E questo che cavolo è? E come si può definire questa specie di gogna? E che cosa facciamo per difenderci e difendere chi si mette contro il capo da questo tipo di intimidazioni? E qual è il confine oltre il quale ci sentiamo in pericolo? E, soprattutto, che cosa c’è mai di strano ad avere i calzini color turchese?
Cerca nel blog
Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
47 risposte a “Orwell”
Per qualche mese ci siamo divertiti a raccontare per filo e per segno con chi andava a letto Silvio Berlusconi, a sentire le sue conversazioni con la D’Addario, a vedere quello che faceva a casa sua.
Ora Berlusconi ha iniziato a divertirsi a raccontare i fatti dei magistrati; mettetevi comodi: non sarà il primo e non sarà l’ultimo.
è proprio la stessa cosa eh, bizzarri?
Si, è la stessa cosa: in entrambi i casi qualcuno ha preso il privato di una persona e lo ha messo in piazza; ha iniziato Repubblica, spiegandoci che ne aveva tutto il diritto; come vi ho detto, mettetevi comodi: mi aspetto che questo non sia l’ultimo servizio di questo genere che vedremo nei prossimi mesi.
Bizzarri, sei proprio un manganellatore concettuale, tipico dei peones del regime berlusconiano. ma non lo capisci che il fatto che il PM Mr.B. vada con mignotte di lusso sia (da sè) un fatto di pubblica rilevanza!?
CMQ, caro Ivan, per rispondere al quesito della giornata ti dico:
non c’è niente di strano nell’avere dei calzini turchesi. io ne ho 1 paio (turchesi ed azzurre a righe orizzontali) SO COOL!
1 abbraccio dalle Marche
=ALEX=
PS: KASTELLIè1FASCISTA!
Non c’entra nulla. Allora seguiamo i commissari, i carabinieri. Tutti quelli che fanno il loro dovere e per caso prendono decisioni che non piacciono a qualcuno (chiunque). E’ giornalismo spazzatura.
Pure io ho calzettini a strisce, bianche ed a azzurre. E poi ne ho pure a striscioline rosse grige. Se viene il cameraman sotto casa glieli faccio filmare senza nessun problema. Comunque questo resta giornalismo spazzatura e pornografico (perché questa ragazzi é pornografia, nel senso piu’ vero). Giornalismo basata sulla delazione. Ed una società basata sulla delazione, è una società da cui fuggire. E se inizio a spiarti sotto casa appena non righi dritto?
@Alexandre
Allora, mi stai dicendo che per un uomo pubblico è importante sapere chi si porta a letto?
No, per me son due cose diverse. Quindi se faccio il commissario ed arresto dei criminali. Se questi spacciatori o violentatori hanno amicizie devo fare attenzione perché potrebbero filmarmi con cellulair e te lecamere e poi minacciarmi. Questa è delazione. E quello è giornalismo spazzatura.
@Filippo
Chiariamoci: è o no rilevante sapere con chi va a letto un presidente del consiglio?
bizzarri, come tutti a i manganellatori concettuali come te, avrei un triplice consiglio:
VERGOGNATI VERGOGNATI VERGOGNATI (!)
1) Per me ognuno puo’ avere le abitudini sessuali che vuole, purché rispetti la persona umana (ossia si escludono cose tipo sequestri, torture, violenze, agressioni, ecc.). Per cui B. nel letto suo puo fare quello che vuole. D’accordo?
2) In generale (in generale ripeto, visto che qui pare che tutto era pagato) se il politico abusa del proprio potere per ottenere favori sessuali, chiaro che il fatto diventa diventa pubblico. E’ come una tangente, ecc. Abuso di potere insomma per ottenere qualcos’altro (sesso, soldi, ecc.). No?
3) Quel Magistrato non c’entra nulla con la D’Addario. Nulla. Zero. Nada de Nada. Perché deve pagare lo scotto Lui? Che c’entra?
4) Che nei letti dei potenti si sia sempre sbirciato si sa. Da quando mondo è mondo. Per esempio sappiamo (quasi) tutto dei presidenti francesi (le amanti di Chirac, Mitterand, Sarkozy, Giscard, ecc.). E pure americani. E non credo che loro si scandalizassero.
A questo proposito ti consiglio un libro “Il letto e il potere. Storia sessuale d’Italia da Mussolini a Vallettopoli bis” di Filippo Ceccarelli, che non sorei io: non faccio autopromozione 🙂
5) Quello è giornalismo spazzatura e pornografico. La delazione è delazione, ed è una cosa insopportabile, aberrante, odiosa.
@Alexandre
A parte insultarmi, hai qualche altra cosa da dire?
@Filippo
“1) Per me ognuno puo’ avere le abitudini sessuali che vuole, purché rispetti la persona umana (ossia si escludono cose tipo sequestri, torture, violenze, agressioni, ecc.). Per cui B. nel letto suo puo fare quello che vuole. D’accordo?”
Certo.
“2) In generale (in generale ripeto, visto che qui pare che tutto era pagato) se il politico abusa del proprio potere per ottenere favori sessuali, chiaro che il fatto diventa diventa pubblico. E’ come una tangente, ecc. Abuso di potere insomma per ottenere qualcos’altro (sesso, soldi, ecc.). No?”
Vero; peccato che Berlusconi non è indagato per alcun reato. Quindi, perché pubblicare tutto questo?
