20 Giugno 2008

Democratici sì, tendenza Meo

Diario
A Roma, in assemblea costituente nazionale, si discute se in sala si sia raggiunto il numero legale. Secondo Repubblica non ci sarebbero più di 800 delegati presenti e le immagini in rete (vedi sotto) parlano da sole. 

A quanto pare i pensieri di Marta non erano solo di Marta.
vuotopneumatico.jpg

21 risposte a “Democratici sì, tendenza Meo”

  1. Marco ha detto:

    Ora la domanda nasce spontanea: su tutta questa storia del debito, obbiettivamente pazzesco, della capitale che dice Veltroni ? il suo silenzio anche su questo avvenimento è assordante, qui siamo ormai alla follia!!!

  2. Luca ha detto:

    La follia è anche questa (da Repubblica):
    “Il malcontento prende corpo subito dopo l’intervento di Veltroni. Anna Finocchiaro elenca l’ordine dei lavori e informa l’assemblea che dovrà essere votata la Direzione nazionale (120 persone), che il segretario ha un suo listone “composto su base proporzionale rispetto ai risultati delle primarie” e che “tra le 14 e le 17 sarà possibile presentare altre liste purchè abbianmo almeno 280 firme di delegati”. Il fatto è che non ci sono e non ci saranno altre liste alternative a quella di Veltroni perchè, dice con sarcasmo l’onorevole Mario Barbi con polo e zainetto sulle spalle, “nessuno conosceva le condizioni per presentare altre liste. Lo sappaimo adesso, così come abbiamo saputo l’ordine del giorno dell’assemblea due giorni fa dai giornali”.
    Ma vi rendete conto? E questi sarebbero democratici?

  3. Luca ha detto:

    “Veltroni tiene per sè una quota di circa venti nomi ‘giovani ed espressione della società civile’. Tra questi Luca Sofri, Miriam Mafai, la regista Cristina Comencini e l’economista Nicola Rossi.”
    Ma davvero Luca Sofri è entrato nella direzione nazionale del PD? Ma non si era nemmeno candidato alle primarie..

  4. Simone Cavallaro ha detto:

    Io sono sconvolto. Ma vi sembra questo un partito “democratico”? Questi si creano le regole, si creano la direzione nazionale senza manco una scelta tra piu’ liste e, cosa ancora piu’ grave, viene votata senza nemmeno il numero legale.
    E Franceschini cosa risponde a questa accezione? “Non solleviamo questioni formali inutili che nascondono invece altre questioni sostanziali…” Una questione FORMALE INUTILE! Manco fossimo tornati nella Russia di Lienin.
    Chiaramente, nei 120 ci sono tutti, compreso Rutelli, per noti meriti conquistati sul campo.
    Mi spiace, Ivan, mi spiace davvero molto perche’ credo in te e nelle tue idee, ma non posso seguirti nella tua convinzione che si possano cambiare le cose dall’interno, almeno non in queste condizioni.
    Questa e’ la classica goccia. Mettero’ a disposizione il mio voto quando il sistema sara’ davvero diverso, magari con meno propaganda e piu’ fatti concreti.

  5. Simone Cavallaro ha detto:

    Io sono sconvolto. Ma vi sembra questo un partito “democratico”? Questi si creano le regole, si creano la direzione nazionale senza manco una scelta tra piu’ liste e, cosa ancora piu’ grave, viene votata senza nemmeno il numero legale.
    E Franceschini cosa risponde a questa accezione? “Non solleviamo questioni formali inutili che nascondono invece altre questioni sostanziali…” Una questione FORMALE INUTILE! Manco fossimo tornati nella Russia di Lienin.
    Chiaramente, nei 120 ci sono tutti, compreso Rutelli, per noti meriti conquistati sul campo.
    Mi spiace, Ivan, mi spiace davvero molto perche’ credo in te e nelle tue idee, ma non posso seguirti nella tua convinzione che si possano cambiare le cose dall’interno, almeno non in queste condizioni.
    Questa e’ la classica goccia. Mettero’ a disposizione il mio voto quando il sistema sara’ davvero diverso, magari con meno propaganda e piu’ fatti concreti.

