Di ritorno questa mattina da una trasferta lampo, ho trovato pronto sul blog di Pippo Civati il post che mi accingevo a scrivere.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
26 risposte a “Lettura del pensiero”
e tutti noi ci aspettavamo questo vostro post, credo.
Consolatevi che in Belgio, per arginare la crisi della banca Fortis hanno chiamato anche qui un grande vecchio: Etienne Davignon, classe ’32, palmares impressionante.
Piu’ che giusto affidare questi compiti a persone navigate e di provata esperienza. Meglio “usarli” il piu’ posibile, prima che sia troppo tardi e che precipitino ahime nella demenza senile, come un nostro ben noto ex-presidente.
saluti a tutti
Post tristissimo. Perche’ c’e’ l’ennesima marketta all’illustre (?) Civati. Perche e’ la solita discussione ombelicale del PD per il PD. Perche’ traccia una linea di demarcazione demogogica tra vecchi (inetti e cattivi) e giovani (abili e rampanti).
Se Zavoli non va bene lo si contesti sulla sua esperienza in relazione alla posizione che deve assumere, non sui suoi capelli bianchi.
Antonio, anche questo tuo commento e’ cosi’ gia’ visto e sentito… Ma che marchette? Facci capire: Civati prende dei soldi per una citazione di Scalfarotto o viceversa? Ma poi se non ti va mai bene niente di quello che fanno questi qui dei mille, se tutto e’ triste e scadente, perche’ passi le tue giornate a spulciare i loro blog e non ti dai a letture di migliore qualita’? Per restare alla sostanza, comunque, per me Civati ha perfettamente ragione: in Italia il salvatore della patria e’ sempre il nonno.
L’analisi di qualità basata sull’anagrafe (mi) ha già stufato.
Eppoi: Civati ha 33 anni e ancora ancora la capisco questa sua fissa generazionale, ma
sottolineo che per dire Villari ha 52 anni – solo 9 più di Ivan Scalfarotto, che quindi giovane non è più manco lui – eppure ha più pelo sullo stomaco di un qualsiasi settantenne che non sia mai stato ‘fradiciamente democristiano’ (bell’immagine di francesco merlo) come lui.
L’analisi di qualità basata sull’anagrafe (mi) ha già stufato.
Eppoi: Civati ha 33 anni e ancora ancora la capisco questa sua fissa generazionale, ma
sottolineo che per dire Villari ha 52 anni – solo 9 più di Ivan Scalfarotto, che quindi giovane non è più manco lui – eppure ha più pelo sullo stomaco di un qualsiasi settantenne che non sia mai stato ‘fradiciamente democristiano’ (bell’immagine di francesco merlo) come lui.
A me invece pare un’emergenza. Ma come si fa a far gestire un paese intero solo da gente che ha superato da decenni l’eta’ della pensione? Guarda Antonella che la tragedia e’ proprio qualla che hai indicato tu, che uno Scalfarotto che sarebbe un vecchietto dappertutto, da noi ancora sembra giovane. Grazie: potrebbe essere il figlio di Berlusconi (ma il fratello di Obama e Zapatero!) e Civati potrebbe essere il bisnipote di Zavoli. Ma non c’era un esperto autorevole di televisione non dico sui trenta, ma sui quaranta? La televisione di Zavoli che cosa a che fare con la televisione di oggi?
Paoletta, posso essere d’accordo con te su tutto, tranne che sul fatto che la vera ‘tragedia’ è l’insipienza e la mediocrità della classe dirigente contemporanea a paragone della quale certi grandi vecchi fanno ancora la loro bella figura. Parlo specificamente del partito democratico e della sinistra.
Allora a me sembra che bisognerebbe saltare direttamente dai settantenni agli appena trentenni e ai ventenni, perché i cinquantenni e i quarantenni del PD si credono tanto furbi mentre in realtà danno il voltastomaco, cinici da strapazzo, vedi alla voce Nicola La Torre, anni 55.
Hai sentito ieri sera Rodotà a ballarò? 75 anni di intelligenza e freschezza mentale, vivaddio!
Paoletta, posso essere d’accordo con te su tutto, tranne che sul fatto che la vera ‘tragedia’ è l’insipienza e la mediocrità della classe dirigente contemporanea a paragone della quale certi grandi vecchi fanno ancora la loro bella figura. Parlo specificamente del partito democratico e della sinistra.
Allora a me sembra che bisognerebbe saltare direttamente dai settantenni agli appena trentenni e ai ventenni, perché i cinquantenni e i quarantenni del PD si credono tanto furbi mentre in realtà danno il voltastomaco, cinici da strapazzo, vedi alla voce Nicola La Torre, anni 55.