“3) Quel Magistrato non c’entra nulla con la D’Addario. Nulla. Zero. Nada de Nada. Perché deve pagare lo scotto Lui? Che c’entra?”
Berlusconi sta giocando allo stesso gioco cui hanno giocato contro di lui per questi mesi contro quelli che considera i suoi avversari. E si, considera quel giudice un suo avversario, giusto per non lasciarlo sottinteso.
“4) Che nei letti dei potenti si sia sempre sbirciato si sa. Da quando mondo è mondo. Per esempio sappiamo (quasi) tutto dei presidenti francesi (le amanti di Chirac, Mitterand, Sarkozy, Giscard, ecc.). E pure americani. E non credo che loro si scandalizassero.”
Sbirciare? Pubblicare le intercettazioni di lui con la D’Addario come se fosse il nuovo Watergate è sbirciare?
“5) Quello è giornalismo spazzatura e pornografico. La delazione è delazione, ed è una cosa insopportabile, aberrante, odiosa.”
E’ la stessa zuppa che ci è stata rifilata finora. Quanto alla delazione, ero rimasto al fatto di denunciare qualcuno, ovvero fare la spia. Ma devo essermi perso un significato.
Beh sia quello é fare ls spia. Un misto di voyerismo-pornografia e roba da spioni. Spazzatura. Io non la giustifico. E penso che B. si sbaglia se considera quel signore suo nemico.
Detto questo mi pare che i commissari ed i carabinieri di tutta italia che fanno il loro dovere devono stare attenti, per quello che ho detto sopra. Se il deliquente che beccano violentare, spacciare, ecc. è amico dell’amico dell’amico. Magari poi lo filmano e li minacciano.
Bella roba.
sono solito rispondere con l’insulto a chi si rivolge insultando la mia intelligenza (ma prima quella di chi ospita questo forum -Ivan, 1 mio amico- e i suoi fruitori(!))
per il resto non ho altro da dir(ti)!
ciao
-alex-
PS: caro Ivan, ricordati: KASTELLIè1FASCISTA! (e a quanto pare non solo lui)
@Alexandre
“sono solito rispondere con l’insulto a chi si rivolge insultando la mia intelligenza (ma prima quella di chi ospita questo forum -Ivan, 1 mio amico- e i suoi fruitori(!))”
Mi sai indicare, cortesemente, qual è l’insulto che ti ho rivolto? Nel mio piccolo cervello (abbiate pazienza, lì a sinistra, ma visto che ormai mi hai etichettato come peone berlusconiano, dovresti sapere che ho il cervello piccolo) un insulto all’intelligenza presuppone un ragionamento che non sta in piedi; mi sai spiegare qual è questo ragionamento? Quali sono le premesse false? Quali le deduzioni sbagliate? Prometto che mi studierò per bene la tua spiegazione e mi farò aiutare da qualche volenteroso militante di sinistra disposto ad illuminarmi.
@Filippo
“Detto questo mi pare che i commissari ed i carabinieri di tutta italia che fanno il loro dovere devono stare attenti, per quello che ho detto sopra. Se il deliquente che beccano violentare, spacciare, ecc. è amico dell’amico dell’amico. Magari poi lo filmano e li minacciano.
Bella roba.”
Filippo, non capisco: che c’entra questo? I cellulari con le telecamere non ce li avevano anche prima che andasse in onda questo servizio? O glieli ha forniti gentilmente Berlusconi?
E’ tutta la situazione ad essere da fantapolitica, orwelliana. Il Tg4 che imputa a Facebook il suicidio di un quindicenne e poi fa un referendum “Facebook: sì o no?”. Facebook va chiuso, anche se il 78% risponde “sì”. Doppiopensiero, alè. Poi il giovande del PD che sembra rendere Fede un veggente e si augura che qualcuno uccida Berlusconi. E Feltri che, prendendo la palla al balzo, parla di complotto contro la vita del Premier. Il che legittima ogni tipoi di schifezza mediatica, anche pedinare un giudice, insinuare stranezze nel suo comportamento. E gli avversari? Peggio del fascismo, ci vuole un nuovo CLN contro Berlusconi.
Verrebbe quasi da dire “ignorance is strength”.
http://ilnichilista.wordpress.com/2009/10/16/il-regime-il-complotto-e-limprevedibilita-degli-eventi/
“ci vuole un nuovo CLN contro Berlusconi”
No, basta vincere semplicemente le elezioni.
Manco finito di dirlo, ecco piovere le minacce del terrorismo.
http://ilnichilista.wordpress.com/2009/10/17/una-risposta-come-previsto-imprevedibile/
scusate, ma cosa sta dicendo quel tal bizzarri?
chissenefrega delle mignotte del presidente del consiglio è affermazione opinabile, ma ancora seppur vagamente tollerabile. ma quando tali mignotte diventano candidate a cariche pubbliche, la cosa diventa seria e grave. per non parlare del rapporto del sempre medesimo presidente con le minorenni. e qui siamo in presenza di reato, cosa assai rilevante per un presidente, direi.
