Ho trovato veramente incredibile sentire il ministro Frattini ieri sera dai telegiornali, dopo che si era diffusa la notizia della “confessione” degli italiani. L’unica cosa che mi sarei aspettata dal mio ministro degli esteri è che trattasse la sola idea che i chirurghi italiani di Emergency avessero legami con Al-Qaida come meritava e cioè come spazzatura. Perché non bisogna mica fare il ministro per capire che non è pensabile che uno se ne vada da Brescia a ricucire gambe e piedi di ragazzini saltati sulle mine in Afghanistan avendo in realtà in mente il piano di unirsi ai terroristi islamici. E invece questo dire e non dire, questo “certo, le accuse sono gravi”, questo affidarsi al fatto che “la polizia afgana investigherà” (ammazza, che fortuna!), addiritturia ipotizzare la vergogna che cade sull’intera nazione, mi ha fatto veramente senso. Proprio un ribrezzo umano, prima ancora che politico.
Qui si può firmare l’appello “Io sto con Emergency”, cosa che ho fatto subito e che invito tutti a fare.
15 risposte a “Io sto con Emergency”
Ivan, io ho avuto l’onore di essere amico di Enzo Baldoni, e ho ben presente dai giorni del suo rapimento di cosa Frattini sia (in)capace…
Ti assicuro che – purtroppo – quello che ho sentito da lui tutto avrebbe potuto tranne che stupirmi…
Credo che il difetto più grosso della classe politica che ci sta governando sia l’incapacità di essere – almeno qualche volta – il governo di tutti, e non di una parte.
[…] aprile 2010 · Lascia un commento dal blog di Ivan […]
Io, unvece, sarei piu’ cauto:
“Uno non se ne va da Brescia a ricucire gambe e piedi di ragazzini saltati sulle mine in Afghanistan avendo in realtà in mente il piano di unirsi ai terroristi islamici”.
Questo e’ sicuro. Pero’, col tempo, la visione delle cose puo’ cambiare. Cosi quello che prima non si sarebbe mai immaginato, poi, come spesso succede nelle vicende umane, avviene.
Io non penso affatto, pero’, che quell'”uno” si sia unito ai terroristi islamici. Questo lo sottolineo in modo assoluto.
Pero’, riconosciamolo senza fare barricate ideologiche:
Si puo’ simpatizzare per il terrorismo o per certi aspetti dell’ideale che porta a praticarlo;
Si puo’ favorirlo indirettamente senza prendervi parte;
Si puo’ solidarizzare per la “disperazione” che anima la lotta terroristica, come da sempre avviene, per esempio, a “sinistra”, per la lotta del popolo palestinese a vedere riconosciuti certi suoi legittimi diritti.
Insomma: ci sono tanti modi per non stare dalla parte degli Americani, dell’imperialismo occidentale, del vecchio e nuovo Colonialismo, del cosiddetto sionismo ebraico… oppure per non stare dalla parte dell’espansionismo cinese, dell’internazionalismo russo…eccetera senza per questo diventare terroristi a tempo pieno, con la barba e il kalaschnicov a tracolla.
A volte basta sfilare con tante bandiere rosse e la falce e il martello nel centro della Capitale urlando slogan… “contro”.
Ricordo a questo proposito quel corteo che urlava:
“Una, cento, mille Nassirja!!!”
Mica erano terroristi: erano invece genuini e sinceri simpatizzanti di certe lotte terroristiche contro la presenza di truppe d’invasione “alleate” che avevano esautorato, al prezzo di migliaia di morti tra cui tante donne, vecchi e bambini, uno come Saddam Hussein che delle donne, dei vecchi e dei bambini se ne era sembra sbattuto le palle.
La politica a volte ha degli aspetti curiosi e paradossali.
A proposito: quei dimostranti di Nassirja come avranno votato alle ultime elezioni? Si saranno astenuti o avranno votato per Grillo? O per Di Pietro? O per il Partito Democratico? O per i Rifondazionisti di Bertinotti? O per Berlusconi? O magari per la Lega di Bossi?
Chissa’!
Io, comunque, aspetterei gli sviluppi dell’inchiesta prima di pronunciarmi con tanta convinzione.
Grazie per la sua presa di posizione, peccato che non sia quella del PD, (ecco perché perde voti), chiunque conosca solo un poco Emergency sa bene che le cose non possono essere che andate in un solo modo.
Vorrei ricordare al commentatore precedente che in Afganistan non è un paese normale, non c’è una missione di pace ma una guerra e per di più sporca e che gli stessi americani, meno ipocriti, la chiamano GUERRA. Pur essendo contro la guerra in Emergency nessuno ha mai urlato slogan per Nassyria, non c’è destra o sinistra, si pensa solo alle vittime senza fare distinzione alcuna e in Afganistan ce ne sono tante, quasi tutte civili e soprattutto bambini. Emergency è un fiore all’occhiello per l’Italia.
