L’altro ieri, mentre ero a Kiev, ho ricevuto una mail che mi segnalava la storia dei ragazzi che sono andati a mangiare in questo ristorante alla Rinascente a Milano e che si sono visti recapitare uno scontrino con la dicitura “caffè espresso macchiato caldo per i ricchioni“.
Non sono riuscito a far nulla della mail, stavo scappando in ufficio, la sera sarei rientrato a Mosca e poi il giorno dopo a Milano, ma devo dire che ho pensato a lungo che una storia così non poteva, non doveva essere vera.
Per mestiere mi occupo di lavoro e ho lavorato in posti molto diversi. Ora, riflettevo, nessuno sarebbe così idiota da fare qualcosa di così evidentemente cretino e così assolutamente pericoloso. In molte giurisdizioni uno scontrino come quello darebbe luogo immediatamente al licenziamento per giusta causa.
In più, dal punto di vista commerciale, per un cameriere e per un locale, una cosa del genere sarebbe un suicidio. Ma chi se ne frega se i clienti sono ricchioni oppure no. Anzi, è noto che i gay spendono e spandono assai più degli eterosessuali, non avendo da far fronte alle spese per i pediatri, gli omogeneizzati, le scarpine della Chicco, i libri di scuola, i telefonini e tutti gli altri articoli richiesti per la cura dell’infanzia.
Una cosa fuori di zucca, insomma. Anche in un paese così candidamente omofobo come l’italietta nostra una cosa del genere non poteva che essere una gigantesca bufala (il ristorante è specializzato in mozzarelle e magari qualcuno voleva fare lo spiritoso) o magari soltanto di una delle solite leggende metropolitane.
Poi oggi, dopo mesi, a pranzo ho acceso la tivvù e ho lasciato andare il TG1. E mentre spignattavo in cucina ho sentito provenire dall’altra stanza la voce di un giornalista della Rai che parlando del pilota della McLaren Hamilton (che non avevo ancora mai visto nella mia vita) lo definiva “il pilota di colore”.
E allora, improvvisa, un’illuminazione. Finalmente tutto è stato chiaro, finalmente ho capito che tutto era vero.
Se in questo paese, ad ora di pranzo, puoi ricordare alla televisione di stato il colore della pelle di un miliardario che guida la macchina senza essere cacciato a grandissimi calci nel sedere dal tuo posto di lavoro, allora sei perfettamente nel diritto di ricordare ai clienti del tuo ristorante, nel caso non lo avessero notato, che il loro caffè era un caffè speciale, che dico, specialissimo. Un caffè macchiato caldo, per i ricchioni.
22 risposte a “Piloti e caffè”
Si ho sentito anche io, allucinante. Ma mentre spignattavi non hai notato che è stato lo stesso Ecclestone (il capo della F1) a dire che Hamilton merita di più di vincere, anche perché esordiente (e fin qui) e di colore. Aggiungendo che se fosse stato mussulmano sarebbe stato il massimo ….. come dire ….
ivan hai ragione che bisogno c’era di dire “pilota di colore”?
é come invocare un politico ricordando la squadra per cui tifa
(il ministro giallorsso d’alema, il sindaco bianconero veltroni).
oppure il noto calciatore “vegetariano” X ha giocato una partita.
aho, dico io, ma che c’azzecca?
l’italia che paese! l’unico paese d’europa dell’ovest in cui “non esistono” giocatori di calcio o ministri omosessuali….
tutti masculi e rigorosamente etero! 😉
allora é vero che questo paese é controllato da una lobby aristocratica gay….
‘mazza, troppi Filippi qui. Meglio mettere nome e cognome per non fare casino 🙂
Ivan bentornato nel mondo reale italiano… Se non fosse stato un ristorante di lusso li avrebbero cacciati fuori ben prima dello scontrino…
Come sostengo da tempo il problema dell’italia è culturale, e purtroppo non è vero che i nostri politici siano piú arretrati della poplazione media. Lasciami dire che come laureato hai probabilmente vissuto (parlo di amici, colleghi, contatti…) che con l’Italia profonda non ha niente a che fare…
Il problema è non solo che gl.i italiani sono genericamente piú ignoranti della media europea ma che sono anche orgogliosi di esserlo!
Recentemente ho concluso un dottorato in Fisiologia a Berna. Dato che un giorno nonostante tutto mi piacerebbe tornare in Italia, vado in consolato a farmi fare un attestato di equipollenza.
Lasciando stare il confronto tra la burocrazia svizzera e quella italiana, sai che la responsabile per l’istruzione, pagata per conoscere i titoli esteri quando le ho mostrato il mio titolo di dottorato (PhD, Philosophy doctor) voleva affibbiarmi una laurea in filosofia?
“Qui non c’è scritto che lei ha conseguito un dottorato di ricerca. C’è scritto solo Philosophy doctor. Quindi lei per me ha conseguito un titolo di dottore in filosofia”.