è mai possibile che la propaganda berlusconiana sia così pervasiva da fare sempre dimenticare questi due fatti fondamentali???
ma non se ne può più della idiozia che uno a letto fa quelloche gli pare. non è quello il punto, suvvia!!
infine, avere i calzini azzurri non è reato, fumare una sigaretta all’aperto nemmeno e nemmeno andare dal barbiere. ridicolizzare un magistrato (scomodo, evidentemente) in tal modo è la versione moderna dello squadrismo. dell’olio di ricino.
semplicemente disgustoso.
se tale magistrato avesse favorito a un concorso una sua amante, o se fosse stato un pedofilo, beh allora la cosa sarebbe diversa.
ma basta con queste stupidaggini pseudo terziste che nascondono solo ua grandissima superficialità di analisi…
Buonasera a Tutti,
Marco Bizzarri pone una questione sensata:questo schifo di servizio è il figlio legittimo dello schifo che ci è stato propinato a tutto spiano nel corso del 2009, anno che sarà ricordato perchè lo spiare dalla serratura passava da pettegolezzo/gossip a diritto di cronaca e tattica politica.
Relegare a “peone berlusconiano” o a “propaganda berlusconiana” chiunque la pensi diversamente si commenta da se.
Continuiamo a inseguire li antiberlusconiani militati e vedremo poi alle prossime elezioni in quanti rimarremo (rimarrete). Un manipolo di radical chic col culo rigorosamente parato che adulano De Benedetti e Scalfari.
questo è il fondo del barile… la prossima saranno i nomi stravaganti, o bizzarri magari…
@zanna bianca
anti-berlusconiano non significa nulla. come radical chic e culo parato. è una terminologia che può nascere solo dal deserto culturale di certi ambienti dove si ripetono a memoria la propaganda di gente del calibro di fede o belpietro (perdinci).
si da il caso che un certo manipoli di italiani sono contro berlusconi e il suo progetto riuscito (per ora) solo a metà di distruggere la convivenza politica e il prestigio delle istituzioni democratiche repubblicane.
italiani che sono dalla parte della costituzione, cioè della legge.
il resto è delirio patetico di un uomo patetico che sopravvive politicamente solo grazie agli utili idioti che nel migliore dei casi sono foraggiati a suon di stipendi e nel peggiore si accontentano della favola trash dell’unto del signore.
un caligola moderno che seleziona la sua classe politica tra le sue marchette.
essere contro questo scempio è un grande merito di chi ancora possiede una certa intelligenza e autonomia di giudizio.
@Wizardo
“chissenefrega delle mignotte del presidente del consiglio è affermazione opinabile, ma ancora seppur vagamente tollerabile.”
Sì, è una di quelle declinazioni del principio: le abitudini sessuali di un individuo sono un fatto personale, sia esso un netturbino o un presidente del consiglio.
“ma quando tali mignotte diventano candidate a cariche pubbliche, la cosa diventa seria e grave.”
Perché? Come una parte politica sceglie i propri candidati è un fatto di quella parte politica e di quegli elettori. E sinceramente, se uno si trova di fronte una lista di mignotte e non riesce a batterle, sarebbe meglio che cambiasse mestiere.
“per non parlare del rapporto del sempre medesimo presidente con le minorenni. e qui siamo in presenza di reato, cosa assai rilevante per un presidente, direi.”
Certo, infatti la magistratura ha aperto un’inchiesta per abusi sessuali sui minori… aspetta, mi sai ricordare qual è il magistrato che sta indagando su di questa ipotesi di reato? In questo momento mi sfugge…
“è mai possibile che la propaganda berlusconiana sia così pervasiva da fare sempre dimenticare questi due fatti fondamentali??? ma non se ne può più della idiozia che uno a letto fa quello che gli pare. non è quello il punto, suvvia!!”
Certo, infatti, non se ne può più; meglio che venga il prete a sindacare con chi uno va a letto. Lo scriviamo direttamente nella costituzione?
“infine, avere i calzini azzurri non è reato, fumare una sigaretta all’aperto nemmeno e nemmeno andare dal barbiere.”
No, infatti; neppure andare a letto con una donna che non è tua moglie, o parlare con una prostituta delle tue ultime prestazioni sessuali al telefono.
“ridicolizzare un magistrato (scomodo, evidentemente) in tal modo è la versione moderna dello squadrismo. dell’olio di ricino.
semplicemente disgustoso.”
Perfettamente d’accordo; come mettere in piazza le conversazioni private di un individuo, in cui discute di sesso e carnazza. Berlusconi adesso sta ripagando con la stessa moneta i suoi avversari (e si, i magistrati sono tra i suoi avversari, in questo momento).
“se tale magistrato avesse favorito a un concorso una sua amante, o se fosse stato un pedofilo, beh allora la cosa sarebbe diversa.”
Mi dici quali sono i reati che ha commesso Berlusconi? E’ un pedofilo? Le prostitute che si è portao a letto lo hanno accusato di aver abusato di loro? Ha falsificato un concorso? Qual è il reato che ha commesso?
@Vittorio
“questo è il fondo del barile… la prossima saranno i nomi stravaganti, o bizzarri magari…”
Scusa, ma il mio limitato cervello di peone berlusconiano non arriva a cogliere queste sottigliezze; puoi spiegarti meglio?
@marco bizzarri
egregio bizzari, trovo le sue argomentazioni sinceramente confuse.
nessuno qui, dico nessuno, ha parlato di reati a proposito delle mignotte che il signor b. si porta a letto.
si è invece guardato con orrore al fatto che tali mignotte siano state candidate. e scrivo solo candidate, quando altri parlano addirittura di elezione ad alte cariche pubbliche.