Hai sentito ieri sera Rodotà a ballarò? 75 anni di intelligenza e freschezza mentale, vivaddio!
parole sante, Antonella. Citiamo all’occorrenza anche Sartori (84 anni) e Reichlin (83) come esponenti dei vecchi che dovrebbero andare in pensione.
Non è che uno è bravo e competente perché è giovane, e incapace perché anziano. Tanto per fare un esempio, i Nazisti erano una delle classi politiche più giovani dell’epoca quando hanno preso il potere in Germania… Io vorrei che il paese fosse governato da persone preparate. Punto. Indipendentemente dalla loro età. Di conseguenza, tutte le età dovrebbero essere rappresentate (in parlamento ed in altre sedi istituzionali). Il problema è che in Italia si pesca solo dai 60 in sù. I 50enni sono i “giovani” della politica, i 40enni i lattanti…
@Paola@Paoletta,
non si pesca dai 60 in su. Si pesca tra chi conta, 60enni con l’esperienza o 30enni figli di papa’. Non ti scartano perche’ sei giovane, ti scartano perche’ non conti nulla o non hai la villetta del papi. Io non credo che l’Italia sia una gerontocrazia, credo invece sia una aristocrazia dove o fai parte del giro giusto o non ti calcola nessuno, giovane o vecchio tu sia.
@Paola@Paoletta,
non si pesca dai 60 in su. Si pesca tra chi conta, 60enni con l’esperienza o 30enni figli di papa’. Non ti scartano perche’ sei giovane, ti scartano perche’ non conti nulla o non hai la villetta del papi. Io non credo che l’Italia sia una gerontocrazia, credo invece sia una aristocrazia dove o fai parte del giro giusto o non ti calcola nessuno, giovane o vecchio tu sia.
Vorrei porre il problema in un altro modo.
Vorrei accantonare la disputa fra saggezza ed energia, fra esperienza ed innovazione, fra rincoglionimento ed inesperienza, fra certezze ed errori.
Lo dico ai vecchietti come me difensori della categoria. Ci siamo giocati il futuro dei nostri figli qui dove sono nati.
Abbiamo prodotto una generazione di emigranti che adesso viaggiano attorno alla quarantina e vanno su e giù fra l’estero e l’Italia come Ivan, Marco e la stragrande maggioranza dei loro amici che solo fuori da qui hanno trovato una gratificazione professionale adeguata alle loro competenze.
La generazione che avanza invece, una bella fetta, si sta attrezzando per abbandonare la nave, andarsene via senza avere nemmeno la nostalgia di tornare al paesello, schifati e traditi sono pronti a chiedere la cittadinanza nei paesi dove sceglieranno di vivere ed allevare i propri figli, pronti a diventare non italiani all’estero ma definitivamente estranei a questo paese, liberi finalmente di guardare verso di noi alla meglio con compassione, evitando accuratamente di mettere piede qui nemmeno per farci le vacanze. Sognano di andarsene già nella loro adolescenza e si preparano accuratamente per farlo, consapevoli che per progettarsi un futuro devono evadere da qui, non per diventare professori universitari o top manager o funzionari di banche o di partiti ma semplicemente cittadini normali in paesi normali.
E’ per questo che Zavoli non mi sta bene, se fosse un bravo nonno si sarebbe fatto da parte per raccontare le fiabe ai suoi bis nipoti, magari incontrando di tanto in tanto lo Scalfarotto di turno che lo va a trovare a casa per chiedergli un consiglio
Luigi Ruggeri.
Luigi, a me non pare proprio che gli italiani siano pronti ad emigrare in massa. Pare invece il contrario. Io sono un ex-pat nella bella Olanda, e di ex-pat ne conosco tanti. Conosco pero’ ben piu’ italiani che per schiodarli da casetta loro ci vorrebbero due motrici per translatrantici.
Invito inoltre alla prudenza nelle affermazioni: Enzo Biagi e’ morto a 87 anni, nel 2007. Nessuno gli ha mai suggerito, giustamente, di andar a raccontare fiabe ai bis-nipoti e lasciar spazio ai giovani.
Luigi, a me non pare proprio che gli italiani siano pronti ad emigrare in massa. Pare invece il contrario. Io sono un ex-pat nella bella Olanda, e di ex-pat ne conosco tanti. Conosco pero’ ben piu’ italiani che per schiodarli da casetta loro ci vorrebbero due motrici per translatrantici.
Invito inoltre alla prudenza nelle affermazioni: Enzo Biagi e’ morto a 87 anni, nel 2007. Nessuno gli ha mai suggerito, giustamente, di andar a raccontare fiabe ai bis-nipoti e lasciar spazio ai giovani.
