Lasciatemi celebrare l’inclusione dei Circoli on-line nella bozza di Statuto del PD che il Comitato di Redazione sta predisponendo per il voto finale il primo e due febbraio. E’ una delle tre proposte che a dicembre avevo sottoposto alla Commissione, frutto delle belle discussioni e del tanto lavoro fatto con i miei amici de iMille.
Non so se riusciremo a portarla fino in fondo ma, se veramente la proposta sarà parte del testo base, le possibilità di farcela diventeranno concrete e il PD sarà probabilmente il primo partito al mondo ad avere sezioni virtuali e a fare istituzionalmente politica in rete. Comunque vada essere riusciti a portare il seme del futuro (come ho scritto la settimana scorsa su L’Unità) in una discussione che per la stragrande maggioranza del tempo è occupata dalla lotta per la sopravvivenza del Tyrannosaurus Cyriacus in persona e di alcuni esemplari minori di Archaeopteryx Dalemianus mi pare un successo che va anche al di là della soddisfazione per essere riusciti a far passare una proposta in qualche modo rivoluzionaria.
Per celebrare adeguatamente l’evento, beccatevi un pezzo del mio intervento alla Sezione Appio-Alberone la settimana scorsa in cui appunto parlo di Partito Democratico, sezioni on-line e futuro in generale.
P.S.: Non c’è nemmeno bisogno di dire che, ovviamente, iMille saranno il primo Circolo on-line del Partito Democratico.
Aggiornamento: Qui il mio comunicato stampa (dal sito del Partito Democratico)
6 risposte a “Il seme del futuro”
… ammazza che accento romano! Ti sei fatto contagiare dalla platea?
A parte questa notazione diciamo così linguistica, dici cose accettabilissime, come sempre.
Se tu fossi il segretario del PD, e non il capo di una corrente minoritaria destinata ad essere travolta dai vecchi marpioni democristiani e comunisti (o, peggio, ad assorbirli), il PD sarebbe effettivamente una bella novità nel panorama politico italiano.
Confermo quanto dice Lorenzo.
Confermo quanto dice Lorenzo.
gran bella conquista !!!
Arrivo tardi, ma…grandeeeeee!!!
Laicità e Illuminismo on tour. Che delizia !