“D’altronde, i leader del Pd – grandi e piccoli, centrali e locali – sembrano impermeabili a ogni mutamento di sigla, a ogni cambio d’epoca, a ogni sconfitta. (e, sia chiaro, non ci riferiamo a Veltroni). Insensibili al crollo dei muri, delle ideologie e dei partiti. Altrove, negli Usa e in Europa, abbiamo assistito, in questi ultimi anni, al ‘ritiro’ di figure come Gore, Kerry, Schroeder, Aznar, Gonzales, Blair. Battuti di poco. A volte, neppure. In Italia, salvo Prodi (l’unico, peraltro, ad aver vinto una elezione e mezza contro il Cavaliere), nessuno si dimette; nessuno paga le sconfitte subite in città e regioni importanti. Non solo: gli sconfitti vengono premiati con nuovi incarichi di prestigio. Mentre tutto il gruppo dirigente – ex comunista ed ex-democristiano – ha affollato le liste del Pd, occupando posti di assoluta sicurezza. In centro e in periferia.”
Ilvo Diamanti su Repubblica di oggi.
51 risposte a “Diamanti”
ivan io aprezzai il tuo fair play, ma il fatto che ti misero in coda a milano
li per li a me non ando giu’.
tu lo hai accettato e ce l’hai messa tutta per dare il tuo contributo,
ma “loro” hanno davvero giocato sporco, non avevano interesse a farti entrare in campo,
t’hanno fatto mettere in panchian, ma di farti giocare non se ne parlava.
e poi si ritrovano in serie B. con le gambe stanche. e con quelle gambe in serie A non ci salgono
se non pensano ad un rinnovo (non solo generazionale ma anche e sopratutto culturale).
ed Iva, propio come nel calcio quando una squadra perde la prima cosa
che si fa é prendersela con l’allenatore. ma se si perde a go-go la colpa, si sa,
é di tutta la squadra. dei giocatori e di come giocano.
ivan io aprezzai il tuo fair play, ma il fatto che ti misero in coda a milano
li per li a me non ando giu’.
tu lo hai accettato e ce l’hai messa tutta per dare il tuo contributo,
ma “loro” hanno davvero giocato sporco, non avevano interesse a farti entrare in campo,
t’hanno fatto mettere in panchian, ma di farti giocare non se ne parlava.
e poi si ritrovano in serie B. con le gambe stanche. e con quelle gambe in serie A non ci salgono
se non pensano ad un rinnovo (non solo generazionale ma anche e sopratutto culturale).
ed Iva, propio come nel calcio quando una squadra perde la prima cosa
che si fa é prendersela con l’allenatore. ma se si perde a go-go la colpa, si sa,
é di tutta la squadra. dei giocatori e di come giocano.
ivan io aprezzai il tuo fair play, ma il fatto che ti misero in coda a milano
li per li a me non ando giu’.
tu lo hai accettato e ce l’hai messa tutta per dare il tuo contributo,
ma “loro” hanno davvero giocato sporco, non avevano interesse a farti entrare in campo,
t’hanno fatto mettere in panchian, ma di farti giocare non se ne parlava.
e poi si ritrovano in serie B. con le gambe stanche. e con quelle gambe in serie A non ci salgono
se non pensano ad un rinnovo (non solo generazionale ma anche e sopratutto culturale).
ed Iva, propio come nel calcio quando una squadra perde la prima cosa
che si fa é prendersela con l’allenatore. ma se si perde a go-go la colpa, si sa,
é di tutta la squadra. dei giocatori e di come giocano.
ivan io aprezzai il tuo fair play, ma il fatto che ti misero in coda a milano
li per li a me non ando giu’.
tu lo hai accettato e ce l’hai messa tutta per dare il tuo contributo,
ma “loro” hanno davvero giocato sporco, non avevano interesse a farti entrare in campo,
t’hanno fatto mettere in panchian, ma di farti giocare non se ne parlava.
e poi si ritrovano in serie B. con le gambe stanche. e con quelle gambe in serie A non ci salgono
se non pensano ad un rinnovo (non solo generazionale ma anche e sopratutto culturale).
ed Iva, propio come nel calcio quando una squadra perde la prima cosa
che si fa é prendersela con l’allenatore. ma se si perde a go-go la colpa, si sa,
é di tutta la squadra. dei giocatori e di come giocano.
Biagio di lernia TRANI ex Bat
Certo,
l’ho già detto in un altro post a commento di argomento quasi simile,.Molti di voi siete stati messi in lista, come *carta di giornale* per riempire i borsoni, per stare in piedi, in esposizione, a favore dei Dalema, Fassino.Rutelli Marini Bindi Sereni Finocchiaro ecc ecc.
E’ così, c’è poco da dire la nomeklatura tutta dei comunisti , dei democristiani ,degli asinelli, dell’olio d’oliva sono tutti in parlamento e le nuove leve attaccate al tram..
