Matteo Renzi che vince a Firenze in modo così netto, nonostante tutti gli ostacoli che gli sono stati artificiosamente creati, è un messaggio chiarissimo per i nostri massimi dirigenti che i nostri elettori vogliono tutta un’altra cosa. Ma, lo sappiamo ormai per esperienza, purtroppo non lo ascolteranno.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
50 risposte a “Non c'è peggior sordo”
non so se esulterei cosí tanto… va bene che è giovane ma è anche rutelliano non so se mi spiego….
io non esulto affatto
non si è nemmeno espresso sul caso Eluana, tanto è rutelliano…
Ma se si ragiona con rutelliano dalemiano veltroniano, risiamo da capo. Allora le primarie che servono a fare? Non ha certo vinto perche’ e` rutelliano, anzi, e` piu` probabile che la cosa gli abbia nuociuto. A me Renzi non piace un gran che, ma mi sembra che diventera` ben presto renziano, altro che Rutelli.
io vorrei saperne di più. Della geografia pd di firenze intendo, delle diatribe che ci sono state dietro ecc.
Invece ne so poco e nulla, so solo che nei mesi scorsi c’è stato molto can can, perciò mi è diffiicile commentare.
Di Renzi so solo che vidi una sua intervista alle invasioni barbariche, mi pare, e mi fece un’impressione pessima.
Ovviamente è anche questione di differenze nel merito sulle idee, per cui non poteva non dispiacermi.
Però non è solo questo. Non mi piacque proprio come personalità, mi sembrò uno molto “chiacchierino”, per non dire fanfarone, ma poco trasparente (per es. cadeva in svariate contraddizioni ma le eludeva sempre allungando il brodo dello scilunguagnolo).
Questo naturalmente non assolve i suoi avversari e soprattutto le logiche partitico-correntizie che hanno portato alle loro plurime candidature. E forse a questo si riferisce Ivan.
Se così è però non c’è da esser molto contenti del risultato. Giusta la critica agli altri, ma anche deludente il fatto che grazie a quelle logiche si sia fatto vincere Renzi.
Magari se ci fossero state meno logiche spartitorie, sarebbe potuto emergere un candidato antagonista a Renzi, pari a lui nella “novità”, ma migliore di lui nelle idee e nella personalità.
Fra l’altro, guardando i risultati, vedo che Renzi ha preso 15000 voti, mentre i candidati più a sinistra (se non vado errato: se mi sbalio mi corigerete) divisi fra le varie appartenenze correntizie (Pistelli Veltroniano, quell’altra dalemiana ecc.) sommano ben di più…Forse averne uno solo con un programma realmente alternativo invece che mettersi alla conta delle varie correnti…no?
P:S:
Ovviamente può darsi che le mie impressioni, basate, ripeto, su ben poca conoscenza, siano infondate.
Per cui intanto auguro buon lavoro a Renzi sperando che porti il PD alla vittoria (e forse da questo pdv dovrebbe funzionare).
E naturalmente tutto il pd (e la coalizione) devono remare insieme perchè quello è il candidato scelto dagli elettori.
Dopodichè se vince vedremo come governerà.
ma è lo stesso Rienzi che sosteneva che NON ci sia assolutamente bisogno di una legislazione che parifichi (aiuto! non sia mai!) o almeno avvicini le coppie omosessuali a quelle etero?
scusate l’ignoranza dei miei poveri 20anni.. ma davvero è una vittoria?
essere sotto la media anagrafica dei politici comuni non implica automaticamente fare bene.
Il PD a Firenze candida a sindaco un giovane conservatore che siederebbe in Germania nella CSU, in Canada nella destra del Partito Conservatore, in Inghilterra tra i Tory e in Spagna nel PP. Un uomo che nonostante la giovane età è rimasto fermo al medioevo per quanto riguarda il tema dei diritti civili.
E tu che fai Ivan? gioisci? Ah già: è tanto giovane, va contro le correnti dei maggiorenti ds, occorre gioire. Come se Rutelli non fosse una corrente di tutto rilievo nel PD. Povero te.
Caro Scalpha, nel corso dell’intervista dalla BIgnardi avevo sentito le posizioni di Renzi sui diritti delle coppie omosessuali (è nettamente contrario) e mi aveva molto sorpreso che SI DICHIARASSE TUO AMICO…ci devi una spiegazione! Che senso ha gioire x uno che non condivide NESSUNA delle idee che sono alla base del tuo impegno politico…e poi mi prendi a scalpellotti quando dico la mia in tema di unioni gay e poi ti esalti x un + reazionario di me (che già non scherzo) ma dai…non è una cosa seria….