Nessuno ha citato Antonella sul punto più importante: occorre sputare in faccia a Latorre, chiamarlo traditore, mandare lettere al PD in cui si sostiene che si straccia la tessera fino a che lui non se ne va.
Oppure accettare che i dipietristi e le persone per bene che vedono in Di Pietro l’unica (perfettibilissima) voce di opposizione in Italia, classifichino PD e PDL esattamente nella stessa categoria: “servi di Berlusconi, parassiti del Paese, tutta una pastetta”.
Ivan cos’ha da dire in proposito? Ha ancora qualcosa da dire in generale, a parte recitare se stesso da Crozza?
Qualche tempo fa scrivevo che Scalfarotto e iMille erano “solo fumo negli occhi, non una reale alternativa. Una graziosa iniziativa partorita da fertili menti, dedite soprattutto a crearsi una futura carriera attaccandosi alle generose mammelle della politica italiana”.
C’è qualcuno che vuole smentirmi con i fatti? Perché di essere smentito con le parole (magari su pizzino di Latorre) mi interessa assai poco. Però io scrivo ancora qui perché, se non mi aspetto più granché da Scalfarotto, ancora mi aspetto molto dagli scalfarottisti, in genere ottime persone che ancora credono in qualche ideale, non politicos rotti ad ogni inciucio. Come Latorre.
Caro Lorenzo, Scalfarotto è un persona perbene solo: non è aggressivo. Non gli piace fare polemiche, nésterili né fertili, non gli piace aggredire gli avversari non gli piace indossare l’elmetto sul suo forum. Fa bene? Fa male? Secondo me fa male xké ha deluso quanti come me e te speravano in uno cazzuto che schiodasse la cricca di Walter dal vertice PD…d’altro canto fa bene xké sa benissimo che con le sue forze e dall’estero non conta nulla nella politica italiana… ripeto: nulla… meno di quella graziosa fanciulla della Madia….che almeno è stata eletta… ora Scalfarotto ha creato lo scalfarottismo senza poi dimosrtarsene all’altezza… un po’ come Mario Segni….un po’ fa anche pena: uno che si fa trattare così dal partito cui aderisce e che dice di avere cofondato con entusiasmo….poi si fa mettre in posizione ineleggibile in Lombardia e chiamare impunemente pedoflio ridednoci un po’ su… ma ripeto contento lui… è il suo carattere: non è rabbioso… e quando uno non ha coraggio non è che se lo può compare al supermercato… è contentissomo di andare da Crozza di incontrare la gente importante… e x lui va bene così…almeno è meglio di quella pxxxana di Capezzone (metaforicamente parlando), è onesto, coerente, educato, colto…. contentiamoci…. saluti a tutti….
Caro Lorenzo, Scalfarotto è un persona perbene solo: non è aggressivo. Non gli piace fare polemiche, nésterili né fertili, non gli piace aggredire gli avversari non gli piace indossare l’elmetto sul suo forum. Fa bene? Fa male? Secondo me fa male xké ha deluso quanti come me e te speravano in uno cazzuto che schiodasse la cricca di Walter dal vertice PD…d’altro canto fa bene xké sa benissimo che con le sue forze e dall’estero non conta nulla nella politica italiana… ripeto: nulla… meno di quella graziosa fanciulla della Madia….che almeno è stata eletta… ora Scalfarotto ha creato lo scalfarottismo senza poi dimosrtarsene all’altezza… un po’ come Mario Segni….un po’ fa anche pena: uno che si fa trattare così dal partito cui aderisce e che dice di avere cofondato con entusiasmo….poi si fa mettre in posizione ineleggibile in Lombardia e chiamare impunemente pedoflio ridednoci un po’ su… ma ripeto contento lui… è il suo carattere: non è rabbioso… e quando uno non ha coraggio non è che se lo può compare al supermercato… è contentissomo di andare da Crozza di incontrare la gente importante… e x lui va bene così…almeno è meglio di quella pxxxana di Capezzone (metaforicamente parlando), è onesto, coerente, educato, colto…. contentiamoci…. saluti a tutti….
Attenzione, mica dico che Scalfa è un mostro: x essere un politico italiano, è una persona perbene e sa leggere e scrivere, il che è già moltissimo e lo rende quasi unico. Basti paragonarli con Latorre, Binetti e Villari per capire che è di un’altra pasta (e non a caso non lo faranno entrare in parlamento finché potranno).
Io però speravo che Scalfa fosse LO statista che avrebbe rivoluzionato il PD x renderlo un partito in cui potrei stare pure io, cioè laico, trasparente, democratico.
