13 Maggio 2008

Capacità vs potere

Diario

einstein.jpeg“Dobbiamo riconoscere che gli obiettivi per i quali siamo nati sembrano oggi altrettanto lontani di quando siamo partiti. Abbiamo speso tempo ed energie politiche e personali nella partecipazione alle primarie, coinvolgendo tante persone nuove nella costruzione del PD, convinti che fosse una condizione essenziale per una politica ricca di contenuti, nuova nelle forme, e radicata nella realtà. Ad oggi, di quelle primarie non c’è traccia: il coordinamento attuale del PD si sarebbbe potuto serenamente decidere con una riunione tra i vertici DS e Margherita un anno fa: sarebbe grosso modo uscito così…  


…La nostra logica è stata ingenua perchè i fatti delle scorse settimane, la nomina del coordinamento e del governo ombra ci suggeriscono che non esiste alcuna attenzione per capacità di elaborazione politica e culturale, capacità di organizzare comunicazione, e anche di creare consenso, a meno che queste capacità non si facciano potere.”

Le amare riflessioni del portavoce de iMilleMarco Simoni.

27 risposte a “Capacità vs potere”

  1. Andrea ha detto:

    Bene. Quindi? Che fare? Ivan, vai tu a bussare alla porta dei 60enni come fecero nel 1994 all’indomani della sconfitta? Ma Zapatero che esperienza amministrativa aveva prima di diventare segretario del PSOE? E Obama prima di candidarsi alle primarie? Dai Ivan, tocca a te! (Hai pure aderito ai DS, ad aprile 2007, per “entrare meglio” nel PD! Su all’attacco! Nel PP spagnolo dopo due mesi dalle elezioni sono saltati il numero due ed il tre… qui ad un mese esatto non si è ancora fatto da parte nessuno. I “cadaveri” (politici) non passeranno mai lungo il fiume. Ivan, candidati, bussa a quella porta: fa’ qualcosa! O vorrai stare ancora a lungo a Mosca a fare il cervello in fuga?

  2. CLAUDIO.1972 ha detto:

    Che dire.. posso solo citare uno dei pochi (forse l’unico) politico in cui speravo..
    “L’esile speranza di vedere il PD lavorare nei prossimi cinque anni per costruire una classe dirigente che potesse presentarsi credibilmente alle elezioni del 2013 e governare il paese per 10 anni si è infranta sulle comunicazioni di ieri. Il governo ombra e il coordinamento ci riconsegnano un partito che pare non essersi nemmeno accorto del cataclisma appena avvenuto. La classe dirigente che ha perso Roma e l’Italia è tutta lì, immobile, intonsa, come inconsapevole di quanto è successo nelle ultime settimane.”

  3. kamillo ha detto:

    non vi capisco più,
    tempo ed energie sprecate, quello che in medicina si chiama accanimento terapeutico, lo state applicando ad un’entità politica nata con grosse complicazioni genetiche, che alla prova dei fatti ha dimostrato di non riuscire
    a sopravvivere se non attraverso il continuo e costante riferimento, in termini di persone e idee, ai vecchi poteri che l’hanno generato.
    non era questo ciò che volevamo, bensì la possibilità di COMINCIARE a cambiare il partito e con esso il paese.
    ora, il pd dimostra ogni giorno in più di essere immune a qualsiasi terapia rinnovatrice e ostile a qualsivoglia tentativo di immettere nel suo corpo dirigente energie con un diverso patrimonio genetico e culturale.
    forse che nessuno ha ancora spiegato loro gli effetti nefasti della riproduzione fra individui troppo prossimi parentalmente, forse mancano loro fondamenti per sapere che la chiusura al ricambio e prodroma al decadimento fisico e mentale e alla conseguente morte?
    loro non se lo chiedono e ciò è comprensibile, ma che non ve lo chiediate voi, che non lo pretendiate a gran voce, questo lo è molto meno.
    caro ivan, hai avuto lo schermo di crozza a disposizioni per settimane, ma non ti ho mai sentito alzare la voce su questi temi, hai un nome che forse qualche autorevole giornalista potrebbe decidersi a registrare se solo, appunto, ti facessi sentire.
    non si può infilare costantemente una sequela di impietose analisi sul blog e poi, praticamente, non farci seguire
    nulla di concreto.
    nei giorni scorsi invitavo te e tutte le persone presentabili (cioè slegate dai partiti fondatori) a lasciare definitivamente il pd; non ho cambiato idea, continuo a pensare che se vogliamo il nuovo dobbiamo partire dalle fondamenta, smetterla di costruire con materiali di risulta, partire con quello che c’è, chiedendo a tutte le persone di buona volontà di portare il proprio contributo ad una nuova casa comune di tutti quelli che hanno un’idea di questo paese lontana dalle logiche correnti. sarà una capanna di rami e non il luminoso e trasparente palazzo di cui, col pd, ci eravamo illusi.
    quel che rimane del csx (si chiamava unione, ma era solo una semplice somma, come, purtroppo, lo è il giovane/vecchio pd)) sono cumuli di macerie, forse salveremo qualche colonna, qualche architrave, ma il resto è irrecuperabile.
    prima ce ne rendiamo conto prima potremo ripartire,
    da zero.

