Se cade il governo, e sottolineo se, domani vado in ufficio coi baffi finti e un colbacco a pelo lungo per la vergogna. Sono anni che ad una maggioranza incapace e litigiosa succede un’altra maggioranza incapace e litigiosa senza che nessuno si preoccupi minimamente del disastro, dello sfacelo, delle macerie e – fisicamente – dell’immondizia che ne resta.
Se, come pare, andremo a votare torneranno con ogni probabilità a governare gli stessi Berlusconi, Fini, Casini e Storace che abbiamo lasciato perdere senza rimpianti nemmeno due anni fa. Come se nulla fosse stato, come un disco rotto, come la decima volta che vedi “Pretty Woman” in televisione, come un cappotto rivoltato o una minestra riscaldata troppe volte: se per cinque anni Berlusconi e compagni hanno governato l’Italia peggiorandola, per quale motivo questo povero paese è adesso condannato a riprenderseli (con magari Mastella alla Giustizia) senza alcuna speranza che le cose migliorino, posto che abbiamo le prove evidenti dell’incapacità di questa gente? In virtù di quale miracolo Berlusconi & c. dovrebbero fare meglio di quello che hanno fatto dal 1994 al 1996 e dal 2001 al 2006?
E se i nostri cadono e andiamo a votare, sapendo che probabilmente perderemo, non sarà forse il caso che Veltroni si presenti al paese con 40, 50, 100 facce nuove che si preparino e siano pronte per quando – tra pochi mesi – Storace, Fini, Casini, Calderoli e Sandro Bondi staranno azzannandosi esattamente come i nostri in queste ore? Avremmo forse il coraggio (e la faccia tosta) di ripresentarci al paese tra due, tre o cinque anni ancora con gli stessi Pecoraro, D’Alema, Rutelli, Dini, Marini, Diliberto e Bertinotti?
39 risposte a “Il cappotto rivoltato”
Non vedo come tu sostenendo Veltroni non abbia – anche se indirettamente – anche appoggiato Pecoraro, D’Alema, Rutelli, Dini, Marini, Diliberto e Bertinotti?
Nemmeno per idea.
Va detto che i commenti contro il PD che leggo su questo blog sono la più formidabile pubblicità a favore del PD che io abbia mai trovato su internet. Astiosi, petulanti e ossessivi sono i primi aggettivi che mi vengono in mente.
E a me il PD piace zero, per dire.
Ivan, mi congratulo per la chiarezza della tua autocandidatura. Hai cominciato a fare politica autocandidandoti Presidente del Consiglio anziche’ girando salsicce alle feste dell’ Unita’, ed e’ quindi legittimo e naturale che ora ti autocandidi deputato, in mancanza di meglio. Ma, dovendo scegliere, continua a sembrarmi piu’ preparato e qualificato d’ Alema. E’ una questione di meritocrazia, sono certo che capirai.
Beh, a D’Alema abbiamo dato già molte occasioni per dimostrarci quello che sapeva fare e a parte svendere la Telecom e tentare accordi con Berlusconi non mi pare di ricordare gran che. D’Alema lo conosciamo benissimo, di Ivan sappiamo che certamente non è uno stupido e che quelli come D’Alema hanno portato in parlamento cani e porci, ma Ivan è rimasto fuori. E se dessimo un’occasione a qualche Ivan in più e a qualche D’Alema in meno? Altrimenti a ragionare come Gianni saremmo ancora a Camillo Benso Conte di Cavour. Lui sì che sapeva fare il suo mestiere, e poi aveva anche un’idea molto più chiara di D’Alema sui rapporti tra Stato e Chiesa… E poi, chi lo ha detto che la politica si comincia sempre a fare a forza di salsicce? Vedi, Gianni, mentre quelli che hanno cervello se ne vanno dall’Italia, quelli che non sanno che fare girano le salsicce. E prima o poi diventano consiglieri comunali, assessori, deputati, ministri. Non ci lamentiamo poi della nostra classe dirigente. Buona fortuna a Ivan e a tutti noi.
