30 Ottobre 2008

Un martedì sera da leoni

Diario

leone.gifAlle 9 di questa mattina non l’avevo ancora deciso, ma alle 9 e 30 era già tutto chiaro. Martedì sera si apre forse una nuova era e voglio essere lì in quel momento, come cantava la vecchia canzone, per vedere di nascosto l’effetto che fa. Vado a Chicago a seguire la notte delle elezioni americane. Forse ha ragione il mio amico Civati, che è nato il 4 agosto come Obama: deve trattarsi di una cosa da leoni.

21 risposte a “Un martedì sera da leoni”

  1. Paola ha detto:

    Bravo Ivan, vai a Chicago, vivi anche per noi questa esperienza e poi raccontaci sul blog quello che hai provato 🙂

  2. Paola ha detto:

    Bravo Ivan, vai a Chicago, vivi anche per noi questa esperienza e poi raccontaci sul blog quello che hai provato 🙂

  3. Leo Perutz ha detto:

    La nuova era? I leoni?
    A Chicago? Con le … elezioni americane?
    A vabbe, ho capito!
    E io che credevo che volesse andare a Roma o a Milano o in televisione o a qualche corteo o a qualche manifestazione per sostenere la lotta di questi ragazzotti per la loro scuola, la loro universita´ e il loro futuro!
    Poi, quando lo avranno eletto questo Obama, lo porti pure da noi, come si fa con i papi, perche´ noi tempo e soldi per andare in pellegrinaggio sin nelle americhe, non li teniamo.
    Buon viaggio!

  4. pierino ha detto:

    Mamma mia, Perutz, ma che palle!

  5. pierino ha detto:

    Mamma mia, Perutz, ma che palle!

  6. Antonio ha detto:

    Civati un leone? A Civati riesco al massimo ad associare l’Uomo Micetto, parente povere dell’Uomo Tigre.

  7. pisella ha detto:

    l’ho sempre pensato che fossi un pò matto, ma tanto simpatico.
    vai e vivi questa esperienza per tutti noi, che vorremmo farla, ma che, per mille ragioni, non possiamo.

  8. cacioman ha detto:

    Sonetto da Gigi :
    ELEZZIONI
    Obama? Perché nò, puro si è nero?
    Mejo de ‘n bianco tutt’incappucciato
    o de ‘n vecchio, sippuro battajero,
    che sa dì solo ch’à fatto er sordato.
    L’America l’han fatta pe davero
    queli arivati pe riprenne fiato,
    l’africani acciuffati dar negriero,
    er deportato ch’era carcerato.
    Lì se sò messi tutti a lavorà,
    (li ricchi no: teneveno li schiavi).
    C’è voluto der tempo pe ‘mparà
    che li negri, da libberi, so’ bravi
    e che sò parte de l’umanità.
    A Oba’! E mò speramo te la cavi!
    Gigi

  9. cacioman ha detto:

    Sonetto da Gigi :
    ELEZZIONI
    Obama? Perché nò, puro si è nero?
    Mejo de ‘n bianco tutt’incappucciato
    o de ‘n vecchio, sippuro battajero,
    che sa dì solo ch’à fatto er sordato.
    L’America l’han fatta pe davero
    queli arivati pe riprenne fiato,
    l’africani acciuffati dar negriero,
    er deportato ch’era carcerato.
    Lì se sò messi tutti a lavorà,
    (li ricchi no: teneveno li schiavi).
    C’è voluto der tempo pe ‘mparà
    che li negri, da libberi, so’ bravi
    e che sò parte de l’umanità.
    A Oba’! E mò speramo te la cavi!
    Gigi

  10. Leo Perutz ha detto:

    Hai ragione Pierino, che palle!
    Speriamo che lo eleggano subito ‘sto Obama, senza tempi supplementari, cosi’ ci sentiamo tutti migliori e senza altri pensieri.
    Mercoledi mattina, se ci dice bene, appuntamenteo per tutti quelli rimasti a Roma: alle 6, sotto le finestre di Walter, a cantare “Don’t Stop!” dei Fleetwood Mac. Io porto le parole … per chi non le conosce o per chi era troppo giovane.