Veltroni deve fare un passo molto importante…far dimettere…questi bei nomi a favore dei non eletti…o fare una regola, che dopo un anno di legislatura ..hop!? altro nome…
Lo so che sto facendo un sogno…ma se volete essere ancora credibili con questo *PD* questo dovete fare…
Biagio di lernia TRANI ex Bat
Certo,
l’ho già detto in un altro post a commento di argomento quasi simile,.Molti di voi siete stati messi in lista, come *carta di giornale* per riempire i borsoni, per stare in piedi, in esposizione, a favore dei Dalema, Fassino.Rutelli Marini Bindi Sereni Finocchiaro ecc ecc.
E’ così, c’è poco da dire la nomeklatura tutta dei comunisti , dei democristiani ,degli asinelli, dell’olio d’oliva sono tutti in parlamento e le nuove leve attaccate al tram..
Veltroni deve fare un passo molto importante…far dimettere…questi bei nomi a favore dei non eletti…o fare una regola, che dopo un anno di legislatura ..hop!? altro nome…
Lo so che sto facendo un sogno…ma se volete essere ancora credibili con questo *PD* questo dovete fare…
Totalmente d’accordo con Biagio.quella sarebbe una mossa coraggiosa.
ci vuole coraggio.
Tornando al calcio,quello che dice Biagio mi fa pensare a un episodio del campionato 2000/2001.
Tornio, Stadio delle Alpi si gioca il match scudetto fre Roma e Juventus.
La Juve é in vantaggio. E nel secondo tempo, Capello decide di far uscire Totti per far entrare Nakata. Per Totti fu quasi un affronto. Non lo prese bene e forse neanche i tifosi. Pero’ pochi minuti dopo Nakata segno’. La Roma pareggio’ ed i tifosi andarono in delirio. Poche settimane dopo la Roma si aggiudico’ lo scudetto. E Dio sa quanto vale uno scudetto a Roma.
I cambi sono una carta importantissima. Per quanto impopolari, possono cambiare il corso del match.
Ci vuole coraggio e determinazione.
Veltroni come Capello?
Totalmente d’accordo con Biagio.quella sarebbe una mossa coraggiosa.
ci vuole coraggio.
Tornando al calcio,quello che dice Biagio mi fa pensare a un episodio del campionato 2000/2001.
Tornio, Stadio delle Alpi si gioca il match scudetto fre Roma e Juventus.
La Juve é in vantaggio. E nel secondo tempo, Capello decide di far uscire Totti per far entrare Nakata. Per Totti fu quasi un affronto. Non lo prese bene e forse neanche i tifosi. Pero’ pochi minuti dopo Nakata segno’. La Roma pareggio’ ed i tifosi andarono in delirio. Poche settimane dopo la Roma si aggiudico’ lo scudetto. E Dio sa quanto vale uno scudetto a Roma.
I cambi sono una carta importantissima. Per quanto impopolari, possono cambiare il corso del match.
Ci vuole coraggio e determinazione.
Veltroni come Capello?
Totalmente d’accordo con Biagio.quella sarebbe una mossa coraggiosa.
ci vuole coraggio.
Tornando al calcio,quello che dice Biagio mi fa pensare a un episodio del campionato 2000/2001.
Tornio, Stadio delle Alpi si gioca il match scudetto fre Roma e Juventus.
La Juve é in vantaggio. E nel secondo tempo, Capello decide di far uscire Totti per far entrare Nakata. Per Totti fu quasi un affronto. Non lo prese bene e forse neanche i tifosi. Pero’ pochi minuti dopo Nakata segno’. La Roma pareggio’ ed i tifosi andarono in delirio. Poche settimane dopo la Roma si aggiudico’ lo scudetto. E Dio sa quanto vale uno scudetto a Roma.
I cambi sono una carta importantissima. Per quanto impopolari, possono cambiare il corso del match.
Ci vuole coraggio e determinazione.
Veltroni come Capello?
Totalmente d’accordo con Biagio.quella sarebbe una mossa coraggiosa.
ci vuole coraggio.
Tornando al calcio,quello che dice Biagio mi fa pensare a un episodio del campionato 2000/2001.
Tornio, Stadio delle Alpi si gioca il match scudetto fre Roma e Juventus.
La Juve é in vantaggio. E nel secondo tempo, Capello decide di far uscire Totti per far entrare Nakata. Per Totti fu quasi un affronto. Non lo prese bene e forse neanche i tifosi. Pero’ pochi minuti dopo Nakata segno’. La Roma pareggio’ ed i tifosi andarono in delirio. Poche settimane dopo la Roma si aggiudico’ lo scudetto. E Dio sa quanto vale uno scudetto a Roma.
I cambi sono una carta importantissima. Per quanto impopolari, possono cambiare il corso del match.
Ci vuole coraggio e determinazione.
Veltroni come Capello?
