11 Giugno 2009

Siamo il Piddì

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E ci vediamo il 27 giugno a Torino, al Lingotto, alle 10.

“Siamo il Partito Democratico. Siamo un grande e moderno progetto di cambiamento e ricostruzione del centrosinistra italiano, della politica italiana, e dell’Italia. Siamo un partito che nasce e cresce intorno a idee e valori condivisi, e che ha come primo obiettivo l’estensione di questa condivisione. Non modificando queste idee e questi valori, non contaminandoli con compromessi e contraddizioni: ma declinandoli in un progetto collettivo di progresso e di visione del presente e del futuro. E costruendo un consenso su questa visione. Siamo il Partito Democratico, non siamo due partiti che si sono alleati. Non siamo la convivenza di obiettivi e interessi diversi, da far convivere e di cui fare commercio politico. Non vogliamo che questo progetto sia ostaggio di meccanismi e fallimenti i cui risultati hanno portato il centrosinistra italiano ai peggiori risultati degli ultimi vent’anni. Crediamo che contesti nuovi chiedano scelte nuove, crediamo nell’assunzione di responsabilità di chi viene sconfitto, e nell’assunzione di responsabilità di chi vuole superare le sconfitte. Noi vogliamo superarle, vogliamo cambiare l’Italia in meglio, e governarla. Siamo, siete, siamo assieme l’alternativa alla spartizione tra vecchie correnti del più ambizioso progetto politico nella storia dell’Italia repubblicana. Sappiamo di essere in tanti, finora troppo trascurati e impotenti. Non andremo al congresso di questo partito per scegliere se consegnarlo a un leader della Margherita o a un leader dei DS. Ci andremo per darlo al leader del Partito Democratico e alle persone del Partito Democratico.”

14 risposte a “Siamo il Piddì”

  1. Forestone ha detto:

    Non vorrei essere polemico ma mi auguro che siate coscienti che molti elettori non vi hanno votato perchè hanno ricevuto dal PD impressioni esattamente OPPOSTE a quelle che quì vengono descritte!
    “Siamo un partito che nasce e cresce intorno a idee e valori condivisi…”. Eh?!?! Mi sembra davvero impietoso fare qui un elenco di Idee e Valori su cui il PD non ha saputo o voluto esprimersi in maniera condivisa…
    “Non modificando queste idee e questi valori, non contaminandoli con compromessi e contraddizioni”: vabbè, stendiamo un pietoso velo…
    E frasi come “Siamo un grande e moderno progetto di cambiamento e ricostruzione del centrosinistra italiano, della politica italiana, e dell’Italia” rischiano di essere più un mantra che vi dite da soli per convincervene… almeno finchè non sarà la gente ad affermarlo a gran voce, ritornando a votarvi.
    Spero che il Congresso serva a farvi ritrovare la bussola per ricostruire davvero una coalizione di centro-sinistra capace di intraprendere il giusto cambiamento per questo povero squinternato paese. In bocca al lupo!

  2. Kay ha detto:

    però rimane vero che finchè si lascerà il partito in mano a quelli della vecchia classe dirigente sentiremo sempre parlare di binetti, d’alema e le sue crisi mistiche ecc ecc.
    è vero che l’esercizio della critica è la più nobile delle arti, ma a volte dovremmo cercare di essere un po’ meno scettici su quelle che penso siano per molti buonissime idee di partenza e tirarci letteralmente su le maniche per fare di questo pd un partito dove possiamo finalmente riconoscerci.

