13 Aprile 2010

Le libere scemenze di Bertone

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Se volete sapere per quale motivo non si approva in Italia una legge sull’omofobia in linea con la Legge Mancino che punisce invece l’odio razziale, è perché questo consente a persone come il Cardinal Tarcisio Bertone, Segretario di Stato del Vaticano, di parlare per il mondo in assoluta libertà senza correre il rischio essere perseguito penalmente al suo rientro in Italia. “Non c’è alcun collegamento tra la pedofilia e il celibato a cui sono sottoposti i sacerdoti; e invece questo tipo di patologie sessuali sono da mettere in relazione all’omosessualità”, ha infatti affermato l’alto prelato durante la sua visita di Stato in Cile. Che pedofilia e omosessualità non abbiano nulla a che vedere è dato ormai pacificamente acquisito dalla scienza e nessuna persona di buon senso si premetterebbe di sfidare il ridicolo in pubblico dicendo castronerie di tale portata. Peraltro, e purtroppo, in assenza di una legge che lo vieti espressamente dire cose così gravi inoculando il bacillo dell’intolleranza contro pacifici cittadini e contribuenti è naturalmente facoltà di ciascuno. Come possa sopportarlo un Paese civile, è tutta un’altra questione.

39 risposte a “Le libere scemenze di Bertone”

  1. Zanna Bianca ha detto:

    Quella di Bertone è una castroneria, esempio perfetto della malafede della gerarchia Cattolica.

  2. Paolo Bizzarri ha detto:

    “di parlare per il mondo in assoluta libertà senza correre il rischio essere perseguito penalmente al suo rientro in Italia”

    Vedi alla voce “libertà di espressione”?

  3. scalpha ha detto:

    Bizzarri, la libertà di espressione (come ogni altra libertà) incontra i suoi limiti nella libertà e nella dignità altrui: vedi a mero titolo di esempio alle voci:
    – “diffamazione” http://it.wikipedia.org/wiki/Diffamazione_(diritto_italiano) o
    – “incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici religiosi o nazionali” http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_Mancino

  4. Filippo ha detto:

    1) Ivan, ma che succede sul tuo blog ultimamente più troll che commentatori?

    2) Andiamo al dunque: Paolo credo che Ivan sia stato chiaro. Ma comunque io ti aiuto. Seguendo la tua lettura del concetto di libertà d’espressione posso andare in giro dicendo che “che gli ebrei son una razza inferiore e che meriterebbero di essere messi al fuoco” o che “zingari, neri e froci” meritano lo stesso trattamento? E magari, sempre in nome di suddetta libertà posso anche rendere pubblico un piano per mettere in atto le mie idee.

    3) Comunque secondo me Bertone ha detto una stupidaggine grossa assai

  5. SuperPop ha detto:

    Su GayNews24 (http://gaynews24.com/?p=12184) riportano “Silenzio assoluto da parte della classe politica italiana alle parole che hanno ancora una volta portano in primo piano l’inaccettabile equazione pedofilia-omosessualità fatta dal Cardinale Bertone in occasione della sua visita in Cile. Nessun leader grande o piccolo di tutte le variegate aree politiche del nostro paese ha finora sentito l’esigenza di commentare le parole del Segretario di Stato Vaticano e di prendere una posizione politica.”
    Ovviamente ho provveduto a smentire tale affermazione scrivendo alla redazione.

    Per fortuna Ivan c’è!!!

  6. Paolo Bizzarri ha detto:

    @Ivan
    Giusto. A quale delle due categorie appartiene l’affermazione di Bertone? E’ diffamazione o incitazione alla violenza?

    Sarebbe importante riuscire a distinguere la lotta politica dal ricorso al magistrato.

    Il titolo era perfino perfetto “Le libere scemenze” eccetera.

    Peccato.

    @Filippo
    Credo tu riesca a capire la differenza fra “incitare all’odio” e “riferire l’opinione di un sociologo”.

    Supponiamo che uno psicologo pubblichi uno studio farlocco in cui si mette in relazione omosessualità e pedofilia. Tu cosa fai, lo fai arrestare o lo irridi come studio farlocco?

