7 Aprile 2008

Il piano B

Diario

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Ieri sera abbiamo fatto la prima “cena dal candidato”: ho invitato a cena dieci elettori che non conoscevo e che non si conoscevano tra di loro, amici di amici in parte indecisi in parte magari solo un po’ arrabbiati e desiderosi di confrontarsi e parlare di politica.
Non so se sono riuscito ad assicurare 10 voti al Piddì, ma certo è che il mio risotto radicchio e pancetta e la mia pasta fredda con ricotta salata e mini San Marzano hanno spopolato. Se va male con la politica apro un ristorante.

10 risposte a “Il piano B”

  1. Filippo ha detto:

    chi ha detto che gli expat perdono il tocco della cucina?

  2. Simone ha detto:

    Ok, ora ho fame. Contento?

  3. Simone ha detto:

    Ok, ora ho fame. Contento?

  4. Omar Supio ha detto:

    ahahah ! grande!

  5. Omar Supio ha detto:

    ahahah ! grande!

  6. Eleonora ha detto:

    Guardate che negli espatriati aumenta la passione per la cucina…soprattutto se vivi in un paese dove questa non è di grande qualità…
    Comunque Ivan hai avuto un’idea geniale…secondo me è molto alta la probabilità che tu li abbia convinti…il clima che si crea a tavola (e soprattutto se il cibo è di buona qualità) facilita la trasmissione e diffusione delle buone idee!

  7. Manuela ha detto:

    La prossima volta ricordati di noi… a costo di minacciare di non votare il PD! Se non per assaggiare la tua cucina, per stare sulla tua bellissima terrazza!

  8. Manuela ha detto:

    La prossima volta ricordati di noi… a costo di minacciare di non votare il PD! Se non per assaggiare la tua cucina, per stare sulla tua bellissima terrazza!

  9. Benedetto ha detto:

    La prossima volta farò finta di essere indeciso…

  10. Mariagrazia ha detto:

    Dopo le elezioni si può avere la ricetta?