  3. Daniela Santus ha detto:

    Ho la tessera del PD da un giorno soltanto e credo, con umiltà non di facciata, che forse dovrei essere l’ultima a intervenire in questo dibattito. Tuttavia non posso fare a meno di notare un aspetto molto italico nelle nostre reazioni comuni: la delusione non ci rende combattivi, al più ci deprime.
    Quante persone ho sentito dire: “non vale la pena andare a votare, tanto sono tutti uguali”, o anche “promettono, ma non mantengono”, “in fondo destra e sinistra sono d’accordo… chiacchierano chiacchierano, ma poi si spartiscono il malloppo”, “ci vorrebbero altre persone alla guida”, “a nessuno giene frega niente della povera gente”… e via discorrendo. Eppure provate ad andare un poco più a fondo. Chiedete, ad esempio, chi sono Borghezio,Tremonti, Bersani, Della Vedova, Capezzone. Chiedete chi è il Ministro della Semplificazione o il Ministro del Turismo o quello della Sanità. Io l’ho fatto… boh? Ben pochi hanno saputo dirmelo. Tutti gli altri “acquistano” sogni e, quando vanno a votare, scelgono chi è capace di vendergli quei sogni a buon prezzo. Berlusconi lo sa fare: punta tutto sulla sicurezza e poi taglia gli straordinari ai poliziotti. Chi se ne accorge? Borghezio, Calderoli, Cota, Bossi lo sanno fare: sventolano i respingimenti sotto il naso in periodo pre-elettorale e fanno diventare Gheddafi, che pure viene ad insultarci, il salvatore dell’Italia. Anche Benedetto XVI lo sa fare, intervenendo sul fine vita come se potesse davvero donarci l’immortalità… e intanto piazza i suoi più fidati esecutori a Bruxelles.
    Il Pd non ha saputo farlo. Non ha saputo vendere sogni e, per di più, ha anche palesato tutti i suoi difetti, le sue divisioni interne ai suoi elettori… si è dimostrato mediaticamente perdente. Eppure è proprio per questo che l’ho scelto: perchè mi ha ricordato il fico d’India… per trovare il buono non ti devi fermare alla facciata, devi guardarci dentro.
    Ed è per questo che ho scelto di non delegare altri. I problemi ci sono e, da outsider, li si vede persino megli che da insider. Li ho ben chiari: sono stata outsider fino all’altro ieri. Ad esempio, dire alle persone che l’Italia sarà inevitabilmente multiculturale – e non spiegare cosa s’intende e come si può affrontare al meglio l’integrazione – significa soltanto portare voti alla Lega! I nostri giovani vivacchiano di precariato, di conseguenza il migrante è visto come una minaccia. Persino il popolo delle badanti immigrate – se le cose continueranno in questo modo – andrà in crisi: in primo luogo perché basta leggere gli annunci di lavoro per notare il vertiginoso aumento di offerte di badanti italiane, in secondo luogo perché quando le “nuove” generazioni, che sopravvivono grazie all’occupazione delle “vecchie”, dovranno farsi carico dei loro anziani divenuti non più autosufficienti, semplicemente non avranno il denaro necessario per affrontare sia la propria sopravvivenza che il costo di una badante per i genitori.
    Non si può dunque negare che gli italiani si sentano minacciati e indeboliti dal “multiculturalismo”. Far finta di non accorgersi che l’accoglienza non può essere davvero tale quando non esiste più la possibilità di accogliere è un ulteriore fattore di destabilizzazione, anche per il migrante. Lo stesso dicasi per quelle forme di relativismo culturale che, continuando a legittimare come “altre culture” quelle che di fatto sono forme di prevaricazione, quali ad esempio le violenze fisiche e psicologiche nei confronti delle donne come l’infibulazione o l’imposizione del velo integrale, o nei confronti dei minori come la pratica della mendicità, di fatto minano le basi stesse dei valori occidentali: la democrazia, in primis, la parità tra i sessi, il rispetto della persona e via discorrendo.
    Quando il terrorismo viene giustificato come resistenza di popoli oppressi, in base ad uno specifico indottrinamento ideologico, si nega di fatto l’accesso dei giovani ad una corretta informazione storica e quindi si nega l’accesso all’istruzione: anche questa è una forma di prevaricazione che mina alla base uno dei fondamentali diritti dell’uomo. E’ così che la perdita dei propri valori porta inevitabilmente a perdere coesione e autonomia, conducendo a una chiusura difensiva nei confronti dell’altro. Ciò che non si conosce o, ancor peggio, si conosce soltanto attraverso stereotipi e immagini deformate dal pregiudizio fa paura. E la paura porta voti alla Lega!
    Così, pur nell’umiltà che deve contraddistinguere l’ultima arrivata, a Torino io ci sarò e porterò il mio contributo di idee.
    Perchè, invece di “augurarci” che il Congresso serva a “farci” ritrovare la bussola, non ti impegni in prima persona anche tu?