    Tanto per capirsi.

  7. scalpha ha detto:

    Che siano scemenze, lo dice la scienza. Che siano “libere”, dipende dal fatto che la Legge Mancino non si applica all’odio omofobico. Come dice appunto il post.

  8. Zanna Bianca ha detto:

    Non usciamo dal seminato.
    Filippo, a mio avviso il tuo punto 3 è la cosa più importante:
    Bertone ha detto una stupidaggine grossa assai, e aggiungo che ha mentito sapendo di mentire.
    Perchè pensare di costringere una persona ad una vita di castità totale per il bene del “Signore” è un’atrocità genetica, totalmente innaturale.
    Se poi pensiamo che a costoro è stata affidata x anni la gestione di scuole, refettori, parrocchie ecc. ecc., è ovvio che chi di loro non aveva il coraggio di andare a prostitute, di conseguenza si sfogava con quelle povere anime che erano così vicine.
    L’ormone quando chiama, chiama!!

    Però di qui a sanzionare penalmente chi dice castronerie ed enormità con una legge,beh questo si che mi da di olio di ricino.

    “Disapprovo quello che dici, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto a dirlo”.
    Non so se l’ha detta Voltaire o qualcun altro, di certo è un principio da scolpire nella pietra.

    Saluti

  9. Paolo Bizzarri ha detto:

    @Ivan
    Se lo dice la scienza, non serve una legge. Non è che se nella costituzione non è scritto il valore di pi greco, noi non sappiamo qual è il valore di pi greco.

    Comunque, ribadisco: hai citato la diffamazione e l’incitazione all’odio razziale. Ora, mi esemplifichi come questi si dovrebbero rapportare al caso in esame? Puoi usare la razza al posto delle preferenze sessuali.

    Se io affermo “l’incidenza fra i criminali comuni è più alta fra albanesi e rumeni” è incitazione all’odio razziale?

  10. scalpha ha detto:

    Paolo, non mi pare necessario spiegare la differenza tra negare il valore del pi greco e affermare l’equivalenza tra pedofilia e omosessualità. Quindi passo.

  11. Filippo ha detto:

    Cmq chi dice che pedofilia ed omosessulità sono la stessa cosa è un farlocco di prima classe. E lo si deve trattare come tale. Un buffone ignorante.

    Zanna Bianca: quanto alla castità dei preti, ne discutiamo un’altra volta, ok?

  12. Paolo Bizzarri ha detto:

    @Ivan

    Ti stai avviando a diventare un eccellente segretario per il mio probabilmente ex partito: eviti accuratamente di rispondere alle domande che ti risultano scomode. Continua così.

  13. Anellidifum0 ha detto:

    Al di là che nel merito della questione Ivan e Filippo hanno ragione, e la cosa risulta chiara a chiunque abbia una infarinatura di diritto, c’è anche da aggiungere che il sillogismo che si ricava dall’affermazione del signor Bertone è che la Chiesa cattolica è la più grande organizzazione di omosessuali della Terra. Allora forse viene giusta la provocazione di Aurelio Mancuso: che licenzino tutti gli omosessuali dentro alla Chiesa cattolica.

  14. Omar Supio ha detto:

    Paolo Bizzarri, mi affiora il vecchio detto latino “nomen omen” = il nome che rappresenta la persona. Ma sei proprio “bizzarro”! Non sei MAI d’accordo con quello che appare su questo blog. E che ci vieni a fare. Tu non vuoi discutere: vuoi bocciare. Padrone. Ma non hai nulla di meglio da fare? Il PD sta per diventare – dici – il tuo ex partito. Allora sei del PD? Mo’ si spiega perché prendiamo tante batoste. Beh abbiamo perduto Rutelli, è andata via la Binetti, qualche altra bella mente ci ha lasciato per lidi più sereni. Perderemo anche te. Questo in chimica si chiama decantazione: si lasciano precipitare le scorie in fondo al bicchiere. Non male. Bon voyage!

  15. Paolo Bizzarri ha detto:

    @Omar
    Il suo umorismo è originalissimo. In quarant’anni non avevo mai sentito una battuta come questa.

