20 Agosto 2008

Che tempi, signora mia!

Diario, Laicità

getoverit.jpgGiornalismo che vorremmo vedere bandito da un paese civile. Il cumulo di pregiudizi, ignoranza e arretratezza mentale che contiene la notizia dal Corriere della Sera dell’omicidio di un architetto – probabilmente gay – a Roma, è il classico esempio di come l’omofobia trovi sempre terreno fertile in Italia e di come la stampa – in modo del tutto simile alla politica – si sia ormai completamente abbandonata ad una mentalità bigotta degna dei peggiori anni cinquanta. In una ventina di righe si trova tutto un bazar di luoghi comuni dell’omofobia che definire ributtanti è assolutamente un complimento.

Vediamo. 1. Il morto a 59 anni aveva una badante. Attenzione: non una colf. Una badante. Se sei etero, hai 59 anni e una signora ti stira le camicie due volte a settimana hai una colf; se sei gay, hai invece chiaramente bisogno di una badante.

2. Nonostante la pozza di sangue e la profonda ferita al capo la tesi dell’omicidio è per il momento solo “prevalente“: e già, dato che si è escluso che il morto fosse parente di Wile Coyote, le probabilità che si sia staccato un pezzo di roccia del Gran Canyon precipitando addosso all’architetto che stava in realtà tendendo un agguato a Beep Beep sono, secondo gli investigatori, abbastanza remote. Si cercano ancora tuttavia possibili tracce di frenata di struzzo sul pavimento del soggiorno.

3. Il morto non era semplicemente omosessuale era invece, “secondo indiscrezioni”, un omosessuale. Uno di un’altra tribù. Peccato che non siano neri come i negri questi omosessuali, sennò si potrebbero puntare anche loro con il dito (“mamma, mamma oggi ho visto un omosessuale!”) e non servirebbero tutte queste sottili indiscrezioni così difficili da reperire.

4. “Il delitto quindi potrebbe esser maturato negli ambienti gay“: sì, come tutti i milioni di omicidi, stupri, violenze e schifezze di ogni genere che si consumano negli ambienti eterosessuali senza che nessuno pensi di far passare eventualmente il messaggio che se sei un uomo eterosessuale ed entri nella casa di una donna eterosessuale (o viceversa) prima o poi uno dei due finirà per ricevere – in qualche modo meritandosela: la prossima volta stai più attento a chi ricevi in casa – una coltellata.

5. Ovviamente, essendo gay, l’uomo viveva da solo e – ma il giornalista non lo dice, si limita a suggerirlo – faceva una vita di merda. Ah, e da poco aveva cominciato a fare l’editore. Eh sì, molto meglio l’editore che l’architetto che, si sa, poi i gay fanno molto bene nelle professioni creative. Vero, anche il cugino di una mia collega pare che sia gay e da poco si è trasferito a Londra e ora fa lo stilista. Davvero? Un cugino omosessuale? Ma che disgrazia per la famiglia! Pensa la povera mamma! Ma sì, non me lo dica… che poi magari il morto non era proprio un architetto, magari in realtà faceva l’arredatore, il che alla fin fine spiegherebbe tutto… Certo, però che tempi, signora mia…

35 risposte a “Che tempi, signora mia!”

  1. antonella ha detto:

    La notazione del giornalista sulla presenza di una ‘badante’ e non di una colf è veramente subdola.
    La necessità di una badante, infatti, presuppone vecchiezza e magari necessità di qualcuno che ti pulisca il culo (con licenza parlando),
    proiettando così d’amblè l’immagine del vecchio laido che ancora pensa a fare sesso coi ragazzini invece di starsene contento e contenuto dentro il suo pannolone.
    A 59 anni! Ma per piacere…

  2. antonella ha detto:

    La notazione del giornalista sulla presenza di una ‘badante’ e non di una colf è veramente subdola.
    La necessità di una badante, infatti, presuppone vecchiezza e magari necessità di qualcuno che ti pulisca il culo (con licenza parlando),
    proiettando così d’amblè l’immagine del vecchio laido che ancora pensa a fare sesso coi ragazzini invece di starsene contento e contenuto dentro il suo pannolone.
    A 59 anni! Ma per piacere…

  3. simonamelani ha detto:

    La cosa scandalosa è che un articolo del genere sia considerato un normale pezzo di giornalismo e che questi “dettagli” li vediamo solo in pochi…

  4. mario ha detto:

    Repubblica, per una volta, non usa toni scandalistici.