è pur vero che decidono gli elettori di fronte a una lista di mignotte, ma tali elettori devono essere informati del fatto che si tratta di mignotte, appunto.
se no come fanno a decidere, scusi?
si chiama trasparenza, che è il contrario dell’imbroglio. si chiama elettore informato come presupposto di qualsiasi democrazia sana. si chiama informazione libera.
allora che l’elettore sia informato. punto.
è informazione rilevante, mica pruderie. chissenefrega, delle patetiche prestazioni del nostro. il fatto che queste siano diventate fatto politico non è certo colpa di chi ne ha parlato (noi? e noi chi scusi?).
spero lei sia in grado di capire quello che è un fatto elementare, che infatti viene considerato tale in qualsiasi democrazia occidentale matura (si legga ampia letteratura straniera, anche recente, ne sarà stupito).
come secondo argomento, circa i reati che ha commesso il nostro, anche solo limitandosi alle cose di cui si argomenta in questa sede (pedofilia?), saranno i liberi magistrati a giudicare. ma l’elettore deve comunque sapere i fatti, perchè senza elementi di conoscenza il suo voto è frutto di un inganno.
l’elettore deve sapere che il signore in questione, alla sua veneranda età, si intrattiene con minorenni. chissà, per qualcuno, anche se non per lei, questo è un fatto rilevante per giudicare a chi dare in mano questo disastrato paese.
in ultimo, mi perdoni, ma atteggiamenti come il suo sono stucchevoli tentativi sofistici, nemmeno ben riusciti (ci sarebbe bisogno di ben altra sofisticazione davvero) di difendere l’indifendibile, vuoi per gusto servile (legittimo, per carità), vuoi per amore del tipico atteggiamento provinciale di chi si deve mettere contro l’evidenza (mi si nota di più se..?).
peccato accontentarsi di così poco dalla vita, quando c’è un intero mondo di cose, di idee e di spazi da colmare.
buona serata!
Bizzarri, lei è semplicemente un fascista, ossia una persona per la quale il manganellamento mediatico (che non è giornalismo) di Canale 5 contro un giudice, “colpevole” di aver stabilito quanto denaro Mediaset deve versare a Cir dopo avergli rubato il gruppo Mondadori, è cosa accettabile. La cosa divertente e ridicola è che il giudice è accusato di:
1) andare su e in giù mentre aspetta il suo turno dal barbiere (notoriamente un gravissimo reato)
2) accendersi una sigaretta dopo l’altra in una mattina (è un tabagista! quindi è incapace di intendere e volere! Subito una legge che lo stabilisca, prego)
3) di indossare dei calzini turchesi (ah! TURCHESI! Lo sapevo io! Proprio un giudice del quale non ci si può fidare!)
Poi, Bizzarri, lei finge di non comprendere che i comportamenti di un Presidente del Consiglio hanno più rilevanza di quelli suoi o miei, che non siamo uomini pubblici. Inoltre, se un PdC si porta a casa tante mignotte e poi si fa registrare le conversazioni, espone se stesso e la Repubblica alla possibilità di essere spiato e ricattato. Immagini se la D’Addario, anziché d’esser solo una mignotta, fosse stata una spia del KGB o della CIA, interessata a sapere informazioni riservate, o anche un membro di Al-Quaeda per conoscere l’abitazione di Berlusconi e poi piazzarci una bomba o facerla piazzare. Ecco perché le sue azioni di letto sono di rilevanza pubblica. A parte il fatto che l’uomo era sposato ed era difensore della famiglia tradizionale cattolica, che non mi pare si componga di puttane a mazzi. O sì? Lei, Bizzarri, forse ce lo sa dire.
@Anelli
– Ecco perché le sue azioni di letto sono di rilevanza pubblica –
Scusa Anelli, saresti dello stesso parere se diventasse Presidente del Consiglio Scalfarotto, o Vendola o la Concia? Hai idea di cosa succederebbe?
Attenzione!! Lo spiare dal buco della serratura è ingiustificato per tutti, anche per una persona contraddittoria come il berlusca che va a puttane e difende la famiglia tradizionale.
Non usiamo due pesi e du misure quando si tratta di lui; la gente se ne accorge ormai.
Torniamo alla politica e ai programmi, senza lanciare allarmi roboanti su “manganellature mediatiche” che di fatto sono portate avanti senza esclusione di colpi da ambo le parti da mesi ormai.
Distinguiamoci
eh già. a livello di informazione pubblica è la stessa cosa avere un presidente del consiglio che va a mignotte (alcune delle quali minorenni) e le candida a cariche pubbliche, e un magistrato sconosciuto (fino a quando non emette sentenza scomoda per il suddetto presidente) che va dal barbiere fumandosi una sigaretta.
non fa una piega.
domanda: ma almeno siete pagati per propagandare queste minchiate che al massimo impressionano lo spettatore medio del tg4?
no perchè se lo fate pure gratis…
Zanna Bianca, se Scalfarotto diventasse PdC io sono sicuro che continuerebbe a non andare a mignotte (o a marchette maschili, se preferisci). Lo stesso immagino degli altri nomi che hai fatto. Davvero non capisco il senso del tuo commento. A meno che tu volessi dire: siccome Sclafarotto, Vendola e Concia sono omosessuali, il fatto stesso che possano far sesso con un partner del loro stesso sesso sarebbe uno scandalo degno di andare sui giornali di tutto il mondo, perché abominevole, e che la cosa metterebbe a rischio la sicurezza nazionale.
Beh, assumendo che questo era quello che volevi dire, sei solo un altro omofobo, e la cosa è grave soprattutto per te.
