Di seguito un mio commento uscito su “L’Unità” di oggi, nella sezione “Uno, due, tre… Liberi tutti!”.
Sono moltissimi gli omosessuali che vivono un’intera vita senza condividerla con la propria famiglia di provenienza. Non è un impresa facile: una vita è una cosa grossa, ingombrante, non accetta che la si chiuda o la si confini, ce n’è sempre un pezzo che sfugge anche al controllo più rigoroso: non c’è cassetto che possa contenere tutte le foto, non c’è silenzio che possa ingoiare tutte le parole, non c’è una casa che possa nascondere tutte le tracce di una convivenza, non c’è riservatezza che possa nascondere tutta la gioia e tutto il dolore senza lasciarne trapelare un poco, prima o poi.
Nonostante gli indizi molte famiglie decidono, consapevolmente o meno, di non vedere. E’ una scelta alla fine sempre dolorosa, che vicendevolmente esclude da momenti essenziali della vita ed è una scelta che finisce soltanto con il rimandare problemi e conversazioni a data da destinarsi. Se quel momento poi coincide con la morte di chi si nascondeva è in fondo più comodo e più semplice negare, provare a cancellare i fatti e le persone, mettere su uno spettacolo che rappresenti non la persona che ci ha lasciati, ma quello che avremmo voluto che fosse. Non le cose che non capivamo, ma le spiegazioni che ci eravamo dati. Pazienza se questo significa cancellare anche il passato di chi, morendo, ha già definitivamente perso il futuro.
C’è una bella campagna pubblicitaria che si vede in questi giorni nella metropolitana di Londra. Sono manifesti di un rosso acceso con una grossa scritta che dice una cosa molto semplice: «Alcune persone sono gay. Fatevene una ragione!». E già perché questo pare il problema, a tutte le latitudini: quello di farsene una ragione, quello di capire che per quanto si decida di ignorare che esistono milioni di persone omosessuali, per quanto la politica e la società si dibattano nella più assoluta incapacità di prenderne atto, nonostante tutto questo la vita delle persone non può che procedere comunque. La gente si incontra, si ama, mette su casa e famiglia senza aspettare il permesso di nessuno, che ci sia una legge o no, che gli altri comprendano oppure no.
Pensare che tutto questo abbia soltanto a che fare con il sesso e che non abbia invece ripercussioni pesanti sulla vita della nostra comunità è un modo come un altro per mantenere una situazione di sostanziale ingiustizia nella quale ad alcuni cittadini sono negati diritti. Pensare, come talvolta si fa, che l’omosessualità si riduca soltanto all’attrazione fisica verso persone del proprio sesso sarebbe come negare ogni valenza sociale, sentimentale e di progetto di vita a tutte le tappe che scandiscono la vita di un eterosessuale e che hanno in qualche modo a vedere con la sua sessualità: matrimonio, figli, ricorrenze in famiglia. Basterebbe forse cominciare tutti insieme da qui: ricordando che l’orientamento sessuale, quale che sia, ha sempre a che fare con la vita, di tutti e tutta intera.
28 risposte a “Get over it!”
Bravo, molto molto giusto. E, come al solito, scritto in maniera esemplare.
Grazie
Belle parole, complimenti.