  4. Amerigo Rutigliano ha detto:

    Il partito democratico x come è stato concepito è una …fregnaccia! continuerà a perdere altre tornate elettorali perchè non riesce a raggiungere il cuore di un popolo, e quando un partito è incapace di instillare una sana e robusta ideologia…. qualla ritenuta distruttiva in anni passati ma che in realtà era la molla che dava carica ad una aggregazione politica.

    Il bipartitismo o i bipolarismo, non sono la soluzione per una cultura politica come quella italiana, questo attuale sistema non ha fatto altro he portare al potere leader politici che di democratico non hanno nemmeno la camicia che indossano.

    Sento parlare di ricambio generazionale, si mette su un improbabile piedistallo una giovane dirigente democratica per il semplice fatto di aver raccolto più consensi del berlusca in una data regione italica nelle ultime elezioni europee. Un PD che somiglia ad un naufrago nella spasmodica ricerca di una ciambella cui attaccarsi.

    Ma guardate la cartina politica italiana e capirete che al centro sinistra è rimasto il centro italia peraltro anche in pericolo a causa della calata leghista.

    Come può pensare di vincere in questo modo ?

  5. delusa ha detto:

    Alla provincia di Firenze si è affermata la lega, al comune si è al ballottaggio con una formazione nel centro-sinistra monca ( si fa per dire sinistra) il cui capo che non ho voglia di votare, parla e straparla, arrogante e con nessun appeal per fare un dirigente democratico che ascolti tutti i cittadini, non solo i suoi fidi. Povera Firenze.!!! Un Domenici che per premio……… ha vinto la poltrona a Strasburgo. Tu invece , fair and wise, sei rimasto a casa. Non capisco più niente.

  6. Anellidifumo ha detto:

    Il manifesto dice una serie di cose non vere, nel PD di oggi. Siete eccome due partiti ed è per questo che non sapete esattamente quale sia la vostra posizione di partito su pressoché qualunque tema. L’unica speranza è che alla fine il Congresso lo vinca qualcuno in grado di stabilire quale sia la vostra fisionomia, perché si basa come diceva la Serracchiani sull’opinione della MAGGIORANZA del partito. E chi non è d’accordo con la maggioranza e non vuol fare la minoranza, si accomodi altrove. Mi sembra che l’ipotesi Bersani dica questo, alla fine. Chi volesse continuare a far convivere l’acqua e l’olio nella stessa ampolla vedrà i voti complessivi dell’ampolla ridursi via via, proprio come accaduto alle ultime Europee.

  7. Lorenzo ha detto:

    Condivido l’analisi di AdF. E aggiungerei che è quasi auspicabile che il PD continui su questa linea suicida, anzi quasi mi auguro che vi alleiate con l’UDC.
    Più continuate la marcia verso il centro, più perdete pezzi, che la sinistra laboriosamente raccoglie. Finché il PD perderà il ruolo di principale forza di opposizione a favore di IDV. Non manca molto: un ultimo sforzo, su…

  8. Anellidifumo ha detto:

    Lorenzo, non credo che ti deluderanno: dentro al PD (iMille inclusi) sono convintissimi di avere sempre e solo tutte le ragioni. Non daranno MAI retta a chi, come te o me o migliaia d’altri, continua a ripeter loro che come stanno facendo, stanno sbagliando. A ogni elezione perdono milioni di voti, ma i piddini non si fanno mica scalfire da questi “dettagli”: continuano ad andare dritti per la loro strada, convintissimi di avere sempre e solo tutte le ragioni.

  9. Stefano ha detto:

    Guardiamoci in faccia onestamente. L’unica speranza per questo povero paese di cambiare è una rivoluzione interna del PD+L

    Che tristezza!

  10. Andrea Zini ha detto:

    Certo che è facile criticare! I motivi sono sempre due: o si è nell’altra parte dello schieramento oppure non si sa che contributo dare e quindi … è come essere nell’altra parte dello schieramento.

