6 Dicembre 2008

Una parola, per favore

Diario

Thumbnail image for logo_pd.jpgFino a condanna definitiva esiste la presunzione di innocenza, uno dei principi fondamentali dell’ordinamento in un paese civile.  L’innocenza, tuttavia, è requisito necessario ma assolutamente non sufficiente per ricoprire incarichi pubblici in rappresentanza della collettività. Se uno vuol fare il sindaco di una grande città o il presidente di una regione il fatto che non abbia commesso reati dovrebbe potersi dare per scontato. Poi si vorrebbero anche capacità, responsabilità, spirito di servizio, trasparenza, genuino interesse per la cosa pubblica. 

Le vicende che stanno attraversando il mio partito sono estremamente serie perché contribuiscono ad indebolire il rapporto tra cittadini e istituzioni già fiaccato da una destra che governa facendo carne da macello dei principi base della democrazia liberale. La leadership del partito dica subito e con fermezza cose univoche ed esiga comportamenti coerenti. Sulla correttezza dei nostri dirigenti non sono tollerabili né amnesie né tentennamenti. 

24 risposte a “Una parola, per favore”

  1. Anellidifumo ha detto:

    Yawn. Il solito proclama perfettamente inutile, all’interno di una polemica tutta di partito. E intanto, fuori, il mondo cambia.
    Sul manifesto del PSE che appoggia i diritti dei gay, il PD tace e non firma. Tu pure taci; almeno, hai firmato?

  2. Selfs. ha detto:

    E quindi? Cosa proponi? Lancio di monetine? O cosa?
    Che la prima fila del PD venga fatta fuori dai magistrati, e che Berlusconi arrivi a fare la morale … anche questo supera l’immaginazione. Per favore, proviamo a immaginare qualcosa di più decente. E di farlo, poi.

  3. Selfs. ha detto:

    E quindi? Cosa proponi? Lancio di monetine? O cosa?
    Che la prima fila del PD venga fatta fuori dai magistrati, e che Berlusconi arrivi a fare la morale … anche questo supera l’immaginazione. Per favore, proviamo a immaginare qualcosa di più decente. E di farlo, poi.

  4. Giacomo ha detto:

    Oltre che inutile, è un proclama assolutamente vuoto.
    Quali sono le ‘cose univoche’ che dichiareresti e quali i ‘comportamenti coerenti’ che esigeresti?
    Fra l’altro, ti è sfuggito che la ‘leadership’ del tuo partito si è già espressa.
    “Voglio esprimere a due sindaci di importanti realtà – sia pure tra loro diverse – come Napoli e Firenze, il SOSTEGNO CONVINTO mio e del partito democratico. Conosco da anni Rosa Russo Iervolino e Leonardo Domenici, li ho sempre stimati e ho avuto occasione con loro di avere in questi anni, da dirigente politico e da sindaco di Roma, una fruttuosa collaborazione. Esprimo APPREZZAMENTO per le loro qualità politiche, amministrative, per la loro serietà e per il loro rigore morale.”
    E ancora: “Il LORO IMPEGNO E LA LORO DEDIZIONE SARANNO DECISIVI per le città che amministrano e, più in generale, PER L’INNOVAZIONE NECESSARIA DELLA POLITICA ITALIANA. Questo loro contributo è tanto più importante in un momento come quello che stiamo vivendo, in cui emergono anche vicende politico-giudiziarie che riguardano la politica nel suo insieme e di cui il Pd non può che farsi carico.” (Walter Veltroni, Repubblica.it, 5/12/08)
    Non ti basta? Non sei d’accordo?