@Anelli
– io sono sicuro che continuerebbe a non andare a mignotte (o a marchette maschili, se preferisci –
di questo ne puoi essere sicuro tu e tutti quello che lo conoscono personalmente; a me invece e a tutti quelli che non lo conosco personalmente (ma che potrebbero votarlo invece), in nome della tanto strombazzata LAICITA’ nè piacerebbe saperlo, nè tantomeno piacerebbe sapere che la sua azione di governo potrebbe essere inficiata da elementi non rilevanti.
– il fatto stesso che possano far sesso con un partner del loro stesso sesso sarebbe uno scandalo degno di andare sui giornali di tutto il mondo, perché abominevole –
Non truccare le carte con proclami; ma tu dove vivi? In Italia come me?
No perche se nella tua Italia quello che hai appena detto non susciterebbe scandalo andando a tiillare i più pelosi istinti voyeristici dell’italiano medio, beh forse vivo in un’altra dimensione e me ne scuso.
Quindi se ti piace credere ai sogni fallo pure sinceramente trovo più che mai sacrosanto che i personaggi politici siano criticabili per le loro posizioni politiche, ma in camera da letto ognuno faccia quel che gli pare.
Tu dici che sono omofobo? Io credo di essere realista.
@wizardo
Lasciamo perdere, il solito cumulo di improperi di stampo fascista di chi non ha argomenti
il povero zanna bianca proprio fa finta di non capire.
qui non si tratta di guardare nessuna camera da letto, si tratta di valutare un politico, la cui dimensione è pubblica a maggior ragione se si tratta di un presidente del consiglio, per il fatto di avere fatto della sua camera da letto un luogo di prebende POLITICHE, coinvolgendo starlet, veline e mignotte nella politica del paese e nominandole a cariche pubbliche importanti.
il buon giudice è stato invece osservato dal buco della serratura e criticato dalle televisioni fasciste del premier per lo scandalo che la sua normalità quotidiana può generare nelle menti ottenebrate dalla sottocultura del suddetto (oltre che per essere estensore di sentenza sgradita al potere para-totalitario, sempre del suddetto).
ed ora mi si scusi, ma trovo disdicevole perdere tempo con argomentazioni cosi’ pervicacemente infantili e ipocrite.
ma la pensi come vuole va, tanto è in ottima compagnia, bello massificato insieme alla maggioranza degli italioti.
Dopo lo scambio di commenti di sabato sera, ho continuato a pensare all’argomento. A me quest’episodio faceva pensare un po’ che Mediaset, comportandosi cosi’ diventa un po’ MediaSoviet, il braccio mediatico che vuole rieducare i cittadini che non filano dritto. Che non sono fedeli alla linea. La linea? Si’ la linea: quella definita dai gusti e dai carpicci del Presidente del Soviet Supremo (Silvio Berlusconiov)
Questa cosa pero’ come dice bene Wizard, fa pensare pure all’olio di ricino che gli squadristi fcevano bere ai magistrati (c’avete presente la scena di Tognazzi e Gasmann in “La Marcia du Roma”?). E’ squadrismo mediatico. Un po’ trash evidentemente(l’impronta del padrone sai…)
FILMINI – Marco Bizzarri cambia argomento e fa piruette retoriche per giustificare come sia giusto, bello, buono, carino eccetera eccetara mandare in onda questi video. Ma se un video filmato col cellulare lo mette su youtube un delinquente è una cosa, se lo fa il tuo presidente del consiglio è un’altra. Il capo del governo dovrebbe dare l’esempio. Se questo è il LA che da alla nazione: “Vendicatevi ragaSSi, e fatelo possibilmente contro qualcuno che non c’entra nulla e che è piu’ debole di te”. Ammazza che bell’esempio. Molto coraggiioso il nostro Presidente del ConSilvio. Invece di mettersi contro i suoi pari (De Benedetti, Murdoch). Attacca i piu’ deboli. Complimenti! Alla faccia della retorica fascista del coraggio.
IL LETTO DEL PREMIER – Premesso quanto già detto, ossia che uno nel proprio letto fa quello che vuole (nel rispetto dei diritti umani: l’ho già scritto). Ok? D’accordo?
Un premier che difende la famiglia eterosessuale, cattolica ed apolostica e poi va a mignotte, tradisce la moglie è di pubblico interesse. Non era lui che moltiplicava le sue frasi sulla famiglia etero cristiana? Ecco. Avoglia a prendertela cn quell’altro tipo di Boffo quando pure tu….
Qui ne va della posizione di un premier falsamente ed ipocritamente conservatore sui temi della morale e dei diritti civili.
E’in gioco la coerenza politica. E un po’ come se un politico che si espone per la chiusura dei casini, si fa beccare in piena azione in un bordello (è successo davvero nei primi anni della nostra giovane repubblica). Per forza che fa notizia. Ma che si aspettava?
Poi AnellidiFumo dice bene: e se invece dell’Addario c’era una procace spia del KGB o di AlQuaeda? Cavoli amari! Viva il sistema di sicurezza del Presidente del Consiglio!
Poi il resto: viagra, uso o no di preservativi, posizioni, durata delle prestazioni, gusti sessuali, ecc. sinceremante non me ne frega nulla, e non è questo il punto (anche se è innegabile che la morobosità è stato un fattore determinante in questa storia e nel suo successo mediatico).
