“El pagano Silvio Berlusconi, divorciado, mujeriego, adúltero confeso y acumulador de poder y riquezas sin fin, ha visto la luz. En 17 años no había pronunciado en público una sola vez la palabra Englaro. En 48 horas, se ha convertido en el más ardiente agitador pro-vida de un país donde no faltan ese tipo de voces.”
El Paìs ricostruisce i nostri giorni di follia.
31 risposte a “El pagano”
Oggi ho visto “Il conformista”, di Bertolucci. Direi che non siamo cambiati niente, dal 1945. Grandissimo El Paìs.
Vedi Ivan che sotto sotto Emilio Fede aveva ragione: é lui Silvio B. l’Unto del Signore!
Vedi Ivan che sotto sotto Emilio Fede aveva ragione: é lui Silvio B. l’Unto del Signore!
Vedi Ivan che sotto sotto Emilio Fede aveva ragione: é lui Silvio B. l’Unto del Signore!
Quindi, i disastri esecutivi, istituzionali, politici, culturali ed etici scaturiti dalla occupazione del potere da parte di Berlusconi e dei suoi sodali, rimangono una emergenza per il paese e una priorita’ irrinunciabile per ogni forza politica democratica che gli si voglia contrapporre, iMille … compresi.
Bene. Molto bene! Sono contento.
Sig. Scalfarotto, noi, “vecchi comunisti “, lo sapevamo gia’ e in realta’ non lo avevamo mai dimenticato, se le e’ possibile cerchi di rammentarlo anche agli altri, a partire dai piu’ “brillanti” dei suoi”spin doctor”, quelli della “deriva dipietrista” per intenderci.
A mio avviso per trattare un tema così importante e che ha aperto una discussione etica nella società italiana dopo decenni di vuoto spinto pompato ad arte dai mass media, non era il caso di ispirarsi alla solita lezioncina esterofila impartita ai poveri “mangiaspaghetti pizza e mandolino”; o se proprio ci si voleva ispirare al solito Solone d’oltre Alpe, quanto meno predisporre una traduzione per quei poveri “paisà” come il sottoscritto che non leggono correntemente lo spagnolo!!!
La lezioncina, che non é tale, rifletta la verità.
Gli italiani (come i francesi d’altra parte) sempre a lametarsi stanno, sempre.
Pero’ se la critica viene da fuori ci si gonfia il petto come dei Bomaparte di serie C.
I soliti galletti di provincia siamo.
La traduzione della prima linea (il pezzo chiave) é questa:
“Il pagano Silvio B. divorziato, donnaiolo,
fedifrago dichiarato ed accumulatore di potere e di ricchezze senza
limiti, ha visto la luce (NdT.: parlasi di luce divina)”
Allora. Che non é vero?
La lezioncina, che non é tale, rifletta la verità.
Gli italiani (come i francesi d’altra parte) sempre a lametarsi stanno, sempre.
Pero’ se la critica viene da fuori ci si gonfia il petto come dei Bomaparte di serie C.
I soliti galletti di provincia siamo.
La traduzione della prima linea (il pezzo chiave) é questa:
“Il pagano Silvio B. divorziato, donnaiolo,
fedifrago dichiarato ed accumulatore di potere e di ricchezze senza
limiti, ha visto la luce (NdT.: parlasi di luce divina)”
Allora. Che non é vero?
La lezioncina, che non é tale, rifletta la verità.
Gli italiani (come i francesi d’altra parte) sempre a lametarsi stanno, sempre.
Pero’ se la critica viene da fuori ci si gonfia il petto come dei Bomaparte di serie C.
I soliti galletti di provincia siamo.
La traduzione della prima linea (il pezzo chiave) é questa:
“Il pagano Silvio B. divorziato, donnaiolo,
fedifrago dichiarato ed accumulatore di potere e di ricchezze senza
limiti, ha visto la luce (NdT.: parlasi di luce divina)”
Allora. Che non é vero?
