Sostiene Morando (Enrico e non Gianni, come giustamente suggeriscono iMille) che il 25 ottobre il PD va in piazza a “incoraggiare e sostenere il governo”. Basta che ce lo facciano sapere, così uno si regola.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
10 risposte a “Sostiene Morando”
diabolico: così se ci sarà poca gente potrà dire che il Governo non gode dell’appoggio degli italiani!
diabolico: così se ci sarà poca gente potrà dire che il Governo non gode dell’appoggio degli italiani!
cavolo raser non ci avevo pensato! ma è geniale!!!
Dal letargo che lascia passare la legge salva Geronzi & altri managers-ladri (e che, se non era per la Gabanelli, era fatta), il PD si sveglia d’improvviso, e si scopre berlusconiano.
Jamm bbbuon! (vuol dire: andiamo bene!)
Mi sono sempre chiesto come mai gente come Morando o Rutelli non sia ancora stata cacciata dal Pd.
Alvise, forse perché gente come Morando e Rutelli SONO il PD.
Per la cronaca, Morando sostiene altro. Ovvero: «Non è una manifestazione anti-governativa. Anche perché l’intervento messo a punto dal governo per rassicurare i risparmiatori e sostenere il sistema bancario è giusto, è quello che avevamo chiesto anche noi e dunque merita un giudizio positivo. Ma, tanto più in una situazione così drammatica, dobbiamo insistere e farci sentire dal governo Berlusconi e dal ministro dell’economia Tremonti per chiedere di intervenire sul tema fondamentale della pressione fiscale sui salari, che va allentata. Speriamo che ci ascolti».
non si puo’ fare in piazza quello che non si fa nemmeno in parlamento…
manco le leggono le minchiate “salva potenti” del berlusca.
Siamo alle solite. La cosa peggiore è l’indecisione, la mancanza di determinazione nel seguire una linea. Solo credendo in quello che si fa, (e sapendolo motivare e comunicare, naturalmente), si può convincere la gente.
Ora io dico come si fa a fare una manifestazione di piazza (avete presente? palchi, megafoni, cortei, striscioni…) di protesta…”ma anche” di incoraggiamento al governo!!?? Per forza viene fuori una cosa poco convincente, un pateracchio.
Io capisco l’imbarazzo del gruppo dirigente pd: temi di passare per quello che, in un momento delicato, fa casino e rompe le scatole a scapito dell’interesse generale. Eh vabbè…ma allora dovevano essere lesti nel sospendere la manifestazione. Potevano dire, quando la crisi finanziaria stava per giungere all’apice, tipo na diecina di giorni fa, “il governo sta facendo guai, ma per ora soprassediamo nell’interesse del paese, e aspettiamo che le acque si siano calmate, adesso è il momento dell’unione delle forze contro il nemico di tutti”. Ok sarebbe stato capito se fatto con tempismo. Un rimando non un annullamento.
Ma non l’hanno fatto. La manifestazione annunciata è rimasta. E allora non puoi “trasformarla” in qualcosa d’altro. Non solo per il suo carattere intrinseco, come suggerivo poc’anzi, ma anche perchè si è caricata di attese e di tutti i significati che gli organizzatori stessi (cioè tu classe dirigente pd) gli hanno dato sino adesso. Come fai a trasformare la più attesa manifestazione anti-governativa, quella in cui finalmente, dopo mesi di scarso attivismo, per non dire sparizione, doveva trovare espressione un’opposizione percepita fin’ora come spaurita, timida,e balbettante, come fai dico a farla diventare una pacata manifestazione della mano tesa al governo?
Se la scelta è stata questa devi essere determinato a difenderla. Ti accusano di “disturbare il manovratore” nel momento più critico? E tu devi essere pronto a scegliere. Scegliere cosa? Scegliere gli interessi da difendere e su cui ti vuoi appoggiare, da cui vuoi farti sostenere nella tua battaglia. Solo aggregando interessi, appoggiandosi ad un blocco sociale si può resistere a queste accuse. E allora per es. tu dirai: il manovratore=il governo sta manovrando a favore di tizio e caio ( per es. banche e manager= populismo lo so ma su ,su un pò di populismo non guasta, c’hai servito su un piatto d’argento la storia dell’emendamento salva geronzi, peraltro davvero scandaloso) mentre noi vogliamo, in questo frangente, difendere i salariati, le piccole imprese ecc. Siamo noi che vogliamo “manovrare” a favore però di questo e quest’altro.