  11. Cinzia ha detto:

    Ma fai benissimo, se potessi ci andrei anch’io! Che bello festeggiare una vittoria alle elezioni (anche se conto terzi…)
    Al ritorno hai il dovere morale di organizzare il sequel dell’incontro al circolo di Pietralata con il resoconto del durante/dopo 4 novembre! Buon divertimento

  12. pier ha detto:

    ragassi che invidia!!!

  13. Antonio Cane ha detto:

    Il numero dei commenti qui mi fanno pensare al fatto che forse non molti sanno chi sia scalfarotto.
    Eppure un nome ormai dovrebbe averlo dato che partecipa da molto al programma di Crozza.
    E allora forse non scrivono i delusi. Forse sono a migliaia ogni giorno a collegarsi al sito ma pochi sono quelli che si prendono la briga di lasciare un piccolo commento.
    Quindi alla fine Leo sembra diventare il Bastian Contrario mentre Pierino lo Zerbino. Ovviamente senza offesa. Parliamo con luoghi comuni. Come il fatto che pensare di inneggiare Obama sia più importante di spendere almeno una piccola idea per tutti quegli studenti che combattono ora. Lo dico semplicemente come luogo comune. Del resto noi siamo più vicini a Zapatero che a Ualter. E Ualter è così vicino ad Obama che delle volte crede di esserlo diventato. Sì l’Obama de no’ artri. E dai che domenica da Crozza ci si diverte un altro po’. Mentre il lavoro sporco lo facciamo fare a Travaglio, Tonino i Grillini. In ogni caso, si fa bene a criticare..però all’interno del partito. tutti insieme. E il processo sarà lungo. Forse riusciremo ancora una volta a ridere di cuore sapendo che Obama sarà/diventerà il vincitore. Sarebbe una vittoria fantastica. E tra l’ironico e il dispregiativo sono costretto a fare un altro commento amaro. Perché pensavo che si volesse fare una nuova politica: senza troppi inciuci senza troppe mezze misure. E se anche Adinolfi poi alla fine se ne è convinto, allora stiamo messi bene. Ah dimenticavo l’altro giorno ho visto la Merkel a Berlino: che festa! “whats american boy?” [tratto da un americano a Roma]

  14. GG ha detto:

    Beh, io sono uno di quelli che passa e mai commenta, ma se proprio insistete devo dire che proprio non ho capito il commento di Antonio Cane, forse non sono abbastanza intelligente. Dico una cosa sull’unico punto che sono riuscito a cogliere: menomale che Scalfarotto non fa il mestiere ne’ di Travaglio, ne’ di Tonino, ne’ di Grillini. Di guastatori ne abbiamo gia’ abbastanza in Italia, sono i costruttori che ci mancano.

  15. Antonio Cane ha detto:

    Beh GG:
    1. il mio commento di prima è sicuramente non molto intelligente per cui se non mi hai capito è perché non mi sono spiegato bene. Oppure non siamo sintonizzati sulle stesse onde magnetiche.
    2. Non credo che nessuno insista perché si inseriscano commenti qui.
    3. Hai ragione di guastatori ce ne sono abbastanza. Guarda un po’ chi rappresenta la sinistra ora: Binetti_Rutelli.
    4. Travaglio, Tonino lavorano moltissimo e almeno nelle intenzioni meritano il rispetto di tutti quelli che vogliono un’Italia migliore.
    Nel punto 4 ho usato toni molto pacati – questo per rispetto al gentile ospite.