40 – 50 – 100 facce nuove. Anche tutte nuove ma selezionate da una corsa pre elettorale che si chiama primarie. Tutto il resto è noia e partecipazione passiva, perchè una casa dove stare bisogna pur averla.
Un vero costituente è colui che è capace di creare le condizioni perchè lui stesso possa essere messo da parte dalle sue stesse regole anche il giorno dopo la costituzione. Fantascenza?
siamo finiti in un loop e non ne usciamo
a questo punto
per quanto rischioso
per quanto suicida possa essere
la scelta di presentarsi da soli alle elezioni
è l’unica scelta possibile
almeno cambiamo disco
anche perchè ripresentarsi di nuovo tutti iniseme
con le stesse persone
a cosa servirebbe?
a ricominciar le danze
e via come se non fosse successo nulla?
quindi da soli
e presentando la nuova classe dirigente
altri opzioni non le vedo
sperando solo che si faccia il referendum
anche se… a questo punto chi lo sa…
Luigi: impossibile organizzare delle Primarie, se si vota fra tre mesi! Anche volendo, come fai?
Per me il PD è nato morto. Io finchè c’è la Binetti non lo voto. Piuttosto sto a casa. Frega niente che torna Berlusconi!!! A un certo punto, ve lo meritate!
Ci porterà al tracollo finale. Magari qualcosa di buono viene fuori. L’Italia ha da tempo un urgente bisogno di una shockterapia economico-istituzionale. Spero solo che non finisca come in Cile o in altri paesi che Naomi Klein delinea nell’ultimo libro…
d’accordo con Laura e con Luigi, presentarsi da soli (probabilmente perderemo, ma perderemmo comunque imbarcando chiunque, e almeno perderemo facendo un discorso chiaro), e con delle primarie vere che diano l’idea che in fondo chi vota conta qualcosa (così gli viene magari voglia di votare ancora); detto questo, che infinita tristezza, d’altronde era tutto scritto il giorno dopo le elezioni, quando con tutto quello che abbiamo visto nei cinque anni precedenti gli italiani hanno perso l’occasione di mandare in pensione Berlusconi (liberando anche la destra da questo peso) e hanno concesso una maggioranza di pochi voti a Prodi, legandolo mani e piedi ad ogni mastella o turigliatto o binetti o pecoraro o ai tanti altri per i quali i propri personali interessi vengono prima di quelli della metà del Paese che (per un pelo) ha eletto questo governo zoppo.
Mastella ha appena comunicato di avere abbandonato il Centro Sinistra. Un’ottima notizia per l’Unione che è meglio non abbia al suo interno figuri come l’ex Ministro della Giustizia. Persa la poltrona ora Mastella fa il pippio e dice: “il pallone è il mio e io non gioco più”.
Mastella è un po’ il simbolo della Casta, di quella Casta politica che non accetta le inchieste, che vuole mantenere i suoi privilegi, il suo potere. Ho già scritto tanto su Mastella e credo che parlare di lui sia solo tempo perso. Non per la sua decisione di abbandonare il Centro Sinistra (scelta legittima), ma per tutto il male che ha fatto all’Italia, in primis con l’Indulto. Peccato che la moglie, se sarà condannata, non ne potrà usufruire.
Mastella dice che vuole le elezioni, e che elezioni siano, così finalmente potremo toglierlo definitivamente dal panorama politico italiano.
Un uccellino mi dice che Mastella si presenterà alle prossime elezioni con il Centro Destra. Staremo a vedere….
Ps. le dichiarazioni di Bagnasco contro l’Italia, sono arrivate proprio puntuali e in sintonia con le dimissioni di Mastella. Sarà stato un caso, o era tutto architettato, visto la presenza di Mastella domenica a San Pietro?
“I nostri”? Ma no Ivan, dai. Sono “nostri” quanto Borghezio.