Oltretutto se proprio vogliamo dirla tutta dovresti essere anche favorito dalla tempistica a patto di saperla sfruttare. E infatti la tempesta strettamente borsisitica (con tutte le conseguenze mediatiche) dovrebbe aver superato il punto più acuto, (anche se ovviamente ci saranno ancora per un bel pò cali, debolezza, incertezze,) e la crisi finanziario-creditizia dovrebbe allentarsi un poco, avviarsi verso una fase di stabilizzazione (anche se, anche in questo caso, ci vorranno parecchi mesi per tornare alla normalità o quasi). Cosa vuol dire questo? Vuol dire che l’attenzione mediatica si sposterà su altri temi e altri TEMPI. Non più l’orlo dell’abisso, per usare le parole terroristiche di Strauss-Kahn dell’altro giorno, dunque non più il panico che per essere fornteggiato necessita di un’azione, risoluta, immediata e di assoluta unità, che non tollera defezioni diciamo così. I media si focalizzeranno invece sul rallentamento dell’economia e futura recessione: e qui tu opposizione puoi avere molto più gioco. Qui c’è spazio alla critica: “il governo ha pensato alle banche, ma chi pensa alla produzione e ai consumi? chi pensa a salvare i posti di lavoro a rischio? Non c’è nessuno ostacolo al manovratore perchè il manovratore ancora non ha fatto nulla qui. E non c’è panico immediato da fronteggiare ma una politica da costruire. C’è lo spazio per sfruttare le paure della gente, e c’è lo spazio per presentarti come quello che fa proposte per alleviare la futura crisi difendendo certi interessi e non altri.
E allora se, e ripeto se, hai scelto questa strada sfrutta queste carte e queste opportunità e vai giù dritto e sicuro.
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Ma.
Ma la verità non è che al pd siano poco furbi o accorti. Sanno tutto e lo sanno molto meglio di me (tanto è vero che sprazzi di quanto sopra si sono intravisti in effetti nella comunicazione di alcuni del pd).
La verità è che il pd non è unito: ed è questo che porta ad incongruenze. La maledizione del governo prodi si riproduce ancora, su scala ridotta nel pd.
I margherti, o loro frange, vogliono fare una loro politica; e gli ex-ds un altra.
I primi vedono Casini e pensano ad alleanze future con quello e quindi vogliono seguirlo in una certa impostazione dei rappporti governo-opposizione…E i secondi, o loro parti, invece…Ecc. ecc. ecc. ora non voglio dilungarmi troppo.
Insomma appunto siamo alle solite.
Però non è carenza di uomini, non è questione di età o di bravura. ‘E proprio questione di identità e di scelte politiche. La linea ondivaga del pd è il risultato di vere ed effettive divisioni e disomogeneità interne.
Siamo alle solite. La cosa peggiore è l’indecisione, la mancanza di determinazione nel seguire una linea. Solo credendo in quello che si fa, (e sapendolo motivare e comunicare, naturalmente), si può convincere la gente.
Ora io dico come si fa a fare una manifestazione di piazza (avete presente? palchi, megafoni, cortei, striscioni…) di protesta…”ma anche” di incoraggiamento al governo!!?? Per forza viene fuori una cosa poco convincente, un pateracchio.
Io capisco l’imbarazzo del gruppo dirigente pd: temi di passare per quello che, in un momento delicato, fa casino e rompe le scatole a scapito dell’interesse generale. Eh vabbè…ma allora dovevano essere lesti nel sospendere la manifestazione. Potevano dire, quando la crisi finanziaria stava per giungere all’apice, tipo na diecina di giorni fa, “il governo sta facendo guai, ma per ora soprassediamo nell’interesse del paese, e aspettiamo che le acque si siano calmate, adesso è il momento dell’unione delle forze contro il nemico di tutti”. Ok sarebbe stato capito se fatto con tempismo. Un rimando non un annullamento.