    Quanto al blog, sfortunatamente Scalfarotto è il vicepresidente di un partito che occupa uno spazio a sinistra. Quanto a me, io non sono un deputato, ma un elettore, e se il PD continua nella strategia di decantazione, fra un po’ sarà formato solo dalla sua classe dirigente….

    @Anelli

    Bentrovato. A infarinarti di diritto sei riuscito a scoprire il crimine commesso dalla Carfagna? Sai, ero rimasto che me lo facevi sapere.

  16. Antonio Cane ha detto:

    @Filippo: ma come si può muovere una critica senza correre il pericolo di sentirsi definire un Troll o utente colorito?

    @Ivan: credo che Bizzari discuti essenzialmente la forma del Post non il contenuto, ossia le intenzioni. Del resto sembra che Lei abbia scritto il Post in un impeto di rabbia, altrimenti non avrebbe usato il termine castroneria, che deriva da ‘castrone’, ovvero agnello castrato. La pregherei in ogni caso di tener presente che è un impeto di rabbia, che condivido totalmente.

    @Paolo Bizzarri: È vero sì che Voltaire diceva: “Monsieur l’abbé, je déteste ce que vous écrivez, mais je donnerai ma vie pour que vous puissiez continuer à écrire”, però non si può tutte le volte discutere di fatti già giudicati dalla storia. Non vorremmo riaprire il processo a Galileo Galilei? Vorrei permettermi di rispondere a quanto Lei ha scritto: quote: “Se io affermo “l’incidenza fra i criminali comuni è più alta fra albanesi e rumeni” è incitazione all’odio razziale?”. Risposta: Dipende da chi lo dice e dal momento storico. Se lo dice Lei, in qualità di giornalista per esempio, potrebbe semplicemente citare un fatto di rilevanza statistica. Se lo dice un alto prelato per sviare l’attenzione su un fatto più importante e aumentare la xenofobia allora è incitamento (implicito)all’odio (razziale). Poi per essere condannati si dovrebbero ascoltare tutte le parti.

  17. Filippo ha detto:

    Il problema Antonio non è il criticare. E’ il come lo si fa. In questo i troll si sanno distinguere. Un problema di forma. Ma non un dettaglio.

    Detto in altre parole su questo blog c’è molta gente che discute e nn sempre è d’accordo con quello che dice Ivan, ma di Troll in questo momento ne circolano soltanto due.

    Se poi vogliamo trovare un punto d’incontro sulla definizione di Troll, possiamo partire da qui:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_%28Internet%29

  18. Antonio Cane ha detto:

    Ah ho capito Filippo, il Troll si comporta come Gasparri nelle trasmissioni televisive?

  19. Filippo ha detto:

    Non vedo Gasparri in Tv da una vita. Né ci tengo particolarmente. Ma se lo dici tu ci credo..

  20. piergiorgio ha detto:

    La polemica su come configurare un eventuale delitto di omofobia, senza cadere in un reato di mera opinione, col rischio di comprimere eccessivamente la libertà di espressione del pensiero, è vecchia e nota. E naturalmente è un problema di cui farsi carico.
    Ma, d’altra parte, leggi come la Legge Mancino, ed esperienze di ordinamenti stranieri, offrono modelli ed esempi di come si possa procedere.

    Quel che è certo è che il problema è attuale e il bisogno di tutela è più che mai evidente.
    Per esempio accusare un intera categoria di persone, in base al loro orientamento sessuale, di avere per ciò stesso tendenze ad un crimine odioso ed odiato come la pedofilia, significa non solo offendere gravemente, ma appunto anche esporre quelle persone all’odio, alla diffidenza, al sospetto, diffondere in maniera subdola nel pubblico ostilità verso quelle persone.
    E quando queste infamie provengono da personaggi pubblici potenti, con amipio accesso e controllo di massmedia, e che passano pure per avere un’autorità morale (!?), il problema per uno stato civile si pone.
    Chi li difende questi cittadini?