Totalmente d’accordo con Biagio.quella sarebbe una mossa coraggiosa.
ci vuole coraggio.
Tornando al calcio,quello che dice Biagio mi fa pensare a un episodio del campionato 2000/2001.
Tornio, Stadio delle Alpi si gioca il match scudetto fre Roma e Juventus.
La Juve é in vantaggio. E nel secondo tempo, Capello decide di far uscire Totti per far entrare Nakata. Per Totti fu quasi un affronto. Non lo prese bene e forse neanche i tifosi. Pero’ pochi minuti dopo Nakata segno’. La Roma pareggio’ ed i tifosi andarono in delirio. Poche settimane dopo la Roma si aggiudico’ lo scudetto. E Dio sa quanto vale uno scudetto a Roma.
I cambi sono una carta importantissima. Per quanto impopolari, possono cambiare il corso del match.
Ci vuole coraggio e determinazione.
Veltroni come Capello?
Totalmente d’accordo con Biagio.quella sarebbe una mossa coraggiosa.
ci vuole coraggio.
Tornando al calcio,quello che dice Biagio mi fa pensare a un episodio del campionato 2000/2001.
Tornio, Stadio delle Alpi si gioca il match scudetto fre Roma e Juventus.
La Juve é in vantaggio. E nel secondo tempo, Capello decide di far uscire Totti per far entrare Nakata. Per Totti fu quasi un affronto. Non lo prese bene e forse neanche i tifosi. Pero’ pochi minuti dopo Nakata segno’. La Roma pareggio’ ed i tifosi andarono in delirio. Poche settimane dopo la Roma si aggiudico’ lo scudetto. E Dio sa quanto vale uno scudetto a Roma.
I cambi sono una carta importantissima. Per quanto impopolari, possono cambiare il corso del match.
Ci vuole coraggio e determinazione.
Veltroni come Capello?
Totalmente d’accordo con Biagio.quella sarebbe una mossa coraggiosa.
ci vuole coraggio.
Tornando al calcio,quello che dice Biagio mi fa pensare a un episodio del campionato 2000/2001.
Tornio, Stadio delle Alpi si gioca il match scudetto fre Roma e Juventus.
La Juve é in vantaggio. E nel secondo tempo, Capello decide di far uscire Totti per far entrare Nakata. Per Totti fu quasi un affronto. Non lo prese bene e forse neanche i tifosi. Pero’ pochi minuti dopo Nakata segno’. La Roma pareggio’ ed i tifosi andarono in delirio. Poche settimane dopo la Roma si aggiudico’ lo scudetto. E Dio sa quanto vale uno scudetto a Roma.
I cambi sono una carta importantissima. Per quanto impopolari, possono cambiare il corso del match.
Ci vuole coraggio e determinazione.
Veltroni come Capello?
Totalmente d’accordo con Biagio.quella sarebbe una mossa coraggiosa.
ci vuole coraggio.
Tornando al calcio,quello che dice Biagio mi fa pensare a un episodio del campionato 2000/2001.
Tornio, Stadio delle Alpi si gioca il match scudetto fre Roma e Juventus.
La Juve é in vantaggio. E nel secondo tempo, Capello decide di far uscire Totti per far entrare Nakata. Per Totti fu quasi un affronto. Non lo prese bene e forse neanche i tifosi. Pero’ pochi minuti dopo Nakata segno’. La Roma pareggio’ ed i tifosi andarono in delirio. Poche settimane dopo la Roma si aggiudico’ lo scudetto. E Dio sa quanto vale uno scudetto a Roma.
I cambi sono una carta importantissima. Per quanto impopolari, possono cambiare il corso del match.
Ci vuole coraggio e determinazione.
Veltroni come Capello?
Se ci mettiamo in posizione d’ascolto ci accorgiamo che c’è un mondo che parla diverso- nuovo-a volte strano-a volte……..sono i giovani.
In tutti questi post e commenti faccio fatica a capire perche’ Veltroni no.
E’ il leader del PD, percio’ e’ responsabile per strategie, leader, candidati e comitati piu’ o meno ufficiali, dirigenti tanto quanto D’Alema o Rutelli.
E con tutta questa enfasi che tu e iMille avete sul nuovo (persone, idee, metodi) Veltroni mi sembra sia completamente fuori luogo – e’ in politica da 35 anni ed e’ stato parte integrante (e dirigente) del PCI e di tutte le sue mutazioni. Chiamala pure continuity of business, per me si tratta solo di non mollare la poltrona mai e per nessun motivo
perché secondo Veltroni deve restare ancora per un po’?
Jospin dopo la sconfitta al primo turno delle presidenziali
dichiaro di abbandora la vita politica, prese e se ando’.
Questo addio, improvviso ed inatteso (pochi si aspettavano la sorpresa Le Pen)
fu vissuto dalla maggor parte dei militanti socialisti francesi come “un tradimento”. Né piu’ né meno.