1) mah! povera italia. anche se mastella lo disse chiaro e tondo prima delle elezioni (“io sto col centrosinistra x battere berlusc. poi ognuno per i fatti suoi”) il gesto suona l’ennesima manifestazione del difettacio italiano: la tendenza a non rispettare i patti, a tradire l’alleato. ad essere inaffidabile. poi dicono da dove viene sta caratteristica italiana? con questo esempio. Proprio x questo a suo tempo mi ra piaciuto moltissimo quando i Radicali dissero che sarebbero “stati i giapponesi di Prodi”, per ché suonava come un controesempio, il cammino che dovrebbero percorrere tutti: un ipegno é un impegno, che sia all’ONU, a Bruxelles od a Roma . ancor di piu’ sell’impegno te lo assumi davanti agli elettori.
2) il teatrino si, ognuno con le sue parti. si rivà all’opposizione senza che nessuno si sia fatto un esame di coscienza. Tutto deve continuare come sempre. Con i primi ruoli ed i secondi ruoli che non cambiano mai. E sopratutto senza che la mentalità non cambi in megli. Se la situazione attuale é meritocratica Gianni allora sono antimeritocratico (che proponi senno aprire una rosticceria?). Se Ivan spinge in questo senso non é l’unico. Bisogna farsi avanti prepontemente, pero’ bisognerà essere coscienti, come ha detto qualcuno, che volendo portare una ventata di novità in una situazione cosi’ difficile ci scaglieranno adosso palate di letame.
3) E’ la prima cosa che avevo notato. Prima Bagnasco e poi Mastella, le due notizie sulle web una sotto l’altra. Chissà. Mi ricordo solo che Buttiglione a suo tempo annuncio’ ufficialmente la decisione di stare col centro-dx dopo una visita in curia. Ma é fantapolitica (forse mica tanto).
1) mah! povera italia. anche se mastella lo disse chiaro e tondo prima delle elezioni (“io sto col centrosinistra x battere berlusc. poi ognuno per i fatti suoi”) il gesto suona l’ennesima manifestazione del difettacio italiano: la tendenza a non rispettare i patti, a tradire l’alleato. ad essere inaffidabile. poi dicono da dove viene sta caratteristica italiana? con questo esempio. Proprio x questo a suo tempo mi ra piaciuto moltissimo quando i Radicali dissero che sarebbero “stati i giapponesi di Prodi”, per ché suonava come un controesempio, il cammino che dovrebbero percorrere tutti: un ipegno é un impegno, che sia all’ONU, a Bruxelles od a Roma . ancor di piu’ sell’impegno te lo assumi davanti agli elettori.
2) il teatrino si, ognuno con le sue parti. si rivà all’opposizione senza che nessuno si sia fatto un esame di coscienza. Tutto deve continuare come sempre. Con i primi ruoli ed i secondi ruoli che non cambiano mai. E sopratutto senza che la mentalità non cambi in megli. Se la situazione attuale é meritocratica Gianni allora sono antimeritocratico (che proponi senno aprire una rosticceria?). Se Ivan spinge in questo senso non é l’unico. Bisogna farsi avanti prepontemente, pero’ bisognerà essere coscienti, come ha detto qualcuno, che volendo portare una ventata di novità in una situazione cosi’ difficile ci scaglieranno adosso palate di letame.
3) E’ la prima cosa che avevo notato. Prima Bagnasco e poi Mastella, le due notizie sulle web una sotto l’altra. Chissà. Mi ricordo solo che Buttiglione a suo tempo annuncio’ ufficialmente la decisione di stare col centro-dx dopo una visita in curia. Ma é fantapolitica (forse mica tanto).