A me non convince molto, Renzi, tant’è che avevo votato Pistelli (che è un ex Margherita pure lui, ma mi sembrava più concreto).
Spero di ricredermi in futuro, ma sicuramente il ragazzo ha pescato voti da altre parti, minimo dal centro, ma anche oltre…..
E poi deve subito inventarsi un taglio di capelli più moderno, chè sembra un bambolotto dell’800..;o)
(ehm..si fa per scherzare, eh ?? direbbe Benigni…)
Cappellacci è davanti a Soru di 5,65 punti e l’UDC E’ SOPRA IL 10%!
Scappiamo
Non sono affatto d’accordo con le posizioni di Matteo sui temi etici e sociali, mi pare che non ci sia nemmeno bisogno di dirlo, però mi pare che da Firenze giunga un messaggio molto forte. Renzi ha vinto nonostante le manovre del partito con le primarie, all’ultimo momento misteriosamente trasformate in primarie di coalizione, e nonostante il candidato ministro ombra dalemiano di ferro paracadutato a ristabilire l’ordine di partito. Mi pare una buona notizia non perché Renzi la pensi come me, come ho detto abbiamo opinioni diametralmente opposte su tante cose, ma perché la sua elezione è la dimostrazione che quello che il PD doveva essere e non è stato può esistere ed esiste in natura. Io nel PD ci ho creduto a fondo e ci credo ancora e so bene, come chiunque non sia completamente addormentato o completamente in malafede, che nel PD ci sono i cattolici, con tutto il loro set di valori che è ben diverso dai miei. In un partito così ci sono e ci saranno sempre opinioni diverse e questo lo sapevamo dall’inizio, a condizione che questo non paralizzi il partito e che il partito prenda delle decisioni chiare e non, per dire, delle “posizioni prevalenti”. In un momento in cui la vita stessa del PD è a rischio per l’avventatezza dei nostri massimi gruppi dirigenti, sono dunque contento per l’elezione di un candidato voluto dai militanti e dai simpatizzanti e non dagli apparati, per l’affermazione di una candidatura che guarda al partito che abbiamo davanti e non a quelli che ci siamo lasciati indietro e per la dimostrazione della vitalità di un’idea, quella del PD, che è rappresentata molto bene dal nostro nuovo candidato sindaco.
Sì hai ragione, c’è tanta voglia di nuovo, di svolta, di un’altra generazione. Ma Renzi non rappresenta questo, niente di tutto questo. Io ho votato alle primare di Firenze, ma a questo punto non so nemmeno se confermerò il mio voto alla coalizione con questo candidato. Renzi rappresenta il peggio del vecchio, ha uno spessore politico nullo, potrebbe benissimo stare nel PDL, l’ha detto lui stesso che non avrebbe problemi a candidarsi con Berlusconi … Se questo è il nuovo, siamo fritti.
Ma guarda, sono andato a guardare le invasioni… Mi aspettavo peggio e capisco anche perchè abbia vinto. Considerato che in Italia i diritti civili non sono l’unico problema, potrei persino accettare di vederlo lavorare a risolvere gli altri di problemi….
Sì hai ragione, c’è tanta voglia di nuovo, di svolta, di un’altra generazione. Ma Renzi non rappresenta questo, niente di tutto questo. Io ho votato alle primare di Firenze, ma a questo punto non so nemmeno se confermerò il mio voto alla coalizione con questo candidato. Renzi rappresenta il peggio del vecchio, ha uno spessore politico nullo, potrebbe benissimo stare nel PDL, l’ha detto lui stesso che non avrebbe problemi a candidarsi con Berlusconi … Se questo è il nuovo, siamo fritti. Infine non credo che Renzi sia stato voluto dai militanti, ma ha saputo far muovere una rete di conoscenze, amicizie, relazioni che hanno portato a partecipare alle primare gente che non si era mai affacciata in una sezione, in un circolo, altro che militanti … a me mi sa tanto di una forma di qualcosa di brutto che non voglio nominare.
Se vogliono Renzi siamo messi malissimo. E’ nuovo, giovane e di larghe vedute come Letta.
Se vogliono Renzi siamo messi malissimo. E’ nuovo, giovane e di larghe vedute come Letta.