Cercherò di essere sintetico, l’omosessualità esiste da sempre è un fatto comunemente accettato e accertato dalla notte dei tempi…cio’ non toglie che tale comportamento sia estraneo alla maggior parte degli esseri umani che faticano a trovarlo normale ma che in buona sostanza convivono con gli omosessuali senza fregarsene granché.. finché quest’ultimo gruppo non comincia a pretendere delle leggi “ad comunitatem” che danno la percezione di puntare a cambiare il modello di famiglia eterosessuale sulla quale ancora si basa la riproduzione della specie (e se il Vaticano ha successo è perché fa leva sugli unici interessi reali degli individui soprattutto dei più semplici: rassicurazione davanti alla morte e ansia di riprodursi, due facce delle stessa medaglia). Ergo cari amici gay alla maggioranza della gente soprattutto la più semplice le leggi che reclamate, giustamente aggiungo io, e con toni accorati come sa fare scalpha, risulteranno sempre estranee, indigeste al meglio tollerate…FATEVENE UNA RAGIONE E SMETTETELA DI ROMPERE…
Cercherò di essere sintetico, l’omosessualità esiste da sempre è un fatto comunemente accettato e accertato dalla notte dei tempi…cio’ non toglie che tale comportamento sia estraneo alla maggior parte degli esseri umani che faticano a trovarlo normale ma che in buona sostanza convivono con gli omosessuali senza fregarsene granché.. finché quest’ultimo gruppo non comincia a pretendere delle leggi “ad comunitatem” che danno la percezione di puntare a cambiare il modello di famiglia eterosessuale sulla quale ancora si basa la riproduzione della specie (e se il Vaticano ha successo è perché fa leva sugli unici interessi reali degli individui soprattutto dei più semplici: rassicurazione davanti alla morte e ansia di riprodursi, due facce delle stessa medaglia). Ergo cari amici gay alla maggioranza della gente soprattutto la più semplice le leggi che reclamate, giustamente aggiungo io, e con toni accorati come sa fare scalpha, risulteranno sempre estranee, indigeste al meglio tollerate…FATEVENE UNA RAGIONE E SMETTETELA DI ROMPERE…
…Ovviamente a condizione che la regola si applichi anche a tutti gli eterosessuali sterili ed incapaci di riprodursi. Pero’, Renato, ammettilo: che tristezza metterla tutta sul piano della riproduzione. A dar retta a te (e al Vaticano) non ci deve essere una gran differenza tra una coppia di eterosessuali e un toro e una vacca. E io che pensavo a cose come l’amore, la solidarieta’, i vincoli affettivi. Sara’ che noi gay siamo troppo cerebrali. In ogni caso, contento tu…
Caro Piero, solo per puntualizzare che non volevo offendere nessuno.. la storia della vacca purtroppo è vera, me ne dolgo ma è così… io non sono d’accordo con il Vat, dico solo che sono bravi e ci sanno fare a cogliere le pulsioni della gente comune (che – per toccare un tema caro a scalpha – ODIA LA MERITOCRAZIA)…il Vat. tra l’altro è un posto pienissimo di omosessuali o di gente che ha seri dilemmi di sessualità….cmq in bocca al lupo Piero e senza rancore…
Caro Piero, solo per puntualizzare che non volevo offendere nessuno.. la storia della vacca purtroppo è vera, me ne dolgo ma è così… io non sono d’accordo con il Vat, dico solo che sono bravi e ci sanno fare a cogliere le pulsioni della gente comune (che – per toccare un tema caro a scalpha – ODIA LA MERITOCRAZIA)…il Vat. tra l’altro è un posto pienissimo di omosessuali o di gente che ha seri dilemmi di sessualità….cmq in bocca al lupo Piero e senza rancore…
Renato, se non ci fossero state persone che faticosamente hanno tentato di cambiare i pregiudizi nella zucca della gente oggi;
1) avremmo ancora la schiavitù (accettata fino a fine ‘800 dalla Chiesa)
2) saremmo convinti che i neri sono una razza inferiore
3) saremmo convinti che le donne devono essere sottomesse all’uomo (è scritto nella bibbia….)
4) ….etc….
Fortunatamente c’è sempre chi non se ne fa una ragione.
caro Renato,
grazie per la sinteticita’ con cui hai raccolto i soliti luoghi comuni e preconcetti tipici dell’omofobia e che tanto rende questo paese lontano da molti paesi europei.
Se permetti, IO ROMPERO’ FINCHE’ SCAMPO PER I DIRITTI MIEI E DELLA MIA FAMIGLIA.
Fattene una ragione pure tu.
Franco
caro Renato,
grazie per la sinteticita’ con cui hai raccolto i soliti luoghi comuni e preconcetti tipici dell’omofobia e che tanto rende questo paese lontano da molti paesi europei.
Se permetti, IO ROMPERO’ FINCHE’ SCAMPO PER I DIRITTI MIEI E DELLA MIA FAMIGLIA.
Fattene una ragione pure tu.
Franco
Seguendo il pensiero omofobico e discriminatorio di Renato, e applicandolo a – chessò – i diritti civili dei neri negli USA, questi avrebbero dovuto “FARSI UNA RAGIONE” del fatto che la maggioranza degli statunitensi sarebbe stata bianca per almeno altri 80 anni e non avrebbero quindi dovuto rompere con richieste “ad comunitatem”.