Signor Perutz, ma neanche davanti ad un caso straziante come a quello degli Englaro rinuncia a fare campagna elettorale?
I vecchi comunisti, miei ex compagni di partito quasi tutti transitati disciplinitamente nel PD, sono a mio parere parte integrante della casta di politicanti che opprime questo paese.
Non a caso Bondi e Ferrara si sono formati come comunisti: hanno mantenuto la stessa obbedienza cieca al Capo e la stessa mancanza di scrupoli morali proprie dei “vecchi comunisti” anche dopo aver cambiato padrone.
Il PD, per rinnovarsi veramente, dovrebbe fare a meno di loro. E invece ho proprio la sensazione che avrà la funzione opposta: diventerà la zattera della medusa dove si aggrapperanno freneticamente i morenti vecchi comunisti, finché non affonderà, trascinandoli via con gran sollievo del Paese.
Nel frattempo, da qualche parte nascerà una sinistra evoluta e moderna, democratica ma anche sociale. Una sinistra dove non si diffiderà di Scalfarotto in quanto troppo nuovo: troppo vecchio, casomai.
Ivan, e se fossi proprio te a crearla, questa sinistra nuova, invece di aspettare un Gorbaciov del PD che non arriverà? Lascia a terra la zavorra dei vecchi comunisti come Perutz, e spicca il volo.
Ma Sig. Lorenzo, ma lei che ca…lo ha capito? Scusi.
Ma quale campagna elettorale? Ma quali comunisti, quale zavorra e quale caso Englaro?
Ma ci risparmi gli sprotti moralistici e vada al concreto: quale e´ stata la politica del PD per arginare questo disastro e questa frana costituzionale e quale e´ stata la proposta dei Millini che si ricordano che esiste il nano Belzebu´ solo quando un giornale straniero ci ricorda come questo si metta ogni giorno sotto i piedi la costituzione?
Io ho ricordato al magico Scalfarotto che la linea politica di un movimento dovrebbe essere innanzitutto coerente ed unitaria. Che mi rappresenta venirmi a citare l´anatema de El Pais sul Berlusconi convertito quando eminenti “personalita´del movimento” stabilirono a suo tempo che insistere sulla anomalia del Nano era solo controproducente:
una deriva populista e autoritaria, una fissazione da snob annoiati, una mania da contadini molisani o da magistrati giustizialisti.
Come ce le giochiamo adesso le teorie “fantapolitiche” di Costa e associati? Le loro tirate sui nuovi equilibri da raggiungere?
Dove eravate lei, Scalfarotto e i suoi “spin doctor” a luglio, quando appareva chiaro l´andazzo che avrebbe preso il governo per quanto riguarda le questioni istituzionali?
Seduti forse ad un tavolino di un bar di Piazza Navona a leggere e commentare … El Pais?
Saluti.
no, no caro scrittore austro-ungarico non ci siamo proprio.
non é che uno si ricorda delle italiche sventure legate all’attuale presidente del consiglio solo leggendo El Pais. Magari. La citazione sta li’ perché calzante. Se l’avesse pubblicata il centro, il corriere di giulianova o la gazzetta del fucino sarebbe stata cmq clazante.
Quella citazione é stata segnalata da qualcuno che vivendo fuori, legge El Pais perché é quello che passa l’edicola iberica di provincia (e costa la metá di un giornale italiano “importato”). Mica per fare il fighetto di sinistra autolesionista (autolesionista di ché).
Guardacaso quella citazione apparve tristemente azzeccata (ed nn priva di una certa sottile ironia). Punto.
Senno’ mo’ uno non puo’ manco piu’ citare un giornale straniero che ti danno: dell’antiitaliano, del disfattista e del non so ché. O addirittura ci si arrabbia con lo straniero impertinente, che d’altra parte fa il suo dovere discrivendo un paese che non é il suo.
