3 Giugno 2008

Touche pas à mon pote

Diario

touche pas.jpgDi televisione in Italia ne vedo poca, e in Russia ancora meno. Ieri però al telefono Federico mi racconta di una storia vista a Studio Aperto: una madre il cui bambino è rimasto ucciso in un incidente d’auto, un’automobile contromano sulla tangenziale di Milano guidata da un marocchino, che grida il suo diritto ad essere diventata apertamente razzista, ad odiare tutte le persone nate e cresciute in Marocco. “Uno schifo – mi dice Fede – la pubblicità del razzismo al telegiornale, ma ti rendi conto?“.


E così improvvisamente mi torna in mente che questa storia la conosco già. Recupero la mazzetta dei giornali di domenica, quella che ho letto sul Malpensa Express, e ritrovo quella storia in un’intera, grandissima pagina dell’edizione di Milano di Repubblica, la madre distrutta e le sue parole: “Mi sembra di rivederlo in ogni marocchino che incontro per strada, e anche in quelli che vengono nel supermercato dove lavoro. Quando sono in cassa cerco di evitare che vengano a pagare da me, non riesco a sopportarli.” 

E mi ritrovo così a pensare intensamente a Lalia, la mia amica Lalia, dolce e infinitamente cara al mio cuore, nobile figlia dell’Africa e del Marocco. Non saprei come definirla se non come l’essenza della più profonda verità dell’animo, la gentilezza e l’ospitalità fatte persona, la grazia più trasparente e l’amicizia più genuina e vera. La fragilità del cristallo più prezioso. E mi ritrovo a pensare alle parole del suo sposo, di Paolo mio fratello, una delle ultime volte volta che ci siamo visti a Londra, quando mi disse le parole che non avrei mai dimenticato: che mai e poi mai avrebbe ricondotto il suo talento e la sua vita in un paese così ottuso da considerare un’offesa la nazionalità della persona con cui ha deciso per sempre di dividere la sua vita. E, io piccolo italiano in questo grande mondo che è la mia casa, resto immobile e silente in un moto istintivo di pudore.

17 risposte a “Touche pas à mon pote”

  1. Franco ha detto:

    E’ una persecuzione: dove vado abitualmente a pranzo i pannelli LCD son tutti sintonizzati su Studio Aperto, e questo ogni giorno. Ogni tanto osservo le persone mangiare, quelle piu’ prossime agli schermi spesso non parlano fra loro, tutte ipnotizzate dall’immondizia che spacciano per informazione. Delle volte si leva pure un commento di qualcuno, non di rado e’ un’imprecazione sui campi rom, sugli zingari.
    …..vado in palestra ogni tanto, li’ c’e’ la radio, ma pure alcuni schermi muti, senza audio, sempre su Studio Aperto, tanto non serve riascoltare le stesse identiche notizie, non solo della pausa pranzo, ma di tutti i santi giorni precedenti, perche’ Studio Aperto e’ come una preghiera, sempre uguale, sempre la stessa, ed il messaggio arriva, eccome se arriva….. purtroppo….

  2. Marco ha detto:

    A proposito di televisioni: qualcuno è in grado di spiegarmi la sentenza del consiglio di stato sulla questione “Europa 7”, non riesco ad avere un informazione valida sull’argomento….così tanto per capire se la mostruosità del sistema televisivo italiano resterà così .
    grazie in anticipo

  3. Luca Gambetti ha detto:

    Magari fosse soltanto Studio Aperto… Tutte le reti TV contribuiscono a creare il problema. Con il risultato che ieri in treno ho scoperto, parlando con due giovani napoletani favorevoli a dar fuoco ai campi nomadi, che c’è chi pensa che ROM sia un’abbreviazione di ROMeno. Stiamo a posto.
    @Marco;
    ho trovato qualche info sulla sentenza del Consiglio di Stato nel sito di Travaglio (http://voglioscendere.ilcannocchiale.it/post/1925456.html).

