10 Maggio 2008
Il senso del ridicolo
L’esile speranza di vedere il PD lavorare nei prossimi cinque anni per costruire una classe dirigente che potesse presentarsi credibilmente alle elezioni del 2013 e governare il paese per 10 anni si è infranta sulle comunicazioni di ieri. Il governo ombra e il coordinamento ci riconsegnano un partito che pare non essersi nemmeno accorto del cataclisma appena avvenuto. La classe dirigente che ha perso Roma e l’Italia è tutta lì, immobile, intonsa, come inconsapevole di quanto è successo nelle ultime settimane.
Abbiamo un governo ombra composto con tutti i notabili del caso e creato su base rigorosamente proporzionale; il caminetto si è trasformato in un bel coordinamento, di cui naturalmente non si trova traccia nello statuto del partito; i giovani sono come al solito o l’espressione di grandi famiglie imprenditoriali o esponenti delle ipercorporative organizzazioni giovanili di partito (con l’esilarante risultato che nominata ministro-ombra una giovane della Margherita si sono prontamente dimessi dalla Costituente del Partito tutti i dirigenti della Sinistra Giovanile). Anche il ministro-ombra delle pari opportunità viene direttamente dall’organizzazione femminile del partito a confermare che le pari opportunità hanno a che fare col genere, non si pensi che il PD desideri occuparsi di alcun altro tipo di discriminazione.
L’impressione è che i notabili del partito stiano facendo di tutto per normalizzare la situazione, per ridurre al minimo la “spinta propulsiva” del Partito Democratico, la speranza di innovazione e di cambiamento che per tanti ha rappresentato. Io credo che questo partito sia un patrimonio per tutto il paese, che rimanga l’unica opportunità praticabile per un’Italia che era già in difficoltà e che oggi è saldamente governata da una destra becera e impresentabile, fatta di saluti romani e croci celtiche, di culattoni e bingo-bongo, di teoretici del protezionismo e dei dazi doganali: “l’incubo dell’Europa”, come ha indicato con triste ma efficacissima sintesi
Pedro Almodovar.
In queste settimane ho parlato con amici e conoscenti che sono entrati o rientrati in Parlamento – lettiani, bindiani, veltroniani – e tutti, tutti senza eccezione, mi hanno detto del grande imbarazzo che ha percorso trasversalmente i due gruppi parlamentari per il modo in cui sono stati riconfermati Antonello Soro e Anna Finocchiaro. I rapporti con Di Pietro, che secondo me ha beneficiato dell’alleanza col PD assai di più di quanto non ne abbiamo beneficiato noi, sono già lisi e le parole date in campagna elettorale sono ormai dimenticate. Ieri sono stato alla riunione del Coordinamento regionale della Lombardia e non ho fatto altro che sentire i cattolici lamentarsi di quanto la presenza radicale nelle liste li avesse messi “in imbarazzo”, come se invece le dichiarazioni dei loquacissimi teo-dem non fossero mai stati causa di imbarazzo per l’intero partito (altro che radicali).
Non è un grande momento, insomma, ed è preoccupante vedere che nessuno dei nostri giovani leader – alcuni dei quali hanno molta più esperienza di governo di quanta ne avesse David Cameron prima di essere nominato capo dell’opposizione a Londra – proponga una seria alternativa con il rischio, sottolineato
sul Corriere da Paolo Franchi, che nella riproposizione dell’eterno conflitto tra Veltroni e D’Alema si finisca con lo sfidare anche il senso del ridicolo.
PS: Mario Adinolfi
ha ragioni da vendere, ma fintanto che continuiamo a mandare gli Adinolfi ad immolarsi fuori dalla trincea con il coltello tra i denti mentre quelli che – per esperienza, profilo, visibilità e, non ultimo, mezzi – avrebbero il dovere di prendere l’iniziativa se ne stanno tutti insieme al calduccio non caveremo, secondo me, un ragno dal buco.
90 risposte a “Il senso del ridicolo”
Sacrosanto, Ivan. Sacrosanto
…e quindi? che si fa? che si può fare?
…e quindi? che si fa? che si può fare?
Ivan, io prima dell’annuncio di quella lista pensavo seriamente che il tuo nome dovesse figurarvi
mi dette fastidio a suo tempo il fatto che ti misero in posizione non eleggibile nelle liste.
e mi da fastidio questa cosa adesso.
nonostante il tuo nome fosse stato espresso dal circolo Obama. nessuno dei nomi che furono allora espressi dal circolo é stato poi piazzato in posizioni eleggibili. a dimostrazione del fatto che il PD rimane una cosa d’élites. altro che base!
tanto che mi chiedo a quanti dei nomi avanzati dai circoli sono poi corrisposti degli eletti veri e propri? nessuno?
dicono che stare nella rete non basta. ma allora che dobbiamo fare?
PS.: quando pensavo al governo ombra, avevo associato il tuo nome alle politiche comunitarie e/o alle pari opportunità. mi sculacci?
Ivan, io prima dell’annuncio di quella lista pensavo seriamente che il tuo nome dovesse figurarvi
mi dette fastidio a suo tempo il fatto che ti misero in posizione non eleggibile nelle liste.
e mi da fastidio questa cosa adesso.
nonostante il tuo nome fosse stato espresso dal circolo Obama. nessuno dei nomi che furono allora espressi dal circolo é stato poi piazzato in posizioni eleggibili. a dimostrazione del fatto che il PD rimane una cosa d’élites. altro che base!
tanto che mi chiedo a quanti dei nomi avanzati dai circoli sono poi corrisposti degli eletti veri e propri? nessuno?
dicono che stare nella rete non basta. ma allora che dobbiamo fare?
PS.: quando pensavo al governo ombra, avevo associato il tuo nome alle politiche comunitarie e/o alle pari opportunità. mi sculacci?
Ivan, io prima dell’annuncio di quella lista pensavo seriamente che il tuo nome dovesse figurarvi
mi dette fastidio a suo tempo il fatto che ti misero in posizione non eleggibile nelle liste.
e mi da fastidio questa cosa adesso.
nonostante il tuo nome fosse stato espresso dal circolo Obama. nessuno dei nomi che furono allora espressi dal circolo é stato poi piazzato in posizioni eleggibili. a dimostrazione del fatto che il PD rimane una cosa d’élites. altro che base!
tanto che mi chiedo a quanti dei nomi avanzati dai circoli sono poi corrisposti degli eletti veri e propri? nessuno?
dicono che stare nella rete non basta. ma allora che dobbiamo fare?
PS.: quando pensavo al governo ombra, avevo associato il tuo nome alle politiche comunitarie e/o alle pari opportunità. mi sculacci?
Ivan, io prima dell’annuncio di quella lista pensavo seriamente che il tuo nome dovesse figurarvi
mi dette fastidio a suo tempo il fatto che ti misero in posizione non eleggibile nelle liste.
e mi da fastidio questa cosa adesso.
nonostante il tuo nome fosse stato espresso dal circolo Obama. nessuno dei nomi che furono allora espressi dal circolo é stato poi piazzato in posizioni eleggibili. a dimostrazione del fatto che il PD rimane una cosa d’élites. altro che base!
tanto che mi chiedo a quanti dei nomi avanzati dai circoli sono poi corrisposti degli eletti veri e propri? nessuno?
dicono che stare nella rete non basta. ma allora che dobbiamo fare?