Una frase calzante é una frase calzante. Che sia austro-ungarica, sabauda o borbonica.
E meno seghe mentali.
no, no caro scrittore austro-ungarico non ci siamo proprio.
non é che uno si ricorda delle italiche sventure legate all’attuale presidente del consiglio solo leggendo El Pais. Magari. La citazione sta li’ perché calzante. Se l’avesse pubblicata il centro, il corriere di giulianova o la gazzetta del fucino sarebbe stata cmq clazante.
Quella citazione é stata segnalata da qualcuno che vivendo fuori, legge El Pais perché é quello che passa l’edicola iberica di provincia (e costa la metá di un giornale italiano “importato”). Mica per fare il fighetto di sinistra autolesionista (autolesionista di ché).
Guardacaso quella citazione apparve tristemente azzeccata (ed nn priva di una certa sottile ironia). Punto.
Senno’ mo’ uno non puo’ manco piu’ citare un giornale straniero che ti danno: dell’antiitaliano, del disfattista e del non so ché. O addirittura ci si arrabbia con lo straniero impertinente, che d’altra parte fa il suo dovere discrivendo un paese che non é il suo.
Una frase calzante é una frase calzante. Che sia austro-ungarica, sabauda o borbonica.
E meno seghe mentali.
no, no caro scrittore austro-ungarico non ci siamo proprio.
non é che uno si ricorda delle italiche sventure legate all’attuale presidente del consiglio solo leggendo El Pais. Magari. La citazione sta li’ perché calzante. Se l’avesse pubblicata il centro, il corriere di giulianova o la gazzetta del fucino sarebbe stata cmq clazante.
Quella citazione é stata segnalata da qualcuno che vivendo fuori, legge El Pais perché é quello che passa l’edicola iberica di provincia (e costa la metá di un giornale italiano “importato”). Mica per fare il fighetto di sinistra autolesionista (autolesionista di ché).
Guardacaso quella citazione apparve tristemente azzeccata (ed nn priva di una certa sottile ironia). Punto.
Senno’ mo’ uno non puo’ manco piu’ citare un giornale straniero che ti danno: dell’antiitaliano, del disfattista e del non so ché. O addirittura ci si arrabbia con lo straniero impertinente, che d’altra parte fa il suo dovere discrivendo un paese che non é il suo.
Una frase calzante é una frase calzante. Che sia austro-ungarica, sabauda o borbonica.
E meno seghe mentali.
Sarà pure calzante ma da un una nazione che si è tenuta per 40 anni Franco, non lamentandosene + di tanto, non non dovremmo leggere neanche l’orario dei treni altro ke il Pais;;; saludos caballeros
La differenza fra i politici del dopo dittatura (fascista in Italia e franchista in Spagna) è tutta nelle figure politiche che le due nazioni hanno espresso: Aznar e Zapatero contro Berlusconi e D’Alema (Veltroni). Meglio leggerlo l’orario dei treni spagnoli, anche perchè i treni, in Spagna, funzionano molto meglio che in Italia…
Saluti
Alessandro
Veramente prima noi abbiamo espresso De Gasperi, Parri, De Nicola, Saragat, Einaudi, Pertini, Longo, Nenni, Amendola, Pajetta ecc. e solo dopo siamo arrivati ai figuri di cui sopra.. Aznar mejo de Berlusca?…esticazzi…
Se il discorso DEVE essere facciamo schifo, punto e basta a che vale discutere? Buona la paella ma non vale il risotto….
Io davvero non capisco questo nazionalismo in salsa maccheroneggiante. Ma un corrispondete all’estero che deve fare? Raccontare. E se la realtá é un casino che deve fare? Cosa deve fare? Lavoarare con i comunicati alla MinCulPop? (Poi si lamentano dei giornalisti inginocchiati)
Che c’entra Franco con l’Italia incasinata del 2009? Che diavolo c’entra? Mo visto che ci sei tira fuori Torquemada, i popoli celtico-iberici. “Aho ma noi semo i mijori e ‘e criitiche c’a rimbalseno”.