  4. Gianni ha detto:

    @Kamillo
    “nei giorni scorsi invitavo te e tutte le persone presentabili (cioè slegate dai partiti fondatori) ”
    Kamillo, penso che tu ti stia sbagliando: Scalfarotto era un iscritto ai DS prima che un aderente del PD. Temo che il tuo razzismo sia mal indirizzato.

  5. kamillo ha detto:

    a’ gianni,
    son proprio queste cose che non capisco, i formalismi.
    so benissimo quando ivan si è iscritto, conosco le (pubbliche) motivazioni che lo hanno portato ad approdare al pd “transitando” dai ds.
    quando parlo di persone “slegate” mi riferisco, mi pare così ovvio, al modo di essere politico, ai legami correntizi e di potere, non certo all’avere una tessera.
    Si lo confesso, sono razzista, non sopporto ne ho mai sopportato i servi, i vigliacchi, i leccaculo dei potenti (potenti anche quando non sono del partito di governo) e i potenti stessi, che non si schiodano neppure avendo portato
    a casa una sonora sconfitta politica.

  6. kamillo ha detto:

    a’ gianni,
    son proprio queste cose che non capisco, i formalismi.
    so benissimo quando ivan si è iscritto, conosco le (pubbliche) motivazioni che lo hanno portato ad approdare al pd “transitando” dai ds.
    quando parlo di persone “slegate” mi riferisco, mi pare così ovvio, al modo di essere politico, ai legami correntizi e di potere, non certo all’avere una tessera.
    Si lo confesso, sono razzista, non sopporto ne ho mai sopportato i servi, i vigliacchi, i leccaculo dei potenti (potenti anche quando non sono del partito di governo) e i potenti stessi, che non si schiodano neppure avendo portato
    a casa una sonora sconfitta politica.

  7. Gianni ha detto:

    Io detesto vigliacchi e leccaculo dei potenti senza avere bisogno di essere razzista. E non e’ l’unica delle mie fortune: ho militato per anni nei DS, senza alcun bisogno di “transitare” da nessuna parte, e conoscendo solo persone perbene e capaci, tra i quali anche qualcuno che ha opinioni diverse dalle mie che ho imparato comunque a rispettare e considerare.
    Mi dispiace per te sia diverso, forse dovresti cambiare bar.

  8. Gianni ha detto:

    Io detesto vigliacchi e leccaculo dei potenti senza avere bisogno di essere razzista. E non e’ l’unica delle mie fortune: ho militato per anni nei DS, senza alcun bisogno di “transitare” da nessuna parte, e conoscendo solo persone perbene e capaci, tra i quali anche qualcuno che ha opinioni diverse dalle mie che ho imparato comunque a rispettare e considerare.
    Mi dispiace per te sia diverso, forse dovresti cambiare bar.

  9. kamillo ha detto:

    gianni, il tuo modo saccente e “furbetto” di relazionarti al pensiero altrui mi ricorda qualcuno del pd che non ho mai sopportato, ne quando era pci, ne quando era pds, ne quando era ds.
    anch’io ho conosciuto TANTA brava gente, intelligente, volonterosa, capace e rispettosa nel partito da cui provieni;
    peccato che in virtù proprio di queste doti non abbiano mai ricoperto alcun ruolo dirigente, che non fosse quello di umile segretario di sezione.
    Ti ringrazio del consiglio, ma continuerò imperterrito a frequentare lo stesso bar, dove quando si discute ci si guarda negli occhi e la spocchia la si lascia agli astemi.

  10. kamillo ha detto:

    gianni, il tuo modo saccente e “furbetto” di relazionarti al pensiero altrui mi ricorda qualcuno del pd che non ho mai sopportato, ne quando era pci, ne quando era pds, ne quando era ds.
    anch’io ho conosciuto TANTA brava gente, intelligente, volonterosa, capace e rispettosa nel partito da cui provieni;
    peccato che in virtù proprio di queste doti non abbiano mai ricoperto alcun ruolo dirigente, che non fosse quello di umile segretario di sezione.
    Ti ringrazio del consiglio, ma continuerò imperterrito a frequentare lo stesso bar, dove quando si discute ci si guarda negli occhi e la spocchia la si lascia agli astemi.