  5. mario ha detto:

    Nel commento precedente devo avere sbagliato qualcosa nell’Html. Il link alla notizia è http://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/cronaca/architetto-ucciso/architetto-ucciso/architetto-ucciso.html?rss

  6. mario ha detto:

    Nel commento precedente devo avere sbagliato qualcosa nell’Html. Il link alla notizia è http://www.repubblica.it/2008/08/sezioni/cronaca/architetto-ucciso/architetto-ucciso/architetto-ucciso.html?rss

  7. Giulia ha detto:

    Perché, la notizia sul matrimonio di Ellen DeGeneres che anni fa “decise di rendere pubblica e ostentare la sua omosessualità” ti è sfuggita?
    Che fatica, che fatica.

  8. Dom & max ha detto:

    purtroppo il corriere si sta confermando sempre più un giornale inutile e superficiale
    non hanno nemmeno il coraggio di mettere il nome del fantastico giornalista che ha scritto questo articolo (articolo?)
    come si fa a rispondere per le rime a questo soggetto?
    chissà perchè si vuole far passare il messaggio che se un uomo va con una prostituta, è una normale session di sesso.
    se un gay va un uomo è addirittura un “festino”!!!!
    ma questi gay una tranquilla trombata non riescono a farsela? devono per forza organizzare un festino???
    Esagerati!!
    e poi la badante…..che tristezza!
    che paese di merda
    Dom & Max

  9. Dom & max ha detto:

    purtroppo il corriere si sta confermando sempre più un giornale inutile e superficiale
    non hanno nemmeno il coraggio di mettere il nome del fantastico giornalista che ha scritto questo articolo (articolo?)
    come si fa a rispondere per le rime a questo soggetto?
    chissà perchè si vuole far passare il messaggio che se un uomo va con una prostituta, è una normale session di sesso.
    se un gay va un uomo è addirittura un “festino”!!!!
    ma questi gay una tranquilla trombata non riescono a farsela? devono per forza organizzare un festino???
    Esagerati!!
    e poi la badante…..che tristezza!
    che paese di merda
    Dom & Max

  10. Dom & max ha detto:

    purtroppo il corriere si sta confermando sempre più un giornale inutile e superficiale
    non hanno nemmeno il coraggio di mettere il nome del fantastico giornalista che ha scritto questo articolo (articolo?)
    come si fa a rispondere per le rime a questo soggetto?
    chissà perchè si vuole far passare il messaggio che se un uomo va con una prostituta, è una normale session di sesso.
    se un gay va un uomo è addirittura un “festino”!!!!
    ma questi gay una tranquilla trombata non riescono a farsela? devono per forza organizzare un festino???
    Esagerati!!
    e poi la badante…..che tristezza!
    che paese di merda
    Dom & Max

  11. Dom & max ha detto:

    purtroppo il corriere si sta confermando sempre più un giornale inutile e superficiale
    non hanno nemmeno il coraggio di mettere il nome del fantastico giornalista che ha scritto questo articolo (articolo?)
    come si fa a rispondere per le rime a questo soggetto?
    chissà perchè si vuole far passare il messaggio che se un uomo va con una prostituta, è una normale session di sesso.
    se un gay va un uomo è addirittura un “festino”!!!!
    ma questi gay una tranquilla trombata non riescono a farsela? devono per forza organizzare un festino???
    Esagerati!!
    e poi la badante…..che tristezza!
    che paese di merda
    Dom & Max

  12. cacioman ha detto:

    Aggiungo che nell’articolo del Corriere non si riporta il nome dell’ucciso. Dopo tutte quel bel condensato di allusioni questa e’ un’applicazione veramente pelosa della privacy (indicativa che per il Corriere c’e’ proprio qualcosa di cui vergognarsi).
    Io comunque sto tranquillo: non frequento ambienti gay, ho solo qualche amico utile per poter dire “anche io ho amici gay”.
    Ciao

  13. Paolo ha detto:

    E vogliamo parlare dell’egiziano morto di colera a Milano o della cinese che butta il bambino dalla finestra di una palazzina abitata prevalentemente da immigrati o del rapinatore quasi certamente romeno?
    Immagino che essere rapinati da un italiani sia tutta un’altra cosa e ovviamente solo un lurido immigrato puo’ morire di colera o una cinese essere cosi crudele con un povero bambino
    Ma i media Italiani sono ancora nel 1963

  14. Paolo ha detto:

    E vogliamo parlare dell’egiziano morto di colera a Milano o della cinese che butta il bambino dalla finestra di una palazzina abitata prevalentemente da immigrati o del rapinatore quasi certamente romeno?
    Immagino che essere rapinati da un italiani sia tutta un’altra cosa e ovviamente solo un lurido immigrato puo’ morire di colera o una cinese essere cosi crudele con un povero bambino
    Ma i media Italiani sono ancora nel 1963

  15. nome04 ha detto:

    E gli italiani in genere in che anno sono?

  16. augusto ha detto:

    prima che sia troppo tardi diamoci da fare, aiutateci VOI, magari anche quelli del LOFT

  17. augusto ha detto:

    il Corriere, le bimbe ROM affogate, la ragazza nigeriana traumatizzata in cella di sicurezza a Parma,
    il Tibet, Guantanamo e Abu Ghraib e molto altro ancora; per fortuna ci siete Voi, Vi prego uniamoci prima che sia troppo tardi, risalire è dura fatica. Viva l’Uomo, possibilmente sapiens.

  18. augusto ha detto:

    il Corriere, le bimbe ROM affogate, la ragazza nigeriana traumatizzata in cella di sicurezza a Parma,
    il Tibet, Guantanamo e Abu Ghraib e molto altro ancora; per fortuna ci siete Voi, Vi prego uniamoci prima che sia troppo tardi, risalire è dura fatica. Viva l’Uomo, possibilmente sapiens.

  19. augusto ha detto:

    da quasi 15 anni, mi vergogno di essere italiano; da qualche tempo ancora di più; forse qualcuno nel LOFT dovrebbe riuscire a pensare, se ne è ancora caapace. Mi tormentano le bimbe ROM affogate, la ragazza nigeriana buttata a terra in una cella di sicurezza(?) da Corriere mi difendo, non lo leggerò mai più. Sarà un lavoro di lunga lena, dobbiamo aiutarVI anche noi, comuni cittadini, uniamoci tutti o per la Civiltà Europea sarà il disaatro.

  20. sam ha detto:

    “Il delitto quindi potrebbe esser maturato negli ambienti gay”. Questa sì che è da anni ’50.
    C’è da dire che inconsapevolmente ha ragione. La mia casa, per esempio, è un ambiente gay. Non so se intendeva la stessa cosa per quel povero architetto..

  21. sam ha detto:

    “Il delitto quindi potrebbe esser maturato negli ambienti gay”. Questa sì che è da anni ’50.
    C’è da dire che inconsapevolmente ha ragione. La mia casa, per esempio, è un ambiente gay. Non so se intendeva la stessa cosa per quel povero architetto..

