Andrea Benedino ha presentato ricorso alla Commissione di Garanzia contro Paola Binetti per le improvvide dichiarazioni di un paio di giorni fa con le quali la deputata teo-dem equiparava gay e pedofili. A sentire Paola Concia il ricorso non sarà ritirato. Si presenta a questo punto una grande opportunità: quella di avere il vertice del partito – invece che un tribunale interno – ad affermare una volta e per tutte che il PD sostiene uno stato laico, aperto e inclusivo per tutti e che le opinioni medievali e fasciste della Binetti non hanno cittadinanza in casa nostra.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
19 risposte a “Palla a Veltroni”
La Binetti doveva essere espulsa dal Partito quando votò contro la fiducia al Governo Prodi. Che fosse sicura o meno della raggiunta quota, si era posta fuori dal partito. Personalmente, qualsiasi modo per eliminare gente simile dal Pd è benvenuto.
E’ necessario buttare fuori la Binetti, nonostante le scuse successive, se le parole hanno un senso, e’ giusto prendersene la responsabilita’, e la signora Binetti non puo’ pensare di passarla liscia pure questa volta.
Abbiamo bisogno di segnali, abbiamo bisogno di vedere con i fatti quanto sono importanti i valori della laicita’ per chi auspica ad essere la voce della sinistra italiana.
Non ricordo bene, mi pare che un deputato dell’UDC sia stato di recente espulso per aver fatto coming out.. Cosi’ loro si sono espressi, ed anche il PD deve esprimersi, deve espellere la Binetti e’ importante per il futuro del partito, se ancora si vuole sperare in un futuro.
Ho poche speranze.
Il PD è una sorta di Frankenstein…con molti pezzi cuciti addosso a forza. Con anime è finalità divergenti.
Quale futoro può avere? Senza un cambiamente forte, non andrà lontano, e non intendo in senso elettorale.
A chi bisogna scrivere per dire “Fuori la Binetti” ?
Ho letto commenti sul forum del PD in cu si sostiene che la Binetti sarebbe libera di dire ciò che vuoel perché siete “democratici”.
Ma se avesse ripreso l’accusa del sangue contro gli ebrei, sarebbe stata egualmente libera?
Ovviament no, perché diffamare e istigare all’odio contro una minoranza non è parte del normale processo democratico.
Se io dicessi che la Binetti è un’assassina, mi si chiederebbe: “Fuori le prove, o ritira ciò che hai detto!”
Ed è esattamente la stessa cosa che, in modo civile e democratico, va detto alla Binetti in questo caso.
E’ giusto che il PD non assimili la burocrazia farraginosa e oscura dei comunisti, ma sia più trasparente.
Proprio per questo, non dovete tollerare che si deroghi dal già timidissimo accenno ai diritti contenuto nel programma.
Le scuse non bastano, mi dispiace, ma se questo partito vuole guadagnarsi la fiducia del mondo GLBT la Binetti va espulsa insieme al suo cilicio !!!
Oppure invitarla ad una serata a tema sado-maso!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Che succede ad Andrea Benedino se la sua richiesta viene respinta? Immagino sia autoespella del PD, come logica impone.
Il PD è omofobico nel midollo. La Binetti ha ragione: la si accusa di esprimere, a parole, quello che il suo partito esprime nei fatti (i fatti sono più difficili da espellere).
Attenzione, la palla ritorna!
Roma, 10:54
VELTRONI, STUPITO POLEMICA SU BINETTI. NO REATO OPINIONE
“Le posizioni del Partito democratico su temi di grande importanza, come l’uguaglianza dei diritti e la lotta ad ogni fenomeno discriminatorio come l’omofobia sono chiarissime. A sancirle e’ la nostra carta dei valori e io stesso ho avuto recentemente occasione di ribadirle intervenendo al Circo Massimo davanti ad un mare di persone. E’ chiaro, quindi, che singole voci che assumono posizioni diverse da queste non rappresentano l’opinione del partito ma esprimono un parere personale. Un parere, nel caso della recente intervista di Paola Binetti, sbagliato. Ma al tempo stesso credo che in un grande partito come il nostro non possano esistere “reati d’opinione” o processi per idee che vengono espresse. Mi stupisce che su queste dichiarazioni si sia creato una cosi’ grande polemica quando era chiara la natura personale delle opinioni espresse e la posizione complessiva del partito”. Lo afferma Walter Veltroni, segretario del Partito democratico.
Fonte: Repubblica.it
Dunque Binetti resta, nessun provvedimento. Ora, se logica insegna, Andrea Benedino si dovrebbe dimettere.
Certo, a voler ben guardare, e’ importante che Benedino resti nel PD. Altrimenti chi si filerebbe le sparate della Binetti? Come il mondo potrebbe venirne a conoscenza senza il tamtam dei GBLT indignati?
Incredibile.
La Binetti resta, Uolter dice che ciascuno è libero di dire la sua nel PD… Propongo che i rappresentanti GLBT del PD si mettano a dire pubblicamente che i cattolici sono patetici; che i preti sono delle persone sessualmente disturbate e che Benedetto XVI lo è in maniera particolare, vista l’ossessione con cui parla di sesso; che chi usa un cilicio dovrebbe farsi curare da uno bravo; che dio non esiste e chi ci crede è un povero illuso ecc. Poi vediamo se la loro libertà d’opinione verrà rispettata come quella della Binetti.