  11. Manuela ha detto:

    Mi dispiace doverlo dire, ma tutto ciò non era già inscritto nel modo come sono state condotte le primarie? I “tanti giovani” che Simoni cita non sono che una goccia nel mare dei piùchesessantenni che hanno affollato le cabine – guardare le statistiche per credere. E’ stata la base DS e Margherita, militante anche se non iscritta, ad incoronare Veltroni. Come è stato possibile non capire che un’elezione a liste bloccate, con l’assurda possibilità di legare liste diverse (e contrastanti) allo stesso candidato, impedendo di fatto un confronto vero sulla politica del futuro partito, non avrebbe che portato a spartizioni di potere? Alla quale Veltroni, una volta rinormalizzata la situazione dopo le elezioni, si è prontamente acconciato. Quando c’è un’incoronazione invece di elezioni democratiche, come si può sperare che gli esiti siano diversi? Le elezioni (vere) forse ci hanno distratto, alimentando speranze di rinnovamento (nelle quali sono caduta come un allocco, dimenticando per un momento che mi rifiutai, per le ragioni che ho esposto, di votare alle primarie). Ma anche la formazione delle liste era un debito da pagare, ed è inutile sperare che gli eletti per grazia ricevuta possano rivoltarsi contro i padrini. Non ci resta che sperare che quella “nuova classe dirigente” di cui ci si assicura l’esistenza, si accorga, appunto, di esistere, e come tale operi. Francamente – ma non tanto serenamente – ne dubito.

  12. Gianni ha detto:

    Kamillo, dopo una dura giornata di lavoro lo spettacolo di un razzista che si irrita e’ meglio di un martini con le olive. Grazie.
    Non mi interessa chi tu abbia avuto la fortuna di conoscere del mio partito, ma sono certissimo che non sia mai esistito alcun segretario di sezione “umile”: quelli casomai sono gli amichetti del tuo bar quando vedono passare il loro padrone.

  13. Gianni ha detto:

    Kamillo, dopo una dura giornata di lavoro lo spettacolo di un razzista che si irrita e’ meglio di un martini con le olive. Grazie.
    Non mi interessa chi tu abbia avuto la fortuna di conoscere del mio partito, ma sono certissimo che non sia mai esistito alcun segretario di sezione “umile”: quelli casomai sono gli amichetti del tuo bar quando vedono passare il loro padrone.

  14. kamillo ha detto:

    a’ già,
    pijiate n’antonetto, che t’è rimasto ‘r fossile sullo stomeco da diggerì.

  15. kamillo ha detto:

    a’ già,
    pijiate n’antonetto, che t’è rimasto ‘r fossile sullo stomeco da diggerì.

  16. Pierluigi ha detto:

    Cara Manuela,
    sono perfettamente d’accordo con te. E la tua esperienza è del tutto simile alla mia: anche io rifiutai di votare alle primarie per i motivi che tu hai ben spiegato. La campagna elettorale ha ricompattato le fila, come è ovvio che sia, facendoci turare il naso, una vittoria e l’entusiasmo conseguente avrebbero sicuramente tappato le falle, una sconfitta le ha fatte esplodere. E’ nella logica delle cose. Ciò che non è logico invece è l’ostinazione con cui il PD fa sempre tutto il contrario di ciò che dovrebbe fare, in piena continuità con la storia recente dei DS (altro che discontinuità!).
    Anche a me non piace l’atteggiamento saccente di Gianni. Non si tratta qui di essere “razzisti” verso i militanti o i tesserati di DS o Margherita. Il punto è che questi due partiti certo non hanno brillato, nella loro breve storia, per capacità innovativa sia politica che culturale. Si erano trasformati in apparati di potere. E tale attitudine hanno trasferito “sic et simpliciter” nel PD. E’ brutto dire che il problema sono le persone: ma è sensato dirlo se ci riferiamo a dirigenti che stanno sulla breccia da almeno quindici anni ed hanno nei loro curricula risultati tutt’altro che esaltanti…