1) mah! povera italia. anche se mastella lo disse chiaro e tondo prima delle elezioni (“io sto col centrosinistra x battere berlusc. poi ognuno per i fatti suoi”) il gesto suona l’ennesima manifestazione del difettacio italiano: la tendenza a non rispettare i patti, a tradire l’alleato. ad essere inaffidabile. poi dicono da dove viene sta caratteristica italiana? con questo esempio. Proprio x questo a suo tempo mi ra piaciuto moltissimo quando i Radicali dissero che sarebbero “stati i giapponesi di Prodi”, per ché suonava come un controesempio, il cammino che dovrebbero percorrere tutti: un ipegno é un impegno, che sia all’ONU, a Bruxelles od a Roma . ancor di piu’ sell’impegno te lo assumi davanti agli elettori.
2) il teatrino si, ognuno con le sue parti. si rivà all’opposizione senza che nessuno si sia fatto un esame di coscienza. Tutto deve continuare come sempre. Con i primi ruoli ed i secondi ruoli che non cambiano mai. E sopratutto senza che la mentalità non cambi in megli. Se la situazione attuale é meritocratica Gianni allora sono antimeritocratico (che proponi senno aprire una rosticceria?). Se Ivan spinge in questo senso non é l’unico. Bisogna farsi avanti prepontemente, pero’ bisognerà essere coscienti, come ha detto qualcuno, che volendo portare una ventata di novità in una situazione cosi’ difficile ci scaglieranno adosso palate di letame.
3) E’ la prima cosa che avevo notato. Prima Bagnasco e poi Mastella, le due notizie sulle web una sotto l’altra. Chissà. Mi ricordo solo che Buttiglione a suo tempo annuncio’ ufficialmente la decisione di stare col centro-dx dopo una visita in curia. Ma é fantapolitica (forse mica tanto).
1) mah! povera italia. anche se mastella lo disse chiaro e tondo prima delle elezioni (“io sto col centrosinistra x battere berlusc. poi ognuno per i fatti suoi”) il gesto suona l’ennesima manifestazione del difettacio italiano: la tendenza a non rispettare i patti, a tradire l’alleato. ad essere inaffidabile. poi dicono da dove viene sta caratteristica italiana? con questo esempio. Proprio x questo a suo tempo mi ra piaciuto moltissimo quando i Radicali dissero che sarebbero “stati i giapponesi di Prodi”, per ché suonava come un controesempio, il cammino che dovrebbero percorrere tutti: un ipegno é un impegno, che sia all’ONU, a Bruxelles od a Roma . ancor di piu’ sell’impegno te lo assumi davanti agli elettori.
2) il teatrino si, ognuno con le sue parti. si rivà all’opposizione senza che nessuno si sia fatto un esame di coscienza. Tutto deve continuare come sempre. Con i primi ruoli ed i secondi ruoli che non cambiano mai. E sopratutto senza che la mentalità non cambi in megli. Se la situazione attuale é meritocratica Gianni allora sono antimeritocratico (che proponi senno aprire una rosticceria?). Se Ivan spinge in questo senso non é l’unico. Bisogna farsi avanti prepontemente, pero’ bisognerà essere coscienti, come ha detto qualcuno, che volendo portare una ventata di novità in una situazione cosi’ difficile ci scaglieranno adosso palate di letame.
3) E’ la prima cosa che avevo notato. Prima Bagnasco e poi Mastella, le due notizie sulle web una sotto l’altra. Chissà. Mi ricordo solo che Buttiglione a suo tempo annuncio’ ufficialmente la decisione di stare col centro-dx dopo una visita in curia. Ma é fantapolitica (forse mica tanto).
Quando dicevo “se Ivan spinge in questo senso non é l’unico” non mi riferivo alla rosticceria…. 🙂
Quando dicevo “se Ivan spinge in questo senso non é l’unico” non mi riferivo alla rosticceria…. 🙂
Quando dicevo “se Ivan spinge in questo senso non é l’unico” non mi riferivo alla rosticceria…. 🙂
Quando dicevo “se Ivan spinge in questo senso non é l’unico” non mi riferivo alla rosticceria…. 🙂
Ezechiele, io credo che in politica ci siano davvero poche cose più vecchie, stantie, stereotipate e “perenni” dell’arrivismo personale e della corsa alla poltrona. Magari non si va indietro fino a Cavour, ma fino a Toto’ sicuramente.