PS.: quando pensavo al governo ombra, avevo associato il tuo nome alle politiche comunitarie e/o alle pari opportunità. mi sculacci?
Mamma mia che tristezza.
E voi quarantenni che fate? Aspettate? AaaaariiiiiivedeeeerciRomaaaaaaaaa…
Concordo con te. Se la principale funzione di un governo ombra e far crescere, stando all’opposizione, una nuova classe dirigente, il Partito Democratico ha perso una buona occasione.
…e quindi? Che facciamo? I mille + Generazione U contro tutti!!!
Condivido al 100%. D’altra parte, mai visto un gruppo dirigente che si fa da parte volontariamente. Se ci deve essere rinnovamento, bisognera’ conquistarlo. Anzitutto attraverso le primarie. Ma anche con una forte pressione su blog, stampa etc.
Attacchiamo la Kamchatka con tre carrarmatini !!!
concordo anche io dalla prima all’ultima parola.
Bisogna fare qualche cosa per sbloccare la situazione, ma non so cosa e temo non succederà niente prima della prossima sconfitta alle europee.
concordo anche io dalla prima all’ultima parola.
Bisogna fare qualche cosa per sbloccare la situazione, ma non so cosa e temo non succederà niente prima della prossima sconfitta alle europee.
Mica solo voi, d’incazzo in giro ce n’è parecchio.
Mica solo voi, d’incazzo in giro ce n’è parecchio.
ahimè, Ivan, ahimè!
ieri sera cercavo di spiegare a una cara amica (Rifondazione, SA) perché il PD è la nostra unica speranza, ma è sempre più difficile farlo
almeno fino a ieri l’altro potevo spacciare le mie speranze come qualcosa di futuribile, ma oggi, che già è il futuro, devo per forza parlare di un sogno che sempre meno ha probabilità di diventare qualcosa di reale, il sogno in cui le classi dirigenti politiche del partito e del paese, come dovunque, hanno fiato per massimo un quindicennio, finché una nuova generazione, con idee nuove e al passo coi tempi, li sostituisce
temo che quel che penso io di Veltroni (bravo, ma NON coraggioso, come l’abbandono del partito che affondava, nel 2001, e il comodo ripiego su Roma facevano benissimo capire) sia purtroppo, tragicamente, vero
http://ulivo
Il senso del ridicolo L’esile speranza di vedere il PD lavorare nei prossimi cinque anni per costruire una classe dirigente che potesse presentarsi credibilmente alle elezioni del 2013 e governare il paese per 10 anni si è infranta sulle comuni
Ivan, e’ vero. ed e preoccupante. io mi auguro di sbagliare ma sembra che la spinta propulsiva del pd sia definitivamente finita con le notizie degli ultimi giorni. il mantenimento dello status quo riemerge dalle designazioni per il governo ombra e dall’istituzione del “nuovo” coordinamento (che non capisco che funzioni abbia: sostituisce il coordinamento politico nazionale? lo affianca? ne svuota de facto il contenuto?).
e un po’ amaramente mi viene da pensare che se “il nuovo” che hanno voluto portare in parlamento sono solo la picierno, la madia, l’operaio, quella dei call-center, etc… mi pare davvero un nuovo di facciata, propagandistico che rendera’ la vita ancora piu’ facile ai soliti noti interessati agli equilibri di potere interni al partito prima che a dare una risposta a concreta a chi li ha votati.
Qui alla periferia dell’impero, l’impressione è che Veltroni sia ancora prigioniero della paura di avere già perso, e di tanto. Che si senta talmente debole da non avere la forza di proseguire sul cammino tracciato in questi 3mesi, e piuttosto cerchi di “rafforzarsi” in qualche modo tenendo contento qua questo notabile, e lì quel giovane raccomandato.
I volponi non aspettano altro che il momento giusto per sbranarselo, ma VW dovrebbe puntare al rinnovamento del partito in vista del 2013, non cercare di puntellare la sua poltrona.
Non ha niente da perdere ormai, tranne la faccia e la sua credibilità personale. Ma lui sembra non accorgersene…
Qui alla periferia dell’impero, l’impressione è che Veltroni sia ancora prigioniero della paura di avere già perso, e di tanto. Che si senta talmente debole da non avere la forza di proseguire sul cammino tracciato in questi 3mesi, e piuttosto cerchi di “rafforzarsi” in qualche modo tenendo contento qua questo notabile, e lì quel giovane raccomandato.
I volponi non aspettano altro che il momento giusto per sbranarselo, ma VW dovrebbe puntare al rinnovamento del partito in vista del 2013, non cercare di puntellare la sua poltrona.
Non ha niente da perdere ormai, tranne la faccia e la sua credibilità personale. Ma lui sembra non accorgersene…
“Non ha niente da perdere ormai, tranne la faccia e la sua credibilità personale. Ma lui sembra non accorgersene…”
La faccia e la credibilità personale non l’ha mai avuta. Il fatto che qualcuno gli abbia creduto non vuol dire nulla. Anche berlusconi viene creduto, senza però avere credibilità. E’ sempre stato un imbroglione e la cosa sta venendo a galla finalmente e sta diventando apparente a un sempre maggior numero di persone…
Caro Ivan,
vorrei sottolineare anche io l’ennesimo atto di violenza nei confronti dello statuto. È un’altra dimostrazione di come a sinistra si scrivono pile di documenti condivisi e sottoscritti, e poi non si rispettano. Mi dispiace dirlo ma ha ragione silviob quando mima i dirigenti del partito che strappano i propri programmi.
In ogni caso tante persone che vedevano nel piddì una forza riformista di governo, si stanno ricredendo. alle europee sarà una sconfitta molto, molto peggiore. ed il bello che la risposta dei dirigenti sarà una cosa del tipo ‘il pd non funziona’…
è veramente un brutto scenario.
Ivan Scalfarotto, ma perche` non lo fondi tu un partito ? Un partito completamentge nuovo , intendo.
Ma sul serio, veramente…, se si vuole che in Italia cambi qualcosa mi sembra l’unica strada percorribile… bisogna sganciarsi completamente da qualsiasi gruppo politico che abbia un legame con i partiti della prima e seconda repubblica e fondare un’entita` nuova
Proprio non capisco perche` ti ostini a voler restare abbarbicato a tutti i costi a questo PD…
Ivan Scalfarotto, ma perche` non lo fondi tu un partito ? Un partito completamentge nuovo , intendo.
Ma sul serio, veramente…, se si vuole che in Italia cambi qualcosa mi sembra l’unica strada percorribile… bisogna sganciarsi completamente da qualsiasi gruppo politico che abbia un legame con i partiti della prima e seconda repubblica e fondare un’entita` nuova
Proprio non capisco perche` ti ostini a voler restare abbarbicato a tutti i costi a questo PD…
Sono rimasto un po perplesso anche io vedendo la composizione del governo ombra.
C’e’ poco rinnovamento.
Devo dire che non sono un fan del rinnovamento totale e a tutti i costi, costi quel che costi. Penso infatti che il rinnovamento debba essere fatto in modo intelligente e che ci siano parti del cosiddetto “vecchio” che andranno ancora valorizzate.
