Dal tono dell’articolo del Guardian di oggi (“Mr Berlusconi’s leadership is a tragedy for Italians…”) si direbbe che Berlusconi, al terzo turno di premierato, resti ancora molto lontano dal riuscire a convincere il resto d’Europa di avere i requisiti minimi per governare un grande paese occidentale.
Cerca nel blog
Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
8 risposte a “Sempre "unfit"”
sul Guardian di oggi c’e’ anche un altro articolo su SB che analizza la storia del rapporto fra SB e giudici (e un piccolo inciso sulla storia delle raccomandazioni alle varie attricette, nani e ballerine, Craxi docet!)
http://www.guardian.co.uk/world/2008/jun/29/italy
Noterai il tono kafiano dell’articolo, che segnala il classico stupore britannico di fronte al fatto che SB e’ primo ministro e la difficolta’ di capire come mai il popolo lo ha eletto, visto che si riproduce la situazione precedente in cui l’azione del governo sembra essere sostanzialmente guidata dalla necessita’ di risolvere le sue situazioni personali. E purtroppo riporta a galla la dolorosa domanda: “come abbiamo fatto a perdere contro questo personaggio?”
Buona serata
Riccardo
beh, perché dall’altra parte c’era la quintessenza del vecchio, ossia Veltroni, l’uomo degli apparati. Se ci fossero stati, che so io, Emma Bonino o Antonio di Pietro (e una differente politica delle alleanze, costituita veramente sulla base di un programma), magari si sarebbe potuto vincere. O perdere con l’onore dell’outsider e col coraggio delle proprie idee, almeno.
Caro Ivan,
Leggo che ad un incontro politico il roi-soleil del pd avrebbe chiesto ai deputati di essere brevi perché doveva “andare da sua figlia, che non vedeva da sei mesi”, e che molti in conseguenza avrebbero rinunciato a parlare. Se è vero ciò che è stato scritto su Repubblica (dunque l’equivalente della Pravda sovietica, per il PD), non mi sembra una bella prova di democrazia. Chi rimprovera a Marta Meo di non aver speso tempo e soldi per andare ad una farsa com’è stato il congresso, non vedo perché invece dovrebbe accettare lo svuotamento sostanziale del metodo democratico da parte del segretario del PD.
Nell’articolo di Repubblica dal titolo: ‘Veltroni: “Il Pd in piazza? In autunno e non con Di Pietro”‘, leggo la seguente chicca:
Ci sarebbero 40 persone iscritte a parlare, molti rinunciano perché il segretario chiede di poter essere a casa in tempo “per salutare la figlia che non vede da sei mesi”.
E’ questa la democrazia interna al PD? Il Re-sole deve salutare la figlia, e i peones si adeguano? Ma che c’è di diverso da Berlusconi nelle forme del piddì, se non la quantità di soldi a disposizione?
Nell’articolo di Repubblica dal titolo: ‘Veltroni: “Il Pd in piazza? In autunno e non con Di Pietro”‘, leggo la seguente chicca:
Ci sarebbero 40 persone iscritte a parlare, molti rinunciano perché il segretario chiede di poter essere a casa in tempo “per salutare la figlia che non vede da sei mesi”.
E’ questa la democrazia interna al PD? Il Re-sole deve salutare la figlia, e i peones si adeguano? Ma che c’è di diverso da Berlusconi nelle forme del piddì, se non la quantità di soldi a disposizione?
Nell’articolo di Repubblica dal titolo: ‘Veltroni: “Il Pd in piazza? In autunno e non con Di Pietro”‘, leggo la seguente chicca:
Ci sarebbero 40 persone iscritte a parlare, molti rinunciano perché il segretario chiede di poter essere a casa in tempo “per salutare la figlia che non vede da sei mesi”.
E’ questa la democrazia interna al PD? Il Re-sole deve salutare la figlia, e i peones si adeguano? Ma che c’è di diverso da Berlusconi nelle forme del piddì, se non la quantità di soldi a disposizione?
Ma il guardian dovrebbe vederla in maniera diversa in quanto l’Italia non è poi quel grande stato occidentale che si dice e Berlusconi è adatto a governare questo Stato ridimensionato, ma forse in passato è stato semplicemente sopravalutato, uno Stato con poche risorse, poca sostanza e tanta apparenza. Berlusconi è l’unico che potrebbe dare sostanza. Il resto è… noia
Quello del trasporto publcibo (mezzi pubblici, taxi ecc.) e8 un grande problema in Italia. Effettivamente siamo in ritardo anni luce rispetto ai principali paesi europei, ed abbiamo tariffe altissime, pur non avendo un servizio efficace.