Ma nel PD di Veltroni sarà garantito dalla “libertà d’opinione” anche dire che gli zingari rubano i bambini, che gli ebrei succhiano il sangue dei bambini cristiani, che i negri puzzano e comunque sono meno intelligenti dei bianchi?
Voi che restate ancora nel PD, sperando che si risollevi, siete matti in testa… Frustate un cavallo morto, sperando che si rialzi.
Ma nel PD di Veltroni sarà garantito dalla “libertà d’opinione” anche dire che gli zingari rubano i bambini, che gli ebrei succhiano il sangue dei bambini cristiani, che i negri puzzano e comunque sono meno intelligenti dei bianchi?
Voi che restate ancora nel PD, sperando che si risollevi, siete matti in testa… Frustate un cavallo morto, sperando che si rialzi.
Ma insomma ci è o ci fa?
“Le posizioni del Partito democratico su temi di grande importanza, come l’uguaglianza dei diritti e la lotta ad ogni fenomeno discriminatorio come l’omofobia sono chiarissime. A sancirle e’ la nostra carta dei valori”.
Beh, ma allora se uno la carta dei valori la calpesta e spara boiate che facciamo? Ma la Binetti ‘sta Carta dei Valori, l’ha sottoscritta? No, perchè se uno non condivide la Carta che sancisce il pensiero di un partito, è piuttosto naturale che non possa farne parte e di conseguenza se ne allontana volontariamente, come è logico che sia, oppure viene defenestrato dai suoi stessi compagni di partito che non ne vogliono davvero sapere!!!.
Oppure la Binetti condivide tutto della Carta dei Valori tranne quel punto, un pò come ha fatto come Mastella con il programma di Prodi?
Ma le vogliamo lascare a terra ‘ste zavorre o no?
Non si capisce se Veltroni sia Veltroni o Crozza che fa Veltroni…… dice tutto e il contrario di tutto.
Veltroni: sei un pusillanime! Tenetevi la Binetti, vedrai quanti voti perderai in questo modo. Per fortuna il mio non lo hai mai avuto.
Non si capisce se Veltroni sia Veltroni o Crozza che fa Veltroni…… dice tutto e il contrario di tutto.
Veltroni: sei un pusillanime! Tenetevi la Binetti, vedrai quanti voti perderai in questo modo. Per fortuna il mio non lo hai mai avuto.
Toh, viene fuori che il PD è omofobico nel midollo.
A questo punto mi domando quando vedremo comparire qualche apologeta del fascismo tra le file del PD; certamente Veltroni ribadirà anche in quel caso che l’opinione personale è sacrosanta e che non si possono istituire “reati d’opinione” all’interno del partito.
La verità più triste è che il PD è stato ormai abbondantemente superato a sinistra persino dall’IdV e che ormai ha completamente perso la bussola. Personalmente tornerò a votare, con grande sofferenza, dopo tredici anni di astensione dal voto, perché ormai sento sulla pelle l’incombenza di una svolta autoritaria golpista e liberticida, di fronte alla quale ogni altra considerazione viene meno. Non essendoci a mio parere un’altrenativa vera di sinistra, mi tapperò il naso con entrambe le mani e voterò Di Pietro, a meno di enormi sconvolgimenti all’interno del PD o della nascita di una nuova formazione politica credibile.
Mi permetto un’ultima considerazione: trovo abbastanza singolare che la base di un partito che si definisce “democratico” si trovi ad essere ostaggio di una dirigenza ormai incapace d’intendere e di volere e che non riesca ad individuare al suo interno altra arma di lotta che non sia la lamentela di basso profilo. Sono infatti convinto che se la vostra dirigenza si trovasse accolta da lanci di uova e gatti morti al proprio indirizzo all’apertura del congresso, forse prenderebbe in considerazione le vostre rivendicazioni.
Auguri, di cuore.
A questo punto mi domando quando vedremo comparire qualche apologeta del fascismo tra le file del PD; certamente Veltroni ribadirà anche in quel caso che l’opinione personale è sacrosanta e che non si possono istituire “reati d’opinione” all’interno del partito.
La verità più triste è che il PD è stato ormai abbondantemente superato a sinistra persino dall’IdV e che ormai ha completamente perso la bussola. Personalmente tornerò a votare, con grande sofferenza, dopo tredici anni di astensione dal voto, perché ormai sento sulla pelle l’incombenza di una svolta autoritaria golpista e liberticida, di fronte alla quale ogni altra considerazione viene meno. Non essendoci a mio parere un’altrenativa vera di sinistra, mi tapperò il naso con entrambe le mani e voterò Di Pietro, a meno di enormi sconvolgimenti all’interno del PD o della nascita di una nuova formazione politica credibile.
Mi permetto un’ultima considerazione: trovo abbastanza singolare che la base di un partito che si definisce “democratico” si trovi ad essere ostaggio di una dirigenza ormai incapace d’intendere e di volere e che non riesca ad individuare al suo interno altra arma di lotta che non sia la lamentela di basso profilo. Sono infatti convinto che se la vostra dirigenza si trovasse accolta da lanci di uova e gatti morti al proprio indirizzo all’apertura del congresso, forse prenderebbe in considerazione le vostre rivendicazioni.
Auguri, di cuore.