    E a proposito di chi difende chi, passi Bertone: ormai in questi giorni di attacchi abietti ne abbiamo sentiti vari (per es. le cose incredibili che ha detto quel vescovo di Grosseto sugli ebrei), la chiesa non sapendo più su chi scaricare le colpe (altro che pentirsi e provare vergogna!) sta rispolverando tutto il peggior reportorio dei tradizionali capri espiatori che piacciono tanto alla base integralista: ebrei, massoni, froci…
    ma appunto quelli li conosciamo, però trovo desolante che non si sia levata qualche voce autorevole per es. del PD a difendere i concittadini nonchè magari suoi elettori da simili strampalate accuse.
    In Italia, poi, dove i capicorrente intervengono a commentare in tv ogni giorno qualunque cazzata dalle taglie delle modelle in passerella al grembiulino a scuola!
    Scalfarotto si…e vabbè certo, io ti ringrazio, però quando parlo di voci mi riferisco a voci che si “sentano”. Voglio vedere apposite dichiarazioni stampa che finiscano dove devono finire: giornali quotidiani nazionali, radio, tv. Mica blog o messaggi alle solite organizzazioni gay, o al giornlaletto dell’associazione tal dei tali…
    Eh no,no, così non va.
    Queste sono cose gravi, significative e pericolose, e come tali necessitavano di prese di posizione evidenti, non di paraculaggini di nicchia (non parlo di te ivan naturalmente).

  21. Anellidifum0 ha detto:

    Bizzarri, lei mi deve scusare, ma io ho una vita un tantino complessa e sfaccettata, oltre questi commenti da blog. Per cui proprio non ricordo di cosa parla lei riguardo alla Carfagna. In compenso, capisco che cerca come può di cambiare discorso da questo thread qui. Sa, io fossi in lei cercherei una via più di classe. Faccia finta che i miei commenti non esistano. Si confronti solo con Ivan e con gli altri che le danno del troll.

  22. Paolo Bizzarri ha detto:

    @Antonio

    Quindi sarei un troll? Comunque, da quando esprimere un’opinione è reato in base alla persona che lo esprime? Nella mia Repubblica e nella mia Costituzione tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge, e tutti hanno lo stesso diritto ad esprimere le proprie opinioni. Vorrei sottolineare ancora la parola “opinioni”.

    Nel caso specifico non si esprime neppure un’opinione, si riporta il presunto parere di innominati psichiatri e sociologi. Se anche esistesse il reato di omofobia quelle parole non avrebbero alcun peso come reato. Diverso sarebbe stato se Bertone avesse detto “gli omosessuali meritano di soffrire” o parole del genere: si parla non a caso di incitamento all’odio.

    Quanto all’essere un troll, mi spiace essere stato identificato così. Mi sono firmato col mio nome e Ivan ha il mio indirizzo di posta, che è quello vero: devo pure essergli apparso su gtalk ogni tanto. A Pisa, città dove risiedo da tempo, partecipo da diverso tempo alle attività del PD.

    Credevo che un blog non fosse un luogo dove tenere comizi a un pubblico plaudente, in particolare per un non politico che ha passato la gran parte della sua vita professionale fuori dall’Italia: si vorrebbe evitare di avere un rivoluzionario come quelli napoletani descritti da Cuomo.

    Credevo inoltre che scopo di un partito e di un politico fosse cercarsi i voti di quelli che, tradizionalmente, partecipano alle iniziative locali del partito (primarie, eventi e così via) in modo attivo.

    Prendo atto che, apparentemente, almeno su questo blog non è così. Ottimo. Un voto di meno.

  23. Paolo Bizzarri ha detto:

    @Anelli

    Visto che vanti un infarinatura di diritto, ti chiedevo di citare qual è il reato commesso secondo te dalla Carfagna se ha ottenuto il suo posto di ministro per favori sessuali.

    Cosa che in un lunghissimo thread hai sostenuto senza mai saper motivare, e giusto per mostrare quanto poco sai del diritto e della costituzione italiana che difendi a spada tratta.

    Domanda facile facile: quale diritto costituzionalmente garantito sarebbe violato dalla pubblicazione delle intercettazioni della Carfagna? E’ facile, lo ammetto.