Il suo commento è in sintonia con l’ideologia di Frattini
Siamo tutti contro la guerra (in Occidente).
Mi sembra invece che nel resto del mondo ci sia ancora tanta di quella aggressivita’ belluina da giustificare tutte le missioni di guerra e quelle di pace (protette da carri armati, elicotteri e caccia bombardieri), cioe’ missioni di pace armata che, con alto senso di responsabilita’ civile, morale ed…energetica, l’Occidente si trova costretto a condurre particolarmente dove ci siano implicazioni di tipo strategico, in attesa che si raggiungano equilibrati livelli di sviluppo internazionale dai quali muovere tutti insieme verso la pace universale. L’idea pacifista di essere contro la guerra e’, diciamocelo con franchezza, un’idea imbecille. Il pacifismo e’ un punto d’arrivo nell’evoluzione della civilta’ umana. Ci si arriva quando maturano certi fenomeni come la democrazia. Essendo la democrazia una forma di organizzazione sociale assolutamente minoritaria nell’attuale mondo contemporaneo, parlare di pacifismo mentre altri praticano il bellicismo puo’ aprire le porte del Paradiso, ma non estingue le fiamme del bellicosissimo inferno terrestre nel quale si e’ costretti ad operare.
Non esistono guerre “pulite”. Le guerre sono sporche per definizione. Dire che Emergency non e’ ne’ di destra ne’ di sinistra e’ dire una scemenza. Emergency prende anche posizioni politiche ed e’ puramente accademico discutere se siano posizioni di destra o di sinistra. Se da un lato la missione di Emergency e’ essenzialmente umanitaria, come quella della Croce Rossa, del resto, protestare e criticare le operazioni anti-terroristiche irakene e afghane la
porta inevitabilmente ad assumere rilievo e profilo politico.
E questo e’ accettabile purche’ si abbia la sincerita’ di ammetterlo e non ci si nasconda dietro la retorica degli aiuti umanitari alle vittime “collaterali” di tutte le guerre: cioe’ le donne, i vecchi e i bambini: cioe’ le popolazioni civili.
Non vorrei pero’ che ponendo l’accento solo sulla popolazione civile ci si dimenticasse di quella militare la quale, dopo la guerra, tornera’ ad essere popolazione civile. E una popolazione adulta di giovani maschi mutilati, invalidati, rincoioniti ed abbruttiti da decenni di guerre non costituisce, soprattutto in quelle parti del mondo, il presupposto migliore per lo sviluppo civile di quelle societa’.
Direi che il veloce raggiungimento della “pace”, in quel contesto sociale, anche ad elevati costi civili, sia il modo migliore di aiutare quei popoli a trovare la strada dello sviluppo civile. Porre troppo enfaticamente l’accento sulle vittime civili porta a preservare il presente e a danneggiare il futuro di quelle genti. Tenendo il mondo in posizione di stallo. E le situazioni di stallo danneggiano soprattutto le popolazioni civili: vedi la tragedia palestinese.
Un po’ meno retorica pacifista, a sinistra, puo’ fare solo bene ed aiuterebbe ad avvicinarsi alle soluzioni.
Se si vogliono vincere le elezioni.
Ivan, io la penso come te, ma faccio notare che tra i firmatari dell’appello che segnali abbiamo il cantante Samuele Bersani, ma ci manca l’altro Bersani, quello che si occupa di politica nel PD, come fa di nome?
1) Ivan. Eccoci di nuovo il discorotto. Ossia la capacità di ripetere ossesivamente una stessa cosa, un concetto, un episodio. La frase su Nassirya pronunciata da alcuni cretini 6 anni fa. Viene sistematicamente tirata fuori. A sproposito. Il disco rotto appunto.
2) Associazioni come Emergency, al pari di altre organizzazioni come Medici Senza Frontiere (Premio Nobel per la Pace) e Medici del Mondo nascono oltre che per curare anche e sopratutto per denunciare, ognuna a modo suo, la ingiustizie e le situazioni tragiche con cui si trovano a confrontarsi.
Si tratta di una posizione diversa da quello più classico della Croce Rossa (“curo tutti di qualsiasi colore o ideologia, ma in cambio mantengo il più assoluto riserbo su quello che vedo”). Da qui la ragione per cui possono nascere attriti con le varie autorità.
3) Posso capire chi chiede prudenza. Posso anche capire chi nel passato è stato infastidito da alcune dichiarazioni di Gino Strada. Ma un conto è pensarla così. Un conto è l’atteggiamento di Frattini che vorrei ricordarlo è Ministro degli Esteri della Repubblica Italiana. E di tutti gli italiani. Invece si ha la sensazione che il Ministro in questo momento faccia politica interna. Con Strada che viene trattato come un lider di partito, un capo-popolo, un avversario politico.