“Si abbiamo capito che hai perso e che non sarai mai piu’ candiato, ma non puoi andartene cosi’, sbattere la porta
e lasciarci in balia della tempesta, soli in pieno naugragio “.Come a dire “Ho causato terremoto, ora arrangiatevi” E poi continuavano “avrebbe dovuto riavviare le operazioni di costruzione prima di andarsene”.
Veltroni deve restare ancora un po’, non puo’ andare via ora. Sarebbe ancor peggio.
E secondo me sarebbe pure un po’ vigliacco .
Ci vuole pazienza. E fiducia.
Logicamente non basta reclamare che basta o che rimanga un po’, bisogna avviare ed affiancargli meccanismi di ricostruzione e di cambio cultural-politico.
perché secondo Veltroni deve restare ancora per un po’?
Jospin dopo la sconfitta al primo turno delle presidenziali
dichiaro di abbandora la vita politica, prese e se ando’.
Questo addio, improvviso ed inatteso (pochi si aspettavano la sorpresa Le Pen)
fu vissuto dalla maggor parte dei militanti socialisti francesi come “un tradimento”. Né piu’ né meno.
“Si abbiamo capito che hai perso e che non sarai mai piu’ candiato, ma non puoi andartene cosi’, sbattere la porta
e lasciarci in balia della tempesta, soli in pieno naugragio “.Come a dire “Ho causato terremoto, ora arrangiatevi” E poi continuavano “avrebbe dovuto riavviare le operazioni di costruzione prima di andarsene”.
Veltroni deve restare ancora un po’, non puo’ andare via ora. Sarebbe ancor peggio.
E secondo me sarebbe pure un po’ vigliacco .
Ci vuole pazienza. E fiducia.
Logicamente non basta reclamare che basta o che rimanga un po’, bisogna avviare ed affiancargli meccanismi di ricostruzione e di cambio cultural-politico.
perché secondo Veltroni deve restare ancora per un po’?
Jospin dopo la sconfitta al primo turno delle presidenziali
dichiaro di abbandora la vita politica, prese e se ando’.
Questo addio, improvviso ed inatteso (pochi si aspettavano la sorpresa Le Pen)
fu vissuto dalla maggor parte dei militanti socialisti francesi come “un tradimento”. Né piu’ né meno.
“Si abbiamo capito che hai perso e che non sarai mai piu’ candiato, ma non puoi andartene cosi’, sbattere la porta
e lasciarci in balia della tempesta, soli in pieno naugragio “.Come a dire “Ho causato terremoto, ora arrangiatevi” E poi continuavano “avrebbe dovuto riavviare le operazioni di costruzione prima di andarsene”.
Veltroni deve restare ancora un po’, non puo’ andare via ora. Sarebbe ancor peggio.
E secondo me sarebbe pure un po’ vigliacco .
Ci vuole pazienza. E fiducia.
Logicamente non basta reclamare che basta o che rimanga un po’, bisogna avviare ed affiancargli meccanismi di ricostruzione e di cambio cultural-politico.
perché secondo Veltroni deve restare ancora per un po’?
Jospin dopo la sconfitta al primo turno delle presidenziali
dichiaro di abbandora la vita politica, prese e se ando’.
Questo addio, improvviso ed inatteso (pochi si aspettavano la sorpresa Le Pen)
fu vissuto dalla maggor parte dei militanti socialisti francesi come “un tradimento”. Né piu’ né meno.
“Si abbiamo capito che hai perso e che non sarai mai piu’ candiato, ma non puoi andartene cosi’, sbattere la porta
e lasciarci in balia della tempesta, soli in pieno naugragio “.Come a dire “Ho causato terremoto, ora arrangiatevi” E poi continuavano “avrebbe dovuto riavviare le operazioni di costruzione prima di andarsene”.
Veltroni deve restare ancora un po’, non puo’ andare via ora. Sarebbe ancor peggio.
E secondo me sarebbe pure un po’ vigliacco .
Ci vuole pazienza. E fiducia.
Logicamente non basta reclamare che basta o che rimanga un po’, bisogna avviare ed affiancargli meccanismi di ricostruzione e di cambio cultural-politico.
Ok, tenetevi Veltroni. Sto ancora chiedendomi come recupererete i voti di chi non vuole più votare un “meno peggio” che non lo convinca in nulla. Di chi, come me, è stato costretto a votare Alemanno, di fronte all’impudenza di candidare un vecchio ambiguo politico rotto ad ogni inciucio. Manco noi elettori di sinistra fossimo ancora comunisti e democristiani anni ’50, del tutto proni ai voleri del Partito.
Nessuno degli attuali dirigenti potrà guidare il partito nella competizione elettorale del 2013, quindi il problema è come traghettare il partito verso quell’appuntamento. Veltroni può farlo più di ogni altro, ma è certo che anche lui si dovrà fare da parte.