Il problema non é quello che racconta il corrispondente straniero . Ma quello che succedde in questo bordello di Italia.
Ma agli scemi si sa quando il dito indica la luna, piace concentrarsi sul dito. In questo caso El Pais.
Oltretutto chi dice queste cose spesso la Spagna manco la conosce se non superficialmente ( dice “Paella & Franco”, uguale spicciccato a quegli scemi che parlando d’italia dicono, “Pizza Spaghetti, Mussolini & Mafia”, poi si lamentano….).
Il resto giá l’ho detto nei commenti precdenti:
“Gli italiani (come i francesi d’altra parte) sempre a lametarsi stanno, sempre.
Pero’ se la critica viene da fuori ci si gonfia il petto come dei Bomaparte di serie C.
I soliti galletti di provincia siamo.”
Io davvero non capisco questo nazionalismo in salsa maccheroneggiante. Ma un corrispondete all’estero che deve fare? Raccontare. E se la realtá é un casino che deve fare? Cosa deve fare? Lavoarare con i comunicati alla MinCulPop? (Poi si lamentano dei giornalisti inginocchiati)
Che c’entra Franco con l’Italia incasinata del 2009? Che diavolo c’entra? Mo visto che ci sei tira fuori Torquemada, i popoli celtico-iberici. “Aho ma noi semo i mijori e ‘e criitiche c’a rimbalseno”.
Il problema non é quello che racconta il corrispondente straniero . Ma quello che succedde in questo bordello di Italia.
Ma agli scemi si sa quando il dito indica la luna, piace concentrarsi sul dito. In questo caso El Pais.
Oltretutto chi dice queste cose spesso la Spagna manco la conosce se non superficialmente ( dice “Paella & Franco”, uguale spicciccato a quegli scemi che parlando d’italia dicono, “Pizza Spaghetti, Mussolini & Mafia”, poi si lamentano….).
Il resto giá l’ho detto nei commenti precdenti:
“Gli italiani (come i francesi d’altra parte) sempre a lametarsi stanno, sempre.
Pero’ se la critica viene da fuori ci si gonfia il petto come dei Bomaparte di serie C.
I soliti galletti di provincia siamo.”
Io davvero non capisco questo nazionalismo in salsa maccheroneggiante. Ma un corrispondete all’estero che deve fare? Raccontare. E se la realtá é un casino che deve fare? Cosa deve fare? Lavoarare con i comunicati alla MinCulPop? (Poi si lamentano dei giornalisti inginocchiati)
Che c’entra Franco con l’Italia incasinata del 2009? Che diavolo c’entra? Mo visto che ci sei tira fuori Torquemada, i popoli celtico-iberici. “Aho ma noi semo i mijori e ‘e criitiche c’a rimbalseno”.
Il problema non é quello che racconta il corrispondente straniero . Ma quello che succedde in questo bordello di Italia.
Ma agli scemi si sa quando il dito indica la luna, piace concentrarsi sul dito. In questo caso El Pais.
Oltretutto chi dice queste cose spesso la Spagna manco la conosce se non superficialmente ( dice “Paella & Franco”, uguale spicciccato a quegli scemi che parlando d’italia dicono, “Pizza Spaghetti, Mussolini & Mafia”, poi si lamentano….).
Il resto giá l’ho detto nei commenti precdenti:
“Gli italiani (come i francesi d’altra parte) sempre a lametarsi stanno, sempre.
Pero’ se la critica viene da fuori ci si gonfia il petto come dei Bomaparte di serie C.
I soliti galletti di provincia siamo.”
Riguardo a treni mi è stato detto che solo quelli ad alta velocità garantiscono la qualità del servizio, il rimborso in caso di ritardo, etc..
Quelli regionali sono come i nostri se non peggio.
Così disse un ragazzo spagnolo.
