I soliti comunisti dell’Economist. Questa volta in versione bipartisan.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
10 risposte a “Arieccoli”
La vignetta con Berlusconi -Nerone e’ terribilmente appropriata..
La frase “would be comic were they not so serious” e’ tristemente emblematica ma lo stesso sentita dire dalla pallida albione mi fa scattare la reazione tutta calcistica di dire “e allora voi, brutti imbriaconi !..” , “quella cozza di Camilla!..”. ecc.
Leggere questi articoli mi conferma che ventanni anni di Champions League e Controcampo, sanno sempre farci ricompattare a livello di tifo di squadra de paese, tipo Lazio-Cavese.
ciao
cacioman
Credo che l’arresto di Ottaviano del Turco sia una delle cose migliori che potevano capitare al PD.
Spero presto che scoppi anche un caso-Madia, perché la corruzione non è più grave del nepotismo: entrambi minano alla base la costruzione di un partito sano, che infatti per ora esiste solo nella testa di Scalfarotto e qualche altro ottimista.
Che tante belle energie e talenti entrino nel PD mi sembra uno spreco, come un ruscello limpido che sbocchi in un putrido stagno.
Che tante energie e talenti entrino nel PD non è assolutamente uno spreco, il partito sano è nella testa di molti non di pochi deve entrare anche nella testa di chi è alla testa…abbiamo tanto lavoro da fare per cambiare le cose ma ci siamo anche resi conto che abbiamo molta forza e tantissima volontà di farlo…non lo faremo con il pessimismo ma con la volontà della ragione e delle idee…la differenza di fondo è che vogliamo cambiare in meglio la vita della gente perchè viviamo la gente la nostra quotidianità è la quotidianità di tutti…
buon lavoro…
Oleg
Non c’è limite al peggio…questo Governo oltre a continuare la politica degli spot senza senso e costrutto smantella lo stato sociale, colpisce la sanità pubblica anche dove si è previlegiato la sanità privata (leggi Lombardia con i risultati evidenziati ultimamente..vedi S.Rita etc etc etc) colpisce i diritti dei lavoratori (tutti) e privilegia i lavoratori del privato (detassazione straordinari) salvo evitare di stabilizzare il precariato anzi incentivandolo. La popolazione è immobile…bombardata quotidianamente da orde di rom brandiscono clave ed imperversano fra la gente, stuprano donne e schiavizzano bambini (studio aperto di oggi ore 13)…monta giornalmente la cultura patinata dei grandi fratelli ma i problemi del paese sono sempre più grandi (inflazione al 4%) e sempre più irrisolti, il piccolo giocoliere cena con i grandi imprenditori (quelli che in grandi periodi recessivi amplificano i dividendi e spopolano con la CIGS) e governa per decreto…(le assonanze con il testa pelata del ventennio sono sempre meno impercettibili)… e noi grande opposizione cosa facciamo….??? Ci dilaniamo, discutiamo, cerchiamo alleanze, ci appiattiamo sull’agenda del governo, cerchiamo convergenze, discutiamo su modelli elettorali improbabili senza neanche renderci conto che l’ultima cosa che vuol fare questo governo è cambiare la legge elettorale…bisogna muovere la gente..parliamo, mobilitiamo i grembiuli in senso positivo…altre piazza Navona non ci servono..
buona domenica a tutti
Oleg
A proposito di questione morale:
28 luglio 1981
28 luglio 2008
I cittadini democratici si interrogano su
LA QUESTIONE MORALE
a 27 anni dall’intervista di Scalfari a Berlinguer
Valori e parole da ritrovare
Libreria BIBLI – lunedì 27 luglio – ore 19,00
Via dei Fienaroli, 28 – Trastevere – Roma
E’ una serata aperta tutti.
info: 335 5971138 – 328 9556996 – 328 1148370
Abbiamo anche aperto un blog. Se non si può partecipare si può lasciare un commento.
http://www.laquestionemorale.blogspot.com
Ivan, se sei a Roma ti aspettiamo. Se no, posta sul blog e poi lo leggiamo durante la serata.
E scusa l’invadenza.
ah, ma allora si può parlare del caso Del Turco!
credevo ci fosse una specie di maledizione tipo Voldemort
A sentire sta storia di Bossi e del suo dito all’inno nazionale vien solo da ridere…pover’uomo, come il figlio, anche lui deve aver studiato poco, come poco consoni sono stati gli interventi del Fini e dello Schifani…bastava che qualcuno spiegasse al nostro braveheart il significato di quel “schiava di Roma” con un cicinin di analisi logica!
Un colpo al cerchio e uno al cerchio…
Un colpo al cerchio e uno al cerchio…