  5. Giacomo ha detto:

    Oltre che inutile, è un proclama assolutamente vuoto.
    Quali sono le ‘cose univoche’ che dichiareresti e quali i ‘comportamenti coerenti’ che esigeresti?
    Fra l’altro, ti è sfuggito che la ‘leadership’ del tuo partito si è già espressa.
    “Voglio esprimere a due sindaci di importanti realtà – sia pure tra loro diverse – come Napoli e Firenze, il SOSTEGNO CONVINTO mio e del partito democratico. Conosco da anni Rosa Russo Iervolino e Leonardo Domenici, li ho sempre stimati e ho avuto occasione con loro di avere in questi anni, da dirigente politico e da sindaco di Roma, una fruttuosa collaborazione. Esprimo APPREZZAMENTO per le loro qualità politiche, amministrative, per la loro serietà e per il loro rigore morale.”
    E ancora: “Il LORO IMPEGNO E LA LORO DEDIZIONE SARANNO DECISIVI per le città che amministrano e, più in generale, PER L’INNOVAZIONE NECESSARIA DELLA POLITICA ITALIANA. Questo loro contributo è tanto più importante in un momento come quello che stiamo vivendo, in cui emergono anche vicende politico-giudiziarie che riguardano la politica nel suo insieme e di cui il Pd non può che farsi carico.” (Walter Veltroni, Repubblica.it, 5/12/08)
    Non ti basta? Non sei d’accordo?

  6. antonella ha detto:

    Sembrera’ vuoto a te. Io pagherei per sentire dire queste cose, con questa chiarezza, dal segretario nazionale del mio partito.

  7. Giacomo ha detto:

    @antonella.
    > Io pagherei per sentire dire queste cose
    Ma queste cose, quali?
    Scalfarotto parla genericamente di ‘cose’ da dire e di ‘comportamenti’ da esigere. Perchè non scrive – magari sull’Unità invece che sul blog – COSA DIREBBE e QUALI COMPORTAMENTI ESIGEREBBE se fosse lui a guidare il partito?
    Forse ha paura di inimicarsi i capibastone?

  8. Giacomo ha detto:

    @antonella.
    > Io pagherei per sentire dire queste cose
    Ma queste cose, quali?
    Scalfarotto parla genericamente di ‘cose’ da dire e di ‘comportamenti’ da esigere. Perchè non scrive – magari sull’Unità invece che sul blog – COSA DIREBBE e QUALI COMPORTAMENTI ESIGEREBBE se fosse lui a guidare il partito?
    Forse ha paura di inimicarsi i capibastone?

  9. Selfs. ha detto:

    Premesso che non ho visto le carte (come si suol dire), e che si deve presumere l’innocenza (eccetera eccetera) trovo singolare che la “questione morale” emerga su notizie di reato che riguardano pesci relativamente piccoli (come i due sindaci) e non si sia posta affatto nel caso recente di Fassino. Saro’ un idiota, ma mi sfugge questo doppio standard.
    Poi c’e’ un altro doppio standard degno di nota. Finche’ il PD fa la guerra ai lavavetri, va bene. Finche’ il PD fomenta i pogrom di Ponticelli, va bene. Se pero’ ci sono dietro le bustarelle, allora si pone la questione morale. Da perfetto idiota, io considero moralmente piu’ grave la deriva razzista (e i pasticci con l’Opus Dei – vergogna, vergogna, vergogna). Che dietro ci possano essere le mazzette, e’ solo un dettaglio.
    Lettura consigliata oggi: le prime due pagine de “I volenterosi carnefici di Hitler” di Daniel J Goldhagen.

  10. Lorenzo ha detto:

    Scalfa, più passa il tempo più i tuoi post diventano banali, vaghi e/o inefficaci. Stai perdendo il contatto con la realtà. E’ la tv che ti fa male, o ti avevo sopravvalutato in passato? Davvero, tu sei il nuovo del PD, da te ci si aspetterebbe un po’ di pù, se questo partito volete veramente tenerlo a galla.

  11. giannino stoppani ha detto:

    Qui in Italia si è perso anche il senso del buonsenso. Ivan, continua sempre a ricordarci com’è fatto un paese civile.

  12. giannino stoppani ha detto:

    Qui in Italia si è perso anche il senso del buonsenso. Ivan, continua sempre a ricordarci com’è fatto un paese civile.