  24. Filippo ha detto:

    TROLL: Uno può firmarsi con nome e cognome ma agire di fatto come un Troll. Che poi non è esatammaente un insulto, avendo io stesso trollegiato in vita mia. Ma la cosa più increbidile dei Troll (di cui ripeto sono praticamente cugino) è il fatto che non amettono mai di esserlo. Anche se gli si vede l’orecchia a punta che gli spunta dai capelli, loro continuano a dire che sono serissimi e che non sono troll. Quando mai. E facendo così non fanno altro che esasperare la lor nautra trollesca. Alcuni devo dire sono anche molto spiritosi, ma se capisco che a lungo andare possono stancare. Poi ci sono troll allegri e tristi.

    COLORITO: Quanto a chi parla di “espressioni colorite”, siamo di nuovo da capo a quindici. Visto che oramai viene venduta come “espressione colorita” qualsiasi cosa anche l’insulto razziale. Dicono tanto è “colorito” (non è il caso in questo momento, ma penso al letame che certi individuiscarcavano davanti le moschee).

    CAPELLO: Antonio nel suo terzo punto, parla chiara. A volta pare che si voglia discutere della mela di Newton ,se la gravità c’è o non c’è. Da quotare questo suo pezzo (dell’Antonio):

    “Se io affermo “l’incidenza fra i criminali comuni è più alta fra albanesi e rumeni” è incitazione all’odio razziale?”.

    Risposta: Dipende da chi lo dice e dal momento storico.

    MINISTRE: Non vedo cosa c’entri con Bertone questa storia della Maria Rosaria (la ministra).

    Ora però parliamo di Bertone, delle sue sciochezze e della castità del clero. Zanna Bianca quando vuoi ne discutiamo.

  25. Zanna Bianca ha detto:

    Ciao Filippo, stamattina ho un pò di tempo; comunque niente di più di quanto già espresso nel mio precedente intervento.
    Ho fatto scuole elementari e medie dai preti; ne ho conosciuti di buoni e veramente bravi, e di pessimi. TI premetto che ho 39 anni e che i preti di cui ti parlo avevano ai tempi 50/60 anni e che probabilmente erano diventati tali in anni in cui farsi prete era a volte un obbligo, a volte una necessità (per mangiare) e raramente per vocazione.
    A distanza, di molti di loro ho il ricordo di gente frustrata; di alcuni di gran figli di p.;altri ancora li ricordo quasi come santi ed eterei.
    Degli ultimi tralasciamo, erano persone che vivevano la tonaca veramente con Dio e per Dio; dei penultimi (i più spassosi) ho capito a distanza fossero dei gran donnaioli, (prostitute/perpetue); dei primi invece ricordo un gran senso del disagio nello stare al mondo.
    E guardando costoro ho capito quanto frustrante potesse essere un celibato forzato; l’ormone non lo plachi se c’è. E se in più sei tanto frustrato da non avere la faccia di bronzo degli altri ad andare a puttane, che cosa può succedere? Che i più frustrati se la possano prendere con quelle anime innocenti a cui genitori in buona fede hanno affidato l’educazione. Se a ciò aggiungi che neglianni ’70/80c’è stat la rivoluzione sessuale ed i mass media hanno sdoganato tette culi cosce ecc. puoi ben capire che davanti a questo bombardamento i preti 60enni più frustrati non hanno resistito.
    Questa è la mia opinione personale sul celibato dei preti, datata ad un ricordo anni ’70/80.
    Spero che chi oggi scelga quella strada sappia a priori dei rischi del celibato.
    Un saluto

  26. Filippo ha detto:

    Caro Zanna Bianca, meglio che scrivo subito. Ho un pò più di 30 anni , non ho studiato dai preti e vengo da una famiglia cattolica praticante. Essendo cresciuto in una borgata romana, il tipo di preti che ho conosciuto in parrocchia erano di quelli che stavano lì perché ci credevano e lottavano. Tutto regolare insomma. Anzi quelli erano un esempio di vita. Solo ad un certo punto per puro incidente, e per fortuna per pochissimo tempo, sono incappato in alcuni preti ultraconvervatori francesi (c’hai presente i lefevristi, ecco.). Conservatori e sessuofobi. Erano ossessionati con il sesso. Nelle confessioni gli interessava solo il sesso praticamente. Mah!

