29 Ottobre 2007

La protesta dei precari – Filippo Zuliani

Cervelli in fuga

Lunedì 29 Ottobre: sciopera il settore Università e Ricerca: il problema precariato sta esplodendo nell’Università italiana. L’articolo di Repubblica linkato riporta una percentuale del 70% di contratti a termine tra chi lavora nel settore accademico. Nell’articolo si spiega che “è uno sciopero per rivendicare il diritto al contratto”. In altri termini, si chiedono più fondi per poter assumere nuovo personale, si rivendica il posto di lavoro come ricompensa sacrosanta per aver intrapreso la carriera accademica a suon di dottorati e assegni di ricerca – senza aver però il coraggio di chiedere a certi professori con che faccia suggeriscono a dieci giovani di intraprendere la carriera accademica quando sanno benissimo che la disponibilità di assunzione del settore accademico ne consentirà, forse, una sola.


Il messaggio fondamentale però è un altro. Si continua, come al solito, a confondere le reali motivazioni ed esigenze della crisi del sistema accademico italiano: non è il diritto al contratto sicuro ciò che va rivendicato, è il diritto ad avere delle occasioni. Occasioni di poter far fruttare il proprio titolo di studio sul mercato del lavoro anche oltre i confini universitari, senza essere costretti ad intraprendere dottorati o borse di studio perché altrimenti l’agognato titolo di studio è solo carta straccia o, al massimo, la chiave per l’accesso al fortino dell’ordine professionale.