Sono molto contento che Ivan apprezzi il significato della vittoria di Renzi a Firenze al di là dei singoli (per quanto importanti) punti di dissenso. Perché significa che – ancora una volta – apprezza veramente il valore del PD. (P.S.: non sono “rutelliano”)
Sulla questione decisioni chiare vs. “posizioni prevalenti” e simili: per me rimaniamo sempre al di qua del vero obiettivo, che è creare sintesi il più possibile condivise sulle questioni “difficili”. E’ possibile raccogliere gran parte delle “anime” (non intese come correnti, ma come tendenze culturali) del PD, senza fare dei brodini ma dicendo qualcosa di veramente significativo? Il fatto di avere una grande pluralità/ricchezza di idee, sensibilità, punti di vista non dovrebbe essere l’elemento che rende capaci di dire qualcosa di PIU’, e non qualcosa di MENO, sulle grandi questioni (non solo “etiche”: anche sull’economia mia sembra che stiamo andando terribilmente in ordine sparso)?
Se no, beninteso, sono d’accordo: ci si conta, e vale il parere della maggioranza. Ma dovrebbe essere l’ultima opzione.
“Renzi ha vinto in modo chiaro e diffuso in tutta la città, dalle zone moderate a quelle ad insediamento più tradizionalmente di sinistra. Ha scelto una linea esplicita di rottura con l’amministrazione uscente, con il partito nazionale e quello locale e quella linea ha pagato. Non è il momento di sottolineare, di quella linea, le incoerenze con i comportamenti passati o le troppe promesse sul futuro, che suonerebbero come alibi. Alle primarie non hanno votato eserciti di stranieri né di sedicenni (entrambe scommesse decisamente fallite), né decisivi rinforzi di centrodestra. E’ la pancia di un elettorato di centrosinistra che ha premiato la posizione più alternativa e castigato con tutta la durezza possibile chi, nel partito ma con uscite continue fino all’ultimo giorno anche da Palazzo Vecchio, si è affannato ripetutamente a ostacolare il percorso delle primarie o a lanciare anatemi sulla città e sui candidati. E’ un elettorato che – come mi ha detto un amico al seggio – pensa: “se va male, sarà al massimo come gli altri, ma intanto vediamo che fa”.
Sapete chi ha scritto queste parole? Lapo Pistelli, primo avversario di Renzi. In una mail che ha inviato ieri, dopo l’esito. Le primarie fiorentine nate male e proseguite peggio, negli esiti – invece – si sono dimostrate le prime grandi primarie autentiche del Pd. Aldilà del giudizio su Renzi – su molte cose mi è sideralmente distante, ma il mio è tutt’altro che negativo – ha vinto il candidato che ha convinto l’elettorato, la base del partito. Chi pensa che debba vincere il candidato che gli somiglia di più, che la pensa come lui, non si batta per le primarie. Le primarie se sono vere non le controlla nessuno. L’atteggiamento degli avversari poi è stato esemplare: hai vinto, collaboreremo con te. Così si fa. Questa è la democrazia, bellezze.
Mah…si Ivan il tuo intervento mi conferma in quel che pensavo, e cioè che ovviamente per te il punto non sono le idee di Renzi ma il fatto che abbia saputo farsi avanti contro le vecchie logiche di apparato.
Come dicevo su “…Questo naturalmente non assolve i suoi avversari e soprattutto le logiche partitico-correntizie che hanno portato alle loro plurime candidature. E forse a questo si riferisce Ivan.”
O, come dici tu, “sono contento per l’elezione di un candidato voluto dai militanti e dai simpatizzanti e non dagli apparati…”.
Su questa impostazione sono pienamente d’accordo, certo.
Purtroppo però non sono molto convinto (ma, ripeto,sarà x ignoranza mia di tutta la situazione) che sia proprio così, cioè che effettivamente Renzi rappresenti questo “nuovo” contro gli apparati del partito.
Forse sarò condizionato dalla mia decisa antipatia per le sue idee: come ho ammesso sopra, l’unica volta che l’ho sentito e visto mi ha fatto un’impressione pessima.
Può darsi.
Però, ripeto, credo che quest’impressione andasse al di là dell’ ovvio contrasto ideale-culturale.
A me risultò indigesto proprio come…”tipo umano”.
Mi fece molto l’impressione di uno che “usava” strumentalmente le idee del “nuovo” in politica solo per far carriera lui ma che in realtà era molto addestrato a muoversi secondo le vecchie logiche di apparato; mi parve un maneggione, un ambiguo…
Ora naturalmente non posso dimostrare perchè, ma se potessi vi farei la…parafrasi commentata dell’intervista evidenziando i punti che mi portarono a quelle valutazioni.