Il fatto e’ che in questo governo ombra mi sembra che si sia pochissimo rinnovamento. A parte Colaninno (figlio di buona famiglia e scelta molto mediatica) ci sono solo pochissimi altri nomi nuovi (nuovi per lo meno per il grande pubblico).
Ivan, dici che questi pochissimi nomi nuovi sono stati scelti pescando dalle iper-corporative organizzazioni giovanili del partito.
Vorrei sapere (non lo chiedo per provocazione ma solo per capire) quale dovrebbe essere stato il meccanismo di formazione del governo ombra.
Chi deve decidere e secondo quali criteri?
Ivan, mi farebbe estremo piacere conoscere la tua opinione e proposta.
Ciao, grazie, forza e coraggio.
Andrea
come abbiamo già avuto modo di discutere al telefono condivido ogni singola parola.
A questo punto deve seguire qualcosa da FARE. Altrimenti….
E della Finocchiaro che corre in soccorso di Schifani e dà addosso a Travaglio.. vogliamo parlarne? Vien da vomitare.
Adinolfi in queste ultime settimane ha ragione da vendere: il loft andrebbe preso d’assalto con i forconi e dato alle fiamme. Ivan: fatti sentire fuori dl blog: tira ad alzo zero contro i dirigenti del PD. C’è molto malcontento in giro, è la volta buona che innescata la scintilla qualcosa cambia davvero.
E della Finocchiaro che corre in soccorso di Schifani e dà addosso a Travaglio.. vogliamo parlarne? Vien da vomitare.
Adinolfi in queste ultime settimane ha ragione da vendere: il loft andrebbe preso d’assalto con i forconi e dato alle fiamme. Ivan: fatti sentire fuori dl blog: tira ad alzo zero contro i dirigenti del PD. C’è molto malcontento in giro, è la volta buona che innescata la scintilla qualcosa cambia davvero.
Caro Ivan sono d’accordo con quanto scrivi, ma vorrei sapere a chi ti riferisci nel p.s. .Credo anch’io che ci sia la necessità di cacciare questo gruppo dirigente, non vedo però chi possa farlo. Chi sono “quelli che – per esperienza, profilo, visibilità e, non ultimo, mezzi – avrebbero il dovere di prendere l’iniziativa”?
Caro Ivan sono d’accordo con quanto scrivi, ma vorrei sapere a chi ti riferisci nel p.s. .Credo anch’io che ci sia la necessità di cacciare questo gruppo dirigente, non vedo però chi possa farlo. Chi sono “quelli che – per esperienza, profilo, visibilità e, non ultimo, mezzi – avrebbero il dovere di prendere l’iniziativa”?
Mi sa che è la prima volta in due-tre anni che non ero d’accordo con un tuo ragionamento politico da cima a fondo.
Il problema è che oggi tu dici quel che dicevo io tre anni fa. Avrei preferito avere torto ed essere oggi sul punto di iscrivermi a un PD vincente e vicino all’idea che ne dipingevi tu allora.
Adinolfi ha deciso di fare politica, e di farla in modo coerente: oggi all’opposizione di questo Veltroni, rimanendo fedele allo spirito del progetto originario (secondo lui) del PD. Tu dici che ha ragione da vendere, e siamo d’accordo pure su questo. La cricca D’Alema-Veltroni se ne deve andare a casa, e anche su questo siamo d’accordo. Rimane il problema di tradurre queste belle parole in azioni. Aderisci al movimento di Marione? O ne sostieni le idee creando una tua piccola area che resta distinta?
Il PD ha speranze di sopravvivere solo se l’attuale classe dirigente viene mandata a casa.
Caro Enzo, io vedo persone nel PD capaci ed esperte ma non decotte e/o coinvolte nella responsabilità di 15 anni di fallimenti (vogliamo riparlare della caduta del primo governo Prodi?). Ne aveva fatto un elenco Francesco Costa sul suo blog qualche tempo fa; ora sui nomi contenuti in quell’elenco si può convenire o meno (io ne avrei almeno un’altra dozzina da aggiungere, alcuni in particolare di sicura personalità, esperienza e capacità) ma il fatto che le persone ci siano mi pare assolutamente fuori discussione.
caro ivan,
non ti resta che ammettere che tu e tutte le “facce nuove” del pd coltivate un’idea che non ha (e non avrà mai con questi figuri) modo di diventare realtà in questo dannato paese.
non avete voluto spingere veltroni alle dimissioni, anzi l’avete eletto a garante del rinnovamento, eccovi ripagati.
bene ora tirate le somme e se avete ancora un briciolo di coerenza dimettetevi tutti, magari non se ne accorgerà nessuno, ma almeno avrete salva faccia e coscienza.
poi ne potremo riparlare.
p.s. stasera da crozza mi piacerebbe sentirti dire che il tuo (nostro) sogno di un partito che accendesse qualche speranza si è frantumato contro un’ombra di governo (non oso immaginare cosa sarebbe successo se invece dell’ombra fosse stato un governo vero)
caro ivan,
non ti resta che ammettere che tu e tutte le “facce nuove” del pd coltivate un’idea che non ha (e non avrà mai con questi figuri) modo di diventare realtà in questo dannato paese.
non avete voluto spingere veltroni alle dimissioni, anzi l’avete eletto a garante del rinnovamento, eccovi ripagati.
bene ora tirate le somme e se avete ancora un briciolo di coerenza dimettetevi tutti, magari non se ne accorgerà nessuno, ma almeno avrete salva faccia e coscienza.
poi ne potremo riparlare.
p.s. stasera da crozza mi piacerebbe sentirti dire che il tuo (nostro) sogno di un partito che accendesse qualche speranza si è frantumato contro un’ombra di governo (non oso immaginare cosa sarebbe successo se invece dell’ombra fosse stato un governo vero)
Un unico appunto: l’imbarazzo dei cattolici nei confronti dei radicali è (dal loro punto di vista) perfettamente legittimo e centrale per una strategia di voto moderato e sfondamento al centro, che in effetti non ha funzionato.
Se viceversa i cattolici imbarazzano, i DS non ci si dovevano fondare insieme (è molto semplice).
rr
Animo! Si fa il governo ombra anche a Roma! Sarà uno spasso.
Si, c’e’ sicuramente poco rinnovamento in questo governo ombra.
Non penso che tutto quello che sia “vecchio” sia da cambiare, infatti ci sono persone brave nell’attuale governo ombra. Il fatto e’ che ce ne sono tante altre che hanno avuto le loro responsabilita’ e che andrebbero al piu’ presto rimosse.
Ivan,
chiedo due cose, non per provocazione ma perche’ vorrei capire e mi interessa molto il tuo parere e anche quello delle altre persone che popolano il tuo blog e quello de iMille.
1) con che modalita’ avresti scelto il governo ombra? chi avrebbe dovuto decidere?
2) se tu avessi avuto il potere di fare il governo ombra del PD chi avresti scelto (nome e cognome) per ogni singolo ministero?
Ciao, grazie, forza e coraggio
Andrea
Si, c’e’ sicuramente poco rinnovamento in questo governo ombra.
Non penso che tutto quello che sia “vecchio” sia da cambiare, infatti ci sono persone brave nell’attuale governo ombra. Il fatto e’ che ce ne sono tante altre che hanno avuto le loro responsabilita’ e che andrebbero al piu’ presto rimosse.