Ultima consideraione nell’epoca della politica spettaccolo, i suoi protagonisti dovrebbero saperlo che per volere rendere il privato pubblico (e viceversa) ci si espone a dei rischi ed a degli eccessi.
Zanna Bianca, io vivo in Canada da 3 anni, ma so che in Germania il leader del Partito Liberaldemocratico è gay, così come il sindaco di Berlino, o il sindaco di Parigi. In Italia, il giorno in cui si voterà un gay o una lesbica leader del PD (cosa che non so dirti quando avverrà) e questi sarà eletto primo ministro, NESSUNO si chiederà se a letto scopa DAVVERO con una persona del suo stesso sesso: lo darebbero tutti per scontato.
Continui poi a non capire – e la cosa mi stupisce assai – la differenza che corre tra l’essere Presidenti del Consiglio e l’essere cittadini non pubblici. Ai primi è concessa una privacy ben inferiore rispetto ai secondi. Soprattutto sul piano della morale sessuale: se sei il leader del partito per un Ordine morale e vai al Family Day, e poi ti pizzicano con le mignotte in villa, la cosa è un fatto politico e ha rilevanza pubblica. In tutto il mondo, eh.
Zanna Bianca, che poi dimenticavo: in Puglia, nel profondo Sud, non hanno per caso eletto a Governatore della Regione un noto omosessuale? Ti pare che la gente di Puglia stia lì a chiedersi: “ma andrà davvero con altri uomini, il governatore Vendola?” O non lo danno tutti per scontato, e della cosa non interessa nulla a nessuno? Al punto che lo hanno eletto in ogni caso?
Brutta cosa l’ipocrisia: tu fai finta che le cose in Italia siano ancor più retrograde di quello che già non sono, e penso che fai tutto ciò scientemente.
1) Nostra Signora Veronica manda una lettera pubblica e Il Giornale (o Libero? Scusatemi, ma non ricordo) la sbatte in prima pagina col florido seno ignudo;
2) Boffo critica B. e si scopre “attenzionato”;
3) Mesiano sentenzia (come gli compete) e i suoi calzini vengono pubblicizzati.
Alla fine, Mesiano è quello che se la passa meno peggio. Ciò che lascia perplessi, è il metodo. Ad azione lecita, e legittima, corrisponde una reazione che, a seconda dei casi, ha almeno una delle seguenti caratteristiche aggressiva, falsa, delatoria e che insinua minacce (Vi ricordate il “non svegliare il can che dorme” di Feltri a Fini?). E comunque sempre, è una reazione mai minimamente connessa all’azione che l’ha provocata. Ora, Vi pongo un paio di domande: se non c’è connessione, come fa a sussistere la relazione azione-reazione? O smette d’essere reazione e diventa nuova azione, aggressione, minaccia, avvertimento?
Saluti,
Alberto
@Anelli
Sono pugliese e ho vissuto diversi anni in Canada (sia Ontario che Quebec); abbastanza per dirti che forse hai una visione filtrata e troppo ottimistica della società italiana.
E’ vero, passi sono stati fatti; Vendola è stato eletto governatore.
Tu dici che ho una visione dolosamente negativa della società italiana.
Occhio ti dico! Vendola era bello e bravo e sopratutto “persona” finchè il vento era buono; da quando però spuntano come funghi episodi di malagestione della sua giunta (alcuni penalmente rilevanti, altri invece solo moralmente), beh sarebbe il caso ti scomodassi e venissi dal Canada a passare un 3/4 mesi nella mia terra per toccare di persona quanto la ggggente ironizzi ora in modo più irriguardoso (eufemismo) sulla sua sessualità.
Questo giusto per risponderti quando dici “tu fai finta che le cose in Italia siano ancor più retrograde di quello che già non sono, e penso che fai tutto ciò scientemente”, e per ricordarti che il sud Italia in particolare non è proprio comparabile a Yonge Street a Toronto.
Passando invece al punto sicuramente più sostanziale e cioè se il PDC in quanto personaggio pubblico abbia meno diritto alla privacy rispetto agli altri, analizziamo quanto dici:
“.. Ai primi è concessa una privacy ben inferiore rispetto ai secondi. Soprattutto sul piano della morale sessuale: se sei il leader del partito per un Ordine morale e vai al Family Day, e poi ti pizzicano con le mignotte in villa, la cosa è un fatto politico e ha rilevanza pubblica. In tutto il mondo, eh.”
Sinceramente non riesco ad accettare il tuo ragionamento, perchè se lo dovessi fare, implicitamente dovrei condividere l’odioso linciaggio ordito ai danni del direttore dell’Avvenire Boffo. Gli ingredienti c’erano tutti:
direttore di una testata giornalistica di tiratura nazionale (più personaggio pubblico di così!), testata chiaramente schierata contro il mondo omosessuale, gran censore degli usi e costumi lascivi del PDC, punto di riferimento pubblico dei cattolici italiani, e all’improvviso che si scopre?? Che costui era stato giudicato in via definitiva colpevole di molestie nei confronti di una donna cui voleva rubarle il marito, e che c’era un dossier fitto fitto su di lui presso le questure che qualcuno ad arte ha diffuso ai giornali.
Secondo il tuo assunto quindi non si tratterebbe di attività di killeraggio ma di semplice scoop e diritto di cronaca perchè:
1-è un personaggio pubblico
2-i suoi comportamenti pubblici sono in contraddizione totale con i comportamenti privati.