Ha fallito, ed è giusto che la mia stima per lui sia ridimensionata, ecco tutto.
Non mi firmo perche’ conosco Ivan di persona e si arrabbierebbe di certo se sapesse che mi metto a difenderlo sul blog, ma tutto ha un limite. Secondo me qui ci sono un sacco di lettori assai cortesi, nello stile di Ivan, che leggono, si incazzano e stanno zitti. Ma visto il tono degli ultimi commenti mi pare doveroso dire quello che penso. Ivan si arrabbiera’, pazienza. Insomma, io non capisco: ma che cavolo state dicendo? Fino a prova contraria mi pare che Scalfarotto si porti a casa la pagnotta andando a lavorare in un ufficio mattina e pomeriggio come noi umani, riesce a farsi sentire anche vivendo all’estero, si paga i viaggi per le riunioni di tasca sua, fa politica nel tempo libero togliendo il tempo al sonno e ai suoi affetti, il tutto senza le agevolazioni a carico del contribuente e un assistente anche per fare un comunicato stampa (i politici ne fanno migliaia al giorno, sperando che almeno uno venga pubblicato) come i nostri mille parlamentari. A me non viene da dire che e’ debole, al contrario. Mi viene da dire ma come fa? Dove la trova la pazienza e l’energia anche per sopportare commenti come quelli di Renato e di Lorenzo, che non rischiano nulla ma si permettono pure di criticare? Ok, Scalfarotto e’ stato candidato al posto 15 e lui ha accettato… bene, e che poteva fare? Quale sarebbe stata l’alternativa? Dire di no e non partecipare nemmeno? O minacciare fisicamente Veltroni con una pistola per essere candidato al numero piu’ in alto? Cosa avete fatto voi per appoggiarlo, renderlo piu’ forte e garantirgli un posto piu’ in alto col vostro consenso? Che beneficio ne avrebbe la politica italiana se Scalfarotto un bel giorno vi dicesse che avete ragione e si ritirasse a vita privata a farsi, come avrebbe diritto, i cavoli suoi? Cerchiamo di essere concreti, caro Lorenzo, come lo rivoluzioni il PD? Imbracciando il mitra? Facendo proclami? Attaccando a testa bassa alla Adinolfi (con, mi pare, risultati non degni di nota)? Qui mi pare che si faccia del puro sciacallaggio ai danni di uno lucido, per bene, che ha messo in piedi una storia politica limpida, che ha creato un gruppo intorno a se’ di gente pulita e disinteressata, che ha messo in piedi i mille, il circolo Obama, che in tre anni di attivita’ politica part time ha fatto il diavolo a quattro senza mai sbavare, mai urlare, mai cadere di stile, dando un esempio di civilta’ rispetto al mercato del pesce a cui siamo abituati. Insomma, se Scalfarotto non vi va bene avete sempre Latorre, Binetti e Villari, come dice bene a se stesso Lorenzo. Oppure, e visto che Scalfarotto nel suo piccolo l’ha fatto ce la potete fare anche voi, potete finalmente mettervi alla testa di tutti noi italiani insoddisfatti e farla voi ‘sta benedetta rivoluzione. Vi faremo sapere cosa ne pensiamo ponendo puntuali commenti sui vostri blog.