Ivan,
chiedo due cose, non per provocazione ma perche’ vorrei capire e mi interessa molto il tuo parere e anche quello delle altre persone che popolano il tuo blog e quello de iMille.
1) con che modalita’ avresti scelto il governo ombra? chi avrebbe dovuto decidere?
2) se tu avessi avuto il potere di fare il governo ombra del PD chi avresti scelto (nome e cognome) per ogni singolo ministero?
Ciao, grazie, forza e coraggio
Andrea
Dire che hai ragione non è abbastanza. Hai straragione. Ma questa “nuova classe dirigente” che dici che esiste (e io, da fuori, lo spero vivamente, almeno per la nostra sopravvivenza… ne abbiamo già parlato, ricordi?), cosa aspetta a prendere posizioni forti e chiare? Non so se abbia ragione Francesco nel sostenere che basterebbe una scintilla (a volte invece ho l’impressione che la mitica base sia di facile contentatura e si faccia bastare l’eterno duello Veltroni-D’Alema, invece di inc… di brutto!), ma non sarebbe il caso di provarci?
Dire che hai ragione non è abbastanza. Hai straragione. Ma questa “nuova classe dirigente” che dici che esiste (e io, da fuori, lo spero vivamente, almeno per la nostra sopravvivenza… ne abbiamo già parlato, ricordi?), cosa aspetta a prendere posizioni forti e chiare? Non so se abbia ragione Francesco nel sostenere che basterebbe una scintilla (a volte invece ho l’impressione che la mitica base sia di facile contentatura e si faccia bastare l’eterno duello Veltroni-D’Alema, invece di inc… di brutto!), ma non sarebbe il caso di provarci?
Hai ragione Ivan non parliamo delle responsabilità di 15 anni di fallimenti che sono chiarissime. Avevo letto l’elenco di Francesco Costa che condivido. Quello che sento urgente come te è che queste persone capaci e non coinvolte devono uscire allo scoperto. Per me uscire allo scoperto vuol dire candidarsi a guidare il partito. Ci sono gli uomini e le donne, ci sono i contenuti riformisti e ci sono tanti dentro e fuori il PD che non aspettano altro. Questi possibili “nuovi dirigenti” se continueranno a stare dentro con parole dette a bassa voce saranno coresponsabili del naufragio del PD.
Vai Ivan che sei forte!
Hai ragione Ivan non parliamo delle responsabilità di 15 anni di fallimenti che sono chiarissime. Avevo letto l’elenco di Francesco Costa che condivido. Quello che sento urgente come te è che queste persone capaci e non coinvolte devono uscire allo scoperto. Per me uscire allo scoperto vuol dire candidarsi a guidare il partito. Ci sono gli uomini e le donne, ci sono i contenuti riformisti e ci sono tanti dentro e fuori il PD che non aspettano altro. Questi possibili “nuovi dirigenti” se continueranno a stare dentro con parole dette a bassa voce saranno coresponsabili del naufragio del PD.
Vai Ivan che sei forte!
Esatto Ivan, le persone ci sono, senza dubbio. Ma quello che mi fa andare in bestia è che ognuno va per suo conto.
Possibile che non riusciate a mettervi d’accordo su uno straccio di iniziativa che non sia subito riconducibile al tritissimo’gioco delle correnti’ o a qualche altra amena cazzata da giornalisti? Che so, chiedere almeno che lo statuto venga osservato, per esempio con l’immediata messa in pratica delle primarie? Per esempio. O qualunqua altro item su cui sia, non dico impossibile, ma almeno difficile – per il vertice – menare il can per l’aia e continuare a far come gli pare ?
Oh my god, mi viene da chiedermi cosa sarebbe stato W presidente del consiglio.
P.S. Ricordo i nomi che faceva Francesco Costa: benissimo Cuperlo, Zingaretti, Fassina, ecc.
Ma, dopo la figura barbina fatta a Report Morassut no, per favore.
L’alleanza con l’IDV è stata una delle poche cose serie fatte da Veltroni. Peccato che poi, in campagna elettorale, abbia agito dimenticandosi dell’IDV. Ci vorrebbe un nuovo processo costituente tra PD – IDV – Radicali. E il referendum sulla legge elettorale si avvicina…
Certo che fino ad ora la coscienza di chi ha votato Di Pietro è più pulita di chi ha messo la croce per il PD…..
Ben detto, le scelte del PD cominciano ad essere fortemente imbarazzanti e l’insoffernza nei confronti di Di Pietro francamente inspiegabile.
Ho letto sull’ultimo numero di Micromega un articolo di Luca Sofri il quale sostiene che l’IdV sarebbe addirittura di destra: una lettura che dimostra ignoranza politica ed una chiusura preconcetta nei confronti del partito l’ex Pm. Perchè a ben guardare i programmi, il partito di di Pietro è sul piano della politica economica, alla peggio, sulla stessa lunghezza d’onda, mentre in termini di diritti civili è molto più vicino a Zapatero del Partito democratico.
Forse si percepisce una certa differenza sul tema della legalità, ma a meno che non si reputi di destra la difesa dello stato di diritto, l’IdV non può certo essere definita più di destra del PD. Anzi.
Al contrario di quanto pensi tu, credo invece che il Pd da questa alleanza con di Pietro ci abbia guadagnato e penso che l’ala più innovatrice del PD dovrebbe lavorare per consolidarla.
Ben detto, le scelte del PD cominciano ad essere fortemente imbarazzanti e l’insoffernza nei confronti di Di Pietro francamente inspiegabile.
Ho letto sull’ultimo numero di Micromega un articolo di Luca Sofri il quale sostiene che l’IdV sarebbe addirittura di destra: una lettura che dimostra ignoranza politica ed una chiusura preconcetta nei confronti del partito l’ex Pm. Perchè a ben guardare i programmi, il partito di di Pietro è sul piano della politica economica, alla peggio, sulla stessa lunghezza d’onda, mentre in termini di diritti civili è molto più vicino a Zapatero del Partito democratico.
Forse si percepisce una certa differenza sul tema della legalità, ma a meno che non si reputi di destra la difesa dello stato di diritto, l’IdV non può certo essere definita più di destra del PD. Anzi.
Al contrario di quanto pensi tu, credo invece che il Pd da questa alleanza con di Pietro ci abbia guadagnato e penso che l’ala più innovatrice del PD dovrebbe lavorare per consolidarla.
Sono d’accordo, ovviamente. Da partecipante al PD del mio paese (stravecchio) e da 24enne.
Però devo anche spezzare una lancia per gli ex SG dimissionari. Non condivido, ma li capisco. Metti una dirigente del più grande movimento giovanile di partito di destra che diventa ministro e poi metti l’ennesima umiliazione per i dirigenti del più grande movimento giovanile di (ex) partito di sinistra. Forse, insieme alle nuove leve e a voi, sono stati quelli peggio trattati.
Meglio tardi, che mai. Anche Ivan c’è arrivato:
“L’impressione è che i notabili del partito stiano facendo di tutto per normalizzare la situazione, per ridurre al minimo la “spinta propulsiva” del Partito Democratico”
Gli elettori ci sono arrivati prima.