Nessuno degli attuali dirigenti potrà guidare il partito nella competizione elettorale del 2013, quindi il problema è come traghettare il partito verso quell’appuntamento. Veltroni può farlo più di ogni altro, ma è certo che anche lui si dovrà fare da parte.
mio dio, mai letto tante bambinate su Veltroni in vita mia (nei commenti, Ivan e Diamanti non c’entrano).
A chi interessa, qui trovate un bell’articolo, firmato Luca Sofri.
Ho letto l’articolo di Sofri. Non condivido molto lo spirito di tutta la prima parte, quella dell’analisi. Posso concordare invece a grandi linee sulla parte finale. Anche se vedo una contraddizione fra analisi del voto (troppo autoassolutoria) e proposta finale (innovatrice “ma anche” timida).
E’ vero ce Veltroni non è sembrato finora troppo a uo agio nel ruolo di sconfitto. Di fatti sta mantenendo un deciso silenzio: spero significhi che preferisce riflettere e studiare dettagliatamente il da farsi. Spero non significhi solo che non sa cosa dire.
Ho letto l’articolo di Sofri. Non condivido molto lo spirito di tutta la prima parte, quella dell’analisi. Posso concordare invece a grandi linee sulla parte finale. Anche se vedo una contraddizione fra analisi del voto (troppo autoassolutoria) e proposta finale (innovatrice “ma anche” timida).
E’ vero ce Veltroni non è sembrato finora troppo a uo agio nel ruolo di sconfitto. Di fatti sta mantenendo un deciso silenzio: spero significhi che preferisce riflettere e studiare dettagliatamente il da farsi. Spero non significhi solo che non sa cosa dire.
Ho letto l’articolo di Sofri. Non condivido molto lo spirito di tutta la prima parte, quella dell’analisi. Posso concordare invece a grandi linee sulla parte finale. Anche se vedo una contraddizione fra analisi del voto (troppo autoassolutoria) e proposta finale (innovatrice “ma anche” timida).
E’ vero ce Veltroni non è sembrato finora troppo a suo agio nel ruolo di sconfitto. Di fatti sta mantenendo un deciso silenzio: spero significhi che preferisce riflettere e studiare dettagliatamente il da farsi. Spero non significhi solo che non sa cosa dire.
Ho letto l’articolo di Sofri. Non condivido molto lo spirito di tutta la prima parte, quella dell’analisi. Posso concordare invece a grandi linee sulla parte finale. Anche se vedo una contraddizione fra analisi del voto (troppo autoassolutoria) e proposta finale (innovatrice “ma anche” timida).
E’ vero ce Veltroni non è sembrato finora troppo a suo agio nel ruolo di sconfitto. Di fatti sta mantenendo un deciso silenzio: spero significhi che preferisce riflettere e studiare dettagliatamente il da farsi. Spero non significhi solo che non sa cosa dire.
E se provaste con Emma Bonino contro la cricca tripposa Veltroni-D’Alema & company?
Magari c’avrà 60 anni, però sai com’è, è un’aquila dalla testa bianca. A guardare nel resto del PD non vedo altro che quaglie e fagiani.
ma Emma Bonino vuole divenater piddina a tutti gli efeftti?
Sciltian, e se Emma non si candida?
Sciltian, e se Emma non si candida?
Si, Emma Bonino si.
Da dove partire se non da chi e’ laico anche rispetto all’ortodossia degli ex ds e margherita?
Anche i radicali sono ‘esterni’ rispetto alla ‘nomenclatura’ pd, e forse hanno qualcosa da insegnare in termini di pragmatismo.
Si, Emma Bonino si.
Da dove partire se non da chi e’ laico anche rispetto all’ortodossia degli ex ds e margherita?
Anche i radicali sono ‘esterni’ rispetto alla ‘nomenclatura’ pd, e forse hanno qualcosa da insegnare in termini di pragmatismo.
….non solo in termini di pragmatismo…
….non solo in termini di pragmatismo…
Filippo, e se invece avesse un po’ più di fegato di quello che tu immagini?
E se stesse solo aspettando che qualcuno le chiedesse di farlo?
E se fosse disponibile?
E se fosse in grado di fare un patto con chi la può in effetti far eleggere, oltre che con voi che siete bellissimi ma da soli non potete farla andare lontano?
E se tu cominciassi a proporre qualche alternativa a ciò che dico io, Filippo, anziché porre solo dubbi?
E se tutti voi che siete nel PD vi riuniste anche su internet e ve ne usciste con una soluzione di qualche tipo, anche opposta a ciò che vi suggerisco io, anziché rimanere nel limbo, in attesa che dall’alto cali la direzione di marcia?