E poi come giustamente è stato ricordato non è che Renzi era un cavaliere solitario messosi contro l’apparato del partito, bensì a Firenze, (sempre se sbalio mi corigerete) c’erano, a quanto pare, varie anime dell’apparato di partito, o se si vuole vari apparati ,l’un contro l’altro armati: Renzi semplicemente rappresentava uno di questi.
Perciò non sono del tutto convinto che abbia vinto un candidato “voluto dai militanti e simpatizzanti e non dall’apparato”.
Ma se tu Ivan, che sei un insider, dici che è così…sarà, in tal caso, me ne rallegro anch’io.
Oh, che dire….? Speràm!
Scusate, non so perché, ma il copia e incolla di Pistelli non ha funzionato. Eccolo qui:
>.
Da leggere prima.
Ma cosa dici, Ivan? Vuoi posizioni chiare, e siamo d’accordo tutti, ma non devono essere “quelle prevalenti”? E allora quali devono essere? Quelle non prevalenti? Le tue, anche se non sono condivise dalla maggioranza? E perché mai?
E’ del tutto implicito che in un partito democratico si compiano delle scelte sulla base di un voto interno. Bisogna solo vedere come si decide di formare il corpo elettorale interno, dal momento che non si può pensare di chiamare al referendum interno tutte le volte gli iscritti su ogni tema.
La presenza dei cattolici integralisti e dei cattolici democratici è proprio il movito della impossibilità di esistere del PD: non gli consentono di prendere ALCUNA posizione, a meno che non siano quelle loro.
Mentre scrivo, abbiamo perso anche la Sardegna, come temevo, ed è andata pure peggio di come pensavo. Il PD deve fare il congresso subito, se aspetta la sconfitta delle Europee rischia di non esserci più il motivo di fare il congresso, per dissoluzione del partito nelle sconfitte. Caspita, 10% in meno rispetto a un anno fa: lo volete capire o no che i vostri ex elettori non vi gradiscono per come siete oggi? Cambiate progetto, uomini e programma.
Ricordiamoci di quello che disse Cioni:
«O vinco io o vince Renzi e va bene… o vince la Lastri e è un disastro… o vince Pistelli ed è un´epoca secondo me di quelle micidiali… quindi bisogna che si corra tutti e due, Renzi e io: se vince lui gli fo da vicesindaco, se vinco io fa il vicesindaco lui»
Che bello avere un sindaco giovane!
Anagraficamente Vostro,
Angelo
ps: l’ho sentito dire oggi dal tabaccaio e credo ci sia del vero: molti di quelli che hanno votato Renzi sono tifosi della Fiorentina. Rivedetevi l’intervista della Bignardi, e ditemi se in effetti non è il tasto su cui ha premuto di più. Oltre ai tifosi l’hanno votato i suoi tanti conoscenti, il ragazzo è molto ben inserito nei giri dei fiorentini di buona famiglia.
Eh infatti…avere “l’investitura” da Cioni già la dice lunga…cmq…mah magari avrà ragione Ivan…
Certo che adesso con la debacle sarda…che farà il pd?
Congrasso si, no, ni?
Uhmmmm…
Che pensi ivan, meglio cambiare strategia e leadership ora, anche se c’è poco tempo e il pd ha già molti travagli, o aspettare per non agitare vieppiù le acque ora, ma condannandosi ad andare alle europee con un aria di sconfitta e di logoramento addosso?
mah…è dura
Caro Ivan,
Ti leggo spesso, ti scrivo poco, ma questa volta ti scrivo, eccome!
Hai preso un’enorme cantonata su Renzi.
Questo è il tipico esempio di conservazione del sistema che sopravvive per cooptazione; Al di là dei temi etici e delle concezioni politiche, Renzi non rappresenta alcun rinnovamento ma niente altro che la continuità di un certo modo di fare politica (vedi gli apprezzamenti di Cioni). L’età in questo caso conta proprio poco.
Da fiorentino all’estero per me questa e’ una pessima notizia e la conferma, l’ennesima, che la mia città d’origine e’ sempre piu’ allo sbando.
Un saluto
Francesco
Scusate ma questa mattina sono davvero girata male….
Caro Ivan, io ti sostengo e ti stimo moltissimo ma tu una risposta netta e decisa me la devi pure dare! Ma a questo punto il PD dove va, o meglio ancora: che senso ha?
Anche la rossa Toscana ha virato le chiappe verso il Vaticano!!!! Ma lo hai sentito Renzi dalla Bignardi? Io si, e mi sono detta che i “toscanacci” non avrebbero potuto farsi fregare da un pseudofurbo del genere. Renzi mi sembra la creatura perfetta del laboratorio “tette,culi, e bellavita” in cui la mia generazione è stata plasmata.