  6. Lorenzo ha detto:

    Quoto in pieno Simone. Qui il “centralismo democratico” scalza il “metodo democratico”. Da persona che ha visto mutare il PCI senza mutare né le persone né i metodi, ti dico: questi vanno dritti verso la rovina. Vuoi finire anche tu insieme a loro?

  7. Lorenzo ha detto:

    Quoto in pieno Simone. Qui il “centralismo democratico” scalza il “metodo democratico”. Da persona che ha visto mutare il PCI senza mutare né le persone né i metodi, ti dico: questi vanno dritti verso la rovina. Vuoi finire anche tu insieme a loro?

  8. latrudy ha detto:

    Ivan, io ti stimo molto e sono spessissimo d’accordo con le tue battaglie. Non questa volta però.
    Per me quelle sedie vuote sono una VERGOGNA.
    Non l’ha ordinato il dottore di candidarsi all’assemblea costituente. Ognuno sapeve le proprie difficoltà, familiari e lavorative. E c’è una moltitudine di non eletti che farebbe i salti mortali per potersi sedere in quell’aula. Esserci era un dovere ed una responsabilità, specialmente per coloro che si sono messi in fila per votarvi. Tu sei convalescente da un operazione, ma gli altri?
    In un momento delicato come questo c’è bisogno di tutti.
    Raccomandate o non raccomandate. Ordini del giorno o meno. Si va, ci iscrive per parlare e si dice quel che si pensa. SPECIALMENTE quando c’è qualcosa che non va. Qualcuno l’ha fatto. L’ho sentito con le mie orecchie. Anche questa è democrazia. Come elettrice del Pd sono veramente basita ed arrabbiata. Perchè la base sta lavorando e molto per questo partito democratico. Forse è il caso che qualcuno inizi a ricordarsene….

  9. latrudy ha detto:

    Ivan, io ti stimo molto e sono spessissimo d’accordo con le tue battaglie. Non questa volta però.
    Per me quelle sedie vuote sono una VERGOGNA.
    Non l’ha ordinato il dottore di candidarsi all’assemblea costituente. Ognuno sapeve le proprie difficoltà, familiari e lavorative. E c’è una moltitudine di non eletti che farebbe i salti mortali per potersi sedere in quell’aula. Esserci era un dovere ed una responsabilità, specialmente per coloro che si sono messi in fila per votarvi. Tu sei convalescente da un operazione, ma gli altri?
    In un momento delicato come questo c’è bisogno di tutti.
    Raccomandate o non raccomandate. Ordini del giorno o meno. Si va, ci iscrive per parlare e si dice quel che si pensa. SPECIALMENTE quando c’è qualcosa che non va. Qualcuno l’ha fatto. L’ho sentito con le mie orecchie. Anche questa è democrazia. Come elettrice del Pd sono veramente basita ed arrabbiata. Perchè la base sta lavorando e molto per questo partito democratico. Forse è il caso che qualcuno inizi a ricordarsene….

  10. scalpha ha detto:

    @Latrudy… iscriversi a parlare? E come si fa? Scusami ma chi non rispetta gli elettori è chi crede che i costituenti abbiano solo una funzione coreografica, da comparse di Cinecittà. Ci si chiede come si sia mai potuto pensare di eleggere un’assemblea di più di 2500 delegati, che nemmeno il Parlamento di Pechino… io ho avuto la fortuna di poter rappresentare attivamente i miei elettori come componente della Commissione Statuto e già vedo lo statuto approvato in febbraio (2008) essere pluriemendato nel mese di giugno (2008)… Ma a cosa è servito tutto questo? Scusami ma capisco anche quei costituenti che pensano che il modo migliore per rappresentare i propri elettori è protestare formalmente per il ruolo vacuamente formale che è stato loro assegnato non andando in assemblea.