E se vi esponeste un po’ in questo momento?
lo scrive :biagio di lernia Trani ex provincia barletta andria trani
E’ inutile che ci arrabbatiamo su sti argomenti…la poltrona i nomeklaturisti del partito comunista ed ex democristiani,
non la lasceranno mai…un esempio la Marina Sereni…da quanti anni sta alla camera…da una vita..possibile che sia insostituibile? Non credo io avrei lasciato un Visco…tanto di cappello ad un coraggioso..ecco le cose come stanno…e tra l’altro la on.le Marina Sereni, gode di una grande entrata al Riottato TG1…parla sempre Lei all’una!
Non sarà che è diventata nuovamente il portavoce del PD? al posto dell’ex Sircana?
Ho letto Sofri…sempre filosofia e arrabbattamenti vari…qui ci vogliono fatti! Ed i fatti sono che si devono togliere di mezzo
e vincere la nuova partira del 2013..ma se stanno loro…col catacchhio vinceranno!!!
lo scrive :biagio di lernia Trani ex provincia barletta andria trani
E’ inutile che ci arrabbatiamo su sti argomenti…la poltrona i nomeklaturisti del partito comunista ed ex democristiani,
non la lasceranno mai…un esempio la Marina Sereni…da quanti anni sta alla camera…da una vita..possibile che sia insostituibile? Non credo io avrei lasciato un Visco…tanto di cappello ad un coraggioso..ecco le cose come stanno…e tra l’altro la on.le Marina Sereni, gode di una grande entrata al Riottato TG1…parla sempre Lei all’una!
Non sarà che è diventata nuovamente il portavoce del PD? al posto dell’ex Sircana?
Ho letto Sofri…sempre filosofia e arrabbattamenti vari…qui ci vogliono fatti! Ed i fatti sono che si devono togliere di mezzo
e vincere la nuova partira del 2013..ma se stanno loro…col catacchhio vinceranno!!!
Sciltian, io ho solo proposto una domanda. I dubbi di cui parli ce li hai messi tu.
Ecco bravo, Fil, il tempo delle domande va benissimo, ce ne siamo fatte una scorpacciata. Qualche proposta?
Ecco bravo, Fil, il tempo delle domande va benissimo, ce ne siamo fatte una scorpacciata. Qualche proposta?
candidare Sciltian Gastaldi. Anche Alberto Biraghi non sarebbe male.
Io candido Marco Materazzi.
Io candido Marco Materazzi.
Grazie, ma non sono candidabile: non sono iscritto al PD. Così anche Biraghi. Proposte che rispettino lo statuto del PD ne riesci a fare, o sai solo buttarla in caciara?
Salve,
questo è un mio pensiero
SI CHIUDE IL CERCHIO…ED ORA UNA TELEVISIONE
Con la giornata di ieri si è chiuso il cerchio, ed ora abbiamo tutti i dati che ci servono per poter analizzare cos’è successo, perché è successo e cosa si può e si deve fare nel prossimo futuro.
Io ho certe convinzioni molto radicate, magari mi sbaglierò, ma è ciò che penso. Veltroni ha perso nettamente da B.; Rutelli, se si può, ancora peggio da Alemanno.
La sconfitta di Roma si può analizzare da diverse prospettive e sicuramente ha svariate cause. Tra queste ce n’è una che, seppur probabilmente non è stata quella fondamentale, sicuramente ha inciso. E’ la nazionalizzazione di un evento locale. O meglio, l’incisività che la destra è riuscita a portare nella campagna elettorale locale sfruttando le stesse carte che solitamente usa per le elezioni politiche. Televisioni, trasmissioni “politicizzate”, strumentalizzazioni alle quali il centro-sinistra e la sinistra non sono in grado di rispondere.
Ciò mi porta a credere, ancora una volta che il filo conduttore di questi 15 anni di politica italiana sia l’impossibilità (o la totale difficoltà) della sinistra e del centro sinistra di far passare il proprio messaggio agli elettori, l’impossibilità rispetto ad una destra che invece ha il potere assoluto dell’informazione, di condizionamento dell’opinione pubblica, e di instradamento e controllo delle tematiche sulle quali giocarsi le elezioni. Le vittorie del centro-sinistra negli ultimi 15 anni sono state o a livello locale (dove l’informazione nazionale ha potuto meno influenzare l’elettorato ed influire sul voto) o molto sofferte. La prima causa di tutto ciò, secondo me, è la disparità di mezzi di comunicazione.
E’ vero che uno può vincere con proposte migliore, candidati più credibili, e maggiore senso dello Stato. E’ altrettanto vero che quell’uno vincerà con un distacco molto minore se contro ha colui che interferisce tra se e il cittadino.
Allora la sinistra ed il centro sinistra devono porsi una domanda. E’ il caso di riiniziare i processi di riorganizzazione politica, di cambiamento nelle modalità di scelta degli uomini, di individuazione di nuovi punti programmatici sui quali puntare, oppure forse è il caso di concentrarsi su una nuova struttura comunicativa? Ovviamente la risposta più corretta sarebbe ‘entrambe’, oppure quelle risposte del tipo ‘l’una attività incide sull’altra’ . Ebbene, secondo me, arrivati al giorno d’oggi, incamerate le terribili sconfitte delle ultime due settimane, è venuto il momento di lavorare alla ricerca di potere mediatico. E il potere mediatico in Italia passa ancora quasi esclusivamente nelle mani della televisione.