Quello che è davvero innovativo, vorrei dire rivoluzionario per la politica italiana, e che credo il PD aiuti a esprimere, è il fatto di valorizzare le migliaia (decine di migliaia) di persone, di cittadini, che hanno cominciato a fare politica senza aspettare la “opportunity window” per presentarsi a qualche carica, ma semplicemente perché considerano la politica un servizio verso il loro paese e la loro comunità. Migliaia di persone oneste, capaci, che a te non piacciono forse solo perché non hai la fortuna di conoscerne, ma che magari hanno già dimostrato di saper amministrare un comune, una circoscrizione, una comunità, una cooperativa di lavoro.
Mi pare siano qualità e requisiti più rilevanti per la funzione rispetto agli unici due che tu ingenerosamente riesci ad attribuire a Ivan (non essere stupido e vivere all’estero), e che, anche condonandone il provincialismo, a me francamente non basterebbero neppure per scegliere un fioraio, altro che un parlamentare.
Ivan, scusa il fuori post ma ho trovato dei dati interessanti:
http://www.radicali.it/view.php?id=114328
Ivan, scusa il fuori post ma ho trovato dei dati interessanti:
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Ivan, scusa il fuori post ma ho trovato dei dati interessanti:
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Ivan, scusa il fuori post ma ho trovato dei dati interessanti:
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La struttura dirigente locale non si è rinnovata, con il PD. Delle migliaia di persone oneste, capaci e nuove a me qui non ne è toccata neanche una. Si sono ricompattati tutti, in blocco, i soliti, nei casi migliori con accanto il più servile acconcio di allevamento della sinistra giovanile, magari femmina, per buttare un pò di fumo negli occhi. Ma io ancora ci credo, e resisto.
Correre da soli: con il sistema elettorale di oggi, vuol dire solo allearsi “dopo” il risultato elettorale. Con i soliti.
Ma io ancora ci credo……
Io sono comunque perché il PD si presenti da solo alle elezioni.
E’ vero, c’è il rischio di dover poi scegliere le alleanze dopo le elezioni, secondo i crismi della prima Repubblica.
Ma non vedo alternativa, se non la stanca ripetizione del 1996, del 2006…
Cambierebbe la prospettiva se il “presentiamoci da soli” di Veltroni significasse la presentazione, prima delle elezioni, di un programma agile, basato su pochi punti fondamentali (fra cui il primo: il recupero dell’etica della politica) e una squadra di governo piccola e giovane (giovane significa anche: non compromessa).
Aver sentito Veltroni dare la solidarietà a Bassolino e Mastella non mi fa sperare bene, ma chissà… può sempre esserci uno scatto di reni! E adesso è il momento di vedere se il segretario è un leader o solo un uomo di pezza.
suicidio politico?
può essere
ma l’alternativa?
punto a capo si rincomincia?
ma su che basi?
provare a cambiare disco mai?
manco per sbaglio?
cmq io spero che almeno
in qualche modo
si arrivi al referendum
Beh però la colpa è di chi ci è andato al governo con Mastella….
Stiamo messi proprio male in Italia. La situazione è tristissima per colpa degli alleati del PD: Udeur, Idv, Verdi, RC, Pdci. Solo Sdi e Pr difendono Prodi, oltre naturalmente il PD.
Il problema nasce con il “mattone” che hanno avuto il coraggio di chiamare “programma dell’unione”.
Alla prova del governo abbiamo (noi centrosinistra) fatto una figura del cavolo con ministri inadeguati nell’ordine: Pecoraro, Melandri, Mastella, Gentiloni, Turco, Fioroni, Padoa Schioppa, Bianchi, Lanzillotta, Ferrero, Rutelli.