Non pensi che sia ora di lasciare questi notabili al loro destino e mettere le proprie energie in qualche progetto migliore?
ciao
nicola.
@nicola
quale progetto?
@Gianvito
avrebbero potuto avere almeno l’accortezza di farci una telefonata
visto che si muovono in quanto eletti della sinistra giovanile
@Laura TS
Confesso di essere un ex PCI-PDS-DS-Ulivo definitivamente deluso dagli ultimi 10 anni della loro politica (tacciavo Ivan di ritardo, ma anche io non sono messo bene! 🙂 ).
Confesso di aver votato Ivan tanti secoli fa alle prime primarie dell’Ulivo.
Confesso di esser stato conquistato da questi:
http://www.perilbenecomune.net/Home.html
Ma in realtà I Mille potrebbero avere anche vita propria.
ciao
nicola.
Critica a IdV:
avevano promesso in campagna elettorale che avrebbero costituito gruppo parlamentare unico con il PD, e non l’hanno mantenuta. Dovevano confluire nel PD e adesso non se ne parla neanche.
A mio avviso l’alleanza di Veltroni con Di Pietro è stato l’ennesimo errore: il PD doveva semplicemente andare da solo alle elezioni, come sbandierava orgogliosamente.
rr
@nicola
non c’è futuro per cose del genere
te ne rendi conto, vero?
sono scelte minoritarie
e non c’è nessuna possibilità che non lo siano…
@nicola
che senso ha passare da un progetto come il pd
maggioritario
correggibile quanto vuoi
ad uno chiaramente minoritario?
@nicola
che senso ha passare da un progetto come il pd
maggioritario
correggibile quanto vuoi
ad uno chiaramente minoritario?
Chiaramente mi scriverò nel muro la data con le dichiarazioni della Finocchiaro e degli altri su Travaglio e non voterò MAI il partito democratico se ci sarà anche solo un parente di 3^ grado di questi qui.
E adesso e’ ora di mettere da parte le frasi autolesioniste
– pero’ la finocchiaro e’ brava e competente
– pero’ d’alema e’ intelligente
– pero’ veltroni ha una bella immagine
– pero’ colaninno e’ giovane
– ecc ecc
tutti dentro al camino….acceso
E adesso e’ ora di mettere da parte le frasi autolesioniste
– pero’ la finocchiaro e’ brava e competente
– pero’ d’alema e’ intelligente
– pero’ veltroni ha una bella immagine
– pero’ colaninno e’ giovane
– ecc ecc
tutti dentro al camino….acceso
Ivan, decidetevi. Dopo il tuo post in cui ti rallegravi della scomparsa della sinistra in parlamento, ho cominciato a considerarti un nemico politico, ma almeno ti riconosco una certa dose di buona fede e di fondamentale onestà.
Queste doti dentro il PD non hanno spazio, e te lo dice uno che è uscito dai DS dopo aver visto vecchi comunisti stalinisti trasformarsi in liberali anglosassoni e filo-cristiani con un semplice tocco di bacchetta magica.
Potreste ancora convincere chi, come me, pensa che la sinistra di tradizione comunista e democristiana abbia ormai perso il treno per la modernità, e già sta pensando in quale partito di destra ricominciare una battaglia per affermare alcuni semplici principi liberali (come il “no taxation without representation”, la meritocrazia, l’autodeterminazione sul proprio corpo, la sostituzione dello “jus sanguinis” con lo “jus soli”…) che nessuno in Italia sembra davvero interessato a perseguire. Principi che non sono necessariamente di sinistra, ma semplicemente di buon senso.
caro ivan,
mi sono trattenuto a lungo ma ora non ce la faccio più:
smettila!
concordo pienamente con le tue analisi, impietose come devono essere delle serie analisi, poi però….
cosa aspetti (aspettate tutti voi “facce nuove del (nel) pd) a tracciare un solco oltre il quale chiamare tutte le persone di buona volontà stanche delle vecchie tiritere, dei vecchi compromessi, delle vecchie conte, delle vetuste ambiguità.
ivan vogliamo chiarezza, vogliamo sentirci in europa non in una provincia vaticana, vogliamo contribuire con idee e fatti a sbarazzarci della mentalità mafiosa sempre più diffusa, vogliamo contare per quello che siamo non per gli amici e i parenti che abbiamo, vogliamo poter amare alla luce del sole senza bisogno di autorizzazioni morali,
vogliamo sognare un paese che torni a essere giardino e non pattumiera.
non ci sono più mediazioni possibili, il sogno del pd si è rivelato per quello che è: un incubo abitato dai soliti mostri, da cui svegliarci prima possibile.
kamillo, alle 7.18 mi hai chiesto di dimettermi.. ma da che cosa? Da quale carica? LOL
E a tutti gli altri che hanno commentato: diciamoci la verità, non sono io che posso essere il leader di una cosa seria che serva a cambiare radicalmente la situazione. Cerchiamo di essere realisti e di evitare l'”armiamoci e partite”: io non siedo nemmeno in parlamento, figuriamoci. Lo stesso vale per Adinolfi. Abbiamo già offerto il petto al piombo del nemico una volta. A me è bastata, a lui no, ma resta il fatto che oggettivamente la storia ha dimostrato che coi proclami non si va assolutamente da nessuna parte.
Quello che posso fare e, credetemi, sto facendo è sollecitare tutti coloro che potrebbero esercitare una leadership credibile e davvero innovativa a prendere le redini di un rinnovamento per il quale il tempo è già ben più che maturo.
Sono fiducioso che non preferiscano il proprio cadreghino al bene del paese e nel frattempo non mollo l’osso.
kamillo, alle 7.18 mi hai chiesto di dimettermi.. ma da che cosa? Da quale carica? LOL
E a tutti gli altri che hanno commentato: diciamoci la verità, non sono io che posso essere il leader di una cosa seria che serva a cambiare radicalmente la situazione. Cerchiamo di essere realisti e di evitare l'”armiamoci e partite”: io non siedo nemmeno in parlamento, figuriamoci. Lo stesso vale per Adinolfi. Abbiamo già offerto il petto al piombo del nemico una volta. A me è bastata, a lui no, ma resta il fatto che oggettivamente la storia ha dimostrato che coi proclami non si va assolutamente da nessuna parte.
Quello che posso fare e, credetemi, sto facendo è sollecitare tutti coloro che potrebbero esercitare una leadership credibile e davvero innovativa a prendere le redini di un rinnovamento per il quale il tempo è già ben più che maturo.
Sono fiducioso che non preferiscano il proprio cadreghino al bene del paese e nel frattempo non mollo l’osso.
ed io che avevo detto al riguardo…eh!
A chi vogliono far ombra questi nomi?
E la Marina Sereni della vecchia guardissima comunista sempre tra i piedi dei giornalisti del TG di Riotta ..che ne dici?
Il governo ombra dell’uomo invisibile(Veltroni), non farà nemmeno un tantino di ombra..il PDL è abbronzatissimo ed il PD è bianco come un lenzuolo…
Vuoi continuare a combattere? Ti fa onore e basta!
No, che poi scusate. Va bene spronare Ivan dicendogli: sì, ok, la cricca va abbattuta e tu devi darti una mossa davvero.
