Ieri, da bravo candidato, ho fatto il mio bel dibattito a Corsico.
Pensieri sparsi durante le quasi tre ore di discussione.
– Sarà contento chi mi diceva, durante le primarie, che non avevo mai fatto la gavetta, in politica. Eccomi qua, in una bellissima situazione da Casa del Popolo.
– Cacchio, ma qua l’età media, è di 55 anni. Ma dove sono i ragazzi? Se questo è il seguito del PD, tra vent’anni siamo fritti.
– Però, svecchiare un po’ il vocabolario?
– Capperi, ma Monica Borgonovo è veramente tosta.
– Bello che qua al tavolo della presidenza, dove stanno i candidati, ci siano più donne che uomini. E quando parlano la cosa si fa subito più concreta, succinta, pratica, veloce.
– Uè, ma il sindaco di Corsico ha proprio una bella presa sulla sua gente! Abbiamo finito di parlare e sembravano esserci zero interventi dalla platea. Due parole del sindaco e vai: 15 interventi. Quando si dice il controllo del territorio.
– Bello che ci siano Marella e Fede in platea. Ogni tanto li guardo e aiuta.
– Però, che begli interventi dalla gente. Mi piace un sacco uno che dice: ho 40 anni, vorrei fare politica, ma da dove si entra? Provare da www.imille.org!
– Sobbalzo di gioia quando un signore pronuncia la parola laicità ma partono assordanti le campane dalla chiesa vicina, quasi non riusciamo più a sentirci parlare nonostante il microfono. Chiedo alla mia vicina, ex consigliera provinciale dei DS, se per caso abbiano Fernandel in paese. Mi dice: “No no, e comunque adesso con Don Camillo siamo nello stesso partito”.
– Guardo Fede, seduto qui da più di due ore, se questo non è amore…
– Parla il Presidente dell’ANPI. Dice parole antiche e bellissime: la Costituzione, l’antifascismo. “Camminate domandando”, conclude, “se sarete eletti, rifuggete dalle certezze. State vicini alla gente, chiedete ai cittadini come rappresentarli. Camminate, ma camminate domandando”. Camminate domandando, questa qui mi sa che me la porto dietro.
– Tocca di nuovo a me, un intervenuto ci ha chiesto quali siano le nostre priorità per il PD. Io riprendo le mie priorità per l’Unione, quelle del 2005: apertura della società e lotta alle rendite di posizione, la meritocrazia, il ricambio generazionale, la lotta ai nepotismi. Parlo della laicità dello stato. Parlo di coppie di fatto, di Adele Parrillo, parlo della mia famiglia, di Federico.
– Chiude il sindaco. Sulla mia sollecitazione racconta che a Corsico hanno creato il registro delle coppie di fatto. Da come ne parla, però, pare che nessuno si sia ancora iscritto. Magari mi trasferisco a Corsico, penso ridacchiando. La verità è che è così strano che a Corsico abbiano un sindaco coi baffi e al di là della strada, a Milano, noi abbiamo la Signora Moratti e facciamo fatica ad avere qualsiasi supporto per la comunità gay più importante d’Italia.
La riunione finisce dopo tre ore. Recupero Marella e Federico. Con la levataccia fatta stamattina per fare Omnibus a La7 ho solo forze sufficienti per rifocillarmi e andare a dormire. Stanco ma contento, come si scriveva sui temi al ritorno delle gite scolastiche alle scuole elementari. Tornerò a Corsico, nel mio collegio, tra una settimana. Solo il tempo di fare un salto a Mosca e tornare venerdì prossimo.
3 risposte a “Diario di un candidato”
Caro Ivan,
La pensi come il tuo candidato Walter alla guida del PD?
Veltroni ci riprova e alcune associazioni gay (GAYLEFT) ci ricascano…
Ci ripropone l’ipocrita riconoscimento giuridico alle persone che fanno parte delle Unioni di Fatto che era/è presente nel programma di questa maggioranza (Unione).
Veltroni dice infatti che “lavorerà anche per il riconoscimento con legge dei diritti delle persone che vivono nelle unioni di fatto, indipendentemente dal loro orientamento sessuale”.
Nel programma dell’Unione c’è scritto “L’Unione proporrà il riconoscimento giuridico dei diritti, prerogative e facoltà alle persone che fanno parte delle unioni di fatto”.
Ci spieghi dove stà la differenza??
Tu sai bene che riconoscere la persona (il singolo) che fa parte delle unioni di fatto è ben diverso dal riconoscere le Unioni di fatto e quindi anche e soprattutto le unioni omosessuali, dargli cioè non solo valore giuridico ma anche culturale e sociale.
“- Cacchio, ma qua l’età media, è di 55 anni. Ma dove sono i ragazzi? Se questo è il seguito del PD, tra vent’anni siamo fritti.”
Tranquillo, siete fritti già. Il PD credo sia il partito che attira meno voto giovanile in assoluto, tra quelli che sono sopra il 2%. Ci sarà un motivo, o vogliamo dare la colpa a questi ragazzi per i quali la politica sarebbe un linguaggio morto, come ha detto l’ennesimo matusa pidiennino prendendosi un po’ di pernacchie davanti a un noto liceo di Roma?
Gavetta assolta. Adesso me sa che te piaci pure de più.
A qualcuno è andata peggio.