  4. Anellidifumo ha detto:

    http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/cronaca/sicurezza-politica-7/sicurezza-politica-7/sicurezza-politica-7.html
    Il clima razzista che si è creato in Italia ha dei responsabili anche in quei dirigenti locali e nazionali del PD che sono convinti di dover rincorrere la Destra sul tema sicurezza. Vedi quel che ha combinato Penati in provincia di Milano, oppure vedi il manifesto del PD di Ponticelli contro gli zingari.
    Fortuna che qualcuno che rimane impermeabile alla subalternità culturale della Destra esiste: l’ONU, la UE, perfino il Vaticano, guarda.

  5. carcamanno ha detto:

    Il clima razzista e’ anche figlio di indulti, impunita’, lassismo, poverta’. Ovvio che chi li alimenta sia un criminale (ci metto dentro anche quelli che hanno descritto l’assalto del pigneto fatto da nazisti con tanto di svastiche)
    L’istituzione piu’ razzista in italia e’ comunque lo stato, che non da in tempi seri il permesso di soggiorno a chi ne ha diritto. Che obbliga questi disgraziati a file e attese interminabili per avere qualcosa di cui hanno diritto. Se non sei serio non puoi fare il duro. Prima la giustizia e poi la fermezza.
    Anelli l’onu? La UE? Fa un po’ ridere. Magari anche la spagna che gli spara.

  6. Roberto ha detto:

    “Qualche anno fa mi hanno rubato il motorino. I ladri erano italiani. Da quel giorno non riesco a girare tranquillo nella mia città senza essere sicuro che ci siano “italiani” in agguato pronti a rubarmi qualsiasi cosa. E di italiani che girano per la mia città ce ne sono tanti visto che vivo in Italia…”
    Che brutte cose le generalizzazioni

  7. Moreno Puiatti ha detto:

    Qualche giorno fa su Studio Aperto in fila ci sono stati tre servizi ognuno con un extracomunitario che aveva compiuto stupri, rapine o furti a Treviso, peccato che sui gironali locali del Veneto e sul TG RAI regionale non ci fosse notizia, non è che ad un certo punto si inventano pure le notizie?

  8. Franco ha detto:

    Lasciamo perdere il Vaticano, non mi sembra si sia proprio stracciato le vesti per difendere i rom, qualche fievole voce, ma niente di piu’. Ratzinger stesso e’ contento per il clima politico che si e’ creato, io invece sono sempre piu’ costernato.

  9. Anellidifumo ha detto:

    Carcamanno, tu come l’80% degli italiani sei plagiato da un’informazione fasulla e di parte. Il caso che citi della Spagna è emblematico. L’unico caso in cui lo Stato spagnolo ha sparato contro degli immigrati è stato nel corso di un assalto dell’enclave di Melilla, in Marocco, in una situazione di accerchiamento e assedio con morti causati per lo più dalla polizia di frontiera marocchina. A tutt’oggi la Spagna non ha ancora organizzato pogrom contro i campi nomadi, né ha previsto leggi razziali oppure reati che si configurano sulla base della nazionalità di provenienza.
    Poi puoi negare che Onu e Ue abbiano ripreso l’Italia e la sua politica sull’immigrazione in questi giorni, ma la realtà è un’altra. Come del resto è anche vero che alcuni degli assalitori del Pigneto avevano le croci celtiche e uncinate sulle sciarpe. E’ una notizia che non è stata ancora smentita, ma naturalmente fa molto più scena che uno di loro avesse un tattoo del Che. Quasi che se uno ha il tatuaggio di Guevara allora se assalta un negozio di gente straniera al grido di “marocchino di merda”, non è mica un assalto razzista o politico, no. E’ un regolamento di conti da rione.
    La realtà è che in Italia siete assuefatti e pronti a giustificare ogni cosa. In Canada se il governo nominasse un commissario speciale agli Inuit ci sarebbe una sollevazione popolare, in Italia invece siete anestetizzati e non percepite nemmeno più la gravità di questi eventi. Siete vicini tanto così ad approvare nuove leggi razziali e la cosa, in larga maggioranza, vi pare pure giusta.

  10. Marco ha detto:

    @ in Italia invece siete anestetizzati e non percepite nemmeno più la gravità di questi eventi. Siete vicini tanto così ad approvare nuove leggi razziali e la cosa, in larga maggioranza, vi pare pure giusta.@
    Parole dure ma terribilmente vere!!!!