So che sarà difficile essendoci B. al governo, so che le leggi attualmente in vigore in Italia non facilitano la sfida, ma tale sfida deve essere accettata, recepita e vinta. Il centrosinistra e la sinistra devono puntare ad avere televisioni, esattamente come le ha B. per far passare il proprio messaggio e denigrare quello dell’avversario. Il centrosinistra e la sinistra devono cercare l’aiuto dell’Europa, lo sfruttamento delle reti locali (come invece alle ultime elezioni ha fatto sempre B.), devono muoversi con qualunque mezzo al fine di accrescere il proprio potere comunicativo. Solo dopo potranno tornare a parlare di programmi, di candidati, di ideali. La cosa migliore, come da anni si dice, sarebbe quella di aprire il sistema televisivo del nostro paese al libero mercato, avere tante emittenti, avere pluralità d’informazione, avere trasmissioni e programmi di ogni parte politica. Tutto ciò, però, fino ad oggi non è accaduto, e non accadrà neppure in futuro con un governo B. alla guida del Paese. E allora, secondo me, il centrosinistra e la sinistra si devono mettere anima e corpo a combattere per questo obiettivo: potere comunicativo.
http://ilmugugno.blogspot.com/
Mauro E.
Grazie,
Salve,
questo è un mio pensiero
SI CHIUDE IL CERCHIO…ED ORA UNA TELEVISIONE
Con la giornata di ieri si è chiuso il cerchio, ed ora abbiamo tutti i dati che ci servono per poter analizzare cos’è successo, perché è successo e cosa si può e si deve fare nel prossimo futuro.
Io ho certe convinzioni molto radicate, magari mi sbaglierò, ma è ciò che penso. Veltroni ha perso nettamente da B.; Rutelli, se si può, ancora peggio da Alemanno.
La sconfitta di Roma si può analizzare da diverse prospettive e sicuramente ha svariate cause. Tra queste ce n’è una che, seppur probabilmente non è stata quella fondamentale, sicuramente ha inciso. E’ la nazionalizzazione di un evento locale. O meglio, l’incisività che la destra è riuscita a portare nella campagna elettorale locale sfruttando le stesse carte che solitamente usa per le elezioni politiche. Televisioni, trasmissioni “politicizzate”, strumentalizzazioni alle quali il centro-sinistra e la sinistra non sono in grado di rispondere.
Ciò mi porta a credere, ancora una volta che il filo conduttore di questi 15 anni di politica italiana sia l’impossibilità (o la totale difficoltà) della sinistra e del centro sinistra di far passare il proprio messaggio agli elettori, l’impossibilità rispetto ad una destra che invece ha il potere assoluto dell’informazione, di condizionamento dell’opinione pubblica, e di instradamento e controllo delle tematiche sulle quali giocarsi le elezioni. Le vittorie del centro-sinistra negli ultimi 15 anni sono state o a livello locale (dove l’informazione nazionale ha potuto meno influenzare l’elettorato ed influire sul voto) o molto sofferte. La prima causa di tutto ciò, secondo me, è la disparità di mezzi di comunicazione.
E’ vero che uno può vincere con proposte migliore, candidati più credibili, e maggiore senso dello Stato. E’ altrettanto vero che quell’uno vincerà con un distacco molto minore se contro ha colui che interferisce tra se e il cittadino.
Allora la sinistra ed il centro sinistra devono porsi una domanda. E’ il caso di riiniziare i processi di riorganizzazione politica, di cambiamento nelle modalità di scelta degli uomini, di individuazione di nuovi punti programmatici sui quali puntare, oppure forse è il caso di concentrarsi su una nuova struttura comunicativa? Ovviamente la risposta più corretta sarebbe ‘entrambe’, oppure quelle risposte del tipo ‘l’una attività incide sull’altra’ . Ebbene, secondo me, arrivati al giorno d’oggi, incamerate le terribili sconfitte delle ultime due settimane, è venuto il momento di lavorare alla ricerca di potere mediatico. E il potere mediatico in Italia passa ancora quasi esclusivamente nelle mani della televisione.