  16. Antonio Cane ha detto:

    Beh GG:
    1. il mio commento di prima è sicuramente non molto intelligente per cui se non mi hai capito è perché non mi sono spiegato bene. Oppure non siamo sintonizzati sulle stesse onde magnetiche.
    2. Non credo che nessuno insista perché si inseriscano commenti qui.
    3. Hai ragione di guastatori ce ne sono abbastanza. Guarda un po’ chi rappresenta la sinistra ora: Binetti_Rutelli.
    4. Travaglio, Tonino lavorano moltissimo e almeno nelle intenzioni meritano il rispetto di tutti quelli che vogliono un’Italia migliore.
    Nel punto 4 ho usato toni molto pacati – questo per rispetto al gentile ospite.

  17. alessandro x perutz (e altri) ha detto:

    In effetti, uno che vuol essere un leader perché è giovane, proprio nel momento in cui i giovani in Italia si muovono un po’, cosa fa? Va’ negli USA… Padronissimo, e gli auguro pure di divertirsi tanto, ma mi chiedo: un po’ di amaro in bocca i suoi entusiastici ammiratori non ce l’hanno proprio? Luoghi comuni? Sarà, ma mi sembra un’accusa stantía e posticcia, come quando ti danno di “antipolitico” se critichi gli sprechi e i maneggi dei politici. Comunque, caro Perutz, mi sembra che Lei sia vittima di un errore di fondo (anzi no, non lo è, fa finta di esserlo, vero?): pensare che Scalfarotto sia di sinistra. Ora, in qualunque paese europeo civile, lui sarebbe un liberale (in Germania farebbe parte dell’FDP, in Inghilterra dei liberal-democratici o forse persino dell’ala più progressista dei tories di Cameron, in Francia di certo non starebbe nel Partito Socialista delle 30 ore). Difende: diritti civili uguali per tutti e meritocrazia. Questi sono i classici ideali liberali – nobilissimi, per carità, non lo dico come una critica, anzi: il liberalismo politico ha tutta la mia stima. Essere di sinistra è un’altra cosa: significa essere per una maggior giustizia sociale (quindi: più diritti sociali per tutti, equità fiscale con controlli severi e pressione fiscale maggiore sui ceti alti quando questi non reinvestano i loro capitali creando lavoro, ecc.). Lei ha visto traccia di questi temi su questo blog? Del resto, il suo titolare lavora per uno degli istituti finanziari più prestigiosi, come si picca di farci sapere. Insomma, lavora per quel tipo di capitalismo responsabile della crisi economica attuale. Non voglio dire: Lavora per il nemico, perché questi sono luoghi comuni, steccati ideologici bla bla. Ma di sicuro non ce l’ha con il capitalismo come sistema e non si preoccupa più di tanto con i suoi effetti sugli strati più deboli della popolazione (stavo per dire: classi, ma è un luogo comune ecc.). Il fatto è che l’Italia è un paese anomalo, in cui non si tratta di difendere il tanto vituperato Welfare State, che manco sappiamo cos’è, ma si devono difendere i diritti civili – quasi come in Alabama negli anni ’60. Per questo la nostra sinistra è tanto ‘mmerigana e si ispira a Kennedy e Luther King, che tutto erano meno che di sinistra. La sinistra nostrana è incapace di azione, ma vive di reazione. La destra sposta il dibattito sul tema dei diritti civili e la sinistra si ritira nel fortino, a difenderli, abbandonando la questione dei diritti sociali e così il PD si trasforma in un Partito Liberale. Che poi è tanto liberale da ammettere nel suo seno una Binetti, un Bobba, un Rutelli, insomma gente che dei diritti civili di certe minoranze (i gay, i non cattolici, gli atei) se ne sbatte. E così dal fortino si passa alla ridotta, difendendo il diritto di opinione, anche di opinioni illiberali. Ma l’importante è che vinca Obama e se fai notare che la cosa è sì, importante, ma in questo momento ci sono altre cose importanti che succedono in Italia ti accusano di “benaltrismo”. Scusate la lunghezza del commento.

