascoltato.
Spero tanto che tutte queste idee tu possa portarle al piu presto in costituente del Pd. Ne abbiamo tutti un gran bisogno!
Che bella notizia sei nel collegio dove abito e sono nato.
Corsico regno incontrastato, dal dopoguerra ad oggi, del PCi, PDS poi DS .
Purtroppo oggi non ci potrò essere, se hai bisogno di qualche info hai la mia e-mail, in bocca al lupo.
Nemmeno una parola sul caso De magistris e la prepotenza ottusa di Mastella?
Caro Ivan,
permettimi di darti del tu, in quanto la nostra differenza di età non è molta (diversamente dai vari matusalemme che affollano la vita politica italiana di questi anni).
Ho 28 anni e sono uno di quei tanti “bamboccioni” (così come ci definisce il ministro TPS, con una battuta poco felice), che soffrono in silenzio per la propria situazione, ma che nello stesso tempo si impegnano tanto per un futuro diverso.
Non ho votato per te alle primarie dell’Unione, ma ti auguro di arrivare al successo politico che meriti, prima dell’”età dei pannoloni” (permettimi questa espressione), in modo da poter rappresentare la mia generazione.
Seguo Omnibus di La 7 quasi ogni mattina e oggi c’eri tu, che provavi a dar voce a quello che molta gente pensa della società italiana: una società immobile, in cui tra le poche speranze per un giovane c’è quella di emigrare all’estero per lavorare.
L’idea di lavorare all’estero mi è sempre interessata molto, anche perché vivo in un posto del Sud Italia dove spostarsi più a nord (e quindi, a maggior ragione all’estero, secondo me) è una prospettiva più che probabile.
Amo molto la lingua inglese e come te sono laureato in Giurisprudenza presso l’ateneo napoletano, con specializzazione annessa.
La tua affermazione di stamattina mi ha spinto a scriverti per chiederti, alla luce delle tue esperienze lavorative all’estero, quali possano essere le opportunità per un laureato in Giurisprudenza al di fuori dei nostri confini nazionali.
Ho alcuni amici che hanno lavorato all’estero, ma in campi diversi dal mio (ingegneria e altre materie scientifiche). La difficoltà per un laureato nella mia materia di lavorare all’estero è forse che il diritto non è lo stesso per ogni nazione, ma può variare nella sostanza e nelle sue modalità di applicazione in base al paese dove si va, cosicché, al di fuori di stage (scarsamente retribuiti o niente affatto retribuiti) presso le istituzioni comunitarie e pseudo progetti finanziati dal Fondo sociale europeo (ho tristi esperienze in merito) c’è davvero molto poco per noi giuristi italiani al di fuori del Bel paese.
Tranquillo, non intendo scambiarti per un centro per l’impiego….
In attesa di una tua cordiale risposta, continuo la preparazione per i concorsi pubblici che mi appresto a sostenere nei prossimi mesi, augurandoti una presenza stabile nel nostro panorama politico. Non mollare mai!
Ps: siamo tutti bamboccioni :-)))))))))
Gianluca
Ciao Gianluca, mi permetto di rispondere anche io alla tua domanda: sì, lavorare all’estero con una laurea in Legge italiana può sembrare più difficile, ma in realtà non lo è. Basta volersi specializzare in Diritto dell’Unione europea e troverai molte possibiltà sia in Europa che in Nord America e Australia. Io vivo e studio per un Ph.D. in Canada, se ti interessa quel paese fammi un fischio che vedo di darti qualche indicazione generica.
ciao ciao!
caro ivan,
invece io stasera ero lì ad ascoltare l’incontro al centro foscolo di corsico.
stamattina ero sveglio anch’io alle 8, nonostante l’età (e basta con ‘sta storia dell’età) perchè gli esami non finiscono mai e quindi studiare occorre sempre.
però non ho visto la trasmissione.
ma mi sono veramente “goduto” l’incontro di oggi pomeriggio. sono quello che vi ha chiesto di dire due o tre priorità, due o tre cose di cui vi occupereste nel pd. e, devo dire con assoluta contentezza, che – seppur io non avessi con precisione già definito delle mie aspettative con le quali confrontare le vostre idee – hai dato le risposte più belle. basate sul concetto di società aperta e di libertà. sentirle pronunciare in un contesto in cui nella migliore delle ipotesi possono essere considerate due idee di “destra” ha provocato in me l’immediata decisione di votarti.
mi sei sembrato, e così mi sembrano sia il sito de i mille che il tuo blog, qualcosa di veramente divergente – e pertanto creativo – all’interno del panorama che ci offre questo scorcio. tra grilli e mastelli, tra travagli e brambilli, francamente insopportabili, possiamo sperare di aggregarci, di dare forma nel grande crogiuolo che spero potrà essere ‘sto pd e di tradurre nella politica il sapere, le conoscenze, le sensibilità, le passioni, i bisogni, gli amori ed i dolori di milioni di persone.
devo sinceramente dire che mi hai riacceso. ero completamente “smonato” da questo pd, dai meccanismi della sua formazione, ecc. ecc. (la storia sarebbe lunga e magari te la racconterò, se vorrai); ma la tua presenza e le tue parole (poche ma estremamente significative di una consapevolezza del vivere nella nostra società – globale-). ma da stasera mi sono sentito rimotivato. hai espresso concetti che da anni sostengo inascoltato (la meritocrazia, l’ingessamento e la chiusura della società italiana, la possibilità che ognuno possa essere libero di esprimersi in tutti i modi nelle garanzie della libertà altrui, delle azioni positive, ecc.) che misono finalmente sentito rappresentato.
caro ivan, andiamo avanti!
da dopo metà dicembre sarò anche più libero (non perchè andrò in pensione – sono un 46enne – ma solo perchè forse mi libero da un impegno pesante) per cui sarò a disposizione di tutti noi
complimenti!
marco!