Non perdetevi l’intervista di Alessandro Gilioli a Ignazio Marino, e anzi: fatela girare il più possibile. Perché? Perché dice cose come quelle dell’antipasto che segue:
…D’accordo, ma chi è meglio per lei: Bersani o Franceschini?
«Bersani è un comunista, in senso tattico. Ha una visione del Pd che è all’opposto della mia. Pensa a un partito che non aspira a diventare maggioranza, ma resta sempre minoritario, facendo accordi con altre forze minoritarie. Non a caso ha tre grandi sostenitori: la Lega Nord, Comunione e liberazione e Giuliano Ferrara, che rappresenta la parte dialogante del Pdl. Lo appoggiano perché sanno che con lui è facile tornare ad accordi da prima Repubblica, come quello sull’immunità parlamentare».
Fuori uno. E Franceschini?
«Franceschini è un vero democristiano, di quelli che dicono una cosa e poi ne fanno un’altra. Aveva detto che non si sarebbe ricandidato alla segreteria, ed eccolo qui. Aveva detto che gli europarlamentari dovevano lavorare solo a Strasburgo, poi ha dato incarichi sul territorio a Cofferati e Serracchiani. Nelle ultime settimane ha visto come tira il vento e si è messo a plagiare il mio programma: si è schierato contro il nucleare, mentre la sua mozione dice l’opposto; si è messo a fare il laico sulla bioetica, e nella sua mozione ci sono i Fioroni e i Rutelli. È una fotocopia che dice bugie. Quindi poco credibile».
Non mi pare che ci siano le premesse perché lei appoggi uno dei due.
«Infatti se si dovesse arrivare al ballotaggio, è probabile che trovino un accordo tra loro. Ha mai visto dei democristiani e dei comunisti che non si mettono d’accordo?».
Una risposta a “Mettersi d'accordo”
Secondo me Marino descrive perfettamente i suoi due avversari, non sbaglia una virgola.
Proprio perchè ritengo che Marino abbia ragione nel qualificare i suoi avversari, la mia seconda scelta è Franceschini. Almeno in parte Franceschini asseconderà il vento di cambiamento che ha iniziato a percepire e che lo ha portato a modificare le sue posizioni nel corso di queste primarie, nella peggiore delle ipotesi non farà niente di buono per il PD. Certamente dice bugie a raffica: non doveva candidarsi, poi si è candidato per fermare il ritorno della vecchia guardia, nell’intervista alle Iene ha sostenuto che è d’accordo con Marino su tutto. Se sei d’accordo su tutto ed evidentemente Marino è il vecchio…..
Bersani invece significa indietro tutta, significa una visione del PD opposta a quella di Marino e della maggior parte delle persone che con il PD hanno sperato nella nascita di un partito progressista, laico e liberale.
Voterò Marino con assoluta convinzione e voglio tenermi fino all’ultimo l’illusione che possa arrivare al 51%. Mi sembra una necessità oggi in questo nostro triste e brutto paese coltivare il sogno di un possibile riscatto civile.