Mi domando: ma quanto pusillanimi occorre essere per scrivere le michiate di Renato?
Caro Renato,
in un paese in cui si fanno le leggi ad personam, non vedo davvero perchè non dovrebbero esserci anche delle leggi “ad comunitatem”.
Ti ricordo inoltre che nessun omosessuale si sognerebbe di stravolgere il concetto di famiglia. Tutti nasciamo all’interno di una famiglia, e tutti desideriamo solo creare un ambiente simile in età adulta. Nel senso più laico e meno religioso possibile. Per fortuna la Chiesa non ha mai contato niente in casa mia, nè mai conterà qualcosa. Il che è stato fondamentale per farmi accettare in tempi brevissimi in quanto omosessuale dai miei genitori.
Tornando all’argomento mi sorprende invece molto che a Londra vi sia bisogno di utilizzare cartelloni di questo tipo: sono sicuramente d’effetto, ma non pensavo ce ne fosse ormai bisogno in una metropoli del genere.
Caro Renato,
in un paese in cui si fanno le leggi ad personam, non vedo davvero perchè non dovrebbero esserci anche delle leggi “ad comunitatem”.
Ti ricordo inoltre che nessun omosessuale si sognerebbe di stravolgere il concetto di famiglia. Tutti nasciamo all’interno di una famiglia, e tutti desideriamo solo creare un ambiente simile in età adulta. Nel senso più laico e meno religioso possibile. Per fortuna la Chiesa non ha mai contato niente in casa mia, nè mai conterà qualcosa. Il che è stato fondamentale per farmi accettare in tempi brevissimi in quanto omosessuale dai miei genitori.
Tornando all’argomento mi sorprende invece molto che a Londra vi sia bisogno di utilizzare cartelloni di questo tipo: sono sicuramente d’effetto, ma non pensavo ce ne fosse ormai bisogno in una metropoli del genere.
Lascio un commento postumo a chi avrà la pazienza di leggerlo. Ribadendo che io non ho insultato nessuno contrariamente a quel gentleman di Anellidifumo (nomen omen: vuoto ed evanescente) che non legge neanche i messaggi e mi scrive sconcezze. Va be’ me ne farò una ragione.
@ anellidifumo, io non ho scritto che bisogna farsi una ragione dell’inesistenza delle leggi “ad comunitatem” che anzi, come ho scritto nel primo messaggio, considero sacrosante (almeno per le unioni civili e tutto quel che ne consegue, con un caveat per le adozioni) …ho detto solo che esse risulteranno poco comprensibili per la maggioranza della popolazione, e infatti in manifesti di Londra puntavano esattamente a questo a fer digerire ai Londinesi leggi che laggiù esistono da un bel pezzo….
Idem con patate per Roberto che almeno ha il buon gusto di non offendere. Io non ho scritto che gli omosessuali vogliono stravolgere il concetto di famiglia bensì che” danno la percezione di puntare a cambiare il modello di famiglia eterosessuale” il che giustifica i manifesti di Londra.
Mi dispiace per il malinteso e saluti a tutti…
By Renato Ricci on September 3, 2008 10:26 AM
Lascio un commento postumo a chi avrà la pazienza di leggerlo. Ribadendo che io non ho insultato nessuno contrariamente a quel gentleman di Anellidifumo (nomen omen: vuoto ed evanescente) che non legge neanche i messaggi e mi scrive sconcezze. Va be’ me ne farò una ragione.
@ anellidifumo, io non ho scritto che bisogna farsi una ragione dell’inesistenza delle leggi “ad comunitatem” che anzi, come ho scritto nel primo messaggio, considero sacrosante (almeno per le unioni civili e tutto quel che ne consegue, con un caveat per le adozioni) …ho detto solo che esse risulteranno poco comprensibili per la maggioranza della popolazione, e infatti in manifesti di Londra puntavano esattamente a questo a fer digerire ai Londinesi leggi che laggiù esistono da un bel pezzo….
Idem con patate per Roberto che almeno ha il buon gusto di non offendere. Io non ho scritto che gli omosessuali vogliono stravolgere il concetto di famiglia bensì che” danno la percezione di puntare a cambiare il modello di famiglia eterosessuale” il che giustifica i manifesti di Londra.