Ma qui il nostro referente dovrebbe essere l’ottimo Gianni Cuperlo. Che ha suppergiù la stessa età di Ivan, ne condivide all’incirca la visione ma ha una vita d’esperienza politica alle spalle che ne fanno automaticamente il primo possibile soggetto politico del PD al quale chiedere di assumersi una responsabilità personale e di darsi da fare per iniziare una battaglia interna.
A me pare sempre più chiara una cosa: Ivan Cuperlo, Simoni sanno di non avere i numeri, dentro al partito. Sanno che se scendono in battaglia, perdono contro le truppe cammellate della cricca, quand’anche queste siano suddivise in due fazioni in lotta.
Ma per la miseria, le battaglie interne non le si fa mica solo quando si ha la speranza di vincerle!
Una battaglia giusta, che poi si perde, rimane una battaglia che andava combattuta. Fa aumentare la propria credibilità sia dentro che fuori al partito. Mario Adinolfi l’ha capito e oggi magari sta sulle balle ai notabili, ma ha riguadagnato la stima delle persone non coinvolte nella cricca.
Non capisco Ivan e soprattutto Cuperlo cosa stiano aspettando. Cosa ci guadagnate a tenere la testa bassa? Alle prossime elezioni un posto più alto in lista? Guardate che alla fine la cricca vi considera cmqe meno affidabili dei propri lacché, non dimenticatevelo mai.
No, che poi scusate. Va bene spronare Ivan dicendogli: sì, ok, la cricca va abbattuta e tu devi darti una mossa davvero.
Ma qui il nostro referente dovrebbe essere l’ottimo Gianni Cuperlo. Che ha suppergiù la stessa età di Ivan, ne condivide all’incirca la visione ma ha una vita d’esperienza politica alle spalle che ne fanno automaticamente il primo possibile soggetto politico del PD al quale chiedere di assumersi una responsabilità personale e di darsi da fare per iniziare una battaglia interna.
A me pare sempre più chiara una cosa: Ivan Cuperlo, Simoni sanno di non avere i numeri, dentro al partito. Sanno che se scendono in battaglia, perdono contro le truppe cammellate della cricca, quand’anche queste siano suddivise in due fazioni in lotta.
Ma per la miseria, le battaglie interne non le si fa mica solo quando si ha la speranza di vincerle!
Una battaglia giusta, che poi si perde, rimane una battaglia che andava combattuta. Fa aumentare la propria credibilità sia dentro che fuori al partito. Mario Adinolfi l’ha capito e oggi magari sta sulle balle ai notabili, ma ha riguadagnato la stima delle persone non coinvolte nella cricca.
Non capisco Ivan e soprattutto Cuperlo cosa stiano aspettando. Cosa ci guadagnate a tenere la testa bassa? Alle prossime elezioni un posto più alto in lista? Guardate che alla fine la cricca vi considera cmqe meno affidabili dei propri lacché, non dimenticatevelo mai.
Sciltian, non è il fatto di non avere i numeri e di perdere, ma figuriamoci! Smettila per una volta con la tua spocchia proverbiale. Qui è che Marco, io, Cuperlo, non siamo nemmeno in gara. Manco ci vedono. E non vedono nemmeno il mio amico Adinolfi, te lo posso assicurare io da qui. Hai fatto le primarie con me, non ti ricordi come vanno a finire le cose se non hai nessuna visibilità e nessuno spazio sui media? Se vogliamo fare le cose pratiche e non limitarci a pontificare (scusami ma è notoriamente la tua specialità) qua abbiamo bisogno di un David Cameron. Qualcuno di peso vero, qualcuno che abbia già avuto incarichi istituzionali grossi, qualcuno che fino ad oggi sia stato considerato uno comodo da avere in squadra e non darà mai fastidio e invece…. un giorno prende e comincia a dare fastidio. Una persona che abbia già le credenziali per governare questo paese, subito, dal primo di giugno del duemilatredici.
@ ivan,
ma dal pd che diamine!
via, restituite le tessere, tutti quanti ( beninteso i nuovi che non hanno targhe di provenienza) e poi vediamo che succede! questo è il pd che vogliono,
bene è tutto loro.
so di chiedere una cosa grave, ma mi hai (avete) avete acceso una speranza agli inizi di quest’avventura, l’ennesima e vederti (vedervi) coinvolti in un progetto che sta andando a puttane, mi fa davvero male.
anche col governo ombra hanno stabilito che il partito è “cosa loro”, questa per qualcuno è democrazia, per me, ma credo di non essere solo, è un’aspetto un tantino mafioso e come tale va trattato: prendendone le distanze.
kamillo, l’ultima cosa che faccio è dimettermi dal PD. Si lotta per cambiare, mica ci si dimette, suvvia.
poi non intervengo più.
ho 53 anni, quando ne avevo 18 tante belle speranze in testa e tanta voglia di lottare, mi si diceva:
entra nella dc, è un partito democratico, ci sono alcune cose che non vanno, ma col tuo contributo ce la si può fare…non sono entrato nella dc, ci ho lasciato quelli che credevano si potesse cambiare il partito, che non è cambiato (in compenso son cambiati loro, eccome).
altri mi dicevano vieni nel pci, c’è il centralismo democratico, cambiare è difficile però c’è spazio per nuove energie e la lotta, alla lunga, paga…non entrai neppure li e, guarda caso, qualche mese dopo ci fu la radiazione del gruppo de “il manifesto”.
non aggiungo altro.
ti auguro buona fortuna, col cuore.
Ivan, insomma aspettate che un Bersani (meno di lui mi pare non ti interessi) si decida di mettersi contro a Veltroni e a D’Alema? Non mi pare realistico, altro che 2013.
Poi scusa, io mi limito a fornire analisi e a dare suggerimenti, che possono essere condivisi oppure no e se ne discute in tutta tranquillità. Pontifica chi rifiuta il confronto e dice cose che hanno l’assioma della indiscutibilità e, come sai dal mio blog, io discuto con tutti.
Fai uno sforzo e cerca di parlare di contenuti politici, anziché di insultare gli interlocutori dandogli dello spocchioso e del pontificatore. Se dovessi mettermi io a fare l’elenco dei tuoi difetti personali ogni volta che fai un’analisi politica, i miei commenti sarebbero l’elenco del telefono.
Bypassa anche tu le critiche personali e stai sul pezzo politico, se ne sei capace. Tanto qui si fanno analisi politiche e si cerca di proporre soluzioni alla crisi, non si fanno proposte di matrimonio. E alla fine ognuno si tiene il carattere che si ritrova. Vedi D’Alema, tanto per dire…
Scusate, mi sembra che qui si stia perdendo il filo.
Il progetto-PD è appena nato, non si è ancora utilizzato lo strumento delle primarie per la scelta dei candidati (ma vorrei lumi sulla distribuzione delle risorse per fare campagna “interna”), calma. La politica ha i suoi tempi, non possiamo pensare che il tacchino si spenni da solo ed entri pure nel forno. Ora c’è da lavorare ai fianchi i vari tacchini, non si possono pretendere mosse eclatanti da gente abituata a stare in parlamento per diritto divino. Si rischia di perdere e delegittimare la battaglia. Ora c’è da fare una guerra di trincea, di logorio. Ma le cose vanno pensate e fatte con intelligenza. Come possiamo pretendere che Ivan, Adinolfi, eccetera, prendano, e senza un minimo di strategia ragionata si lancino contro i mulini a vento? Poi se si bruciano siamo fregati tutti. Addio ricambio generazionale, addio generazione di voi quarantenni.
