Come definire chi, nella zona più sismica d’Europa, pensa di costruirci un ponte anziché spendere i soldi per tenere in piedi le case in caso di terremoto?
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
14 risposte a “Interrogativo geologico”
Allucinante, neanche li hanno recuperati tutti quei poveri morti che Lei già ne approfitta per metterla in polemica politica, addirittura prendendo ad esempio l’eterna querelle del ponte sullo stretto.
Non sono facile a commozioni o pietismi, ma penso che la pubblicazione di un post del genere a pochissime ore da una tragedia così pesante, dimostri un cinismo unico.
A quanto pare l’approccio dipietrista si fà sempre più strada; oramai cosa non si farebbe per un posto in un parlamento italiano od europeo!
Francamente, Zanna Bianca, io credo che la prima cosa da fare in un caso del genere sia evitare altre vittime innocenti. Lei lo chiami cinismo, io lo chiamo preoccuparsi del bene pubblico. Che il governo si preoccupi subito di fare dei nostri centri storici dei posti sicuri dove vivere, dato che viviamo in un paese ad altro rischio sismico. Altro che ponte.
E’ proprio il pensare di essere i depositari del perseguimento del bene pubblico, e così autoassolvendosi di passare cinicamente sopra tutto e tutti, che evidenzia quanto sia strettamente privata la finalità della Sua azione di critica; per di più in un momento in cui le vittime aumentano di momento e momento e purtroppo, come si evince dalle cronache, non risulta fossero gente residente solo nei “nostri centri storici”.
Quello che Zanna Bianca voleva dire è che nei momenti dramatici i nazisti e gli zingari sono alla pari, anche gli onesti e i ladri, i repubblichini e i partigiani devono baciarsi come i maya e soldati di cortes, le vittime di inquisizione e i boia di gerarchia cattolica, perchè è molto nobile essere generoso a parole. Zanna per presidente!
Zanna Bianca si riferisce forse alle prime tranquillizzanti dichiarazioni del premier per il quale non ci sarebbero state altre scosse. Poi, naturalmente, si è corretto.
Resta il fatto che se i fondi per il ponte di Messina fossero utilizzati per una generale messa in sicurezza di tutte le zone sismiche italiane nessuno, proprio nessuno, avrebbe niente da ridire. Anzi. Ma ovviamente non sarà così. Gli appetiti intorno all’opera ‘epocale’ si sono già scatenati e non vanno delusi. Zanna Bianca lo sa bene e difende la posizione.
Per fortuna ci sono sempre i più bravi in grado di interpretare e spiegare il pensiero altrui.
Sempre secondo costoro è più importante capire a che categoria appartieni; solo dopo, se giudicato idoneo, potrai avere il patentino di persona, e come tale potrai essere ascoltato, aiutato, baciato ecc. ecc.
la domande di ivan é ben posta e non é sciacallaggio mediatico.
la cosa davvero allucinante é che non se la siano posti prima.
la domande di ivan é ben posta e non é sciacallaggio mediatico.
la cosa davvero allucinante é che non se la siano posti prima.
la domande di ivan é ben posta e non é sciacallaggio mediatico.
la cosa davvero allucinante é che non se la siano posti prima.
Per sfortuna, ci sono sempre quelli finti corretti/finti giusti prontissimi di dare le lezioni agli altri dalla loro torre di alabastro ma guai se qualcuno dice che lo tzar è nudo… che ridere, zanna non tagliente.
Scalfarotto lei è più qualunquista di Di Pietro. La domanda che fa andrebbe bene per qualsiasi opera pubblica, e quindi non ha senso, è solo una polemica sterile. Come ha dichiarato lei, è riuscito a fare politica solo grazie al blog e infatti lo usa sempre per fare politica, approfittando anche della tragedia abbruzzese.
Non si tratta di qualunquismo: il Ponte ha un alto valore simbolico per il Governo, che è il primo a NON considerarla un’opera qualsiasi.
Per il resto cito semplicemente Mario Tozzi: «A Messina c’è ancora chi vive nelle baracche del terremoto del 1908. E lì, come del resto a Reggio Calabria, solo una casa su quattro è costruita con criteri antisismici. Se il Ponte da 6 miliardi di euro resisterà a un eventuale terremoto unirà due cimiteri»
http://www.carmillaonline.com/archives/2009/04/003002.html
Quindi lo Stato dovrebbe dare i soldi ai privati per mettere le loro abitazioni a norma. Poi se i cittadini del Nord si incazzano hanno ragione. Il ponte e’ un’opera per la Sicilia, per aiutarne l’economia.