29 Gennaio 2009

Come volevasi dimostrare

Diario

Auschwitz.jpgAvete già letto dell’incredibile intervista rilasciata alla Tribuna di Treviso da questo sacerdote della comunità lefebvriana recentemente riabilitata da Ratzinger? Io ve l’avevo detto che correvamo questo rischio… Il punto è proprio quello che faticosamente cercavo di far passare in questi giorni. Se decidiamo che esistono forme di discriminazione che in qualche modo sono accettabili o comprensibili, poi diventa difficile stabilire dove si tracci la linea di confine invalicabile, e chi abbia il diritto di tracciarla. L’unico modo per fermare la discriminazione è affermare con convinzione e senza compromessi che tutte le forme di discriminazione, senza eccezione alcuna, sono assolutamente inaccettabili. Ogni altra posizione equivale a scherzare col fuoco. Come volevasi dimostrare.

9 risposte a “Come volevasi dimostrare”

  1. Selfs. ha detto:

    “Anna era ebrea” è una sintesi perfetta di quello che sta succedendo, e le critiche a questa tua sintesi rappresentano bene la difficoltà diffusa di capire la posta in gioco.
    La canzone di Povia, coincidenza spettacolare, fa il verso alla preghiera “per la salvezza degli ebrei” che Ratzinger ha voluto ripristinare. I retroscena di questa vicenda sono qui:
    http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/193041
    Anna era ebrea. Quella cocciuta.

  2. cacioman ha detto:

    Da ateo penso che questo papa sia una “benedizione del cielo”: aiuterà, meglio di un papà volemosebene cerchiobottista, a far predere coscienza ai cattolici “buoni” (tra cui quelli che frequento io) su quanto si è deviato dal solco del Concilio Vaticano II .

  3. marco ha detto:

    uno dei tanti volti della chiesa è questo: saper individuare un nemico e combatterlo; a volte è la scienza, quasi sempre sono i diritti civili degli individui, a volte, se e quando arriva il momento giusto, sono le altre religioni concorrenti al copyright del monoteismo;
    un altro volto sono i monasteri come quello di Bose ma pochi si prendono la briga di andare a vedere cosa succede e cosa si dice laggiù, volete mettere al telegiornale delle venti come rende bene uno scorcio della cupola di san pietro o il luccichio degli ori del vaticano? ipotizzate di trasmettere un servizio sull’officina di pensiero del monachesimo: sarebbe un disastro, occhi strabuzzati, mandibole cascanti e l’eco nella scatola cranica, sembrerebbe una performance di arte contemporanea: un pensiero alternativo

  4. marco ha detto:

    uno dei tanti volti della chiesa è questo: saper individuare un nemico e combatterlo; a volte è la scienza, quasi sempre sono i diritti civili degli individui, a volte, se e quando arriva il momento giusto, sono le altre religioni concorrenti al copyright del monoteismo;
    un altro volto sono i monasteri come quello di Bose ma pochi si prendono la briga di andare a vedere cosa succede e cosa si dice laggiù, volete mettere al telegiornale delle venti come rende bene uno scorcio della cupola di san pietro o il luccichio degli ori del vaticano? ipotizzate di trasmettere un servizio sull’officina di pensiero del monachesimo: sarebbe un disastro, occhi strabuzzati, mandibole cascanti e l’eco nella scatola cranica, sembrerebbe una performance di arte contemporanea: un pensiero alternativo

  5. Bruno ha detto:

    Voi che vivete sicuri
    nelle vostre tiepide case.
    Voi che trovate tornando a sera
    il cibo caldo e visi amici:
    considerate se questo è un uomo
    che lavora nel fango
    che non conosce pace
    che lotta per mezzo pane
    che muore per un si o per un no.
    Considerate se questa è una donna,
    senza capelli e senza nome
    senza più forza di ricordare
    vuoti gli occhi e freddo il grembo
    come una rana d’inverno.
    Meditate che questo è stato:
    Vi comando queste parole.
    scolpitele nel vostro cuore
    stando in casa andando per via,
    coricandovi alzandovi.
    Ripetetele ai vostri figli.
    O vi si sfaccia la casa,
    la malattia vi impedisca,
    i vostri nati torcano il viso da voi.