Mi dispiace per il malinteso e saluti a tutti…
By Renato Ricci on September 3, 2008 10:26 AM
Lascio un commento postumo a chi avrà la pazienza di leggerlo. Ribadendo che io non ho insultato nessuno contrariamente a quel gentleman di Anellidifumo (nomen omen: vuoto ed evanescente) che non legge neanche i messaggi e mi scrive sconcezze. Va be’ me ne farò una ragione.
@ anellidifumo, io non ho scritto che bisogna farsi una ragione dell’inesistenza delle leggi “ad comunitatem” che anzi, come ho scritto nel primo messaggio, considero sacrosante (almeno per le unioni civili e tutto quel che ne consegue, con un caveat per le adozioni) …ho detto solo che esse risulteranno poco comprensibili per la maggioranza della popolazione, e infatti in manifesti di Londra puntavano esattamente a questo a fer digerire ai Londinesi leggi che laggiù esistono da un bel pezzo….
Idem con patate per Roberto che almeno ha il buon gusto di non offendere. Io non ho scritto che gli omosessuali vogliono stravolgere il concetto di famiglia bensì che” danno la percezione di puntare a cambiare il modello di famiglia eterosessuale” il che giustifica i manifesti di Londra.
Mi dispiace per il malinteso e saluti a tutti…
@ Renato Ricci: per rispondere alle tue osservazioni, posso citarti un piccolo episodio che mi è successo qualche tempo fa.
Poichè sono un tantinello bastardo dentro quando mi ci metto, con l’aiuto di wikipedia (altrimenti dove le trovavo tutte quelle citazioni?) ho mandato questa mail alla stazione radio spagnola che dicono sia la voce ufficiosa dell’Opus Dei. Avevo sentito poco prima una speaker/esperta dire serissima che l’Omosessualità, secondo la Bibbia (Lev.18:22) e’ un abominio, e non può essere tollerata in alcun caso.
Le ho mandato questa mail (che traduco).
“Cara Dottoressa, le scrivo per ringraziarla del suo lavoro educativo sulle leggi del Signore. Ho imparato davvero molto dal suo programma, ed ho cercato di dividere tale conoscenza con più persone possibile. Adesso, quando qualcuno tenta di difendere lo stile di vita omosessuale, gli ricordo semplicemente che Levitico 18:22 si afferma che ciò è un abominio. Fine della discussione.
Però, avrei bisogno di alcuni consigli da lei, a riguardo di altre leggi specifiche e come applicarle.
1. Vorrei vendere mia figlia come schiava, come sancisce Esodo 21:7. Quale pensa sarebbe un buon prezzo di vendita?
2. Quando do fuoco ad un toro sull’altare sacrificale, so dalle scritture che ciò produce un piacevole profumo per il Signore. (Lev.1.9) Il problema è con i miei vicini. I blasfemi sostengono che l’odore non è piacevole per loro. Con cosa posso percuoterli?
3. So che posso avere contatti con una donna quando non ha le mestruazioni. (Lev.15: 19 – 24.) Il problema è: come faccio a chiederle questa cosa? Molte donne s’offendono.
4. Lev. 25:44 afferma che potrei possedere degli schiavi, sia maschi che femmine, a patto che essi siano acquistati in nazioni straniere.Un mio amico afferma che questo si può fare con i filippini, ma non con i francesi. Può farmi capire meglio? Perché non posso possedere schiavi francesi?
5. Un mio vicino insiste per lavorare di Sabato. Esodo 35:2 dice chiaramente che dovrebbe essere messo a morte. Sono moralmente obbligato ad ucciderlo personalmente? E in che modo?
6. Un mio amico ha la sensazione che anche se mangiare crostacei è un abominio (Lev. 11:10), lo è meno dell’omosessualità. Non sono d’accordo. Può illuminarci sulla questione?
7. Lev. 21:20 afferma che non posso avvicinarmi all’altare di Dio se ho difetti di vista. Purtroppo uso occhiali per leggere. La mia vista deve per forza essere 10 decimi o c’è qualche scappatoia al problema?
8. Molti dei miei amici maschi usano rasarsi i capelli, compresi quelli vicino alle tempie, anche se questo è espressamente vietato dalla Bibbia (Lev 19:27). In che modo devono metterli a morte?