  11. carcamanno ha detto:

    anelli, indymedia non e’ studio aperto credo.
    Leggi questo articolo del 2006
    http://italy.indymedia.org/news/2006/09/1152254.php
    Non mi pare di aver detto che che queste leggi sono giuste.
    Non passiamo pero’ da giustificare ogni cosa interna e giustificare ogni cosa degli altri paesi che ci paiono meglio di noi.
    Il Canada ha qualche problema in meno di noi sull’immigrazione credo, non ce li vedo i clandestini sulle zattere nello stretto di bering 🙂
    Altra cosa buffa, il vaticano ha il reato di immigrazione clandestina. In questo caso se critica l’italia pero’ non e’ ingerenza, lo e’ solo se fa comodo.

  12. davide andriolo ha detto:

    News di oggi: un italiano a Milano ha violentato una 15enne marocchina
    fosse stato il contrario sarebbe su tutte le prime pagine dei giornali
    com’è la storia sul giornalismo e cosa è una notizia? è il cane che morde l’uomo o l’uomo che morde il cane?

  13. Anellidifumo ha detto:

    Carcamanno, che figura… citare Indymedia come fonte affidabile già strappa il sorriso, ma la frase sul Canada, che è semplicemente la nazione più multirazziale dell’intero pianeta, nella quale ogni anno si trasferiscono 500.000 immigrati (di cui 200.000 a Toronto, 240.000 a Vancouver e 50mila a Montreal, tanto per smitizzare l’idea che in Canada ci sia “tanto spazio per tutti”: vengono a vivere e rimangono tutti nelle stesse città) provenienti da 270 etnie differenti e parlanti 50 diverse lingue, è proprio una magra di dimensioni epiche… certo, dallo stretto di Boering non vengono, ma sapessi quanti atterranno dall’Asia (Cindia) e quanti salgono dal Centro e Sud America, Caraibi compresi… e quelli so’ niri niri!!! Eppure niente di ciò che accade in Italia succede. Come mai? Il Canada accoglie, integra, abbraccia, coccola finché vai lì per lavorare e per contribuire allo sviluppo. Se sgarri vai in galera per il tempo congruo e se risgarri ti rispediscono a casa. Ecco la grande differenza: esiste la legge ed esiste un senso di comunità civica rispettato da tutti. Oltre naturalmente al rispetto per ogni essere umano, soprattutto se è diverso per religione, etnia, lingua o orientamento sessuale.

  14. carcamanno ha detto:

    anelli senso dell’umorismo poco eh? 🙂
    Ma il tuo discorso sul Canada e’ proprio dove voglio calcare la mano io, quel modello funziona anche perche’ c’e’ serieta’ e fermezza, non solo fermezza.
    Quindi sulla spagna solo frottole di quei comunisti di indimedia. Ok, colpa dei marocchini cattivi che assaltano l’enclave.

  15. Anellidifumo ha detto:

    Carcamanno, guarda che puoi ammettere di aver detto una boiata, anziché invocare un immaginario senso dell’umorismo che poi non si capisce nemmeno dove l’avresti applicato.
    A Medilla non erano i marocchini ad aver assaltato l’enclave, informati meglio. Erano dei migranti da altri paesi africani ben più poveri e disperati, che sono stati respinti da pallottole marocchine, della polizia marocchina, e spagnole, delle guardie di frontiera spagnole.
    E con questo uno-due direi che possiamo considerare chiuso qui il nostro confronto.

  16. carcamanno ha detto:

    forse anelli non mi sono spiegato molto bene ed e’ colpa mia ma hai capito poco di quello che volevo dire, tant’e’ che sul canada e sull’italia sono d’accordo con te al 200%. Credo anche che l’argomento ti appassioni tanto e quindi provi forse a demolire anche cose che non volevo dire/non ho detto.,
    Sul comportamento spagnolo con gli immigrati rimango invece con la mia informazione di parte di indymedia. Pero’ non ti incazzare eh.

  17. carcamanno ha detto:

    forse anelli non mi sono spiegato molto bene ed e’ colpa mia ma hai capito poco di quello che volevo dire, tant’e’ che sul canada sono d’accordo con te al 200%. Credo anche che l’argomento ti appassioni tanto e quindi provi forse a demolire anche cose che non volevo dire/non ho detto.
    sul secondo punto rimaniamo in contrasto. Pero’ non ti incazzare