  6. Massimo ha detto:

    Ivan,
    il “come volevasi dimostrare” ha due facciate. io direi, piuttosto, che, come volevasi dimostrare, al primo accenno di posizioni controverse ed idiotiche come quelle di quel prete ci si richiama a poteri autoritari censorei di senso opposto, riflesso incondizionato non solo Italiano, ma Europeo.
    Le posizioni negazioniste si marginalizzano non a suon di decreti che le rendano illegali ma con l’educazione, con un libero dibattito dove l’idiozia antisemita negazionista e revisionista viene esposta al ridicolo storico e con compagne di boicottaggio che le disincentivino. in moltissimi campus americani nel giorno della rimembranza si leggono in piazza i nomi delle vittime della shoa. nelle scuole si ricordano i morti passati per il camino o i GI che entravano nei campi. si chiama nella scuola il sopravvissuto, il reduce. si mantiene vivo il ricordo con fatti ed azioni.
    In Italia ci si rincoglionisce con il grande fratello, i calciatori del primo ministro, due tette in TV e ci si illudete che due leggi censoree risolveranno il problema.
    io dico, la liberta’ e’ “untidy” e rischiosa. ma cosa altro c’e’ che vale la pena di essere difesa senza remore? tu dici “si scherza con il fuoco”. io dico, e’ peggio illudersi che l’antisemitismo scompaia per decreto, “dall’alto”, quando il rancore rimane evidentemente acceso e sopito sotto la cenere dell’indifferenza.
    io ti chiedo, retoricamente, perche’ una societa’ come quella Americana dove le idee, anche quelle assurde e controverse, circolano liberamente, si e’ sempre tendenzialmente immunizzata da fascismi ed autoritarismi e si e’ evoluta pur partendo da sentimenti antisemiti che erano decisamente prevalenti anche solo 50 anni fa, mente quella Europea, con tutte le sue leggi che controllano la liberta’ di espressione e statalismi autoritari, i sentimenti antisemiti, in base a sondaggi anche recenti, sono ancora cosi’ prevalenti? E’ sempre colpa di israele o c’e’ qualcosa di piu’ profondo?
    Vuoi un’idea pratica per rispondere al prete antisemita? domenica alle 12 andate in migliaia a picchettare i fedeli all’uscita dalla messa. e parlo di un picchettaggio serio come quelli che ho visto qui quando le Unions si incazzano davvero. ricordategli degli antisemiti che hanno tra le loro fila, a partire dal capo-prete ex-nazista al Vaticano. andate di fronte al vaticano e con un megafono leggete i nomi di chi non e’ tornato a casa da auschwitz, dachau e mauthausen e dalle altre centinaia di campi, gli stessi da cui mio nonno torno’ glabro, un marchio nel braccio e il peso corporeo a 35 kg. Non lasciate solo ai Radicali questo tipo di azione. Che la parte secolare del PD trovi la sua anima senza paura di offendere i teodem, o e’ la fine! Mobilitatevi se credete in quello che dite, altrimenti si sta qui online a pettinar le bambole.
    Dimostrate come privati cittadini dove tracciate il confine di cosa sia o non sia accettabile, ma lasciamo perdere gli interventi censorei legislativi, che mi sembrano impliciti nel discorso di Ivan (qui e nel post precedente). e’ un approccio stantio e peggior cura del male.
    e’ piu’ educativa una mobilitazione sentita che mille leggine di facciata, …Q.E.D.
    ciao.