@ Filippo, il riferimento alla paella era ironico naturalmente.. grazei x l’intervento mi ha fatto sbellicare dalle risate…cmq io vivo all’estero e conosco l’arroganza degli spagnoli e il sottile senso di invidia che hanno verso gli Italiani – vatti un po’ a vedere la fregola che aveva Bambi Zapatero quando ha annunciato il sorpasso bidone sul PIL dell’Italia – comunque io non volevo fare polemiche nazionaliste ma solo mettere le cose nel giusto contesto… fare una puntualizzazione, con cordialità, ciao Reanato
mo’ pure co’ i treni regionali: madonnn….
e tutto questo per una citazione di un giornale che ricordava che il presidente del consiglio italiano,
dai costumi a dir poco leggeri (consiglio di leggersi le registrazioni di alcune conversazioni con dell’Utri degli anni ’80 dove si parlava delle ballerine del Drive-In….) ora diventa piissimo. ‘Ammazza da che pulpito!
apprezzo la cordialitá di Renato, riconosco che ogni popolo di porta papresso un bagaglio culturale ma io che con gli spagnol ci vivo letterlamente in casa, assicuro che l’arroganza ed il senso del’invidia non sono l’esclusiva di nessun popolo. ed infine cosi come c’e´italiano ed italiano, c’e´spagnolo e spagnolo.
mo’ pure co’ i treni regionali: madonnn….
e tutto questo per una citazione di un giornale che ricordava che il presidente del consiglio italiano,
dai costumi a dir poco leggeri (consiglio di leggersi le registrazioni di alcune conversazioni con dell’Utri degli anni ’80 dove si parlava delle ballerine del Drive-In….) ora diventa piissimo. ‘Ammazza da che pulpito!
apprezzo la cordialitá di Renato, riconosco che ogni popolo di porta papresso un bagaglio culturale ma io che con gli spagnol ci vivo letterlamente in casa, assicuro che l’arroganza ed il senso del’invidia non sono l’esclusiva di nessun popolo. ed infine cosi come c’e´italiano ed italiano, c’e´spagnolo e spagnolo.
mo’ pure co’ i treni regionali: madonnn….
e tutto questo per una citazione di un giornale che ricordava che il presidente del consiglio italiano,
dai costumi a dir poco leggeri (consiglio di leggersi le registrazioni di alcune conversazioni con dell’Utri degli anni ’80 dove si parlava delle ballerine del Drive-In….) ora diventa piissimo. ‘Ammazza da che pulpito!
apprezzo la cordialitá di Renato, riconosco che ogni popolo di porta papresso un bagaglio culturale ma io che con gli spagnol ci vivo letterlamente in casa, assicuro che l’arroganza ed il senso del’invidia non sono l’esclusiva di nessun popolo. ed infine cosi come c’e´italiano ed italiano, c’e´spagnolo e spagnolo.
@ Filippo che riconoscere che è stato molto divertente la deviva fino ai treni regionali , l prossimo messaggio arriva da uno che critica le corriere in Andalusia… sicuro..concordo con te sulle ultime tue parole..; saluti e torno a lavorare…. hasta luego
PS il caffé in Spagna proprio non lo sanno fare
di che stupirsi?
se l’italia (e la sinistra italiana) è composta per lo più da iperpolemici, tromboni, ipersensibili, spaccatori di capelli in quattro, detentori di assolute certezze, figli di una morale cattolica e di una prassi egoistica, questo governo e questa opposizione è ciò che ci meritiamo, è infantile prendersela con gli spagnoli….
è in ciascuno di noi il limite , ma pochi lo ammettono.
magari dovremo solo aspettare qualche generazione e forse il genio italiota si sarà stemperato in un melting pot di cui abbiamo assoluto bisogno
Filippo (l’altro),
El Pais scrive cio’ che vede e ringraziamo Iddio che esista e continui a gettare un occhio anche agli affari nostri.