E la Sardegna? Ma ti rendi conto? Il Pd si è permesso di silurare Soru. E adesso? Adesso ci sono le europee e le amministrativo in alcune regioni (fra le quali la mia Emilia Romagna) e ci sarà il resto. Si perchè anche nella mia terra di Romagna ci saranno sorprese…mi viene voglia di piangere. Ma ciò che mi sconforta di più è che NESSUNO dei dirigenti politici si assume la responsabilità e continua sulla strada della catastrofe.
Il pd non è un partito, è un virus che infetta e distrugge.
Soru ha perso prendendo 4 punti in più della coalizione di centro-sinistra, Cappellacci ha vinto prendendone 5 in meno della sua coalizione.
…e l’udc si conferma sopra il 9%.
Sono sconcertato dalla facilità di avvicinamento di una certa fetta dell’attuale piddì a qualunque cosa a due gambe che abbia età sotto i quaranta o giù di lì.
Renzi!
Ma Renzi è il conservatorismo all’ennesima potenza, messo lì e fatto votare dall’ala più conservatrice del piddì, una minoranza ma ben organizzata e soprattutto restia ad apparire.
Poi gli si sono aggiunti i voti del vero piddì, quello di centro, a cui basta una faccia sorridente e giovane per dire: “toh! questo è carino, nuovo, va bene! lo voto!”.
Renzi! Appena gli fai due domande sul sociale lui che fa? Ti spara un sorrisone a guanciotte larghe (e fin qui ok) e risponde in modo che il cardinale lo benedica (e qui mostra sè stesso).
Nuovo, vero?
Incredibili, davvero.
Ivan, qui è casa tua e fai come ti pare ma permettimelo: che dici e soprattutto che pensi?
A proposito del “tette,culi, e bellavita” di cui parla Paola, ricordo, per chi se la fosse persa, la partecipazione del Renzi diciannovenne alla ruota della fortuna di mike buongiorno:
http://www.youtube.com/watch?v=7sclgS07-7s
Aggiungo solo che parte della stampa locale ha ripreso la notizia spacciandola per una storia comparabile a quella del film “The Millionaire”, dicendo che grazie a quella vincita il Renzi ha potuto ritirare su l’azienda di famiglia, che oggi fattura tre milioni e mezzo di euro…
Imprenditorialmente Vostro,
Angelo
Reintervengo per dirmi d’accordo con il commento di Ivan (che mi sembra in minoranza). Mi pare che l’apparato del PD Renzi se lo sia cercato: come idee e` probabilmente assai piu` a destra degli elettori di Firenze, il che vuol dire che se invece di scegliere dei candidati di appartenenza (i vari Pistelli, Lastri etc.) si fosse consentita la partecipazione di candidati “di sinistra” ma con consenso popolare (compreso il vituperato Cioni, che e` stato fatto fuori dalle primarie con una manovra in perfetto stile italiano) forse ora non staremmo a lamentarci che il candidato sindaco del PD e` contrario alla tutela delle coppie omosessuali. Io non credo che per Renzi abbiano votato fiorentini di centro o di destra: credo che i fiorentini (di sinistra) abbiano voluto dare un ceffone a chi gli voleva imporre il sindaco, come e` successo spesso in passato (chi si ricorda dell’ineffabile Mario Primicerio)? Speriamo che ne vengano tratte indicazioni per il futuro.
Politicamente non mi piace granché (è proprio della parte del PD che mi fa venire i brividi), però ha vinto, la gente si è espressa, evviva.
E comunque credo che occorra passare a delle primarie “chiuse” per i soli iscritti al PD, vedendo in giro anche dalle mie parti per le comunali il PDL – che qui non vincerebbe mai, in terra di Romagna – si è mobilitato in massa anche tramite membri del clero per far vincere il candidato più centrista.
Mytwocents qui sopra dice benissimo: se il PD vuol fare le primarie, interne o di coalizione, sarà bene che fissi il voto all’iscrizione al partito o ai partiti di coalizione. Altrimenti finisce che la Destra si organizza e si elegge dentro al PD i cloni-Binetti, da Renzi in giù. bel risultato!
Mi raccomando Ivan: continua a non rispondere alle critiche e alle osservazioni che ti vengono mosse: è proprio così che convincerai chi non è d’accordo con il tuo punto di vista. Anzi, ti do un consiglio: prova a dare ordine alle guardie reali attorno a te di metterci ai ferri per lesa maestà, hai visto mai che lo facciano?