  11. Jr ha detto:

    Non sparate sul pianista: lo riporto “tal quale” e non è robba mia (preso da http://www.dossiercemim.it). Questa è robba dell’originale G.O. o è una copia? Alla fine mi sa che hanno ragione loro…. ( a proposito, come sopra riportato, che dice Veltroni di Roma?)
    Il Governo Ombra – 25 –
    19 giugno 2008
    “Legittima difesa”
    Anche questa settimana, inutilmente, continuiamo ad attendere un “decreto” sul ridimensiona­mento dei privilegi, pardon “giusti diritti”, assegnati in nome del popolo sovrano ai “Nostri” rappresentanti politici. A dire il vero chiacchiere molte, fatti pochi ed il contenuto comunque desolante: è purtroppo evidente come il sistema politico non abbia mai fatto la sintesi tra i pro­blemi e le risorse della gente continuando a parlarsi addosso per risolvere i propri irrisolvibili ed irreali problemi. Anche la speranza di veder ridotte Provincie e Comunità montane si è persa: le istanze dei politici trombati (ed in questa legislatura ve ne sono molti da sistemare) hanno come al solito prevalso sugli interessi, legittimi degli Italiani. Prepariamoci quindi a pagare ulteriori tasse e balzelli al fine di poter adeguatamente sollazzare i “poveri trombati”. In questi giorni hanno preso purtroppo corpo le malefatte di Visco & Co. tra cui tra cui le sensibili riduzioni delle percentuali di detrazione approvati nell’ultima finanziaria che stanno cadendo addosso ai poveri italiani ben felici di contribuire al sostentamento ed al sollazzamento della pletora politi­ca nostrana. La percentuale reale di tassazione diretta, compresi i nuovi contributi previdenziali, per i non dipendenti supera il 62% del reddito, senza contare la tassazione indiretta. Ci vergo­gniamo a parlare dei lavoratori dipendenti e della loro condizione, soprattutto dopo le ultime di­rettive europee sulle 60 ore settimanali accolte con indifferenza dai sindacati e sponsorizzate dai politici e dagli stessi sindacati interessati solo a portare di oltre 100 anni indietro l’orologio dei diritti dei lavoratori.
    “L’Uomo” non vale più nulla.
    L’Europa sta cominciando finalmente a fallire. La contemporanea presenza di due istanze, una disgregatrice alla base (Cechi e Slovacchi, Lega, istanze separatiste ed autonomiste) e l’altra di accentramento al vertice ha prodotto una clessidra nella quale le istanze dei vertici e delle basi vanno ciascuno per proprio conto, senza un contatto vero, che se presente non consente un reale colloquio tra le parti. Per questo l’Europa è fallita ed il voto in Irlanda è l’ultima espressione di un fallimento già palese.
    Peraltro, tornando a casa nostra, anche il senso dello stato si sta sfaldando. La gente sempre più vede lo Stato come un nemico, sempre più affamato, da cui difendersi e da cui mai aspettarsi nulla di buono. Ogni decisione, ogni legge nasconde spesso ulteriori oneri ed adempimenti sen­za senso per i cittadini. Uno inizia a lavorare con certe prospettive, si accontenta magari di uno stipendio più misero, di un incarico meno appagante a patto di andare in pensione prima e poi, strada facendo i termini contrattuali vengono unilateralmente modificati in senso peggiorativo per il lavoratore che finisce con il prendere sempre di meno e vedere la propria pensione ed eventuale liquidazione sempre più lontana. L’insicurezza come pane quotidiano che impedisce una progettualità serena e concreta. La perenne precarietà come bandiera del nuovo schiavismo. Il tutto naturalmente in nome del progresso e dello sviluppo. Gli unici ad essere sempre rispetta­ti sono i politici che vedono i loro benefici crescere ad ogni legislatura e le loro pensioni ed il loro “rimborsi” sempre più alti ed in minor tempo.
    Così la vessazione induce a rubare. Il contribuente si sente vilipeso e sconfortato a favore della Lega o degli estremismi perché si perde il senso di appartenenza allo stato.
    Evadere le tasse non è forse “legittima difesa”?