  17. Pierluigi ha detto:

    Cara Manuela,
    sono perfettamente d’accordo con te. E la tua esperienza è del tutto simile alla mia: anche io rifiutai di votare alle primarie per i motivi che tu hai ben spiegato. La campagna elettorale ha ricompattato le fila, come è ovvio che sia, facendoci turare il naso, una vittoria e l’entusiasmo conseguente avrebbero sicuramente tappato le falle, una sconfitta le ha fatte esplodere. E’ nella logica delle cose. Ciò che non è logico invece è l’ostinazione con cui il PD fa sempre tutto il contrario di ciò che dovrebbe fare, in piena continuità con la storia recente dei DS (altro che discontinuità!).
    Anche a me non piace l’atteggiamento saccente di Gianni. Non si tratta qui di essere “razzisti” verso i militanti o i tesserati di DS o Margherita. Il punto è che questi due partiti certo non hanno brillato, nella loro breve storia, per capacità innovativa sia politica che culturale. Si erano trasformati in apparati di potere. E tale attitudine hanno trasferito “sic et simpliciter” nel PD. E’ brutto dire che il problema sono le persone: ma è sensato dirlo se ci riferiamo a dirigenti che stanno sulla breccia da almeno quindici anni ed hanno nei loro curricula risultati tutt’altro che esaltanti…

  18. cristiana alicata ha detto:

    – costruire sinergie generazionali (vi prego non mi dite che non è questione di età, lo so, va bene, ma sono pronta a questo punto a sacrificare le competenze dei bravi e intelligenti 60enni per creare una nuova classe diriente
    – farlo subito
    – uscire subito con azioni forti
    – fare il governo ombra degli under 40: 50% donne. E ribattere colpo su colpo con la nostra politica.
    Senza visibilità non potremmo mai costringerli a sceglierci.

  19. tryitagain ha detto:

    siete stupidi stupidi stupidi e più distaccati ancora dalla realtà di loro … qui è Corea. Punto. Funziona per tutti: imprenditori, bache e politici. Pure gli immigrati se ne vanno. io da poco ho passato i 40, sono stata prima troppo giovane ed adesso troppo vecchia: non per farmi il culo, pagare le tasse e crescere i figli … Ma non li lascio a questo paese. Li mando all’estero prima della laurea, sperando che non tornino più.

  20. Anellidifumo ha detto:

    Gianni, ma tu fai politica invitando chi la pensa diversamente da te ad andarsene a votare altri partiti?
    Anche io ho conosciuto delle brave persone (mica tantissime, però) nei DS. Il problema è che quasi tutte se ne sono andate in SD al momento della creazione del PD. Invece nel PD sono entrate persone assai discutibili della Margherita, che prima erano nel PPI e prima ancora nella DC. Parlo solo della zona di Roma dovev vivevo io, eh, ma immagino che sia successa un po’ la stessa cosa ovunque in Italia.
    Il progetto del PD, mi sembra chiaro, sta fallendo in queste settimane. La cosa divertente e paradossale è che sta fallendo proprio perché la sua classe dirigente rifiuta di dimettersi dopo queste cocenti sconfitte.
    Il progetto del PD sta fallendo anche perché iMille fanno delle belle analisi alle quali non consegue nulla. Come dicevo a Marco, l’immagine che date è di impotenza e di inerzia. Magari Marione Adinolfi dà un’immagine di disperazione, ma per lo meno è dinamico ed è in grado di recepire le lezioni che la realtà vi impartisce.

  21. Anellidifumo ha detto:

    Gianni, ma tu fai politica invitando chi la pensa diversamente da te ad andarsene a votare altri partiti?
    Anche io ho conosciuto delle brave persone (mica tantissime, però) nei DS. Il problema è che quasi tutte se ne sono andate in SD al momento della creazione del PD. Invece nel PD sono entrate persone assai discutibili della Margherita, che prima erano nel PPI e prima ancora nella DC. Parlo solo della zona di Roma dovev vivevo io, eh, ma immagino che sia successa un po’ la stessa cosa ovunque in Italia.
    Il progetto del PD, mi sembra chiaro, sta fallendo in queste settimane. La cosa divertente e paradossale è che sta fallendo proprio perché la sua classe dirigente rifiuta di dimettersi dopo queste cocenti sconfitte.
    Il progetto del PD sta fallendo anche perché iMille fanno delle belle analisi alle quali non consegue nulla. Come dicevo a Marco, l’immagine che date è di impotenza e di inerzia. Magari Marione Adinolfi dà un’immagine di disperazione, ma per lo meno è dinamico ed è in grado di recepire le lezioni che la realtà vi impartisce.

  22. roberto ha detto:

    Ignorare le lezioni che la realtà vi impartisce, passi. Ma ignorare le lezioni che Anellidifumo vi impartisce, quello sì che è imperdonabile!

  23. Filippo ha detto:

    meno male che Anellidifumo c’e’.

  24. claudio ha detto:

    tanto fumo poco arrosto

  25. claudio ha detto:

    tanto fumo poco arrosto

  26. sam ha detto:

    il dramma è vedere che vanno avanti incuranti di perdere pezzi come una vecchi macchina scassata…

  27. sam ha detto:

    il dramma è vedere che vanno avanti incuranti di perdere pezzi come una vecchi macchina scassata…