5 Marzo 2009

Te lo do io il nuovismo

Democrazia, Diario

Napolitano.jpgChe il rinnovamento, l’apertura mentale e la freschezza non abbiano nulla a che vedere con la data di nascita lo conferma una mail che ho ricevuto questo pomeriggio. A distanza di soltanto pochi giorni dalle parole di chi ha voluto considerare internet e i blog una specie di nuovismo vacuo ed insignificante, il Consigliere del Presidente della Repubblica per la Stampa e la Comunicazione, Pasquale Cascella, ha scritto così:

“Avrà notato che, in particolari occasioni, Le stiamo inviando i testi più rilevanti degli interventi del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
L’iniziativa risponde alla scelta di ampliare l’informazione istituzionale del Quirinale rivolgendosi anche ai nuovi soggetti della comunicazione, tra cui sempre più importanza vanno assumendo i blog. C’era sembrato che il suo blog potesse essere un riferimento utile per questa forma di comunicazione. Stiamo pensando di ampliarla anche ad altre informazioni della Presidenza della Repubblica. Cordialmente
Pasquale Cascella”

8 risposte a “Te lo do io il nuovismo”

  1. Omar Supio ha detto:

    Ehi, complimenti!
    e soprattutto complimenti a chi non più verde in età – ancorché tifoso per i giovani – si vede in qualche modo riqualificato anche sul piano personale.

  2. Skeight ha detto:

    Lo conferma anche la vittoria del “giovane” Renzi a Firenze…

  3. progress ha detto:

    Ciao Ivan
    Io ti seguo e ti stimo, ma ti chiedo:
    visto che la Citigroup per cui lavori ora vale poco più di 5 Mld non ti sembra il caso di darci qualche delucidazione in più su questa crisi finanziaria mondiale e le sue conseguenze, invece di parlare quasi sempre di matrimoni gay o menate intrapartitiche?
    Con simpatia
    Ugo

  4. scalpha ha detto:

    Caro Ugo, io non lavoro più per Citigroup dai primi di febbraio, come abbondantemente annunciato anche su questo blog. Sulla crisi finanziaria mondiale si possono leggere milioni di articoli scritti da esperti e premi Nobel per l’economia e il riassunto è che nessuno sa che pesci prendere, mentre tutti aspettano ancora che si sveli il buco delle carte di credito. Non credo da questo blog di poter francamente aggiungere di più, se non che l’Italia – a differenza degli altri paesi – è bloccata da un debito pubblico grande quanto una montagna che politici di tutti i colori hanno accumulato negli anni e che ci porrà nella peggiore condizione per poter difenderci dall’onda vera, quando arriverà. I matrimoni gay (e i diritti individuali – individuali, ripeto – delle persone in genere), le “menate intrapartitiche” (cioè il tema di un csx che non ha fatto per anni il suo mestiere in modo laico, indipendente ed efficace) sono l’indicazione di due problemi secondo me fondamentali di questo paese senza risolvere i quali non si risolvono, io credo, nemmeno i grandi temi economici.
    Ricambio la simpatia e grazie per il tuo messaggio.
    Ivan

  5. homoeuropeus ha detto:

    Sul rapporto tra politica e web, la lezione di Joe Rospars lo stratega della new media campaign di Barack Obama

  6. nonuke ha detto:

    caro Skeight, hai ragione, leggi su “IL FIRENZE” del 5 marzo pag 23 La corte dei conti indaga sulle spese facili del giovane candidato sindaco di Firenze. Spero che Valdo Spini abbia la meglio, perchè è un vero signore e politico corretto doc. altro che il fanfarone che vende bene la sua merce grazie a internet .

  7. Ugo ha detto:

    Non sapevo che avessi abbandonato Citigroup.
    Sei stato vittima della crisi anche tu?Deve essere stato incredibile vivere da dentro il crollo di una delle banche più importanti del mondo,spero che un giorno avrai voglia di raccontarci un pò com’è andata in un post dedicato…
    un abbraccio
    Ugo

  8. Andrea Ballabeni ha detto:

    Ben detto Ivan.
    E sinceri complimenti, ancora una volta, al Quirinale
    Andrea