In Spagna hanno da poco inaugurato un collegamento ferroviario tra Madrid e Malaga che utilizza l’AVE, un treno stiloso, tecnologico, superveloce e con costanti rifornimenti di tapas per i passeggeri. Sul Guardian il racconto del viaggio da Londra via Parigi fino alla Costa del Sol. Un gustoso articolo da leggere senza pensare nemmeno per un attimo all’Intercity per Foggia, che nei miei pensieri al’incontrario va.
7 risposte a “Treni per il sud”
Oggi ho preso l’eurocity plus di trenitalia, milano brescia.
Prezzo 10 euro per 100 km circa, più 1 euro di prenotazione obbligatoria.
Sapete per Trenitalia la comodità è d’obbligo, come recitava un loro slogan.
Peccato che sul nuovo convoglio che sfoggia i locomotori Eurostar, le carrozze siano quelle vecchie malandate degli intercity. Arredo rifatto è vero, ma le sospensioni sono rumorose più che mai e dai finestrini entrano gli spifferi!!!
Oggi ho preso l’eurocity plus di trenitalia, milano brescia.
Prezzo 10 euro per 100 km circa, più 1 euro di prenotazione obbligatoria.
Sapete per Trenitalia la comodità è d’obbligo, come recitava un loro slogan.
Peccato che sul nuovo convoglio che sfoggia i locomotori Eurostar, le carrozze siano quelle vecchie malandate degli intercity. Arredo rifatto è vero, ma le sospensioni sono rumorose più che mai e dai finestrini entrano gli spifferi!!!
Rimpiango i treni giapponesi…
Rimpiango i treni giapponesi…
scusate per l’assenza di ironia, ma…
e i treni persi dal sud, che fa gli appelli per candidare De Mita?
l’eurocity non è un eurostar, ma un intercity che fa collegamenti internazionali.
i treni che state tanto elogiando sono anacronistici in un periodo in cui il petrolio sta a 100 dollari al barile, costano e consumano troppo, sono come il concorde negli anni 70. Si sono affermati solo perchè le ferrovie tendono al monopolio e trenitalia può fare come cavolo gli pare, può imporre che di fatto ci siano solo eurostar e che i pochi intercity sopravvisuti facciano un’infinita di fermate. un tempo l’eurocity monaco-roma per fare l’ultima tratta, quella da firenze, quando la faceva senza fermate intermedie impiegava solo 2 ore e stava fermo venti minuti a tiburtina perchè arrivava in anticipo (quindi ci metteva un’ora e quaranta), ora ci mette due ore e ventisei salvo imprevisti ed è strapieno perchè è uno dei pochi intercity sopravvissuti. l’eurostar ci mette un ora e 38, praticamente lo stesso orario del vecchio eurocity. poi magari parliamo del fatto che in pratica non ci sono interegionali tra firenze e bologna che distano solo 90 km tra loro.
siamo un paese con un altissima migrazione interna e moltissimi pendolari, non ci servono moltissimi treni ipertecnologici e superveloci, ci servono molti treni low cost e che magari risparmino tempo facendo meno fermate intermedie. Il mercato ha scelto l’intercity non l’eurostar e secondo me è così anche nel resto d’europa, se oltre al tgv londra parigi ci fossero dei treni che ci mettessero il doppio ma che costassero la metà avrebbero un grande successo.
Ivan, scusa, ma cosa dice (o dovrebbe dire) il programma del PD in materia di treni?
Tra un anno, i privati entreranno nell’alta velocita e sara’ concorrenza perfetta o quasi: Trenitalia, NTV (Montezemolo + Della Valle) e Rail One (Carlo Toto). A quel punto (sempre che il PD vinca) saremo ancora costretti a pagare come alta velocita’ treni che -nella migliore delle ipotesi- sono intercity di lusso? (es: il Milano-Venezia o il Milano-Ancona: treni veloci ma senza rotaie)
E per quanto riguarda il trasporto locale? Qualcuno intende verificare che fine abbiano fatto i vecchi interregionali e come mai siamo invasi dagli Intercity-Plus?
Perche’ la questione Alitalia e’ grave, e il problema delle concessioni autostradali andava risolto, ma in questi due anni non ho sentito parlare di ferrovie.
PICCOLO AGGIORNAMENTO: Mancano 299 giorni all’inaugurazione dell’alta velocita’ tra Milano e Bologna (allora, dal 1990 a oggi, ogni volta che salivamo sul “Pendolino” per cosa pagavamo?)
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@ gino: i treni low cost in italia ci sono stati per circa un anno, solo che li offriva una divisione di Trenitalia, partivano da scomode stazioni periferiche e collegavano Roma e Milano… Forse ci conviene aspettare i privati