  12. Jr ha detto:

    Non sparate sul pianista: lo riporto “tal quale” e non è robba mia (preso da http://www.dossiercemim.it). Questa è robba dell’originale G.O. o è una copia? Alla fine mi sa che hanno ragione loro…. ( a proposito, come sopra riportato, che dice Veltroni di Roma?)
    Il Governo Ombra – 25 –
    19 giugno 2008
    “Legittima difesa”
    Anche questa settimana, inutilmente, continuiamo ad attendere un “decreto” sul ridimensiona­mento dei privilegi, pardon “giusti diritti”, assegnati in nome del popolo sovrano ai “Nostri” rappresentanti politici. A dire il vero chiacchiere molte, fatti pochi ed il contenuto comunque desolante: è purtroppo evidente come il sistema politico non abbia mai fatto la sintesi tra i pro­blemi e le risorse della gente continuando a parlarsi addosso per risolvere i propri irrisolvibili ed irreali problemi. Anche la speranza di veder ridotte Provincie e Comunità montane si è persa: le istanze dei politici trombati (ed in questa legislatura ve ne sono molti da sistemare) hanno come al solito prevalso sugli interessi, legittimi degli Italiani. Prepariamoci quindi a pagare ulteriori tasse e balzelli al fine di poter adeguatamente sollazzare i “poveri trombati”. In questi giorni hanno preso purtroppo corpo le malefatte di Visco & Co. tra cui tra cui le sensibili riduzioni delle percentuali di detrazione approvati nell’ultima finanziaria che stanno cadendo addosso ai poveri italiani ben felici di contribuire al sostentamento ed al sollazzamento della pletora politi­ca nostrana. La percentuale reale di tassazione diretta, compresi i nuovi contributi previdenziali, per i non dipendenti supera il 62% del reddito, senza contare la tassazione indiretta. Ci vergo­gniamo a parlare dei lavoratori dipendenti e della loro condizione, soprattutto dopo le ultime di­rettive europee sulle 60 ore settimanali accolte con indifferenza dai sindacati e sponsorizzate dai politici e dagli stessi sindacati interessati solo a portare di oltre 100 anni indietro l’orologio dei diritti dei lavoratori.
    “L’Uomo” non vale più nulla.
    L’Europa sta cominciando finalmente a fallire. La contemporanea presenza di due istanze, una disgregatrice alla base (Cechi e Slovacchi, Lega, istanze separatiste ed autonomiste) e l’altra di accentramento al vertice ha prodotto una clessidra nella quale le istanze dei vertici e delle basi vanno ciascuno per proprio conto, senza un contatto vero, che se presente non consente un reale colloquio tra le parti. Per questo l’Europa è fallita ed il voto in Irlanda è l’ultima espressione di un fallimento già palese.
    Peraltro, tornando a casa nostra, anche il senso dello stato si sta sfaldando. La gente sempre più vede lo Stato come un nemico, sempre più affamato, da cui difendersi e da cui mai aspettarsi nulla di buono. Ogni decisione, ogni legge nasconde spesso ulteriori oneri ed adempimenti sen­za senso per i cittadini. Uno inizia a lavorare con certe prospettive, si accontenta magari di uno stipendio più misero, di un incarico meno appagante a patto di andare in pensione prima e poi, strada facendo i termini contrattuali vengono unilateralmente modificati in senso peggiorativo per il lavoratore che finisce con il prendere sempre di meno e vedere la propria pensione ed eventuale liquidazione sempre più lontana. L’insicurezza come pane quotidiano che impedisce una progettualità serena e concreta. La perenne precarietà come bandiera del nuovo schiavismo. Il tutto naturalmente in nome del progresso e dello sviluppo. Gli unici ad essere sempre rispetta­ti sono i politici che vedono i loro benefici crescere ad ogni legislatura e le loro pensioni ed il loro “rimborsi” sempre più alti ed in minor tempo.
    Così la vessazione induce a rubare. Il contribuente si sente vilipeso e sconfortato a favore della Lega o degli estremismi perché si perde il senso di appartenenza allo stato.
    Evadere le tasse non è forse “legittima difesa”?

  13. ferdinando ha detto:

    ivan, e’ il momento di svegliarsi e darsi una mossa. penso che questo scempio di “assemblea costituente” sia una opportunita’ consegnata su un piatto d’argento per iniziare a cambiare davvero da dentro il partito democratico.
    l’assemblea, vista da fuori, e’ apparsa infatti una farsa quasi grottesca, e penso che neanche al piu’ fervente e accecato sostenitore del PD possa essere sfuggito la sua natura di opposto polare di un evento democratico. chiunque si opponga adesso in modo anche radicale a questa dirigenza penso non possa che trovare il sostegno della base, e se e’ vero che oltre la meta’ dei delegati non era presente, e’ evidente che ci sono i numeri per iniziare a pensare seriamente a un incisiva azione di contrasto alla nomenclatura che sembra avere ancora in pugno il PD.
    mi chiedo: con quei numeri non e’ possibile opporsi anche formalmente all’elezione dei 120 della direzione nazionale? davvero lo statuto del PD e’ cosi’ superficiale da permettere l’elezione di rappresentanti senza numero legale? non potrebbe essere un’accasione per richiedere con la forza dei numeri una nuova assemblea nazionale, questa volta organizzata in modo piu’ trasparente e incisiva, un’assemblea vera e non un circo barnum?
    mi viene in mente l’esternazione di moretti di qualche anno fa: “con questi dirigenti non vincermo mai”. gli attuali dirigenti hanno fallito – e piu’ volte – su tutta la linea, e bisogna con forza iniziare a far passare il messaggio che non va piu’ bene essere guidati da falliti: sono troppo mediocri per andarsene per conto loro, quindi e’ necessario allontanarli col voto e con una seria opposizione interna. mi dispiace dirlo, ma tra i piu’ grandi responsabili della mediocrita’ del PD ci sono proprio i delegati che col potere di voto interno al partito che hanno non stanno usando in modo incisivo e intelligente questo strumento per costruire un partito davvero democratico e favorire un ricambio al vertice.
    penso che l’incredibile passo falso della dirigenza nell’organizzare questa patetica assemblea nazionale si un’occasione imperdibile per iniziare l’assalto alla diligenza – subito! – e avviare uua profonda riforma strutturale del PD: oramai siamo quasi fuori tempo massimo, io penso che il paese non potra’ reggere ancora per molto senza una vera opposizione al governo e una seria alternativa al degenerato modello di societa’ che propone.

  14. latrudy ha detto:

    Ivan, la mia rabbia viene dal fatto che non riesco a credere che l’assenza di tutti quei costituenti sia da imputarsi ad una protesta formale. Non sto parlando di te. E comunque, nel caso, da elettrice, mi sarebbe piaciuto leggere un comunicato stampa, una lettera agli elettori in cui si spiegavano le motivazioni di quel gesto. Era quanto meno doveroso e rispettoso. Ma, lettera della Meo a parte, non mi pare di aver visto granchè in giro.
    Credo invece che molti si siano fatti eleggere per motivi di prestigio, molti già impegnati magari in altri gruppi, commissioni, sindaci, presidenti, deputati e chi più ne ha più ne metta.. tutta persone alle quali in fondo, di andare a rappresentare i bischeri che si sono messi in fila per eleggerli, non credo importi poi molto…
    e nel frattempo la base lavora, il territoriale lavora, lavora per le feste, lavorerà per il tesseramento, lavorerà per le prossime amministrative.. si chiede sempre maggiore impegno. Ma quando si offrono spettacoli come quello di ieri, si rischia di diventare poco credibili.

  15. Anellidifumo ha detto:

    Ivan, sebbene io sia esterno al PD e non lo abbia votato, devo ammettere che una così plastica dimostrazione di ademocraticità non me l’aspettavo.
    Da notare che il numero delle sedie predisposte erano circa la metà, stando a quanto scrive Repubblica, rispetto ai 2400 posti che ci sarebbero dovuti essere.
    Per cui, su 1200 sedie, c’erano solo 800 persone.
    L’assemblea è invalida.
    Che pensate di fare voi costituenti “per bene”?

  16. Anellidifumo ha detto:

    Ivan, sebbene io sia esterno al PD e non lo abbia votato, devo ammettere che una così plastica dimostrazione di ademocraticità non me l’aspettavo.
    Da notare che il numero delle sedie predisposte erano circa la metà, stando a quanto scrive Repubblica, rispetto ai 2400 posti che ci sarebbero dovuti essere.
    Per cui, su 1200 sedie, c’erano solo 800 persone.
    L’assemblea è invalida.
    Che pensate di fare voi costituenti “per bene”?