Renzi è un rutelliano cattolico teodem non c’è nulla da esultare, non facciamoci accecade dal ”giovanilismo” per cui se uno è giovane può essere anche un fondamentalista cattolico che va bene in ogni caso per il solo fatto che è giovane.
Concordo con Anellidifumo:
RISPONDI SCALPHA!!!!!!!!!!!
Con affetto,
Angelo
A Firenze hanno capito benissimo meglio un nuovo post-ideologico, che ha posizioni di centrista cattolico che dei vecchi marpioni, che fingono di essere ultra-radicali e poi baciano le mani ai cardinali.
Non riesco a capire come si possa dire che uno che fa il Presidente della Provincia sia fuori dalle logiche dei partiti, che sia un nome nuovo. Dici “non sono d’accordo sulle sue posizioni sui temi etici e sociali”: per come vedo io la politica, mi sembra un motivo enorme per non stare nello stesso partito.
Sottoscrivo fino alle virgole quel che ha scritto Paolo: paudire alla candidatura di Renzi solo perchè giòvane, ignorando stile, idee, proposte e supporters del suddetto, è veramente patetico. Non che mi aspettassi nulla di diverso dal padrone di casa (o da Sofri & C.). Unica speranza: che anche Firenze passi alla destra.
Io invece concordo pienamente con Francesco.
La vittoria di Renzi sembra solo buona; e appare così semplicemente perchè gli “altri” erano stati scelti con logiche correntizie e perchè era stata ostacolata dal “centro”, da pezzi della nomenklatura che volevano riaffermare il loro controllo sul “feudo” fiorentino.
Solo che poi anche Renzi era dentro questa lotta di nomenklature. Lui rappresentava un altro pezzo dell’apparato.
Non è per la diversità di idee.
Ho ammesso onestamente di poter essere influenzato da questo aspetto.
Ma ho anche espresso dei motivi diversi per il mio giudizio.
Stasera ho sentito dire la stessa cosa alla Bindi: cattolicissima.
A 8 e mezzo l’ha detto persino lei: Renzi era un altro pezzo dell’apparato.
Ciò mi ha confortato nel mio tentativo di giudicare renzi obbiettivamente.
Ma se non è per la diversità di idee, ma che cavolo ci stiamo a fare a sinistra? Ma davvero possiamo essere contenti che a Firenze – a Firenze, non a Tresigallo – il maggior partito riformista italiano candida uno che in Europa siederebbe nei banchi dell’estrema destra? Io veramente non me ne capacito. L’unica spiegazione è che ormai ci siamo (anzi, vi siete), assuefatti all’orrore.
Ciao Ivan, adesso capisco perchè sei fallito politicamente e la cosa che ti riesce meglio fare è la macchietta da Crozza,
qui non fai nemmeno ridere, fai piangere!
@giacomo
Il discorso era, come ha scritto davide sopra: “Chi pensa che debba vincere il candidato che gli somiglia di più, che la pensa come lui, non si batta per le primarie”.
Ecco Ivan, se ho ben capito, aprezzava questo aspetto della vittoria di Renzi: la vedeva come la “vittoria” del popolo dei militanti di centrosinistra contro le scelte imposte dall’apparato.
Così come nella dichiarazione di Pistelli: “Ha scelto (Renzi) una linea esplicita di rottura con l’amministrazione uscente, con il partito nazionale e quello locale e quella linea ha pagato…”
Da questo pdv si apprezza il buon funzionamento del sistema (salve poi le differenze di idee che rileveranno in altre valutazioni).
Io, però, come altri qui sopra, (e anche la Bindi) credo sia un pò un abbaglio. Probabilmente un abbaglio alimentato con spregiudicata abilità da Renzi stesso che, appunto, uomo di apparato e di corrente rutelliana ha saputo giocarsi la carta della “rivolta” verso il partito, facendosi passare per il nuovo che avanza
Quindi anche da questo punto di vista non mi piace il risultato.
Del post di Ivan condivido solo la critica implicita ai metodi ed alle manovre degli altri candidati e di chi li “muoveva”.
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Ovvio poi che da altri punti di vista (e cioè quelli delle idee appunto) la critica diventa forte quanto la tua, e la delusione e il disappunto pure.
Ho già scritto che l’impresisone che mi fece renzi ascoltandolo fu pessima.