    Ho fatto una bellissima esperienza elettorale con Simona Caselli, candidata alle europee e, purtroppo, non eleatta. Una cosa l’ho imparata: occorre andare nella gente con le proprie idee ma pronti a recepire le proposte che vengono dalla gente.

    Per me Amerigo Rutigliano non ha detto nulla e quindi, se posso, a Torino io ci vado.

    A proposito, occorre iscriversi da qualche parte?

    Ciao. Andrea

  11. sam ha detto:

    ci sarà giusto da ragionare, visto che a Torino, per le provinciali ci si allea con l’UdC.

  12. Alessandro C. ha detto:

    E mentre noi torniamo al Lingotto, Veltroni rilancia Franceschini da Roma, con Serracchiani, Chiampa e Tito Boeri. Se ci saranno primarie vere e consultazioni franche, ben venga la corsa tra tutti. Altrimenti ci ritroveremo in mezzo al solito film: D’Alema contro Veltroni (la vendetta).

  13. Amerigo Rutigliano ha detto:

    Scalfarotto è l’eterno candidato trombato. Scalfarotto in tema di lavoro parla dei diritti depredati dei figli e delle garanzie dei padri.. Fortuna che ci sono state certe garanzie accupazionali per i padri dei figli depredati nei loro diritti, contrariamente avremmo ora non una ma due generazioni di sfigati …occupazionali e Scalfarotto che la prestato la sua opera nella grande madre Russia dovrebbe saper bene cosa significa per un padre tornare a casa senza un rublo ! Io parlerei di garanzie occupazionali sia per i padri che per i figli compresi i nipoti .

    Concordo con Scalfarotto circa le candidature …tutte cooptate grazie a Nutella Veltroni che è riuscito a fare a pezzi il centro sinistra italico più di come gli sarebbe potuto riuscire a Berlusconi che in realtà…. se ne sbatte.

    Il Partito Democratico esce frastornato dalle ultime elezioni europee e amministrative ? Certo ma non c’è stata una ecatombe. I voti persi dal PD sono stati acquisiti dl partito di Di Pietro, dlla sinistra radicale che in ogni caso non ha raggiunto il 4% dall’UDC…e dalla poca affluenza alle urne.

    Franceschini non potrà continuare ad essere il segretario del PD perchè lo stesso partito dovrà ripensarsi immettendo nel suo DNA se ne ha uno… il concetto del tutti dentro. Tutti dentro per divenire maggioranza di governo. Tutti dentro diversamente da come si era organizzata la ex Unione. Tutte dentro uno stesso contenitore organizzato cme il partito democratico americano o il laburista inglese. Occorre dunque un segretario non democristiano .

    Un partito vince se ha dentro di se sentimento e passione, se sa essere esso stesso una passione organizzata.

    Sin dai congressi di chiusura dei DS e Margherita il sottoscritto ebbe a dichiarare sugli organi di informazione che il progetto del PD era perdente e la candidatura alla segreteria di Walter Veltroni catastrofica…Nn si possono cancellare le radici e le fondamenta cui un grande partito nasce e si consolida. Il PD deve rappresentare una società moderna ed attuale senza mai gettare alle ortiche le sue origini che hanno fatto la storia della democrazia italiana.

    Sarò candidato anch’io alla segreteria nazionale come lo sono stato nelle primarie del 2006. Mi candiderò non per vincere come si può certamente immaginare ma, per dire la mia su come dovrebbe essere un partito riformista e riformatore, un partito di base e non di eletti, un partito del popolo e non dei burocrati, un partito aperto disposto contaminazioni e non una casta chiusa.

    Un progetto di ampio respiro che necessariamente dovrà vedere unito tutto le realtà del cetrosinistra italiano.

  14. […] non l’appartenza. Ci saranno Giuseppe Civati, Debora Serrachiani, Matteo Renzi, Luca Sofri, Ivan Scalfarotto, Sandro Gozi, Anna Paola Concia, Francesco Costa e un mare di persone. Bimbi permettendo, dovrei […]