Ma non l’hanno fatto. La manifestazione annunciata è rimasta. E allora non puoi “trasformarla” in qualcosa d’altro. Non solo per il suo carattere intrinseco, come suggerivo poc’anzi, ma anche perchè si è caricata di attese e di tutti i significati che gli organizzatori stessi (cioè tu classe dirigente pd) gli hanno dato sino adesso. Come fai a trasformare la più attesa manifestazione anti-governativa, quella in cui finalmente, dopo mesi di scarso attivismo, per non dire sparizione, doveva trovare espressione un’opposizione percepita fin’ora come spaurita, timida,e balbettante, come fai dico a farla diventare una pacata manifestazione della mano tesa al governo?
Se la scelta è stata questa devi essere determinato a difenderla. Ti accusano di “disturbare il manovratore” nel momento più critico? E tu devi essere pronto a scegliere. Scegliere cosa? Scegliere gli interessi da difendere e su cui ti vuoi appoggiare, da cui vuoi farti sostenere nella tua battaglia. Solo aggregando interessi, appoggiandosi ad un blocco sociale si può resistere a queste accuse. E allora per es. tu dirai: il manovratore=il governo sta manovrando a favore di tizio e caio ( per es. banche e manager= populismo lo so ma su ,su un pò di populismo non guasta, c’hai servito su un piatto d’argento la storia dell’emendamento salva geronzi, peraltro davvero scandaloso) mentre noi vogliamo, in questo frangente, difendere i salariati, le piccole imprese ecc. Siamo noi che vogliamo “manovrare” a favore però di questo e quest’altro.
Oltretutto se proprio vogliamo dirla tutta dovresti essere anche favorito dalla tempistica a patto di saperla sfruttare. E infatti la tempesta strettamente borsisitica (con tutte le conseguenze mediatiche) dovrebbe aver superato il punto più acuto, (anche se ovviamente ci saranno ancora per un bel pò cali, debolezza, incertezze,) e la crisi finanziario-creditizia dovrebbe allentarsi un poco, avviarsi verso una fase di stabilizzazione (anche se, anche in questo caso, ci vorranno parecchi mesi per tornare alla normalità o quasi). Cosa vuol dire questo? Vuol dire che l’attenzione mediatica si sposterà su altri temi e altri TEMPI. Non più l’orlo dell’abisso, per usare le parole terroristiche di Strauss-Kahn dell’altro giorno, dunque non più il panico che per essere fornteggiato necessita di un’azione, risoluta, immediata e di assoluta unità, che non tollera defezioni diciamo così. I media si focalizzeranno invece sul rallentamento dell’economia e futura recessione: e qui tu opposizione puoi avere molto più gioco. Qui c’è spazio alla critica: “il governo ha pensato alle banche, ma chi pensa alla produzione e ai consumi? chi pensa a salvare i posti di lavoro a rischio? Non c’è nessuno ostacolo al manovratore perchè il manovratore ancora non ha fatto nulla qui. E non c’è panico immediato da fronteggiare ma una politica da costruire. C’è lo spazio per sfruttare le paure della gente, e c’è lo spazio per presentarti come quello che fa proposte per alleviare la futura crisi difendendo certi interessi e non altri.
E allora se, e ripeto se, hai scelto questa strada sfrutta queste carte e queste opportunità e vai giù dritto e sicuro.
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Ma.
Ma la verità non è che al pd siano poco furbi o accorti. Sanno tutto e lo sanno molto meglio di me (tanto è vero che sprazzi di quanto sopra si sono intravisti in effetti nella comunicazione di alcuni del pd).
La verità è che il pd non è unito: ed è questo che porta ad incongruenze. La maledizione del governo prodi si riproduce ancora, su scala ridotta nel pd.
I margherti, o loro frange, vogliono fare una loro politica; e gli ex-ds un altra.
I primi vedono Casini e pensano ad alleanze future con quello e quindi vogliono seguirlo in una certa impostazione dei rappporti governo-opposizione…E i secondi, o loro parti, invece…Ecc. ecc. ecc. ora non voglio dilungarmi troppo.
Insomma appunto siamo alle solite.
Però non è carenza di uomini, non è questione di età o di bravura. ‘E proprio questione di identità e di scelte politiche. La linea ondivaga del pd è il risultato di vere ed effettive divisioni e disomogeneità interne.