Credici o no, secondo me per poter costruire qualcosa di concreto in Italia è indispensabile voltare pagina, ma questo non per via di uno scandalo, ma con una normale vittoria elettorale.
Se accettiamo la logica del dossier e del pubblico sputtanamento, prima o poi ti si ritorcerà contro.
Ricordi Robespierre?
presidente del consiglio che mente e giudice che si fa la barba: spot the difference
Il problema non sono le abitudini sessuali (di chicchessia). Di quelle, sinceramente, non me potrebbe fregare di meno.
Me ne frega, e anche molto, invece, che per organizzare i suoi festini il presidente del consiglio abbia usato i soldi delle tasse degli italiani portando attricette escort e cantanti sui voli di stato: non è una questione di interesse pubblico forse? Mentre non mi pare che le sigarette Mesiano le prenda dal tribunale a spese di coloro che pagano le tasse.
Me ne frega, e anche molto, del fatto che per i suoi festini il presidente del consiglio non vada a una riunione all’ONU: non si tratta forse di questione di interesse pubblico, di politica (internazionale), e dunque non dovrebbe l’opinione pubblica esserne informata? mentre del fatto che un giudice si faccia la barba quando non e’ al lavoro… a quale dovere associato al suo mandato ha mancato?
Me ne frega, e anche molto, che “meriti” acquistati soddisfacendo le abitudini sessuali del capo portino a essere nominati per posti in liste amministrative o politiche, parlamentari italiani o europei: non è forse una questione d’interesse pubblico? Un giudice che si ferma prima di attaversare la strada, e non passa con rosso, e’ una questione di interesse pubblico? da quando? (E l’argomento che sta a noi non votarli: ma se i giornali non ne parlano, come lo sappiamo che sono in lista per tali favori e non per merito? e poi con il porcellum non ci hanno bloccato le liste?)
Me ne frega, e anche molto, che l’Italia abbia un primo ministro ricattabile: non si tratta forse d’interesse pubblico, e di politica (e sicurezza) nazionale? Non mi pare che il fumare camminando avanti e indietro fuori dal barbiere renda un giudice ricattabile; nemmeno aspettare il verde per attraversare la strada; nemmeno leggere il giornale su una panchina; nemmeno portare i calzini turchini…
Me ne frega, e anche molto, che il presidente del consiglio mente in pubblico (in TV), si contraddice, ogni giorno ne inventa una nuova per smentire quello che ha detto ieri: non è una questione di interesse pubblico, e politica, di credibilità dei nostri governanti? In qualsiasi stato civile, un primo ministro che mente in pubblico, se scoperto, si dimette. Qui si filma un giudice che non mi pare abbia mentito sul fatto che fuma, che si fa la barba, che non attraversa la strada con il rosso, che porta i calzini colorati….
Me ne frega, e anche molto, che il primo ministro che vuole passare una legge che irrigidisce le pene contro la prostituzione vada con le prostitute: che quando e’ all’opposizione organizza un family day; che si fa paladino dei valori della Chiesa…. non è anche questa una questione di ipocrisia dei governanti e di mancanza di credibilità? non mi pare che Mesiano si fosse impegnato a non leggere i giornali sulle panchine, o abbia organizzato manifestazioni contro il colore turchese.
Me ne frega, e anche molto, che una ragazzina qualunque possa dire che da grande entrerà nello spettacolo o in politica, come se le due cose fossero le stesse; me ne frega, e anche molto, dell’immagine sempre più vuota e dell’identità sempre più servile della donna che si diffonde in Italia: è questione di interesse pubblico, di politica, di diritti, di cultura civile. Mentre il colore dei calzini di un giudice non mi pare che abbiano effetti deleteri sui costumi e l’etica e i diritti del paese.
Zanna, premesso che Boffo non era PdC, c’è da dire che sono d’accordo col ragionamento, e infatti io dal mio blog ho esultato per l’outing (non un coming out, bada alla differenza) di Boffo.
Un uomo che fa il direttore di giornale dell’organo della Conferenza episcopale italiana, e che partecipa pubblicamente al Family Day sostenendolo coi suoi articoli, è senza dubbio un uomo pubblico. Non così pubblico e rappresentativo come il PdC, ma cmqe un uomo che ha rinunciato a una parte della sua privacy. Se per caso in pubblico si scaglia contro l’omosessualità e poi in privato è omosessuale e molesta un altro uomo sposato, il fatto è di rilevanza pubblica: l’opinione pubblica ha diritto a conoscere il fatto per formarsi una libera opinione sulle campagne politiche sostenute da Boffo e sul livello della sua moralità e della sua credibilità, in questo caso anche come cattolico: desiderare l’uomo di altre è peccato mortale, per i credenti.
Funziona così in tutto il mondo occidentale, lo ripeto.
Se hai vissuto in Canada, ti ricorderai dei mille casi nord americani nei quali un politico ha visto la sua carriera finita per non aver pagato i contributi alla colf, altro che avere una relazione clandestina extra-matrimoniale! Puoi dirmi che qui sono società più puritane, ma secondo me è semplicemente un’altra concezione di cosa significhi esporsi e diventare uomo pubblico.
Su Boffo, infine: anche lui ha il diritto all’oblio, e il reato ricordato da Feltri era vecchio di nove anni se non erro. Ma come mai non si era venuto a sapere nove anni prima? Ecco perché giustifico Feltri, in quel caso.
@Anelli
Ok, chiaro ora; non condivido al 100% la tua posizione ma ci rifletterò.