9. In Lev 11:6-8 viene detto che toccare la pelle di maiale morto rende impuri. Per giocare a pallone debbo quindi indossare dei guanti? E quando la sfera di cuoio viene a contatto col mio ginocchio nudo, la cosa mi rende impuro?
10. Mio zio possiede una fattoria. E’ andato contro Lev. 19:19, poiché ha piantato due diversi tipi di ortaggi nello stesso campo; anche sua moglie ha violato lo stesso passo, perché usa indossare vesti di due tipi diversi di tessuto (cotone/acrilico). Non solo: mio zio bestemmia a tutto andare. Devo tutti gli empi e lapidarli come prescrivono le scritture? Non potrei, più semplicemente, dargli fuoco mentre dormono, come saggiamente consiglia Lev 20:14 per le persone che giacciono con consanguinei?
So che Lei ha studiato approfonditamente questi argomenti, per cui sono sicuro che potrà rispondermi a queste semplici domande.
Nell’occasione, la ringrazio ancora per ricordare a tutti noi che la parola di Dio è eterna e immutabile.
Sempre suo ammiratore devoto,
F. N.”
Chissà perchè, dopo tanto tempo ancora non mi ha risposto… ^____^
Ricci dice una cosa giusta: il problema non è l’esistenza degli omosessuali ma le idee che si sono messi in testa. Gli omosessuali si sono messi in testa di avere dei diritti e ora pretendono di farsi rispettare. Che tempi.
Però dice una cosa falsa, ovvero che sia “la gente semplice” a non volere l’eguaglianza. Non so cosa intenda per “gente semplice”, non so se intenda il “popolo” in nome del quale un tizio decise, qualche anno fa, di ammazzare sei milioni di ebrei (e, già che c’era, qualche decina di omosessuali). La mia esperienza è che invece la “gente semplice” è capace di rispetto molto più delle élite populiste che, nel nome della “gente semplice”, fanno le peggiori porcherie.
Siamo tutti “gente semplice”. Qualcuno, però, ogni tanto si alza in piedi e comincia a parlare a nome della “gente”, non si sa in base a cosa.
Ricci dice una cosa giusta: il problema non è l’esistenza degli omosessuali ma le idee che si sono messi in testa. Gli omosessuali si sono messi in testa di avere dei diritti e ora pretendono di farsi rispettare. Che tempi.
Però dice una cosa falsa, ovvero che sia “la gente semplice” a non volere l’eguaglianza. Non so cosa intenda per “gente semplice”, non so se intenda il “popolo” in nome del quale un tizio decise, qualche anno fa, di ammazzare sei milioni di ebrei (e, già che c’era, qualche decina di omosessuali). La mia esperienza è che invece la “gente semplice” è capace di rispetto molto più delle élite populiste che, nel nome della “gente semplice”, fanno le peggiori porcherie.
Siamo tutti “gente semplice”. Qualcuno, però, ogni tanto si alza in piedi e comincia a parlare a nome della “gente”, non si sa in base a cosa.
@Renato,
nel mio caso e’ stato il tuo “smettetela di rompere” ad infastidire e offendere, quindi non sorprenderti se qualcuno ha poi raccolto la tua poco elegante richiesta, per di piu’ a valle di una serie di affermazioni trite e ritrite.
Ci mancava la frasetta del tipo “ho un sacco di amici gay”, ma ci sei arrivato vicino quando ci hai gentilmente apostrofato come “cari amici gay”, ammazzandoci poi in tutto il discorso che ovviamente tu riportavi solo a titolo di cronaca, per illuminarci, perche’ ci vuoi bene e ti spiace vederci sbattere contro il muro per inutili questioni che alla ggente semplice non interessano.
@ franco, mi scuso e mi riscuso se il non rompere t’ha offeso…sarebbe bello che le leggi che riguardano i diritti civili delle coppie omosessuali fossero approvati e tornassimo tutti a parlare d’altro….lo “smettetela di rompere” era piuttosto riferito al fatto che la entusiastica condivisione delle finalità del movimento GTLB da parte della maggioranza del Paese pare obiettivo alquanto ottimista…
il problema non sono io ma sono i manifesti di Londra, dai quali è partita la discussione.. a Londra le leggi in questione ci sono da tempo…. allora mi spieghi la necessità di quei manifesti? Solo quello ho cercato di spiegare… che la tolleranza è una cosa …e quella a Londra c’è.. l’accettazione e la condivisione sono cose diverse che a quanto pare anche a Londra scarseggiano…un saluto…
grazie per le scuse.
