Hanno ragione quelli de “Il primo cerchio“: “Era l’uomo sbagliato, nel posto sbagliato, al momento sbagliato” – altro che dieci motivi per aver perso Roma: uno basta e avanza – ma non è vergognoso che invece di prendersi almeno un turno di riposo Rutelli abbia preteso e sia stato messo a fare il presidente di […]
E così sabato scorso sono andato per la prima volta ad una riunione al famoso loft. E ho scoperto che per entrarci bisogna salire una scala di una ventina di gradini stretti e ripidi, assolutamente impossibili per una sedia a rotelle. E mentre salivo quelle scale pensavo alla nostra idea della sinistra, alla nostra idea dell’inclusione […]
Abituato a riunioni di lavoro in cui si interagisce continuamente e non ci si lascia se non prima di aver deciso come portare avanti le cose di cui si è discusso (i famosi “next steps”), soffro di una certa insofferenza durante le riunioni politiche che invece sono strutturate in modo rigorosamente sequenziale, dove si parla […]
Appena arrivato a Mosca dopo il fine settimana in Italia. Sfogliando i giornali sul treno per la Malpensa pensavo che la foto del Paese che emerge dai quotidiani in questi giorni non è davvero una bella immagine.
Concludo la Carfagneide (almeno per ora) con le parole di Emily Thornberry, la deputata laburista di Islington South and Finsbury (che poi sarebbe il mio collegio quando abitavo a Londra), durante il dibattito alla Camera dei Comuni terminato con il voto che ha abrogato il dovere per le cliniche che praticano la fecondazione artificiale di […]
…il fatto è che a rileggerlo bene, il comunicato della Carfagna fa venire il dubbio che si possa trattare non tanto di fascismo quanto di mera stupidità: “Le Pari Opportunità a giudizio del ministro pro tempore riguardano sopratutto le donne lavoratrici e madri, i minori, gli anziani e i portatori di handicap. Se il signor […]
In un suo bellissimo post, Marco Simoni la dice giusta: “Il comunicato stampa del ministero delle pari opportunità, in cui il ministro chiama Vladimir Luxuria col suo vecchio nome, denegandone esplicitamente l’identità, è una cosa fascista, di chi pensa di dover stabilire l’identità degli altri, e la loro legittimità ad esistere in quanto tali. “