A me Renzi sembra tanto il Mastella del 21esimo secolo … stessi modi di fare, stessi discorsi, stessa capacità di passare da uno schieramento a quello opposto. Non capisco proprio come si possa rallegrarci di questo risultato. Proprio non ci riesco.
Renzi rappresenta sicuramente uno scostamento rispetto alle indicazioni dei perpetui. Ma il punto è: “Di che tipo”? Credo sia fondamentale domandarselo. Io l’ho sentito dalla Bignardi a “Le invasioni Barbariche” e mi è francamente sembrato quanto di più stantio e vecchio esista in politica. Conservatore e Bacchettone come uno di CL. Presuntuoso e superbo come neanche d’Alema. Vacuo come lo spazio cosmico. No grazie.
Magari fosse come Mastella.
E’ molto peggio, molto peggio, molto peggio, molto peggio del democristianume d’accatto che ben conosciamo.
Consegnerà il Comune di Firenze alla Destra, come Rutelli ha fatto a Roma.
Ammazza, devo dire che quando Ivan punta su un cavallo, sa scegliere bene… (attenzione: è stato usato del *sarcasmo*)
veramente il PD ha toccato il fondo. Prima: con l’aspirante sindaco di Firenze. Renzi ha vinto poichè le correnti del PD si sono divise in tre candidati, Pistelli,23% Lastri14% ventura 12% totale 49%. Se il PD avesse candidato solo uno non avrebbero avuto questo risultato. A firenze conoscono Renzi, come dei focolarini, clericale etc…..e per niente ambientalista.
Il PD fiorentino non lo voleva poichè aveva già avuto modo di conoscerlo di quanto personalissima fosse la sua politica, in provincia aveva un network tutto per lui, non so se con finanziamenti suoi privati o della provincia. Ma siccome i panni si lavano in casa propria, I PDDI non hanno avuto durante la legistatura, il coraggio di dire le cose come stavano:altro che gioventù.
Secondo: mi dispiace per Soru che ha voluto rompere con una parte del PD per tutelare la Sardegna dallo scempio ambientale. Non è giusto che sia stato punito per i suoi alti ideali.
Ne deduco che il PD non è un partito. Sarebbe meglio scindersi, Margherita con l’UDC e DS con i vendoliani e Verdi e quest’ultimo gruppo sarebbe vincente, poichè abbiamo bisogno di una Italia laica e ambientalista.
@felice:
Scusa ma non riesco a condividere il modo in cui poni la questione. A Firenze il PD ha presentato (che ti piaccia o no) QUATTRO candidati, perche’ pure Renzi e` del PD, ed escluderlo inconsciamente la dice lunga sul settarismo mentale (certamente in buona fede, certamente involontario, non mi fraintendere) di questo modo di ragionare. Io concordo con Davide, se ognuno vuole che vinca il suo, basta fare dieci partiti (la sinistra italiana ha una luminosa tradizione a proposito). Sul merito del tuo commento inoltre, non credo, al contrario di te, che se si fossero presentati, dico per dire, solo Pistelli contro Renzi avrebbe vinto Pistelli, tutt’altro, avrebbe vinto Renzi lo stesso, perche’ Pistelli ai fiorentini ormai gli sta sulle scatole per cio` che rappresenta (a torto o a ragione): il dirigente di carriera, con agganci a Roma, etc. etc. Se avessero fatto le primarie per finta, tipo facevano trovare a Renzi una testa di cavallo nel letto e Pistelli da solo stravinceva col 90% (affluenza alle primarie 5000 persone, perche’ la gente si fa pigliare per il sedere fino ad un certo punto e non oltre), quello sarebbe stato un bel passo nella direzione di un sindaco di centrodestra (che a Firenze non e` mai successo, ma anche a Bologna non era mai successo).
E` che i dirigenti del PD si immaginano che i partiti siano costituiti dalle loro classi dirigenti, sicche’ se, ad esempio, la classi dirigenti della Margherita (12% di voti) e dei DS (25% dei voti) si mettono d’accordo, ecco fatto un partito dal 37%. Invece poi (scandalo) la gente vota per chi gli pare, e Renzi piglia il 40% (che, concorderai, e` parecchio di piu` della percentuale di dirigenti rutelliani nel PD toscano). En passant, e` quello che e` successo con le primarie nazionali quando a Bersani (che era un candidato non di bandiera contro Veltroni) non gli hanno dato il permesso di presentarsi, Veltroni ha avuto la sua “legittimazione democratica” dopo di che si e` visto come e` finita.
Io riassumerei così: la notizia “buona” è che sono state sconfitte le “imposizioni” dall’alto.
