19 Gennaio 2010

Gennaio, mattina presto

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Durante un viaggio allucinante per Fiumicino in un giorno arroventato d’agosto, un tassista romano mi spiegò che non poteva accendere l’aria condizionata perché il prezzo fisso di 40 euro da e per la città non giustificava il consumo del carburante aumentato dall’uso del climatizzatore. Ogni grado in meno nell’abitacolo erodeva insomma il suo margine di guadagno, e a nulla valsero le mie osservazioni circa il fatto che i passeggeri, una volta passati quei caldissimi 40 minuti sarebbero scesi dal taxi lasciando lui ad arrostire in quello che comunque era il suo luogo di lavoro. Questa mattina sono arrivato a Roma per il secondo martedì consecutivo col volo che atterra qui alle 7.40 e, per la seconda volta, sono in un taxi gelido, con un finestrino la cui apertura ho negoziato al minimo ma che comunque è rimasto aperto, e il tassista è perfettamente imbacuccato con tanto di guanti e cappello. Tremo, e non solo per il freddo, al solo pensiero di ottenere una spiegazione.

10 risposte a “Gennaio, mattina presto”

  1. Zanna Bianca ha detto:

    I “tassinari” sono una delle categorie più detestabili; i romani e i milanesi poi sono particolarmente ostici.
    Dovrebbero svolgere una funzione quasi sociale, e invece pensano solo ad arricchirsi e a bloccare in malo modo (anche fisico) qualsiasi tentativo di apertura della categoria.
    Ma se non si riesce con la lobby dei “tassinari”, figuriamoci con quella dei professori universitari, dei notai, dei farmacisti, dei magistrati, dei giornalisti e chi più ne ha più ne metta.
    Calza a pennello il commento di un amico: “L’Italia è un paese moderno basato sul concetto di clan o tribù, come nei paesi africani; un’anomala interpretazione del concetto allargato di famiglia”.

  2. Bolla 451 ha detto:

    Sottoscrivo Zanna Bianca e ricordo che esistono i mezzi pubblici, grazie a dio o a chi per lui.

  3. Frank Eftapelagos ha detto:

    conosco bene i taxi della capitale, e li evito come la peste… c’è il Leonardo Express che è cosi comodo da Fiumicino… 😉

  4. Giri ha detto:

    Bel post “pratico” da cui traggo due spunti.

    Il primo riguarda il concetto di concorrenza che un tempo veniva praticata anche tra le cooperative di taxi. Ricordo che a Roma, quando ancora certi servizi accessori non erano diffusi, c’era una cooperativa che si faceva vanto di avere TUTTE le macchine con aria condizionata e possibilità di pagamento con carta di credito (altro strumento non così facile utilizzare…a fine corsa). Non la cito per non fare pubblicità, ma, come utenti, sarebbe interessante provare a stimolarla affinchè oggi si vanti pure di garantirne l’utilizzo.

    L’altro riguarda più direttamente il PD.
    Spero vivamente che ci sia qualcuno nel partito che si occupi di sommare la tua alle lamentele di tutti gli altri utenti.
    Visto che anche i taxi offrono un servizio pubblico, il Comune si dovrà essere dotato di uno strumento di controllo della qualità del servizio. E se non lo ha fatto, quale occasione migliore per una sana e robusta opposizione sul tema?
    Dovrebbe diventare un “metodo” per qualsiasi servizio comunale insoddisfacente.
    A la guerre comme a la guerre.

  5. Filippo ha detto:

    Ivan: è folle sta storia dei tassisti. Allora le cose sono due, o Roma è povera come Bucaresta ai tempi di Ceasescu. Od i tassisti chiedono sempre troppo.

    Li prendo a malincuore a Roma, maledetti! Non vogliono che si concedino piu’ licenze ma poi se chiami al radiotaxi alle 18h di un qualsiasi giorno non li trovi manco per sogno (testimonianza personale corroborata da chi con i taxi ci deve lavorare).

    Se Il Messaggero ha un pregio è che gli da sotto con i taxisti (i quali rispondono nei commenti in maniera molto polemica)

    Giri centra il punto, se cediamo alla lobby dei taxisti come pretendiamo liberare l’Italia dalle altre mille corporazioni che attenagliano il paese, chiudendosi irragionevolmente a riccio contro ogni cambio: “Lo status quo o nulla”

    Liberiamo l’Italia dalle corporazioni e dallo status quo!

  6. Filippo ha detto:

    Ivan:

    mi rimane un dubbio: ma a un tassista come gli viene in mente di viaggiare col finestrino aperto alle 7h del mattino di un giorno di gennaio?
    Questa non la capisco proprio.

  7. Anellidifum0 ha detto:

    La mia religione mi impedisce di prendere i taxi in Italia, a meno di emergenze, ma quello che proprio mi vieta in modo inderogabile (peccato mortale, da inferno) è di prenderli dall’aeroporto di Fiumicino. Il Leonardo Express è una pacchia, comodo, veloce, frequente, costo ragionevole. Se poi non devi andare a Termini, l’altro trenino che gira attorno alla città ti porta dietro casa di quasi tutti i romani.

  8. Giorgio ha detto:

    Non so quale sia il luogo di partenza ma se il viaggio era un Milano-Roma sarebbe stato molto più semplice, confortevole e veloce usare il Freccia Rossa.

  9. Zanna Bianca ha detto:

    Giusto per rimanere in tema, leggete sotto, vogliono pure aumentare le tariffe.
    Che categoria di bacherozzi!

    http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_gennaio_27/taxi-aumento-tariffe-bufera-peronaci-1602356451802.shtml

  10. stefano Magatti ha detto:

    Disastro liberalizzazioni taxi in Irlanda – blog taxi,TaxiStory.NET: Il Blog dei Tassisti Milanesi
    http://www.taxistory.net
    Disastro liberalizzazioni taxi in Irlanda