Ecco, io avrei voluto più prudenza anche nelle dichiarazioni del nostro Ministro.
Le ONG italiane svolgendo un ruolo importantissimo, possono essere le più alte ambasciatrici del nostro paese. Come ha detto Crisitana Alicata vorrei che il governo italiano considerasse Emergency “come un patrimonio nazionale e non come una congrega di oppositori politici”.
Senza apriori, insomma “Né eroi. Né delinquenti […] Come in qualsiasi organizzazione”
Guarda che cosa ho letto :
“Non vi è dubbio che le responsabilità dei tre italiani fermati in Afghanistan andranno accertate e nel caso punite, ma è inaccettabile la tentazione di trattare questa vicenda come se fosse una questione di politica interna. Nel compilare il proprio autoelogio, il ministro [La Russa]ricorda i tanti «esponenti di sinistra che abbiamo salvato negli scenari di guerra». E non allude a un parlamentare del Pd strappato ai talebani o a un banchiere delle cooperative rosse preso in ostaggio dai pashtun. Intende riferirsi a giornalisti, medici, pacifisti: tutta gente che nelle zone di guerra ci va per vocazione o per mestiere, certo non per conto di uno schieramento politico. Solo da noi un cittadino all’estero viene considerato dal suo governo un «esponente» di destra o di sinistra, invece che semplicemente un connazionale da tutelare.
Pensate al presidente americano più ideologico degli ultimi tempi, il repubblicano Bush. Bene, nemmeno lui si è mai vantato di aver salvato dei democratici, ma sempre e soltanto degli americani”.
Ecco.
@ Filippo:
“Emergency, Medici Senza Frontiere e Medici del Mondo nascono oltre che per curare anche e sopratutto per denunciare, ognuna a modo suo, la ingiustizie e le situazioni tragiche con cui si trovano a confrontarsi…”
Ecco. Bravo. Questo lo sappiamo. Allora sono anche organizzazioni politiche. Inutile nasconderlo. Punto e a capo.
Ma prima di denunciare le situazioni tragiche e le ingiustizie con cui si trovano a confrontarsi, queste organizzazioni umanitarie si pongono di fronte all’ingiustizia e alla situazione tragica che quelle ingiustizie e situazioni tragiche hanno determinato? No, non e’ un giochetto di parole. Provate a ragionare.
In Irak c’era Saddam Hussein.
In Afghanistan c’erano Osama Bin Laden e i Talebani.
C’e’ niente di tragico in questo o il fatto che le donne venissero lapidate e tenute analfabete, il fatto che si tramassero attentati disastrosi che provocavano (e provocano) la morte di migliaia di civili, tra cui vecchi, donne e bambini, il fatto che si usassero i gas contro le popolazioni civili curde formate anche da vecchi, donne e bambini, e che si tenesse la popolazione alla fame, nella repressione, nel terrore eccetera eccetera eccetera, il fatto che ambedue i regni del terrore citati sopra, prima o dopo, se lasciati liberi di continuare, si sarebbero impossessati di armi nucleari o si sarebbero assicurati la capacita’ di produrle mettendo potenzialmente a rischio la vita di milioni di individui tra cui vecchi, donne e bambini…..Insomma, tutti questi fatterelli non erano di per se’ gia’ abbastanza tragici? Non erano situazioni profondamente ingiuste?
O le cose si fanno tragiche e ingiuste solo quando si interviene per sanarle o migliorarle?
Ripeto:
O le cose si fanno tragiche e ingiuste solo quando si interviene per sanarle o migliorarle?
A me sembra davvero un ragionamento della minchia. Un ragionamento che mi porta a concludere che il pacifismo criticone e anti-americano di certa gente altro non e’ che una bellissima scemenza?
Aiutare e soccorrere chi soffre e’ una bella cosa. Poi incazzarsi con chi, alla fine dei conti, e’ venuto a porre termine alle loro sofferenze di sempre creando prospettive di pace e di benessere per questi e per l’umanita’ tutta fa un po’ ridere. Anzi molto. Anzi fa quasi piangere perche’ non si puo’ essere cosi totalmente imbecilli.
Immagino che combattere il nazismo, lo stalinismo, il maoismo al prezzo di milioni di morti, soprattutto tra la popolazione civile, avrebbe indotto, a suo tempo, i pacifisti politicanti a lasciare lo status quo per timore di non creare troppa sofferenza tra i vecchi, le donne e i bambini.
Insomma: una scemenza colossale.
Meno retorica, dunque, e piu’ azioni e sanzioni verso chi attenta ed ostacola la pace nel mondo. Questa e’ filosofia pacifista!