La storiella campanilista non mi interessa affatto.
Io, come al solito e come fa qualcun altro visitatore del blog, mi diverto a fare le pulci al Sig. Scalfarotto non per fatto personale, sia chiaro, ma per fatto politico.
Quello che trovo contraddittorio ( e politicamente poco serio) e’ citare El Pais per un editoriale che racconta un passaggio recente della deriva berlusconista del nostro paese, accreditandola, forse, come un fatto nuovo, decisivo, preoccupante, destabilizzante e via dicendo, quando invece, in un recente passato, le manifestazioni di piazza contro le stesse minacce e gli stessi pericoli, erano state bollate come “derive dipietriste” , roba da giacobini, da alcuni compagni di merenda di Scalfarotto stesso e attaccate quotidianamente sui blog, che invece delle questioni costituzionali preferivano occuparsi di “efficacia comunicativa” e “questione generazionale”.
Io ero in un angolo di Piazza Navona l’8 luglio ad ascoltare (tra gli altri) Moni Ovadia, che ci metteva in guardia contro la perversione che si nasconde nell’uso del linguaggio di questo berlusconismo. Parole facilmente profetiche e quindi molto piu’ elevate e calzanti di quelle scritte mesi dopo su El Pais.
Dove stavano “iMille”?
Se non ricordo male (salvo qualche isolato caso di coscienza) ben nascosti dietro il dito del segretario bamboccione che aveva promesso qualche sgabello in direzione e forse solo per questo meritava di essere “ubbidito”.
Oggi che la leadership del segretario e’ allo sbando e che il disgraziato non puo’ garantire piu’ nemmeno una particina alla figlia in un film di Muccino Jr, ecco che si tira fuori l’articolo spagnolo, perche’ indignarsi incazzati per le malefatte costituzionali del Nano non e’ piu’ considerato “girotondista”, sterile e forcaiolo.
Mi sta bene!
Ma un po’ di autocritica …. noooo???
Caro scrittore austro-ungarico, almeno tu non parli di treni regionali, paella, pastiere, timballi, castañuelas, olive ascolane e compagnie bella.
Insomma ce l’hai perché alcuni in area PD si svegliano solo ora. O meglio ripetono ora cose e concetti che fino all’altro giorno tacciavano di “derive dipietriste”, ecc. E’ vero. Verissimo
Ma se é per questo, e per rednere il tutto amare, pare pure che ci sia gente che non se ne rende ancora conto e persevera. Ed alla ragione di stato preferiscono la rE(li)gione di stato.
Tutto colpa di una sillabba e di una vocale sbagliata ….
Caro scrittore austro-ungarico, almeno tu non parli di treni regionali, paella, pastiere, timballi, castañuelas, olive ascolane e compagnie bella.
Insomma ce l’hai perché alcuni in area PD si svegliano solo ora. O meglio ripetono ora cose e concetti che fino all’altro giorno tacciavano di “derive dipietriste”, ecc. E’ vero. Verissimo
Ma se é per questo, e per rednere il tutto amare, pare pure che ci sia gente che non se ne rende ancora conto e persevera. Ed alla ragione di stato preferiscono la rE(li)gione di stato.
Tutto colpa di una sillabba e di una vocale sbagliata ….
Caro scrittore austro-ungarico, almeno tu non parli di treni regionali, paella, pastiere, timballi, castañuelas, olive ascolane e compagnie bella.
Insomma ce l’hai perché alcuni in area PD si svegliano solo ora. O meglio ripetono ora cose e concetti che fino all’altro giorno tacciavano di “derive dipietriste”, ecc. E’ vero. Verissimo
Ma se é per questo, e per rednere il tutto amare, pare pure che ci sia gente che non se ne rende ancora conto e persevera. Ed alla ragione di stato preferiscono la rE(li)gione di stato.
Tutto colpa di una sillabba e di una vocale sbagliata ….