  17. Andrea Ballabeni ha detto:

    Parole che condivido quelle di Marta. Brava.
    A proposito di privilegi per la casta…
    … ho recentemente chiesto a Gino Bucchino (parlamentare PD eletto in Nord America) e Maurizio Chiocchetti (responsabile PD nel mondo) incontrati ad una riunione del PD a Boston, cosa intenderanno fare per eliminare i privilegi della classe politica. Come sappiamo infatti il PD aveva nel suo programma elettorale la drastica riduzione dei privilegi della casta politica ad iniziare dagli altissimi stipendi dei parlamentari.
    Gino Bucchino ha risposto (eravamo circa una ventina alla riunione) che lui pensa che il suo stipendio da parlamentare sia giusto e, viste le spese che ha, non sia per niente alto. Ha anche detto che la sua e’ una situazione particolare in quanto deve viaggiare molto, essendo stato eletto all’estero ed essendo residente in Canada. Ha anche specificato che per uno che vive a Roma la situazione e’ diversa.
    Maurizio Chiocchetti ha invece promesso che il PD terra’ fede a quanto promesso in campagna elettorale e come opposizione fara’ una battaglia per ridurre i privilegi della casta politica.
    Vedremo…

  18. Anellidifumo ha detto:

    Beh Bucchino non ha tutti i torti. Il fatto è che per abrogare i privilegi della casta politica occorrerebbe partire da una buona riduzione del numero dei parlamentari, cominciando con l’abolizione di quelli eletti all’estero.

  19. Anellidifumo ha detto:

    Beh Bucchino non ha tutti i torti. Il fatto è che per abrogare i privilegi della casta politica occorrerebbe partire da una buona riduzione del numero dei parlamentari, cominciando con l’abolizione di quelli eletti all’estero.

  20. Federico ha detto:

    Ma scusatemi, abbiamo un’organismo democratico in cui c’è un sacco di base dentro e noi cosa facciamo? Lo disertiamo?
    Facciamo così, la prossima volta mi prendo io la delega di qualcuno e ci vado io al posto suo, scusate, eh. Fanno un procedimento folle per eleggere un organismo? E votiamogli contro, cazzo!
    E poi, seriamente, volete veramente indebolire Veltroni fino a farlo cadere e lasciare che si spartiscano i pezzi fra le correnti? Che ritornino i DS e Margherita? Abbiamo dato mandato a Veltroni di costruire il PD, lo ha fatto in maniera dignitosa quando non ha dovuto contare le correntine intere (a partire dalle elezioni), ha nominato uno della generazione dopo come vice (Franceschini).
    Ha rinnovato la politica eliminando la carità a chi ha fatto automanifestazioni di protesta, ha recuperato diversi punti di percentuale di gradimento del PD. E ora, emulando quello che abbiamo fatto a Prodi, lo lasciamo solo in pasto alle correntine, per poi piagnucolare quando al prossimo congresso ci sarà una mozione DS e una mozione margherita, più una decina di altre.
    Ma i blogger avranno la soddisfazione di non essersi sporcati le mani nella “sporca” politica.
    I turigliatto 2.0

  21. Federico ha detto:

    Ma scusatemi, abbiamo un’organismo democratico in cui c’è un sacco di base dentro e noi cosa facciamo? Lo disertiamo?
    Facciamo così, la prossima volta mi prendo io la delega di qualcuno e ci vado io al posto suo, scusate, eh. Fanno un procedimento folle per eleggere un organismo? E votiamogli contro, cazzo!
    E poi, seriamente, volete veramente indebolire Veltroni fino a farlo cadere e lasciare che si spartiscano i pezzi fra le correnti? Che ritornino i DS e Margherita? Abbiamo dato mandato a Veltroni di costruire il PD, lo ha fatto in maniera dignitosa quando non ha dovuto contare le correntine intere (a partire dalle elezioni), ha nominato uno della generazione dopo come vice (Franceschini).
    Ha rinnovato la politica eliminando la carità a chi ha fatto automanifestazioni di protesta, ha recuperato diversi punti di percentuale di gradimento del PD. E ora, emulando quello che abbiamo fatto a Prodi, lo lasciamo solo in pasto alle correntine, per poi piagnucolare quando al prossimo congresso ci sarà una mozione DS e una mozione margherita, più una decina di altre.
    Ma i blogger avranno la soddisfazione di non essersi sporcati le mani nella “sporca” politica.
    I turigliatto 2.0