Sarò sincero, la cosa che più mi preoccupa del tuo approccio e che spesso le contraddizioni sono permeate nella natura umana; se dovessimo usare il metro della coerenza al millimetro, in una nazione come l’Italia non ne verremmo più fuori.
D’altro canto però potrebbe essere un modo per purificare l’ambiente troppo infestato di peracottai della politica.
Riguardo il nordamerica invece, condivido. Si tratta di società puritane ma al tempo stesso (specie il canada) molto giovani, che si sono create da flussi migratori ingenti dandosi regole da “coloni”.
Al tempo stesso però quella visione puritana che consente di mettere subito all’indice il politico non coerente, mette in mano ai cittadini le pistole con una certa facilità o lo manda alla sedia elettrica (non in canada), e ti lascia veramente per strada quando vai a bassa fortuna (se sei a Toronto lo vedrai con i tuoi occhi).
Pregi e difetti.
Ti saluto
Premesso che in Canada come sai non ci sono né le armi diffuse né la pena di morte, c’è anche da dire che il welfare e la sanità pubblica che trovi in Canada non le trovi negli USA.
E infine, perdonami la battuta facile: meglio regole “da coloni” che però tutti rispettano e temono, che le regole “da cojoni” che rispettano solo quei pochi che temono la legge, mentre “i fubbi” le aggirano, attendendo il prossimo condono/amnistia/indulto. Io, di “italiani fubbissimi” ne ho proprio piene le palle.
@Anelli
Non volevo più intervenire, ma gli eventi mi hanno per certi aspetto obbligato.
@Anelli
Non volevo più intervenire, ma gli eventi mi hanno per certi aspetto obbligato.
Vedi, il caso Marrazzo è un’altra polpetta avvelenata di questo assurdo gioco al massacro iniziato spiando nelle camere da letto di Palazzo Grazioli.
E quanti ce ne saranno ancora? Si può andare avanti così?
Riguardo la tua mail precedente invece ho giusto due piccoli appunti:
la sanità pubblica in canada è una chimera; diversi anni fa venne a trovarmi a Toronto un’amica che accuso all’improvviso una forte infezione renale; per farla breve ricovero d’urgenza due giorni in ospedale le costarono 1.600 CAD (che anticipai io con carta di cred.) con rientro d’urgenza in Italia. Da noi in Italia non sarebbe mai successo. Tutti, dico tutti vengono curati, male a volte ma vengono curati e gratis.
Riguardo invece la le regole “da coloni”, non credo che in Italia potremo mai darci quel tipo di regole, proprio per un diversa storia maturata nel corso di secoli di evoluzione sociale che il Canada non ha: in una società post puritana come quella canadese la libertà della collettività passa attraverso la libertà del singolo, e quindi ti spieghi pene severe e dure che vengono fondamentalmente eseguite, ti spieghi il rispetto tombale della privacy, ti spieghi la cultura delle minoranze.
In Italia la filosofia giuridica di base è diversa e la libertà del singolo che si forgia attraverso la libertà di tutta la comunità;con tutte le contraddizioni che ciò comporta.
La tua amica non era cittadina canadese, né permanent resident. E’ stata, ciònonostante, curata ugualmente e spero anche in fretta, ma a pagamento. In Canada la sanità è pubblica e universale, ma per chi ci vive. Per chi visita, è universale ma privata. Come negli USA. In questo senso, la sanità italiana funziona meglio perché cura tutti gratis, a prescindere dalla cittadinanza (o almeno credo), ma è uno dei motivi del grande debito pubblico italiano.
In generale, secondo me il sistema sanitario italiano è pensato meglio di quello canadese. Al di là di questa importante differenza di cui abbiamo appena detto, c’è che in Italia convivono le cliniche private e gli ospedali pubblici, che si dividono il pubblico dei pazienti: chi ha denaro va in clinica e chi non ce l’ha in ospedale. In genere, e soprattutto al Centro-Nord, in ospedale è possibile ricevere un ottimo servizio, magari in tempi non prontissimi. In Canada la sanità privata è proibita dalla legge. Un sistema più simile a quello dell’URSS, che non a quello italiano di oggi.
Sciltian:
sia detto con il massimo rispetto, sinceramente non credo proprio che il debito pubblico italiano si tale per causa degli stranieri che si fanno curare “aggratis” nei nostri splendidi (!) ospedali. Non credo proprio ne siano la causa princpale.
In parte perché credo che il loro peso sul costo di funzionaento della nostra sanità sia relativo. E poi perché sai com’é in Europa, con la libera circolazione, tu greco puoi ricevere trattamenti di urgenza e gratuiti se visiti l’Italia ed io Italiano in Spagna pure, ecc.
Filippo, sono un po’ basito. Da un lato perché io non ho mai detto quel che tu mi metti in bocca. Ho detto che la sanità universale pubblica e gratuita anche agli stranieri è UNA delle cause del debito pubblico, non certo la maggiore né una delle maggiori.
Poi perché se astraiamo il concetto, viene difficile pensare che tu possa credere che la sanità pubblica universale e gratuita a TUTTI (in questo caso, compresi i cittadini italiani…) non sia UNA DELLE MAGGIORI cause del debito pubblico italiano. Dopodiché, siamo tutti d’accordo che va benissimo così: la sanità universale pubblica e gratuita è la maggiore delle conquiste di civiltà, assieme all’educazione pubblica e gratuita.