Fra un annetto tocchera’ alle popolazioni civili iraniane contribuire, con il loro sangue e per colpa dei gerarchi nazisti che le guidano in modo fascista, ai passi avanti che l’umanita’ DEVE fare, anche a costo di immense sofferenze.
Per la pace, appunto. La pace creata dai pacifisti veri, non da quelli fasulli.
FATTI NON FUMMO A VIVER COME BRUTI, MA PER SEGUIR LA PACE, LA VIRTUTE E LA CONOSCENZA.(E resistere alla tirannia)
Faccio notare che Anelli di Fum0 la pensa come Ivan.
A me sembra che gli stia leccando il culo.
Culatelli: il cognome prescelto è pure simpatico. Mi duole però comunicarle ora cartellino giallo e diffida. Se proprio vuole litigare qui con Anelli, lo faccia almeno con un minimo di argomenti.
Massimo non so se questo scambio di opinioni possa servire a qualcosa. Oltretutto rischiamo pure di finire OT. Tant’è.
Non c’entra il pacifismo ,qui si tratta di persone che spesso operano in condizioni difficilissime. Che si dannano l’anima ed il corpo per curare delle persone. E questa non è una cosa di sinistra. E’ una cosa umana. Punto. Dire che MSF, MDM ecc son “di sinistra” vuol dire che ni ha capito nulla. Ma proprio nulla nulla.
Che il loro approccio sia politico, siamo d’accordo (cosa nn è politico?). Logicamente queste organizzazioni per via del loro scopo (“curare e denunciare”) possono aver dei forti attriti con le varie autorità. Ma non credere che questi attriti ce li abbiano solo con le autorità dei paesi c.d. “occidentali”. E nn credere che queste org. mai abbiano denunciato le malefatte di dittature e regimi sanguinari tipo in paesi come Irak ed Afganisthan (di fatti nascevano per questo per denunciare le “guerre sporche”). No. Coprono molti conflitti in molti paesi. E spesso pochi sanno
Ecco se si continua a trattare queste org. come delle fazioni politiche di antigovernativi e sinistrorsi vuol dire che non si è capito davvero nulla. In questo sta l’errore dei nostri Ministri (il resto l’ho scritto sopra e non sto a ripetermi, tipo su certe dichiarazioni passate di Strada).
Il lavoro di organizzazioni come MSF, ecc. deve essere un patrimonio di tutti. In certi paesi l’hanno capito (in Francia i gaullisti mai direbbero che MSF è una ONG “socialista”) in altri invece siamo un pò + ottusi e provinciali.
@Filippo
Ciao Filippo, Massimo ha una tesi condivisibile.
Nessuno mette in minimo dubbio i meriti e il bene che Emergency fa. E sia ben chiaro.
Il problema è che se si accetta una filosofia di assistenza e di denuncia di ingiustizie, perchè non si denunciavano le ingiustizie durante il regime dei Talebani?
E sai qual’è la risposta?
Zio Sam lo puoi criticare, al massimo ti arresta x qualche giorno i collaboratori con prove farlocche, fa una gran figura di merda mondiale e poi continua a fare la pantomima dello sceriffo del mondo libero; invece i Talebani, ti fanno sparire ed in quattro e quatt’otto tagliano la gola a Gino Strada e a tutti i suoi collaboratori, non appena dicono qualcosa che non va detta.
Quindi da un tipo del genere ci si aspetterebbe più coerenza xchè esecuzioni sommarie di donne ed omosessuali, infibulazioni, lapidazioni, burqua ecc sono bruterie su cui per anni si è mantenuto neutro come la Croce Rossa; e giustamente aggiungo xchè poteva rimetterci la vita.
Ora con lo Zio Sam ha ritrovato la lingua: almeno questo lo vogliamo riconoscere o no?
Un saluto
Zanna Bianca, non conosco la biografia di Gino Strada, pero quanto mi dici non mi stupirebbe. Alcune sue dichiarazioni passate erano discutibili e capisco che possan aver infastidito molte persone. Cmq quello che dici tu ha un senso (sei una persona sensata in genere…)
Detto questo c’è gente nel settore dell’Aiuto Umanitario che si fa un mazzo tanto, denunciando situazioni per cui rischiano la vita. Ci sono moltissimi esempi, ma mi viene in vente solo quanto MSF venne espulsa dalla Cecenia. O da altri posti un esempio:
http://www.medicisenzafrontiere.it/msfinforma/editoriale.asp?id=1566
Insomma nell’Umanitario c’è chi ha osato sfidare i Talebani, denunciandone l’ingiustizia ecc. A volta purtroppo rimettendoci la pelle.
Poi secondo me il senso del post di Ivan era un altro (atteggiamento di Frattini e ottusitá provinciale italiana)
Su Frattini concordo pienamente.
Un saluto