    Mi piace la tua visione e la contestualizzazione dei culi e tette in TV. Sai praticamente io l’ho sempre visti quindi non ho mai pensato alla differenza fra il prima ed il dopo.

    Ti confesso che se di fine del celibato dei preti si parla da una vita., del legame fra castità ed i terribili casi di pederastia io ne ho parlato solo poco tempo fa con un amico ebreo. Lui diceva in sintesi quello che dicevi tu. Per cui permettendo al curato di sposarsi si risolverebbero molti molti problemi.

    Io, pur premettendo che sono aperto al matrimonio dei preti, penso che la questione sia un pò più complessa. Penso infatti che pedofili e pederasti è gente che ha un serio problema. Gente malata insomma. Che deve essere curate seguita. Per cui essendo malati , sposati o no, commetterebbero comunque quello che commettono. Per dire il tipo belga, il mostro di Marcinelle, aveva una moglie. Ecco.

    Per cui anche se secondo non sarebbe male aprire il matrimonio, non è che permettendo di sposarsi si azzererebbe il rischio pederastia nella Chiesa. Certo non sarebbe male ed oltretutto se il suddetto matrimonio è permesso ai preti ortodossi che da un punto di vista teologico ai cattolici sono vicinissimi assai, perché allora non dovrebbero permetterlo pure a Roma?

    Tutto questo per dire che probabilmente in tutta questa terribile vicenda gli errori commessi sono stati due. Primo, il protrarre questa decisione sul matrimonio dei preti. E secondo il fare finta di nulla su abusi sessuali perpetuati da preti. Al massimo, se propri osi voleva agire, si prendeva il prete e lo si trasferiva in un altro posto a fare danni ad altra gente. E su questo ho sentito storie grottesche terribili, raccontate di prima persona.

    Se ne è pure parlato (ricordi il film di Almodovar “La Mala Educación”?)

    Quegli individui avrebbero dovuto essere presi ed allontanati se non addirittura tradotti in giustizia come avviene a dei normali cittadini. Ma così non è stato. E la ferita ha iniziato ad infettarsi. Infettati oggi che infettati domani. Guarda dove siamo arrivati. Finisce che dovrannno tagliare tutto il braccio per una ferita (grave) che si sarebbe potuto curare dall’inizio. E’ terribile.

    Domandone: ma un credente davanti questo spettacolo desolante che deve fare?

  27. Dario Marcheselli ha detto:

    Credo che Paolo Bizzarri si riferisca ad un post di Anelli di Fum0 nel quale l’Anellide chiama “*******” la ministra Mara Carfagna.

    Anch’io trovo piuttosto ipocrita l’intervento di Anelli di Fum0.

    Io la cultura giuridica non ce l’ho, pero’, a naso, mi sembra che intitolare un post, nel proprio blog, con un vergognosissimo: “Carfagna ************”, suona alle mie orecchie giuridicamente profane come una inutile e perfettamente gratuita diffamazione.
    Mi posso sbagliare, ma non credo che la liberta’ di espressione consistesse, per Voltaire, nel caratterizzare un avversario politico, calunniandolo, sulla base delle sue tendenze o pratiche sessuali.
    Perche’ se anche la Carfagna avesse la tendenza sessuale di praticare con disinvoltura il “**********”, immagino che nel 2010 dopo Cristo questa “passione”, questa “inclinazione” dovrebbe rientrare nella sfera delle sue liberta’ individuali.

    Cosi come ognuno e’ libero di adoperare il culo come meglio crede senza che per strada lo chiamino “culattone!”

    Forse certi principi oggi tanto declamati dovrebbero essere aggiornati nel seguente modo, cosi da includere anche le “Carfagne” nell’elenco delle categorie protette dalla legge:
    “La carriera politica, in una democrazia, non puo’ essere oggetto di discriminazione sulla base delle origini razziali e degli orientamenti religiosi e sessuali: in particolare, gli orientamenti “*********”.”