So che sarà difficile essendoci B. al governo, so che le leggi attualmente in vigore in Italia non facilitano la sfida, ma tale sfida deve essere accettata, recepita e vinta. Il centrosinistra e la sinistra devono puntare ad avere televisioni, esattamente come le ha B. per far passare il proprio messaggio e denigrare quello dell’avversario. Il centrosinistra e la sinistra devono cercare l’aiuto dell’Europa, lo sfruttamento delle reti locali (come invece alle ultime elezioni ha fatto sempre B.), devono muoversi con qualunque mezzo al fine di accrescere il proprio potere comunicativo. Solo dopo potranno tornare a parlare di programmi, di candidati, di ideali. La cosa migliore, come da anni si dice, sarebbe quella di aprire il sistema televisivo del nostro paese al libero mercato, avere tante emittenti, avere pluralità d’informazione, avere trasmissioni e programmi di ogni parte politica. Tutto ciò, però, fino ad oggi non è accaduto, e non accadrà neppure in futuro con un governo B. alla guida del Paese. E allora, secondo me, il centrosinistra e la sinistra si devono mettere anima e corpo a combattere per questo obiettivo: potere comunicativo.
http://ilmugugno.blogspot.com/
Mauro E.
Grazie,
Salve,
questo è un mio pensiero
SI CHIUDE IL CERCHIO…ED ORA UNA TELEVISIONE
Con la giornata di ieri si è chiuso il cerchio, ed ora abbiamo tutti i dati che ci servono per poter analizzare cos’è successo, perché è successo e cosa si può e si deve fare nel prossimo futuro.
Io ho certe convinzioni molto radicate, magari mi sbaglierò, ma è ciò che penso. Veltroni ha perso nettamente da B.; Rutelli, se si può, ancora peggio da Alemanno.
La sconfitta di Roma si può analizzare da diverse prospettive e sicuramente ha svariate cause. Tra queste ce n’è una che, seppur probabilmente non è stata quella fondamentale, sicuramente ha inciso. E’ la nazionalizzazione di un evento locale. O meglio, l’incisività che la destra è riuscita a portare nella campagna elettorale locale sfruttando le stesse carte che solitamente usa per le elezioni politiche. Televisioni, trasmissioni “politicizzate”, strumentalizzazioni alle quali il centro-sinistra e la sinistra non sono in grado di rispondere.
Ciò mi porta a credere, ancora una volta che il filo conduttore di questi 15 anni di politica italiana sia l’impossibilità (o la totale difficoltà) della sinistra e del centro sinistra di far passare il proprio messaggio agli elettori, l’impossibilità rispetto ad una destra che invece ha il potere assoluto dell’informazione, di condizionamento dell’opinione pubblica, e di instradamento e controllo delle tematiche sulle quali giocarsi le elezioni. Le vittorie del centro-sinistra negli ultimi 15 anni sono state o a livello locale (dove l’informazione nazionale ha potuto meno influenzare l’elettorato ed influire sul voto) o molto sofferte. La prima causa di tutto ciò, secondo me, è la disparità di mezzi di comunicazione.
E’ vero che uno può vincere con proposte migliore, candidati più credibili, e maggiore senso dello Stato. E’ altrettanto vero che quell’uno vincerà con un distacco molto minore se contro ha colui che interferisce tra se e il cittadino.
Allora la sinistra ed il centro sinistra devono porsi una domanda. E’ il caso di riiniziare i processi di riorganizzazione politica, di cambiamento nelle modalità di scelta degli uomini, di individuazione di nuovi punti programmatici sui quali puntare, oppure forse è il caso di concentrarsi su una nuova struttura comunicativa? Ovviamente la risposta più corretta sarebbe ‘entrambe’, oppure quelle risposte del tipo ‘l’una attività incide sull’altra’ . Ebbene, secondo me, arrivati al giorno d’oggi, incamerate le terribili sconfitte delle ultime due settimane, è venuto il momento di lavorare alla ricerca di potere mediatico. E il potere mediatico in Italia passa ancora quasi esclusivamente nelle mani della televisione.
So che sarà difficile essendoci B. al governo, so che le leggi attualmente in vigore in Italia non facilitano la sfida, ma tale sfida deve essere accettata, recepita e vinta. Il centrosinistra e la sinistra devono puntare ad avere televisioni, esattamente come le ha B. per far passare il proprio messaggio e denigrare quello dell’avversario. Il centrosinistra e la sinistra devono cercare l’aiuto dell’Europa, lo sfruttamento delle reti locali (come invece alle ultime elezioni ha fatto sempre B.), devono muoversi con qualunque mezzo al fine di accrescere il proprio potere comunicativo. Solo dopo potranno tornare a parlare di programmi, di candidati, di ideali. La cosa migliore, come da anni si dice, sarebbe quella di aprire il sistema televisivo del nostro paese al libero mercato, avere tante emittenti, avere pluralità d’informazione, avere trasmissioni e programmi di ogni parte politica. Tutto ciò, però, fino ad oggi non è accaduto, e non accadrà neppure in futuro con un governo B. alla guida del Paese. E allora, secondo me, il centrosinistra e la sinistra si devono mettere anima e corpo a combattere per questo obiettivo: potere comunicativo.
http://ilmugugno.blogspot.com/
Mauro E.
Grazie,
In politica la selezione avviene all’incontrario!
In politica la selezione avviene all’incontrario!