  18. pier ha detto:

    mi riferisco al commento di alessandro, che dice cose molto interessanti. anche se personalmente non le condivido proprio tutte. Iniziamo dall’entusiasmo nostrano per obama: ci sono a mio parere tanti fattori. Da parte mia c’è una sana invidia. Un carismatico leader di 46 anni, rischia (grat grat) di diventare l’uomo più potente del mondo, e partendo certamente da posizioni di outsider soprattutto nei confronti dell’establishment del suo partito. Ovvero sospinto dalla gente! Ming che invidia!!! Io poi credo che di Obama giovani, preparati e DI SINISTRA nel PD ce ne siano a bizzeffe, e sta a tutti aiutarli a venire fuori.
    Sulla MERITOCRAZIA: oggi non vedo valore più di sinistra. meritocrazia = uguaglianza e pari opportunità; se non è un valore nostro questo…

  19. alessandro ha detto:

    Pier, nessuno nega che la meritocrazia sia un valore, come lo sono i diritti civili. Il punto è: ci vogliamo fermare lì? Allora siamo liberali. Se vogliamo andare oltre e pensare ai diritti sociali, si comincia a essere di sinistra. Se il PD vuole essere un partito soltanto liberale, va bene, ma allora finiamola con la finzione del “centro-SINISTRA”, è centro punto e basta.
    Quanto agli Obama nel PD, non so… Vedi un po’ il tipo candidato alla presidenza dei Giovani Democratici: roba da farti cadere le braccia (e qualcos’altro). Francamente, ‘sta storia che basta essere giovani e dinamici mi sta scocciando. E se salta su uno giovane, dinamico e binettiano cos’è, lo si vota perché è, appunto, giovane e dinamico? Io guardo anche alle idee delle persone, se permetti. E guardando a quelle di Scalfarotto (che binettiano non è, almeno) ti dico che io non lo voterei, ora come ora, perché non mi sembra che abbia nel suo programma un grande interesse per i diritti sociali e perché non mi sembra che faccia un discorso di sinistra, in questo senso. Poi, posso sbagliare…

  20. alessandro ha detto:

    Pier, nessuno nega che la meritocrazia sia un valore, come lo sono i diritti civili. Il punto è: ci vogliamo fermare lì? Allora siamo liberali. Se vogliamo andare oltre e pensare ai diritti sociali, si comincia a essere di sinistra. Se il PD vuole essere un partito soltanto liberale, va bene, ma allora finiamola con la finzione del “centro-SINISTRA”, è centro punto e basta.
    Quanto agli Obama nel PD, non so… Vedi un po’ il tipo candidato alla presidenza dei Giovani Democratici: roba da farti cadere le braccia (e qualcos’altro). Francamente, ‘sta storia che basta essere giovani e dinamici mi sta scocciando. E se salta su uno giovane, dinamico e binettiano cos’è, lo si vota perché è, appunto, giovane e dinamico? Io guardo anche alle idee delle persone, se permetti. E guardando a quelle di Scalfarotto (che binettiano non è, almeno) ti dico che io non lo voterei, ora come ora, perché non mi sembra che abbia nel suo programma un grande interesse per i diritti sociali e perché non mi sembra che faccia un discorso di sinistra, in questo senso. Poi, posso sbagliare…

  21. pier ha detto:

    più che sul non fermarsi alla meritocrazia io direi di non fermarsi alla difesa e promozione dei diritti sociali: andare oltre e favorire anche la meritocrazia. E’ un concetto rivoluzionario a mio parere. Liberale? non so sinceramente…
    Sui novelli Obama: non è che perchè uno è bello, c’ha un bel sorriso e cravatte decenti e intonate con i calzini è l’Obama d’Italia, ci mancherebbe! Per me in questo partito persone competenti e estranee a logiche antiquate e perdenti ce ne sono un sacco. A nasometria ti farei una decina di nomi (che ora, mi scuserai, evito di fare). Che poi si sia d’accordo al 100% con quello che dicono e fanno non credo sia possibile… Ivan a me sostanzialmente piace e sono abbastanza d’accordo con quello che scrive e dice. Che ci siano cose che non condivido però non vuol dire che oggettivamente per me non sia una persona preparata e che spero dia una bella scossa a questo partito.