Marco Simoni ha descritto con estrema chiarezza ciò che pensiamo sull’attuale situazione del PD e sulle dimissioni di Walter Veltroni. Quello che voglio aggiungere è che l’unica cosa che mi pare sia doveroso fare a questo punto è evitare di sostituire Veltroni con un altro esponente di quel gruppo dirigente che ha senza dubbio il merito di aver creato il PD ma che ha dimostrato nella sua interezza di non essere stato in grado di gestire e far volare un’idea pur così valida sulla carta.
C’è bisogno adesso di fare spazio ad una nuova generazione, di fare una specie di Midas del PD, di lasciare che una linea di dirigenti che ha già ricoperto incarichi di significativa importanza nel partito e nella società (penso a Francesco Boccia, a Gianni Cuperlo, a Federica Mogherini, a Pippo Civati, ad Alessia Mosca, a Paola Concia, a Marta Meo, a Marco Simoni) possa prendere il testimone e provare a proporre soluzioni nuove per questi tempi nuovi e a leggere quelle complessità della società italiana che certamente nessun coevo di Veltroni potrebbe leggere meglio di quanto avrebbe potuto fare il segretario dimissionario.
All’Assemblea Nazionale di sabato lavorerò in questa direzione e voterò contro ogni proposta che tenda a bloccare il cambiamento e a riconfermare una responsabilità in capo ad un gruppo dirigente che ha fallito, nel Partito e nel Paese. Come giustamente conclude Marco nel suo post: “I dirigenti in carica possono ora scegliere tra conservare l’onore, trovando le forme per farsi rapidamente da parte, o perderlo in una battaglia politica che – noi sì – abbiamo tutto il tempo di combattere e vincere”.
10 risposte a “Un partito nuovo, un nome nuovo”
Aggiungerei anche il tuo nome alla lista.
Manca il tuo nome “Ivan Scalfarotto”.
Congresso subito.
Lo so c’è poco tempo.
Ma non c’è altro da fare, perciò meno se ne perde meglio è.
P.S.
tanto la discussione e l’elaborazione politica sono mesi e mesi che vanno avanti non è che arrivate impreparati…
Ivan,
credo che la cosa migliore sia azzerare l’attuale classe dirigente, colpevole quanto e più di Veltroni di quanto avvenuto. Vorerei che sabato ti facessi portavoce di questo “sentiment” piuttosto diffuso tra tanti del PD.
Ora tocca anche a te. Aggiungi il tuo nome alla lista…..
TABULA RASA!!!
io non penso sia una questione di nomi. Veltroni ha lasciato ma noi rimaniamo con l’idea del PD che ci ha mosso dalla sua fondazione. Postatelo sui blog, mandatelo via sms, scrivetelo sui giornali, cantatelo per la strada: la dirigenza dei nominati non ha più legittimità politica il fallimento di Veltroni e anche il loro. Segretario, candidati alle europee, segretari regionali, primarie vere, primarie ora! la competizione è bella, la competizione tempra le idee e le persone, la competizione è il metro democratico per plasmare il PD che vogliamo.
Devo ammettere che le dimissioni di Veltroni mi hanno lasciato un pò interdetto. La scarsa incisività, i perenni tenennamenti del PD su qualsiasi argomento, come ha meritevolmente ammesso Veltroni, sono dovuti allo sforzo di tenere coese le due anime del partito; una coesione evidentemente forzata per interessi, sensibilità e motivazioni diverse, spesso in collisione tra loro.
Ma allora l’unica operazione sensata da fare era quella di mollare le zavorre che impedivano al PD di farsi portatore di innovazione politica e sociale… E invece? Se ne va solo Veltroni, che ammette la colpa di aver cercato a tutti i costi di tenersi buone entrambe le parti, ma le zavorre ce le teniamo in casa (tanto per far divertire il prossimo leader di turno)?!?
Un pò come per la Sardegna: il PD fa mancare la fiducia a Soru e poi…? Non si prendono provvedimenti per chi ha affossato la giunta e alle elezioni si ricandidano più o meno gli stessi come niente fosse…
Eppoi, non capisco perchè, col PD sull’orlo del baratro, ancora non ci si decide di fare nomi delle persone che hanno creato questa situazione. Quelle persone che sin dal primo momento hanno esercitato un potere ricattatorio su ogni decisione, costringendo il partito ad una mediazione continua che lo ha portato ad una vergognosa impasse e lo ha degradato enormemente agli occhi del suo elettorato. Rutelli, Fioroni, Marini, Binetti, Bobba, Baio sono solo i primi che mi vengono in mente ma hanno sulla coscienza un paese consegnato alla destra per chissà quanti anni.
Dal Midas uscì una generazione di delinquenti che distrussero un partito di tradizione secolare, massacrando le finanze del paese e gettando i semi del berlusconismo.
In quanto al PD, non credo che abbia bisogno di un Midas per autodistruggersi: se alla fine dell’anno esisterà ancora ne sarò sinceramente stupito.
Leggo ora la notizia:Franceschini verrà proposto all’assemblea costituente come segretario fino al congresso di ottobre.
Quindi tu, Ivan, voterai contro Franceschini giusto? secondo le intenzioni qui dichiarate.
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Spero che oltre che votare su proposte fissate altrove, vi facciano anche parlare in assemblea costituente.
Capisco il disagio, ma proseguire per altri 8 mesi così…andare con questi alle europee…
Congresso subito.
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Tempo fa l’avevo alluso scherzosamente parlando della sala della pallacorda. Ma perchè non lo fate davvero?
Muovete i vostri contatti, organizzate un bel gruppo, per quanto minoritario; e, di fronte ad un’eventuale ass. cost. addomesticata, fate la secessione. Fate un gesto clamoroso: a mezzo della votazione (se sapete di perdere) alzatevi, andatevene e riunitevi da un’altra parte facendo un vostro manifesto d’intenti.
Sono concorde con quanto detto da Amilcare, è necessario azzerare la classe dirigente, si mettano da parte hanno fallito in pieno molto di più di Veltroni che ci ha provato. Via Franceschini che ricorda il VECCHIO, ci vogliono persone nuove, nomi credibili……………..IVAN siamo in attesa della tua candidatura, c’è una moltitudine di noi della base del PD che non aspettiamo altro………….altrimenti non abbiamo chance. Questa mattina ho letto un’intevista di L. Lanzillotta su Repub……….mi sono venuti i brividi, c’è una parte del PD che guarda all’UDC……………a queste persone bisogna dire ” bene andate con l’UDC” non possono stare con un piede in due scarpe è una situazione che ha il gusto di VECCHIA DC.
L’Italia ha bisogno di credere nel futuro, siamo alla frutta e basta con le cazzate……………basta con il vecchiume, stile Franceschini, Rutelli, Bindi, Binetti etc………..A CASA!!!!!!!.
Lancio un appello a tutti quelli che leggono dobbiamo organizzarci per sostenere la candidatura di Ivan…………termino dicendo per favore IVAN facci sperare nel futuro.