Sono stato così travolto dalla gioia di essere riuscito a mettere le parole “orientamento sessuale” nello statuto del PD che non ho celebrato a sufficienza la norma ammazza-perpetui che ho scritto di mio pugno e che è diventato l’articolo 31, comma 1, dello Statuto. Eccola qua:
Articolo 31 – “Il Partito Democratico riconosce l’importanza, la ricchezza e l’originalità del contributo dei giovani alla vita del partito, promuove attivamente la formazione politica delle nuove generazioni e favorisce la partecipazione giovanile e una rappresentanza equilibrata di tutte le generazioni nella vita istituzionale del Paese. Per il raggiungimento di questi obiettivi il Partito Democratico riconosce al proprio interno un’organizzazione giovanile.”
I giovani perpetui presenti in sala mi hanno naturalmente impallinato il tetto di 25 anni per appartenere all’organizzazione giovanile che volevo fosse inserito nello Statuto (c’era una commissaria della Sinistra Giovanile di 26 anni ferocemente contraria…), ma mi pare che il principio di riequilibrare la presenza dei perpetui nelle istituzioni messa lì, nero su bianco, nello statuto del PD sia un’altra storica piccola conquista.
16 risposte a “La norma ammazza-perpetui”
condivido. Certo che di risultati ne hai infilati molti nello statuto 🙂
I nomi, Ivan, fai i nomi !
Se uno/una si sente già perpetuo/a (ha,ha) a 26 anni vuol solo dire che è una risorsa persa ed è meglio per tutti metterla in sicurezza fin d’ora.
Mi sembra un bel colpo. Certo fa pensare la questione della ventiseienne… Stai a vedere che presto dovremo guardarci anche dal nuovo che avanza. Non nel senso che procede, ma che è proprio di troppo…
Speriamo che queste piccole vittorie possano presto essere seguite da qualche vero, grande cambiamento.
E a proposito di cambiamenti.
Mi diceva un mio amico, che ha visto un sondaggio su Repubblica di sabato scorso, che attribuiva ad una eventuale Lista Civica Nazionale un risultato tra il 7 e il 9 %…
Carlo Fayer
http://www.fayer.it
e che tetto hanno messo alla fine? 35 anni?
e che tetto hanno messo alla fine? 35 anni?
e che tetto hanno messo alla fine? 35 anni?
e che tetto hanno messo alla fine? 35 anni?
Nessuno. Infatti ho promesso alla mini-perpetua di presentarmi alla prossima riunione della Sinistra Giovanile e di candidarmi a loro capo carismatico e di restargli attaccato per i prossimi trent’anni, tipo Marco Pannella. Tié.
Cosi si fa! 😉
Cosi si fa! 😉
Cosi si fa! 😉
Cosi si fa! 😉
Ivan, avvertici quando vai alla riunione della sinistra giovanile, vogliamo godere anche noi !
FGPD? Una novità assoluta.
Caro Ivan,
ti ho appena lasciato un commento (sulle tue motivazioni all’astensione) con un grandissimo GRAZIE per quello che stai facendo.
Oltre a ringraziarti tantissimo ho un quesito: cosa vuole dire “una rappresentanza equilibrata di tutte le generazioni nella vita istituzionale del Paese”?
Cosa vuole dire tradotto in termini pratici? Come tradurre in pratica questo concetto? Sei a favore di quote fisse per trentenni e ventenni nelle liste per il parlamento e nella ipotetica lista di ministri e sottosegretari?
Personalmente penso (e non e’ la prima volta che lo dico) che il problema non sia l’eta’ ma l’immobilita’ del sistema, il sistema di caste.
Non ho mai amato l’equazione giovane=migliore. Anzi, nonostante io abbia solo 37anni (sono ancora giovane?) penso che dovremmo capire che esperienza e saggezza sono piu’ forti a 60 ed 80 anni che a 30 e 40 (per non parlare di 20). Su un campo da calcio capisco sia meglio avere 20 anni. Ma quando si parla di politica ed istituzioni sarei molto piu’ cauto nel propagandare ventenni e trentenni. Negli Stati Uniti (che tiriamo spesso in ballo quando parliamo di democrazia) la media di eta’ dei due “rami” del parlamento e’ di quasi 60 anni. E a me sinceramente piace sia cosi’.
Dobbiamo cercare di avere un sistema aperto. Se il sistema e’ aperto alla fine vincono i piu’ bravi. Lasciamo che siano gli elettori a decidere chi e’ piu affidabile per sedere in parlamento. Lasciamo che sia il premier designato a decidere la squadra migliore, indipendentemente dall’eta’.
O vogliamo mettere delle quote di trentenni? Lo chiedo non per provocazione ma per stimolare una discussione.
Certo, capisco che ora siamo in una situazione di emergenza e bisogna forzare alcuni concetti. Ma sono portato a pensare che in un sistema ideale non siano necessarie quote rosa o quote “young”.
Sistema aperto, non sistema giovane.
Ciao
E di nuovo grazie Ivan
Andrea
Sono convinta che non si debbano fare discriminazioni di qualsiasi genere compresa l’età. Ha ragione Andrea quando dice che il sistema deve essere aperto e non necessariamente “young”. Ci sono cretini a ventanni come “rinco” a 70, l’importante è che rappresentino solo se stessi e non gli interessi del Paese e di tutti gli altri cittadini. Comunque un aiuto all’emersione dall’anonimato di molti capaci mi sembra corretto per cui ben venga un’organizzazione che aiuti i giovani a farsi le ossa in politica e che possa portare facce nuove nell’area.
Buon lavoro Josie
P.S. io sono tagliata fuori perchè ho già 45 anni, però spero nei figli!