Tornando al topic, i cartelloni pubblicitari servono anche in una citta’ come Londra perche’, se una legge ha l’effetto immediato di eliminare alcune discriminazioni, dall’altro e’ importante diffondere una cultura di tolleranza e rispetto a cui quella legge si e’ ispirata.
Renato, ribadisco il punto: non ci si può nascondere dietro l’opinione presunta della “ggente”. Se una cosa è giusta, è giusta. Se è sbagliata, è sbagliata. Sarebbe giusto che ciascuno prendesse posizione sulla base delle sue convinzioni e non su quello che presume essere l’opinione della maggioranza. Mi sembra un modo meschino per giustificare posizioni che non si ha il coraggio di dichiarare proprie.
Ciò detto, io penso che le persone, anche in Italia, siano molto più evolute di quanto pensino i politici, i giornalisti e gli studiosi. Se negli anni Settanta un popolo di semianalfabeti ha voluto l’aborto legalizzato e il divorzio, vuol dire che la deriva iraniana voluta dai nostri politici si può ancora rovesciare.
Caro Selfs, io cercavo di allontanare il dibattito da personalismi inutili e di ragionare dell’opinione pubblica e del significato da attribuire ai manifesti di Londra cosa molto più interessante delle mie opinioni personali, che peraltro ho scritto chiaramente sin dal primo messaggio pubblicato….se vuoi dirmi la tua a proposito mi interesserebbe.. grazie
@Selfs: Io immagino che un politico si faccia sempre sta domanda:”cosa pensa la ggente?”
Poi esistono le indagini statistiche e c’è gente che ci ha vinto le elezioni.
Inoltre la spinta verso il centro del partito democratico si è avuta per accumulare più voti.
Servono i voti per essere eletti. E allora il politico pensa;”cosa dice la ggente?”.
Se fossimo in un paese normale non ci porremmo questa domanda e un politico si chiederebbe:”cosa sarebbe giusto per la ggente?”
Inoltre la parola ggente rimarrebbe comunque con due g davanti perché ci sarebbe poca democrazia se dovesse decidere uno per tutti.
@Renato: Grazie per aver accesso un po’ il dibattito all’interno di questo blog. Il padrone di casa ci fornisce ottimi spunti. Peccato che invitandoci a casa sua, decida di non partecipare alla festa. È un suo diritto.
Ho detto anche io quello che penso, molto chiaramente: la “gente semplice” non è mai stata un ostacolo per le riforme. Piuttosto, è un pretesto per non farle.
@ antonio cane
Non so se hai mai letto il Vangelo, se ci fai caso i quattro reporter raccontano l’episodio della liberazione di Barabba. Nel quale il politico di turno, Ponzio Pilato, si interrogò sull’opinione della ggente, fece un rapido sondaggio e prese la sua famosa decisione. Da allora la democrazia ha fatto qualche passo in avanti, ma anche qualche passetto indietro.
Segnatamente, i passetti indietro si segnalano per l’emergere di fenomeni di populismo, ovvero ideologie che ispirano pessime scelte, sempre giustificate dal motto “è il popolo che lo vuole”.
Non a caso ho citato due referendum nei quali il popolo italiano si è espresso chiaramente a favore dell’aborto legalizzato e del divorzio. Il Vaticano, all’atto pratico, non conta un tubo.
Quanto al partito democratico, la scelta di spostarsi al centro è stata un successo vistoso. Ti consiglio di approfondire l’argomento col nuovo sindaco di Roma, Francesco Rutelli.
Un consiglio: vai a vedere Batman al cinema. C’è una bella scena dove la “ggente” tira fuori le palle e fa piangere i cattivi.
@selfs:
Non sono d’accordo con la spinta verso il centro del PD! Non mi piace Rutelli.
Hai ragione a mettere in ballo la Bibbia…è un buon esempio;-)
Sò cosa significa populismo.
Dico che bisogna combattere per far valere le proprie idee.
Tu certamente lo fai e ti rispetto.
Quello che volevo dire è che Scalfarotto facendo real politik sta insieme ad un partito di centro che per ascoltare la gente di Barabba non farà mai le riforme che vogliamo tutti.
Ti saluto perchè vado a vedere Batman.