Questo non vuole dire essere remissivi, anche perchè altrimenti il progetto PD rischia di afflosciarsi completamente.
Fate opposizione interna, rimarcate le vostre diversità in continuazione con la linea dei tacchini, cooptate nuovi giovani all’interno del partito (più alleati), uscite un po’ dai blog e andate sempre più in TV (ma non nei programmi elitari, ma nei salotti di Matrix, Ballarò, ecc..), mostrate le contraddizioni dei tacchini, e se non vi vedono fate in modo che non vi possano non vedere. Vorrei che tutti però capissero che si tratta necessariamente di una rivoluzione dolce.
E’ l’unico partito perfettibile, credibile e in cui credere: abbiamo alternative?
Ivan, cosa ne pensi del caso Schifani?
Almeno tu nel PD difendi il diritto di Travaglio di citare i fatti?
Ivan, cosa ne pensi del caso Schifani?
Almeno tu nel PD difendi il diritto di Travaglio di citare i fatti?
una nuova classe politica si costruisce partendo da nuovi presupposti e nuovi scopi, non l’inverso. Quale dovrebbe essere il patto esplicito che tiene insieme una nuova classe dirigente nella sinistra? La vecchia si organizzo’ per portare la sinistra al governo per la prima volta. La nuova che obiettivo si pone? Senza un obiettivo, senza parlare al paese e’ ovvio che si finisce per combattere (perdenti) a suon di comizi, congressi e truppe cammellate.
Come ha detto il mio omonimo Andrea alle 10:18 bisognerebbe che spendessimo tutti qualche energia e qualche parola per denunciare l’ennesimo attacco alla liberta’ di giornalismo.
Per carita’, niente di diverso da quella che e’ stata la situazione negli ultimi anni.
Diciamo che questo ennesimo episodio ha il merito di mostrare in modo lampante anche ai piu disattenti quale e’ la disperata situazione dell’informazione televisiva in Italia.
Sono rimasto attonito nel vedere vasti pezzi del PD attaccare Travaglio.
Non c’e’ che dire….. E’ proprio una casta.
Mi sollevo un po vedendo che tantissimi italiani sono dalla parte di Travaglio…
http://www.lastampa.it/sondaggi/cmsVota.asp?IDsondaggio=1050#
Andrea
Sì, al sondaggio de “La Stampa” l’82% sta con Travaglio.
La Finocchiaro, che ha fatto perdere l’11% in Sicilia rispetto alla Borsellino, dice cose che non condivido per niente. E tu Ivan?
Ivan, non capisco la tua paura di candidarti alla segreteria del PD. Ti sei candidato alle primarie 2005 quando pochissimi ti conoscevano ed hai preso lo 0,6%. Ora sei un costituente del PD, vai da Crozza ogni domenica, hai un blog da tre anni… insomma avresti molte più chance. Pensaci.
Sì, al sondaggio de “La Stampa” l’82% sta con Travaglio.
La Finocchiaro, che ha fatto perdere l’11% in Sicilia rispetto alla Borsellino, dice cose che non condivido per niente. E tu Ivan?
Ivan, non capisco la tua paura di candidarti alla segreteria del PD. Ti sei candidato alle primarie 2005 quando pochissimi ti conoscevano ed hai preso lo 0,6%. Ora sei un costituente del PD, vai da Crozza ogni domenica, hai un blog da tre anni… insomma avresti molte più chance. Pensaci.
A me pare, modestamente, che sia le varie osservazioni dei lettori che chiedono più coraggio e intransigenza, sia le risposte di Ivan, coesistano e siano contemporaneamente vere e questa coesistenza sia il sintomo del casino che vige oggi in Italia.
Le posizioni prese anche dal giornale “Europa” referente della Margherita, sono assurdamente indifendibili e la diatriba con l’Unità inevitabile.
Se si pensa che Travaglio è ufficialmente “di destra”, veramente il quadro generale appare comprensibile solo in un ottica che ormai prescinde totalmente da qualsiasi contrapposizione tra destra e sinistra.
E non perché la sinistra “radicale” o sinistra sinistra o quello che è, sia scomparsa dal parlamento (fenomeno analizzato e commentato dappertutto) ma proprio perché non si può sottovalutare questa presa di posizione della casta sul quarto potere che va oltre qualsiasi discorso di politica economica.
(La separazione dei poteri non è mica uno scherzo, non è che siccome gli italiani leggono poco allora all’informazione possiamo tranquillamente riservargli una posizione subordinata ai piaceri del politico di turno.)
Una democrazia che già è debilitata e zoppa a causa di organizzazione mafiose radicate e ramificate che viene ammorbata da una dolosa gestione dell’informazione di regime, dal regime, non può neanche chiamarsi così.
A me, personalmente, che vengo da “idee e ideologie” abbastanza a sinistra e abbastanza libertarie, mi fa veramente un effetto strano DOVERMI ritrovare fianco a fianco alle posizione dell’unico (o quasi) Di Pietro.
Ma cosa dovrei fare?
Dov’è rappresentata la società civile italiana in questa politica e in questi media?
L’Italia è davvero solamente limitata a Maria De Filippi e alla paura di cinesi e romeni?
Il reddito e la qualità della vita, sono davvero così bassi da giustificare un ritorno o non so, una caduta, a questi livelli di bassezza civica e culturale?
A Napoli i mucchi di rifiuti stanno ricomparendo nelle strade insieme ai roghi e la classe politica italiana è impegnata a censurare il giornalismo?
La sensazione più forte nello sbattersi tra le pagine dei giornali e quelle dei blog e dei siti personali è sicuramente lo smarrimento, cioè, a questo punto non riesco più a parlare di destra e sinistra, cosa significano ormai queste parole?
Veramente, ad osservare le manifestazioni di Grillo (mettendo da parte i giudizi su di lui e sui suoi metodi), a vedere 40mila persone (un numero a caso) che “loro malgrado” si ritrovano ad applaudire un giornalista (Travaglio) come se fosse una rockstar o non so che, vado in confusione, è il sintomo di qualcosa.
In questo momento sono contento di aver votato Di Pietro e non il PD. Nonostante tutto.
La casta e il suo ostinato autoperpetuarsi non mi è mai apparso chiaro e spregiudicato come oggi.
Scusate se sembra o forse è uno sfogo più che altro.
@Laura TS
Sembra che il problema principale sia di stare fra quelli che contano, indipendentemente dalle ragioni che uno ha.
Un po’ di ragione c’e’ in questa paura, visto come vengono trattati tutti quelli che, in un modo o nell’altro, escono dal coro: censura totale.
Stando fra quelli che contano si ha sempre la sensazione di poter cambiare qualcosa… passano gli anni e invece non cambia nulla, anzi peggiora. Ognuno faccia cio’ che crede: se stare in pochi ma buoni o seguire il gregge nella speranza di cambiare qualcosa. Ma essere meravigliati della gesione del dopo voto no, perche’ noi elettori lo avevamo gia’ capito e detto prima.
Buona fortuna.
ciao
nicola.