Quella cattiva è che ha vinto Renzi. Che, uomo di apparato anche lui, e di tendenze… mastelliane come ha ben detto fabio, è riuscito ad abbindolare la gente, spacciandosi per il nuovo e intercettando così il voto di protesta.
Insomma, non si può gioire per come le primarie hanno funzionato in questo caso. Perchè hanno funzionato bene…a metà.
Certo è un bene che la candidatura sia risultata più “contendibile” (come dovrebbe risultare contendibile tutto il partito), ma il problema è che non è lo è stata veramente del tutto per mancanza di alternative valide che il partito non ha saputo esprimere.
Perchè in verità lo “spazio” della “rivolta ai perpetui” è stato occupato abilmente (appunto per mancanza di alternative valide) da uno che in realtà incarna una vecchia e cattiva politica trasformista e che è legato come non mai a logiche di potere. Sicchè si è messa in scena, ad uso del popolo, “la rivolta ai perpetui” ma in realtà si è verificata la solita lotta di potere di una fazione contro un’ altra.
Naturalmente non è “colpa” di Renzi se è andata così. La sua “colpa” è di essere quello che è (se è come sembra).
La colpa è di tutti gli altri; dei dirigenti locali, del partito ecc.
Insomma il partito non è riuscito ad esprimere una candidatura che non fosse imposta dalla segreteria centrale secondo logiche da manuale cencelli, e che non fosse un…Renzi.
Però non possimao gioire di questo, dobbiamo rammaricarcene.
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In generale: apprezzare il metodo (primarie) e rispettarne i risultati, non significa non preoccuparsi di come funziona di votla in volta.
Il metodo è buono. Ciò non significa che dia sempre dei risultati buoni.
I risultati vanno rispettati naturalmente. Ma si potrà giudicarli bene o male no?
Purtroppo anche un metodo astrattamente buono funziona bene o male a seconda delle condizioni in cui è calato (stato del partito, della politica in generale, condizioni degli avversari, funzionamento dei media ecc. ecc. ecc.)
Non bastano le primarie a risolvere ogni problema.
Quando il risultato è cattivo bisogna pur dirlo e preoccuparsene.
Certo se la classe dirigente “nuova” che dovesse emergere nel PD sono i Renzi…bè c’è da preoccuparsi parecchio temo.
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Quindi sicuramente c’è una lezione da imparare da queste primarie come ha scritto Ivan.
Non però che fa gioire bensì preoccupare.
Il rischio è che, di fronte ad una dirigenza impazzita, fissata nella sua immobilità, il nuovo che avanza sia fatto dai renzi.
A chi ancora plaude alla vittoria di Renzi mi limito a rivolgere un invito: ammesso che si celebrino, candidiamo Gianfranco Fini alle primarie nazionali del PD.
In tema di laicità, diritti civili e immigrazione sta sicuramente molto più a sinistra di Renzi.
In fondo, se Fini dovesse vincere, potremo sempre scrivere, insieme al padrone di casa, che “la sua elezione è la dimostrazione che quello che il PD doveva essere e non è stato può esistere ed esiste in natura”, e che siamo contenti “per l’elezione di un candidato voluto dai militanti e dai simpatizzanti e non dagli apparati, per l’affermazione di una candidatura che guarda al partito che abbiamo davanti e non a quelli che ci siamo lasciati indietro e per la dimostrazione della vitalità di un’idea, quella del PD, che è rappresentata molto bene dal nostro nuovo candidato”.
Giacomo, profondamente nauseato.
Rispondo a Francesco. Renzi era un autsider, berlusconiano che ha i mezzi finanziari per una campagna elettorare all’americana, convention, giornalini propri, tv prorpri. Era uno schiaffo morale nei confronti della linea del partito, fatto di rigore e parsimonia. Non paragonerei la cosa con Bersani, magari fosse così.
Leggete “il firenze ” di oggi 19/2 c’è già qualcuno che fa illazioni sui soldi spesi nella sua campagna elettorale.
Certo ci sarà da discutere su questo candidato, non lo distinguo da Berlusconi , mi sembra triste e addio alla etica in politica. La sinistra ( che con disprezzo veniva chiamata massimalista) non esiste più in parlamento con questi personaggi si sta delineando una accomunanza di linea politica tra PD e PDL per finire con la prospettiva di avere un partito unico, un Chavez a tempo indeterminato.
Ci vuole coraggio per cambiare rotta e non pecchiamo di ipocrisia e di infingimenti, un Berlusconi ce l’abbiamo di già, ci vuole un altro modello politico.