Certo sorbirsi altri 5 anni di Berlusconi fa venire il vomito, ma fare vincere di nuovo il campione di Arcore (coi due terzi dei voti: 67%) è l’unico modo per mandare via questa delegittimata classe dirigente che si dice di centrosinistra. Poi, Ivan, non ti montare la testa, non è che i candidati verrano scelti fra i nominati al massimo livello del PD. Se così sarà, annullerò le schede e inviterò tutti i miei conoscenti a farlo, perchè la politica del centrosinistra deve cambiare. Basta assolutamente coi nominati.
Art. 7.
Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani.
I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale.
Questo è probabilmente (da sempre) l’articolo meno applicato della nostra Costituzione, causa le continue ingerenze Vaticane nel nostro Stato.
Il Cardinale Bagnasco, l’erede di Ruini, ha definito l’Italia un paese sfilacciato, frammentato, a coriandoli, con un blocco dello slancio e della crescita economica (è un economista? non lo sapevo). Probabile che Berlusconi, oltre a Mastella, accoglierà nel suo partito pure Bagnasco (peccato per lui che i preti non possono candidarsi).
Tra le altre cose, Bagnasco ha aggiunto che: “la famiglia è fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna” e la Chiesa “si oppone alla regolamentazione per legge delle coppie di fatto”. Ecco, lo dica pure a Casini e Fini, quelli del Family Day, che di famiglie ne hanno due (oppure a Mele, che oltre alla famiglia ha pure le donnine). L’ipocrisia, in politica, come sempre la fa da padrona.
Il discorso di Bagnasco è proseguito con un continuo attacco al governo italiano: rifiuti, incidenti sul lavoro, 194. La Chiesa non dovrebbe fare politica, invece si è palesemente schierata con il Centro Destra (che novità, la Chiesa è sempre stata un’istituzione di destra)
Il prete di Ceppaloni, il paese di Mastella, durante l’omelia domenicale, ha attaccato i Giudici, rei di indagare sulla famiglia del compaesano, che tanto li ha aiutati…
Domenica Mastella era in Piazza San Pietro a fare campagna elettorale.
Ieri sera a Porta a Porta (In Italia la crisi di governo va in onda in Tv da Vespa), Mastella ha delirato per ore. Prima ha accusato i magistrati di Santa Maria Capua Vetere di avere provocato la crisi di governo (???) poi, incalzato dai giornalisti sulla fandonia che aveva appena detto, ha replicato che la maggioranza non c’era più, ma solo tre giorni prima aveva dato il suo appoggio al governo. Cosa è cambiato nel frattempo? Mastella ha farneticato qualche parola, senza senso.
Il progetto ceppalonico è chiaro: Mastella da tempo lavorava per il salto del fosso, appena persa la sua poltrona, ha chiuso il cerchio. Checché ne dica, l’unica cosa veramente importante per lui, è il potere. Ha accusato i magistrati di indagare su di lui! A suo parere, il ministro della giustizia e consorte, non possono essere indagati.
Questo è Mastella, sono curioso di vedere chi deciderà di accollarselo, alle prossime elezioni.
Solo una “sana”, violenta, sanguinosa rivoluzione potrà salvare questo paese dallo sfacelo e ripristinare una societa civile degna di questo nome…c’è un problema però…ci mancano le palle per farla!!!!
Visto che nel PD chiedono laicità alla Binetti, posso pure chiedere la legalizzazione delle droghe leggere e della prostituzione? 😛
Visti i tempi, alle possibili prossime elezioni voterò solo e soltanto un partito senza nessun servo di Bagnasco. Quindi non il PD. Possibilmente moderno sui temi sociali ed economici. Quindi non la sinistra radicale. Non forcaiolo e grillesco. Quindi non Di Pietro. Ma neanche solidale con Mastella. Quindi non – tutti gli altri – .