  13. Giovanni ha detto:

    E’ strano… veramente strano. Se ci fossero problemi di moralità, e a mio parere ci sono problemi di moralità politica (dire ad esempio che un parco metropolitano, ultima risorsa di una conurbazione caotica e lasciata alle brame edificatrici di un unico soggetto, è “una cagata”, per me è sufficiente per comprendere quanto poco valga il sindaco che poi si incatena)… una persona che ha a cuore le sorti del suo partito cerca di approfondire e di arrabbiarsi, che altrimenti si fa la figura dei fan di berlusconi… Ma non mi sembra che lei si scuota più di tanto, anzi mette le mani avanti con la presunzione d’innocenza… ma politicamente lei è d’accordo con questa gente?

  14. Giovanni ha detto:

    E’ strano… veramente strano. Se ci fossero problemi di moralità, e a mio parere ci sono problemi di moralità politica (dire ad esempio che un parco metropolitano, ultima risorsa di una conurbazione caotica e lasciata alle brame edificatrici di un unico soggetto, è “una cagata”, per me è sufficiente per comprendere quanto poco valga il sindaco che poi si incatena)… una persona che ha a cuore le sorti del suo partito cerca di approfondire e di arrabbiarsi, che altrimenti si fa la figura dei fan di berlusconi… Ma non mi sembra che lei si scuota più di tanto, anzi mette le mani avanti con la presunzione d’innocenza… ma politicamente lei è d’accordo con questa gente?

  15. Zanna Bianca ha detto:

    Scusate la banalizzazione, ma alla luce di questo post vorrei capire se secondo Scalpha un sindaco raggiunto da un avviso di garanzia oppure di cui è stata resa pubblica la fatidica “iscrizione sul registro degli indagati” , si debba dimettere oppure no.
    E’ inutile soffermarsi su genericità quali “comportamenti coerenti” o “correttezza dei nostri dirigenti”; ho bisogno di sapere (senza se e senza ma) se il mio partito condivide o meno l’idea che un magistrato inquirente possa con una semplice ipotesi di reato cancellare una carriera politica oppure no

  16. Zanna Bianca ha detto:

    Scusate la banalizzazione, ma alla luce di questo post vorrei capire se secondo Scalpha un sindaco raggiunto da un avviso di garanzia oppure di cui è stata resa pubblica la fatidica “iscrizione sul registro degli indagati” , si debba dimettere oppure no.
    E’ inutile soffermarsi su genericità quali “comportamenti coerenti” o “correttezza dei nostri dirigenti”; ho bisogno di sapere (senza se e senza ma) se il mio partito condivide o meno l’idea che un magistrato inquirente possa con una semplice ipotesi di reato cancellare una carriera politica oppure no

  17. scalpha ha detto:

    Zanna bianca, sarò un idealista, ma sono affezionato all’istituto delle dimissioni. Io credo che se uno finisce sul registro degli indagati per fatti rilevanti rispetto alla propria funzione di amministratore dovrebbe fare un passo indietro e pensare a difendersi fino ad ottenere un proscioglimento o un’assoluzione. Questo vale ancor di più quando i fatti sono gravi e le fonti di prova sono evidenti e pubbliche e hanno colpito in modo irreparabile la credibilità e l’onorabilità del pubblico amministratore. Ti rimando volentieri all’articolo 54 della Costituzione, uno dei miei preferiti: “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore…”.
    Se diciamo che i magistrati inquirenti “cancelano carriere politiche” confondiamo gravemente cause ed effetti. Chi cancella la (propria) carriera politica è il politico corrotto, non il magistrato che lo persegue. A meno che non si voglia affermare che la magistratura politicizzata mette sotto accusa i suoi avversari politici con indagini strumentali… ma mi pare che per questo abbiamo già un campione mondiale a Palazzo Chigi.
    Io credo che una delle maggiori e più gravi responsabilità che gli storici attribuiranno a Berlusconi in futuro sarà proprio quella (come dico nel post) di aver fatto rovine dello Stato democratico utilizzando la tattica di mettere un potere dello Stato (l’Esecutivo, e talvolta anche il Legislativo) contro l’altro (il potere Giudiziario) ben sapendo che lo Stato si regge in piedi solo se i tre poteri restano in perfetto equilibrio. Attaccare questo equilibrio significa non farsi scrupoli ad attaccare le fondamenta dello Stato, e questo è di una gravità inaudita per uno che dovrebbe fare lo statista per mestiere.
    Questa è la mia posizione, ma voglio rassicurarti: credo sia assolutamente minoritaria nel partito.