Poi tu ti vai a lamentare del sitro internet di DiPietro o di un povero cameriere proto-leghista o di Hamilton definito “di colore”…
E’ già tanto che non lo abbia definito negro!
francesco
forse bisognerebbe fare come facevano i radicali del giovante Giacinto ed andare in TV o filmarsi nella web tutti quanti con un cartello “sono frocio”, “sono negro”…chissà le “verginnelle” del giornalismo e della politica italiana si svegliassero un poco…
forse bisognerebbe fare come facevano i radicali del giovante Giacinto ed andare in TV o filmarsi nella web tutti quanti con un cartello “sono frocio”, “sono negro”…chissà le “verginnelle” del giornalismo e della politica italiana si svegliassero un poco…
forse bisognerebbe fare come facevano i radicali del giovante Giacinto ed andare in TV o filmarsi nella web tutti quanti con un cartello “sono frocio”, “sono negro”…chissà le “verginnelle” del giornalismo e della politica italiana si svegliassero un poco…
forse bisognerebbe fare come facevano i radicali del giovante Giacinto ed andare in TV o filmarsi nella web tutti quanti con un cartello “sono frocio”, “sono negro”…chissà le “verginnelle” del giornalismo e della politica italiana si svegliassero un poco…
Caro Filippo altro me stesso , d’ora in poi sul blog di Ivan mi segnalo come Filippo (l’altro) cosi’ forse facciamo meno casino. Ciao!
Caro Filippo altro me stesso , d’ora in poi sul blog di Ivan mi segnalo come Filippo (l’altro) cosi’ forse facciamo meno casino. Ciao!
Caro Filippo altro me stesso , d’ora in poi sul blog di Ivan mi segnalo come Filippo (l’altro) cosi’ forse facciamo meno casino. Ciao!
Caro Filippo altro me stesso , d’ora in poi sul blog di Ivan mi segnalo come Filippo (l’altro) cosi’ forse facciamo meno casino. Ciao!
1) i consolati italiani! ne vogliamo parlare? chi ha vissuto all’estero ne puo’ descrivere l’aroma inconfondibile?
appena ne varchi le porte é come rientrare a casa! il dolce sapore del casino e dell’incompetenza fatte in casa!
2) a parte questo, ricordo che in belgio veniva boicottato un bar dove due ragazzi erano stati cacciati (galeotto fu un bacio…).
3)Francesco ha ragione l’italietta provinciale ed ignorante (e peggio che mai fiero di esserla!) é roba da mettersi le mani dei capelli!
1) i consolati italiani! ne vogliamo parlare? chi ha vissuto all’estero ne puo’ descrivere l’aroma inconfondibile?
appena ne varchi le porte é come rientrare a casa! il dolce sapore del casino e dell’incompetenza fatte in casa!
2) a parte questo, ricordo che in belgio veniva boicottato un bar dove due ragazzi erano stati cacciati (galeotto fu un bacio…).
3)Francesco ha ragione l’italietta provinciale ed ignorante (e peggio che mai fiero di esserla!) é roba da mettersi le mani dei capelli!
1) i consolati italiani! ne vogliamo parlare? chi ha vissuto all’estero ne puo’ descrivere l’aroma inconfondibile?
appena ne varchi le porte é come rientrare a casa! il dolce sapore del casino e dell’incompetenza fatte in casa!
2) a parte questo, ricordo che in belgio veniva boicottato un bar dove due ragazzi erano stati cacciati (galeotto fu un bacio…).
3)Francesco ha ragione l’italietta provinciale ed ignorante (e peggio che mai fiero di esserla!) é roba da mettersi le mani dei capelli!
1) i consolati italiani! ne vogliamo parlare? chi ha vissuto all’estero ne puo’ descrivere l’aroma inconfondibile?
appena ne varchi le porte é come rientrare a casa! il dolce sapore del casino e dell’incompetenza fatte in casa!
2) a parte questo, ricordo che in belgio veniva boicottato un bar dove due ragazzi erano stati cacciati (galeotto fu un bacio…).
3)Francesco ha ragione l’italietta provinciale ed ignorante (e peggio che mai fiero di esserla!) é roba da mettersi le mani dei capelli!
Siamo sicuro che che l’autore dell’appunto “caffè espresso macchiato caldo per i ricchioni” non fosse egli stesso gay? Perché non parliamo dell’omofobia tra gay? A Milano si sente tantissimo!
Si è capito il senso della dicitura? che vuol dire caffè per ricchioni? Non vale la pena approfondire?
Vedendo la scansione dello scontrino, sembra uno di quelli fatti coi palmari, che quindi sono modificabili con annotazioni a scelta del cameriere… Molto utili se devi fare un caffè ristretto “ma anche” lungo macchiato caldo con schiuma fredda, ma evidentemente a volte si prendono la libertà di annotare qualcosa per “identificare i clienti” (non basterebbe il numero del tavolo?) e si dimenticano di toglierlo dallo scontrino…
“Per mestiere mi occupo di lavoro e ho lavorato in posti molto diversi. ”
Mr Ossimoro, I suppose? ghghghgh
..quante cose che non vanno nel nostro Paese…eh! Stando lontani appaiono più serie e vere.
Non mi dice niente però di quello che sta succedendo nel governo…Le sta bene tutto!
Mi pare di sì..o no?
I comportamenti dei connazionali che ci governano Le stanno bene? Dalla mattina alla sera un Ministro fa grondare…sangue..sulla compagine governativa e poi che fa’ Lo salva con il suo voto al senato!
E’ più grave della battuta sullo scontrino o della voce del TG1 di Riotta?
Riotta che ormai non fa altro che panini,panini,panini..nel suo TG
un saluto cordiale
Gianandrea, ok, ok… andiamo con la versione deamicisiana, chissà che non ti sia più gradita:
“La mia professione ha molto a che fare con la prassi del rapporto di lavoro subordinato ed ho prestato la mia opera in tre differenti giurisdizioni nazionali”