  22. luca mastellaro ha detto:

    verissimo. un articolo del genere passa per essere un normale pezzo di giornalismo e nessuno fa caso ai dettagli che, più che un pezzo di giornalismo, lo fa essere un pezzo di merda.
    saluti

  23. alexandros ha detto:

    ma di che ci si lamenta l’Italia e un paese di vecchi e quindi tutto è adeguato

  24. alexandros ha detto:

    ma di che ci si lamenta l’Italia e un paese di vecchi e quindi tutto è adeguato

  25. alexandros ha detto:

    ma di che ci si lamenta l’Italia e un paese di vecchi e quindi tutto è adeguato

  26. alexandros ha detto:

    ma di che ci si lamenta l’Italia e un paese di vecchi e quindi tutto è adeguato

  27. antonella ha detto:

    Vogliamo parlare del fatto che i media italiani prefersicano parlare di ‘giallo’ (giallo!) nella morte del povero steward italiano nell’incidente aereo di madrid, insieme a ‘un bambino’ che però non era figlio suo e comunque gli voleva tanto bene.???
    Arrampicarsi sugli specchi, usare circonlocuzioni incredibili,
    distorcere la realtà degli affetti senza pietà di fronte al dolore: TUTTO, TUTTO! pur di non dire che
    Domenico Riso è tragicamente ma semplicemente morto con la sua famiglia, formata dal suo compagno e dal loro bambino, mentre tutti e tre stavano andando in vacanza alle canarie.

  28. Arin ha detto:

    Haha, e poi ci lamentiamo che c’è la ”fuga dei cervelli”. Mi stupirei del contrario, come si può vivere in un paese in queste condizioni?

  29. Arin ha detto:

    Haha, e poi ci lamentiamo che c’è la ”fuga dei cervelli”. Mi stupirei del contrario, come si può vivere in un paese in queste condizioni?

  30. angela ha detto:

    e adesso.. poverino considerando che è giovane, straniero e non sapeva di aver commesso omicidio… e poi l’altro era gay ! e quindi un essere umano di poca considerazione ! Il Muscocea si fa due/tre anni di carcere o ancor meglio lo rispediscono in patria perché sprovvisto di permesso soggiorno… e questa brava, sfortunata persona ricomincia il suo giuoco ma arricchito da un’esperienza in più : non lasciare impronte ! Inutile avere in Italia un corpo di Polizia efficientissimo se poi le nostre leggi si interpretano male scoraggiando gli italiani ad aver fiducia nella giustizia. Fino ad adesso non abbiamo mai avuto uno, dico un unico esempio che possa dare l’avvio al domino per curare questa nuova piaga di delinquenza. Egregi politici e magistrati questo sarebbe il vostro lavoro e dovere, ricordatevelo tra un negoziato e l’altro, ve lo chiediamo, con rispetto, per tutti i nostri figli, ascoltateci. Comunque un grossissimo grazie di esistere e lavorare bene alle forze di Polizia che ancora una volta hanno dimostrato di operare bene,
    bravi !!! Fosse per me invertirei le parti : lo stipendio dei politici e magistrati a voi e il vostro a loro – ONORE AL MERITO

  31. Franco ha detto:

    Viviamo in un paese di merda, l’ho sempre pensato, ed il primo pensiero che faccio ogni volta che torno dalle ferie.
    Un esempio, ero a Toronto col mio compagno, mia sorella e il suo compagno.
    Arriviamo al tourist information, e subito mi balza all’occhio come sulla guida della citta’ , fra gli eventi annuali principali, compaia il gaypride, descritto come una festosa manifestazione da non perdere.
    Poco piu’ in la’ vedo un opuscoletto dove si pubblicizza il sevizio per organizzare al meglio il proprio same sex marriage, con tanto di foto di bei ragazzotti in abito da cerimonia.
    Al bed&breakfast a colazione la padrona di casa esordisce cosi’:
    “Today we have an ‘italian family” having breakfast with us!”
    Sapendo che eravamo fratello e sorella coi rispettivi compagni (visto che ci eravamo presentati cosi’ il giorno dell’arrivo).
    Gia’, altrove siamo un italian family, in italia siamo due coppie, una di froci e l’altra di due che non si vogliono sposare.

  32. bnyqaxvajijf ha detto:

    They put paid to try it themselves. Andthis my bottom, im really http://porsche-guidry.blogsexe.net >shemales fucking girls isnt neededand neither.

  33. mbesde ha detto:

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  34. ehrapxeqraj ha detto:

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  35. cudruvoxje ha detto:

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