  18. Zanna Bianca ha detto:

    Ok grazie, apprezzo la chiarezza della risposta.
    Mi permetto a mia volta di chiarire che quando parlo di “cancellazioni giudiziarie di carriere politiche” non voglio confondere causa ed effetti; mi preme infatti sottolineare che, in caso di prosciglimento, è molto duro per un personaggio pubblico rimettersi in gioco; è noto che l’informazione predilige sempre sbattere il mostro in prima pagina, piuttosto che dare notizia con pari enfasi di un avvenuto prosciglimento.

  19. Anellidifumo ha detto:

    Bel commento di risposta a Zanna, bravo Ivan.

  20. Anellidifumo ha detto:

    Bel commento di risposta a Zanna, bravo Ivan.

  21. Selfs. ha detto:

    In Italia ci sono magistrati che dettano gli articoli a giornali come Repubblica e l’Espresso. I giornalisti si fanno dettare gli articoli perché, come si suol dire, è sempre meglio che lavorare. Gli indagati scoprono di essere indagati leggendo il giornale la mattina. Se questo vi sembra normale (e a me non sembra normale, e neanche a Fassino sembrò normale il giorno in cui scoprì di essere indagato leggendo Repubblica), poi c’è poco da meravigliarsi se la gente crede a ciò che Berlusconi dice dei magistrati.
    Mi pare che Scalfarotto abbia una visione idealizzata di come funziona la giustizia in Italia. Se vogliamo continuare a pensare che i magistrati sono buoni e tutti gli altri sono cattivi, continuiamo pure. Berlusconi avrà sempre buon gioco a dire che le cose non stanno proprio così. Lasciamo stare l’eredità di Berlusconi da qui a cent’anni e per un attimo cerchiamo di capire come mai, nel 2008, i suoi attacchi alla magistratura abbiano così tanto successo.

  22. Selfs. ha detto:

    In Italia ci sono magistrati che dettano gli articoli a giornali come Repubblica e l’Espresso. I giornalisti si fanno dettare gli articoli perché, come si suol dire, è sempre meglio che lavorare. Gli indagati scoprono di essere indagati leggendo il giornale la mattina. Se questo vi sembra normale (e a me non sembra normale, e neanche a Fassino sembrò normale il giorno in cui scoprì di essere indagato leggendo Repubblica), poi c’è poco da meravigliarsi se la gente crede a ciò che Berlusconi dice dei magistrati.
    Mi pare che Scalfarotto abbia una visione idealizzata di come funziona la giustizia in Italia. Se vogliamo continuare a pensare che i magistrati sono buoni e tutti gli altri sono cattivi, continuiamo pure. Berlusconi avrà sempre buon gioco a dire che le cose non stanno proprio così. Lasciamo stare l’eredità di Berlusconi da qui a cent’anni e per un attimo cerchiamo di capire come mai, nel 2008, i suoi attacchi alla magistratura abbiano così tanto successo.

  23. Zanna Bianca ha detto:

    Ciao Selfs,
    come spesso succede hai centrato il punto.
    Non serve a nessuno guardare e criticare il dito che indica la luna; è molto più concreto ragionare su cosa non và in ciò che il dito indica.

  24. Zanna Bianca ha detto:

    Ciao Selfs,
    come spesso succede hai centrato il punto.
    Non serve a nessuno guardare e criticare il dito che indica la luna; è molto più concreto ragionare su cosa non và in ciò che il dito indica.