@Laura TS
Sembra che il problema principale sia di stare fra quelli che contano, indipendentemente dalle ragioni che uno ha.
Un po’ di ragione c’e’ in questa paura, visto come vengono trattati tutti quelli che, in un modo o nell’altro, escono dal coro: censura totale.
Stando fra quelli che contano si ha sempre la sensazione di poter cambiare qualcosa… passano gli anni e invece non cambia nulla, anzi peggiora. Ognuno faccia cio’ che crede: se stare in pochi ma buoni o seguire il gregge nella speranza di cambiare qualcosa. Ma essere meravigliati della gesione del dopo voto no, perche’ noi elettori lo avevamo gia’ capito e detto prima.
Buona fortuna.
ciao
nicola.
qualcuno svegli la dirigenza del PD, prima che sia troppo tardi.
qualcuno svegli la dirigenza del PD, prima che sia troppo tardi.
solo due note
sono un elettrice anch’io…
quindi il noi include anche me
e poi cosa singifica abbiamo già capito?
il 30% di questo paese ha votato pd
e un apercentuale molto maggiore ha votato berlusconi
quindi a cosa fai riferiemnto quando dici “abbiamo capito?”
i minipartini sono simpatiche associazioni spazzolatrici di rimborsi elettorali
capacità di cambiare le cose… nulla
piuttosto molto molto meglio
fare volontariato
in qualche associazione veramente utile
Da laico (PRI) entrai nella famosa Cosa 2 (il titolo di un film horror); non hanno mai trovato l’assassino: troppi indiziati…:-) 2-3 anni nella segreteria della federazione milanese dei DS e qualcosina di quel partito penso di averla capita. Siccome dal Pds, Ds, Pd le dinamiche interne sono sempre le stesse ed immagino sia poi alla fine piuttosto normale, non vedo tutto sto scalpore sulle ultime questioni del PD. Mi spiego: una cosa è il mondo la fuori, la comunicazione, l’operaio della Thyssen (il miglior job booster che abbia mai conosciuto!), la ragazzina acqua e sapone di Marsiglia (il sapone intendo…) Una cosa sono le tremende botte chi ci si da dentro il partito. Veltroni è riuscito a tenere, ha lanciato un sasso che di fatto ha shakerato tutta la politica italiana (non so se consapevole o meno, ma questo cmq alla fine è successo). Adesso deve fare quello che noi pazzi triatleti facciamo dopo 10 ore di gara: portare a casa le gambe! Se vi riconoscete nel PD è un bene per tutti, se non vi riconoscete nel PD…che gliene importa alla dirigenza del Pd! Oggi portare a casa le gambe significa blindare il partito, cementificare la fedeltà, farsi riconoscere politicamente dal Presidente del Consiglio (che per la cronaca è una persona che se vuole non ti fa vedere neanche le carte…), mettere il Pd al riparo dalle impellenze di “aprire una seria e ponderata discussione” che tradotto significa: non mi hai messo al comando della macchina e io adesso ti faccio un culo così…Ecco questà è l’issue principale di chi governa il Pd. poi quando avranno messo radici più profonde, saranno penetrati meglio sul territorio, saranno più credibili sui temi finora comunicati…allora sarà il momento dell’allargamento, dell’apertura. “Gli inviti a cena sono per il momento sospesi: i Signori si stanno lanciando i piatti in questo momento…”
Da laico (PRI) entrai nella famosa Cosa 2 (il titolo di un film horror); non hanno mai trovato l’assassino: troppi indiziati…:-) 2-3 anni nella segreteria della federazione milanese dei DS e qualcosina di quel partito penso di averla capita. Siccome dal Pds, Ds, Pd le dinamiche interne sono sempre le stesse ed immagino sia poi alla fine piuttosto normale, non vedo tutto sto scalpore sulle ultime questioni del PD. Mi spiego: una cosa è il mondo la fuori, la comunicazione, l’operaio della Thyssen (il miglior job booster che abbia mai conosciuto!), la ragazzina acqua e sapone di Marsiglia (il sapone intendo…) Una cosa sono le tremende botte chi ci si da dentro il partito. Veltroni è riuscito a tenere, ha lanciato un sasso che di fatto ha shakerato tutta la politica italiana (non so se consapevole o meno, ma questo cmq alla fine è successo). Adesso deve fare quello che noi pazzi triatleti facciamo dopo 10 ore di gara: portare a casa le gambe! Se vi riconoscete nel PD è un bene per tutti, se non vi riconoscete nel PD…che gliene importa alla dirigenza del Pd! Oggi portare a casa le gambe significa blindare il partito, cementificare la fedeltà, farsi riconoscere politicamente dal Presidente del Consiglio (che per la cronaca è una persona che se vuole non ti fa vedere neanche le carte…), mettere il Pd al riparo dalle impellenze di “aprire una seria e ponderata discussione” che tradotto significa: non mi hai messo al comando della macchina e io adesso ti faccio un culo così…Ecco questà è l’issue principale di chi governa il Pd. poi quando avranno messo radici più profonde, saranno penetrati meglio sul territorio, saranno più credibili sui temi finora comunicati…allora sarà il momento dell’allargamento, dell’apertura. “Gli inviti a cena sono per il momento sospesi: i Signori si stanno lanciando i piatti in questo momento…”
fabrizio discordo. La fidelizzazione avviene attraverso un patto chiaro e condiviso da tutti. Per anni c’e’ stato il patto di portare la sinistra al potere per la prima volta, poi e’ arrivato il claudicante (ma modderatamente efficace) antiberlusconismo. Ora? a parte i giochi di rimestamento interni, ombra del portare la sinistra al potere, qual e’ il patto, qual e’ il sogno della sinistra del futuro?
fabrizio discordo. La fidelizzazione avviene attraverso un patto chiaro e condiviso da tutti. Per anni c’e’ stato il patto di portare la sinistra al potere per la prima volta, poi e’ arrivato il claudicante (ma modderatamente efficace) antiberlusconismo. Ora? a parte i giochi di rimestamento interni, ombra del portare la sinistra al potere, qual e’ il patto, qual e’ il sogno della sinistra del futuro?
filippo, non pensavo che il motore fidelizzante che ha fatto vincere l’ulivo fosse il patto di portare la sx al potere. beh senza un dubbio un gran bel booster: visto che ci ha messo 60 anni per andare al potere…Se poi per tornare al potere bisogna affidarsi all’antiberlusconismo: Auguri.
chissa perchè ma parlando di sinistra con persone di sinistra il problema è sempre a monte e la linea è sempre una derivata di altre…Mai una volta che si dica: oggi, qui, adesso che si fa…?
Meditate gente, meditate…abbiamo ancora 60 anni per trovare il patto fidelizzante…
filippo, non pensavo che il motore fidelizzante che ha fatto vincere l’ulivo fosse il patto di portare la sx al potere. beh senza un dubbio un gran bel booster: visto che ci ha messo 60 anni per andare al potere…Se poi per tornare al potere bisogna affidarsi all’antiberlusconismo: Auguri.
chissa perchè ma parlando di sinistra con persone di sinistra il problema è sempre a monte e la linea è sempre una derivata di altre…Mai una volta che si dica: oggi, qui, adesso che si fa…?
Meditate gente, meditate…abbiamo ancora 60 anni per trovare il patto fidelizzante…