    Io proporrei un emendamento a quel principio sull’uguaglianza umana che dichiara tutti uguali indipendentemente dalla razza, la religione, la sessualita’ eccetera, perche’ non credo che sia giusto che una persona che per qualsiasi ragione decide di fare “***********” si trovi poi accusata di essere una volgarissima D’Addario.

    Ma proviamo a considerare in dettaglio la “colpa” della Carfagna. Esiste nel codice il reato di “************” fra adulti consenzienti? A me non risulta. Quindi l’appellativo di “************” viene dato alla Carfagna non solo sulla base di maliziosi pettegolezzi, ma, soprattutto, sulla base di un radicato ed antiquato principio “morale”. Da dove derivano i principi “morali”? Da millenari principi religiosi. La religione, da sempre, regola l’attivita’ sessuale umana. La “resistenza” che l’omosessualita’, per esempio, incontra nel mondo (spero di trovare tutti daccordo se dico: “non solo in Italia”) e’ una resistenza di tipo morale perche’ contraddirebbe certi principi religiosi cui sarebbe tenuto ad attenersi chiunque pratichi la sessualita’.
    Dunque la Carfagna, nel mondo laico, socialista, progressista italiano di Anelli di Fum0, sarebbe definita “***********” sulla base di un obsoleto e medievale principo morale che deriva da una preistorica ossessione degli “uomini” (non posso includere le donne quando parlo di Preistoria) a voler regolare, religiosamente, l’attivita’ sessuale: incluso il “************”.
    Secondo l’ottica religioso-sessuale di questi “uomini della preistoria”, una santa donna, PER NON ESSERE CHIAMATA “***********”, cioe’ per essere “rispettabile” dal punto di vista religioso e, quindi, da quello sociale, il “**********” lo deve fare solo al marito, al buio, sotto le coperte, facendo finta di essere imbarazzata e di farlo solo perche’ il marito (uomo porcaccione impossessato dal demonio) glielo ha chiesto con tanta, tanta insistenza.
    Quindi l’appellativo di “***********” affibbiato alla Carfagna trova fondamento in una anti-moderna cultura maschilista della sessualita’ che definisce “***********” colei che i “*********” non li fa cattolicamente (cioe’ sotto le coperte, recitando un Ave Maria e cedendo alle perversioni del “marito/maschio” alle quali si…piega sperando nella piena assoluzione per l’impurita’ di atti sessuo-peccaminosi compiuti nell’incapacita’ di pienamente intendere e di volere, cioe’ come li deve fare, seconda la cultura ortosossa di cui sopra, una brava, tradizionale, succube e subordinata “moglie/femmina”), ma come li fa la “femmina/cagna”, quella che “sbocchina” in ufficio, in calzamaglia nera e raggicalze, mica il caxxo del marito (che sarebbe ancora accettabile), ma i caxxi che piacciono o che servono a lei sulla base del suo insindacabile giudizio.

    Luttazzi, scandalizzatissimo come una verginella cattolica, esclamerebbe indignato: “Ma queste cose che non le fanno nemmeno le prostitute!”

    Eccoci al punto:

    La povera Carfagna, dunque, donna di destra, si trova sul banco degli imputati giudicata da un tribunale del popolo di sinistra che dovrebbe essere laico, socialista, progressista, egalitarista e …femminista, ma agisce in modo medieval/religioso, moralista e sexista, trovando l’imputata colpevole del reato di “***********” e condannandola all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. (Proprio come, nella pratica, avviene nei tribunali di Ahmadinejad!)

    Ecco perche’ la sinistra perde le elezioni: per avere dimostrato al di fuori di ogni ragionevole dubbio di avere la mentalita’ “catto-biblico-puritana” di una perpetua in una canonica rurale del XVI secolo.