  7. jr. ha detto:

    copia ed incolla da un forum: non sparate sul pianista!!!!!! Lo metto perchè, credo, spiega bene molte cose…
    Parlare di Eluana significa affrontare il problema di Dio: chi è Dio è il fulcro di tutte le religioni, cristianesimo compreso. L’aspetto decisamente grave, soprattutto nelle religioni è che “le violenze contro le persone sono tanto più pericolose quanto più è nobile il motivo per cui si commettono”. Infatti il motivo più alto e più nobile che si possa utilizzare per qualsiasi cosa è invocare il nome di Dio per giustificare ciò che si sta facendo. “Fanatismo” viene da “fanum” e “fanum” è il “sacro”, chi agisce per fanatismo, “per Dio”, lo fa per la realtà più assoluta ed intoccabile che possa esservi in questo mondo ed oltre. Si comprende perciò bene come le religioni, cattolica compresa, siano incorse in tante contraddizioni ed abbiano commesso tanti soprusi, oggi come già in passato. Le persone pie naturalmente hanno fatto ciò con la coscienza tranquilla ed anche con la coscienza che così si dovevano comportare: per la ragione più chiara e forte che si possa accampare in questa vita: “è la volontà di Dio”. Qui sta il pericolo che ha giustificato e continua a giustificare tante condotte aberranti. E’ evidente che un Dio siffatto non ha e non può avere alcun rapporto con l’aspirazione più grande degli esseri umani: l’aspirazione ad essere felici nella vita. Non è più sopportabile un Dio nel cui nome e con la cui presunta autorità si caricano pesanti fardelli sulle spalle della gente (Mt 23,4; Lc 11,46), si “divorano le case delle vedove col pretesto di lunghe preghiere”(Mc 12,40;Lc 20,47) o si passa lontani dal povero disgraziato che si sta dissanguando sul ciglio della strada perché il rappresentante di Dio possa arrivare puro al tempio (Lc 10,31-32). Dire “Gesù è Dio” può essere fuorviante, a meno di non avere prima chiaro qualcosa di più fondamentale e determinante, ovvero che “Dio è Gesù”. Al di là delle regole delle frasi predicative, il problema sta nello stabilire se Gesù lo comprendiamo a partire da Dio o al contrario comprendiamo Dio a partire da Gesù. Quando diciamo “Gesù è Dio”, in realtà stiamo affermando che già sappiamo chi è e com’è Dio ed al tempo stesso indichiamo che (senza rendercene conto) non conosciamo Gesù. E’ quindi Dio che viene a spiegarci chi è Gesù e com’è Gesù. Quindi si capovolge e si intende al contrario ciò che il Nuovo Testamento afferma chiaramente ” Dio nessuno l’ha mai visto” (Gv 1,18), oppure “il Padre lo conosce solo il Figlio” (Mt11,27). Ovvero Dio non è alla nostra portata e pertanto non possiamo conoscerlo. Da qui la necessità di un “Rivelatore”, Gesù che ci fa conoscere Dio (Mt 11,27 par.). Neppure la teodicea ci viene in aiuto: se partiamo dall’idea di un Dio infinitamente buono e potente come possiamo conciliare l’idea di un tale Dio col fatto di tanto male, tanta disgrazia e sofferenza come ne troviamo in questo mondo? La scappatoia che alcuni teologi trovano, di fronte a tale domanda è di sostenere che Dio non vuole il male, ma lo permette per trarne un bene maggiore come per esempio la salvezza delle anime o la loro santificazione, giacché come assicurano alcuni esperti in cose religiose, la sofferenza santifica e salva. Vale a dire come un dentista dovesse estrarre un dente al figlio cui vuole bene. Naturalmente deve fargli male e quindi il padre permette questo male per ottenere un bene maggiore che è la cura del figlio. Tale ragionamento in prima battuta sembra risolvere il problema, in realtà non produce nulla. Infatti l’unica cosa che dimostra è che il dentista non è onnipotente, se lo fosse guarirebbe il dente senza neppure estrarlo e senza alcun dolore, se fa male al figlio significa che non è onnipotente o che non vuole bene al figlio come dovrebbe. La teodicea tradizionale oggi ci si mostra quindi come un compito semplicemente impossibile. Purtroppo si è capovolto il problema, ovvero da una “teodicea impossibile” ci si fa un’idea di chi è Dio e di com’è Dio. Poi a partire dalla nostra incapacità di conoscere
    il trascendente ci mettiamo a spiegare chi è stato Gesù e com’è stato Gesù. Per questo il Dio che si è fatto conoscere
    nella persona, nella vita e nella storia di Gesù di Nazaret non entra nella nostra testa. Abbiamo tagliato la strada
    a questo Dio che risulta insopportabile. Ci facciamo quindi un Dio a nostra misura ed in accordo alle nostre convenienze ed a partire da una tale montatura ideologica “interpretiamo” anche Gesù, ovvero liquidiamo Dio e Gesù in un sol colpo, semplicemente e tragicamente. Questo spiega bene come mai il Dio che si è fatto debolezza per farci conoscere il Dio invisibile (affermazione fondamentale della Rivelazione divina), non ha condizionato e, ancora meno, determinato la teologia dogmatica, la morale, la spiritualità e la Chiesa, cui importa più il Dio della teodicea impossibile anziché il Dio che ci si è rivelato in Gesù. L’onnipotente e sempiterno Dio delle formule liturgiche (quello che entra nella testa delle persone) non lascia spazio alla debolezza di Dio, che ci si è rivelata nella croce. Quindi Dio è Gesù perché nel suo modo di essere e di vivere ci ha dato a conoscere chi è Dio e com’è Dio. Il problema è che Dio si è rivelato nell’umano, quando una persona si disumanizza, magari nel trascendente, per quanto religiosa sia, in realtà avviene che crede in un Dio che è un fantasma, un idolo o anche un vero mostro.
    Per questo Eluana.