Non mi firmo perche’ conosco Ivan di persona e si arrabbierebbe di certo se sapesse che mi metto a difenderlo sul blog, ma tutto ha un limite. Secondo me qui ci sono un sacco di lettori assai cortesi, nello stile di Ivan, che leggono, si incazzano e stanno zitti. Ma visto il tono degli ultimi commenti mi pare doveroso dire quello che penso. Ivan si arrabbiera’, pazienza. Insomma, io non capisco: ma che cavolo state dicendo? Fino a prova contraria mi pare che Scalfarotto si porti a casa la pagnotta andando a lavorare in un ufficio mattina e pomeriggio come noi umani, riesce a farsi sentire anche vivendo all’estero, si paga i viaggi per le riunioni di tasca sua, fa politica nel tempo libero togliendo il tempo al sonno e ai suoi affetti, il tutto senza le agevolazioni a carico del contribuente e un assistente anche per fare un comunicato stampa (i politici ne fanno migliaia al giorno, sperando che almeno uno venga pubblicato) come i nostri mille parlamentari. A me non viene da dire che e’ debole, al contrario. Mi viene da dire ma come fa? Dove la trova la pazienza e l’energia anche per sopportare commenti come quelli di Renato e di Lorenzo, che non rischiano nulla ma si permettono pure di criticare? Ok, Scalfarotto e’ stato candidato al posto 15 e lui ha accettato… bene, e che poteva fare? Quale sarebbe stata l’alternativa? Dire di no e non partecipare nemmeno? O minacciare fisicamente Veltroni con una pistola per essere candidato al numero piu’ in alto? Cosa avete fatto voi per appoggiarlo, renderlo piu’ forte e garantirgli un posto piu’ in alto col vostro consenso? Che beneficio ne avrebbe la politica italiana se Scalfarotto un bel giorno vi dicesse che avete ragione e si ritirasse a vita privata a farsi, come avrebbe diritto, i cavoli suoi? Cerchiamo di essere concreti, caro Lorenzo, come lo rivoluzioni il PD? Imbracciando il mitra? Facendo proclami? Attaccando a testa bassa alla Adinolfi (con, mi pare, risultati non degni di nota)? Qui mi pare che si faccia del puro sciacallaggio ai danni di uno lucido, per bene, che ha messo in piedi una storia politica limpida, che ha creato un gruppo intorno a se’ di gente pulita e disinteressata, che ha messo in piedi i mille, il circolo Obama, che in tre anni di attivita’ politica part time ha fatto il diavolo a quattro senza mai sbavare, mai urlare, mai cadere di stile, dando un esempio di civilta’ rispetto al mercato del pesce a cui siamo abituati. Insomma, se Scalfarotto non vi va bene avete sempre Latorre, Binetti e Villari, come dice bene a se stesso Lorenzo. Oppure, e visto che Scalfarotto nel suo piccolo l’ha fatto ce la potete fare anche voi, potete finalmente mettervi alla testa di tutti noi italiani insoddisfatti e farla voi ‘sta benedetta rivoluzione. Vi faremo sapere cosa ne pensiamo ponendo puntuali commenti sui vostri blog.
Attenzione, né io né Renato ci siamo proposti agli elettori del PD come l’alternativa al sistema dei partiti, per poi accettare un umiliante strapuntino.
Non posso parlare per Renato, ma io non credo di avere la visione politica globale e men che mai l’energia di Scalfa, dunque non avrei potuto farlo.
Ma neanche Scalfa ce l’ha fatta. Lo stanno usando come foglia di fico per coprire le porcate del PD. Tutta la sua energia e le sue proposte sono destinate a logorarsi nel meccanismo dell’infinita anticamera che ha così ben descritto nel libro “I perpetui”.
Forse sarebbe arrivato il momento (e da un pezzo) di fare una mossa un po’ eclatante, tipo passare con di Pietro o meglio fondare un suo partito. Oggi gli elettori del PD, persino quelli che hanno digerito tutto, votando Binetti e Villari, si sono accorti di essere stati turlupinati da un segretario in mala fede e pure maldestro.
E’ il momento di osare. Se Scalfa non lo sa o non lo vuole fare, abbia l’onestà di ammetterlo e farsi da parte, così ci mettiamo il cuore in pace.
@ Lorenzo…concordo al 100% con te… quanto all’amico di Ivan ma come ci si puoò mai presentare per il rinnovamento ploitico del Paese e poi non si ha nemmeno il coraggio di mettere il proprio nome su un bloog!!!!!!! Senza parole … gli amici di Ivan sono della stassa pasta di Ivan….
Ecco, quest’ultima frase sull’essere dell’una o dell’altra pasta io forse non l’avrei scritta, però anche io credo che se non si ha il coraggio di firmarsi, non si dovrebbe neanche avere il coraggio di scrivere.
L’anonimo ha sempre torto, anche quando non ha tutti i torti.
Comunque, la discussione continua sul post dedicato alla De Gregorio: le iniziative di Ivan, di fronte alle mostruosità di questi tempi, sono graziose e facili da seguire, ma… sono incisive? Ai posteri l’ardua sentenza, però io ho già una mia opinione in proposito. E scommetto che ce l’ha pure Renato.
Ecco, quest’ultima frase sull’essere dell’una o dell’altra pasta io forse non l’avrei scritta, però anche io credo che se non si ha il coraggio di firmarsi, non si dovrebbe neanche avere il coraggio di scrivere.
L’anonimo ha sempre torto, anche quando non ha tutti i torti.
Comunque, la discussione continua sul post dedicato alla De Gregorio: le iniziative di Ivan, di fronte alle mostruosità di questi tempi, sono graziose e facili da seguire, ma… sono incisive? Ai posteri l’ardua sentenza, però io ho già una mia opinione in proposito. E scommetto che ce l’ha pure Renato.
@ lorenzo, ancora una vola hai usato la definizione giusta: graziose….