I radicali e socialisti vari in questa occasione se ne sono stati zitti, ma non è una novità, hanno latitato per due anni anche di fronte a palesi assurdità di questo governo. I giapponesi sono più partecipativi nella loro lealtà, per lo meno.
Chi resta da votare? Chi resta?
Non c’è alternativa: il PD deve presentarsi alle elezioni da solo. Che senso avrebbe riproporre una coalizione? Molto meglio, come dice Ivan, che Veltroni faccia finalmente quello che deve: avviare una nuova stagione. Chiedendo il voto per cambiare il paese e mettendo in gioco faccie nuove. In questo modo credo che il PD possa giocare un ruolo positivo per il paese. Questo deve essere l’obiettivo di chi, dentro e fuori il PD, vuole un partito veramente nuovo e non in continuità con una classe politica che ci ha portati a questo sfascio.
copio e incollo dal sito di Repubblica: “La verità è che l’Udeur “ha sventato la minaccia del referendum e del Veltronellum…” e che il pd “in tre mesi ha sfasciato tutto”. – dichiarazione di Fabris, capogruppo UDEUR alla Camera.
Minaccia? Da quando in qua dare la parola ai cittadini è una minaccia? Minaccia per chi poi?
Che nausea …
che dire? visto che “loro” in un modo o nell’altro sono riusciti a durare 5 anni.. e che questa figura da “tapini” ci terrà all’opposizione con certezza quasi matematica.. guardiamo il lato positivo (l’unico!!!).. forse in 5 anni il nostro ancora imberbe PD avrà il tempo di sembrare qualcosa di serio..
La dichiarazione di Veltroni sul PD che andrà da solo è stata una pirlata. Posizione del tutto legittima e anche coerente dal punto di vista del PD, ma non poteva tenersela per quando si sarebbe aperta la campagna elettorale?
Ma come si fa a essere così stolti da dire una cosa del genere in un momento così delicato per la maggioranza? E’ ovvio che tradotto per gli altri dell’unione significhi qualcosa come: “Stiamo con voi ob torto collo, ma appena potremo – magari con la legge elettorale che verrà fuori dal referendum o che concorderemo direttamente con Berlusconi il quale magari si toglierà dalle scatole i suoi alleati più piccoli e riottosi – vi maderemo tutti a quel paese”. E come pensate che possa reagire uno che non sta nel PD ma sta invece nella maggioranza?
A me pare che Veltroni stia dando il suo bel contributo a disintegrare il Governo Prodi. Non so se per pirlaggine (opzione che non escluderei, visto il suo precedente di segretario dei DS che ha portato il partito al minimo storico (16,6%) – o per calcolo, tipo stratega di Gallipoli, quello che dalla barca a vela spara le sue direttive e non ne azzecca una manco per sbaglio.
Bene, il PD vada da solo, faccia venire giù Prodi e tornare per (almeno) altri 5 anni quei barbari del centrodestra, così quando sarà pronto per vincere delle elezioni non ci sarà manco più il paese dove farle. Complimenti!
daniele, milano
Allo schifo non c’è mai fine.
http://www.gennarocarotenuto.it/1747-e-cominciata-la-caccia-alluomo-contro-i-laici-per-il-senato-luciano-maiani-indegno-di-presiedere-il-cnr
Leggo attonito degli ultimi avvenimenti italici e condivivo pienamente quanto dice Ivan.
Se questo governo cade senza aver fatto la riforma elettorale, senza aver risolto il conflitto d’interessi e la riforma della RAI, senza che si sia ancora capito cosa sia il PD e dove voglia andare, questi devono anadre tutti a casa, subito!!! E non ripresentarsi piu’! Hanno fallito su tutta la linea! Poco c’entra il resto. Sono proprio incazzato!
Io personalmente questi partiti di cx che siano uniti, dissolti o in ordine sparso, su liste bloccate non li voto piu’!
Ivan, per me dovresti alzare la voce, chiedere il rinnovamento al PD e se non ti danno retta prendere un’altra strada.
Ciao