  8. Anellidifumo ha detto:

    Ben detto, Ivan. Fortunatamente, non sei l’unico a scrivere queste cose, anche se siamo ancora in pochi.

  9. Roberto Pirani ha detto:

    Scalfarotto, mi scusi l’off topic.
    In bocca al lupo che si può fare meglio.
    PS per Lei e le persone di buona volontà dentro il PD: se si vuole copiare lo si faccia bene e citando le fonti: http://www.comunivirtuosi.org
    (anche il Sindaco di Capannori, in fondo, è del PD)
    ******************************************************************
    Copia conoscenza:
    Egregio Gilioli,
    però dovrà convenire:
    bella la rappresentazione e bello lo slogan a media unificati:
    “1 milione di posti di lavoro”.
    Peccato che l’On. Veltroni non sappia la differenza che passa tra
    un pannello solare termico e uno fotovoltaico. Vedasi performance da Bruno Vespa, in una puntatona ricca di idee.
    Per il resto, i brillanti successi li si può valutare
    come ha riportato il suo collega Mondani a Report:
    aver nascosto un documento che se applicato oggi avrebbe portato
    Roma oltre i livelli di Berlino (come nel quartiere di Colli aniene al 61% di RD)
    Il Doc. originale, mai presentato alla stampa dal 2002
    della “commissione Veltroni” lo trova qui:
    http://www.ecceterra.org/docum.php?id=%201427
    (è il solo media che l’ha pubblicato….certo Repubblica non
    perderà un attimo a fare le domande del caso data la notoria
    indipendenza)
    Cordiali saluti, R.Pirani
    Per sapere perchè il Lazio rischia la “crisi” leggasi:
    – la Corte dei Conti sui “commissariamenti” a maggio del 2007,
    – il mancato intervento operato dalla Giunta Veltroni dal 2002 (vedasi il link con documento originale sopra),
    – le condanne che la UE opera verso l’Italia per l’inadempienza alle normative
    per la gestione delle discariche etc