    Dario Marcheselli

  28. Zanna Bianca ha detto:

    Caro Filippo, concordo con te sul fatto che i pedofili/pederasti siano fondamentalmente dei malati mentali che vanno curati e bene. Arrivare ad eccitarsi su un bimbo che è veramente la quint’essenza dell’innocenza è sinonimo che qualche cosa a livello mentale non vada. Quindi concordo sul fatto che sbatterli in galera non serve a niente; di certo andrebbero messi in qualche struttura in cui vengano seguiti e non possano nuocere ad altri bimbi.
    TOrnando al celibato, è vero anche come dici tu che permettere loro di sposarsi non eliminerebbe il problema xchè ce ne sono di pedofili sposati; ma almeno con le nozze credo che si eliminerebbero quelle pulsioni dettate da una astinenza forzata; tieni conto che non parliamo di gente proprio normale, ed il fatto di accettare controvoglia una situazione di forzata di astinenza è già sintomo di patologia.
    In ogni caso il le gerarchie ecclesiastiche (non la CHiesa) continuano ad inanellare fesserie su fesserie: primo non ammettono che ci sia un problema, secondo scaricano il problema dove gli fa più comodo e cioè sui gay; una follia.
    L’unica consolazione è che tra la Chiesa che opera sul territorio e le gerarchie ecclesiastiche vi è un abisso; e qui cerco di rispondere alla tua domanda. Anch’io sono credente e certi avvenimenti mi lasciano a bocca aperta; ma poi penso che la profondità del mio credo non può minimamennte essere scalfita da queste miserie umane. In sintesi io credo ed il mio credo si espime tramite la CHiesa e quanto di buono fa ; ma la Chiesa non è il signore, è umana e sbaglia anche lei, spesso in maniera abnorme. Ma a me ciò che interessa è il messaggio positivo che cerco a mia volta di diffondere.

  29. Anellidifum0 ha detto:

    Paolo Bizzarri, vedo che continua a cercare di spostare l’argomento dal thread di questo post.

    E va bene, spostiamo l’argomento. Perché se non lo spostassimo lei davvero potrebbe sentirsi male e continuerebbe a fare delle figure non belle.

    Allora, parlando di un altro thread del quale lei ora mi ha gentilmente ricordato: se la Carfagna è arrivata a essere nominata ministro dando favori sessuali al Sultano, così come si evince dalle intercettazioni telefoniche, il reato di cui si è resa complice è quello della concussione. Che, come recita wikipedia:

    “La concussione (…) è il più grave dei reati contro la pubblica amministrazione. È un reato proprio in quanto può essere commesso dal pubblico ufficiale o dall’incaricato di pubblico servizio. La condotta incriminata consiste nel farsi dare o nel farsi promettere denaro o un altro vantaggio anche non patrimoniale abusando della propria posizione. (…) La concussione rientra certamente tra i reati di cooperazione con la vittima in quanto il comportamento della vittima è determinante ai fini della configurabilità della fattispecie, infatti qualora non avvenisse la dazione o la promessa il reato non si configurerebbe.”

  30. Anellidifum0 ha detto:

    Filippo e Zanna, penso che il problema dei preti pedofili e dei vescovi insabbiatori sia più grave di quanto mi pare voi diciate. Anzitutto perché il prete pedofilo sfrutta la sua posizione di punto di riferimento della sua comunità, per prendere all’amo le sue vittime. E poi perché sono profondamente convinto che in questi giorni abbiamo solo un maggiore livello di denunce e una migliore informazione molecolare. Ma di sicuro questi scandali ci sono da 2000 anni, non è che sono iniziati nel 1950 tutti insieme.

    La Chiesa, oltre a fare un indegno scaricabarile, si difende attaccando la stampa anglosassone, sostenendo di essere vittima ora di un complotto con in mezzo i soliti ebrei (secondo il vescovo di Grosseto) ora gli omosessuali, ora determinati gruppi di potere che posseggono le tante testate su cui sono apparsi gli articoli. Questo genere di difesa, che a me pare suicida, soprattutto considerando ciò che le opinioni pubbliche straniere deducono (provate a leggere i commenti dei lettori agli articoli della stampa anglosassone), forse ha un motivo: si vuole difendere l’attuale gerarchia, dal papa in giù, che negli ultimi decenni si è resa colpevole di insabbiamento e spostamento dei preti pedofili. Lo stesso Ratzinger ha agito, quando era a capo della Dottrina per la fede, per sottrarre dalla giustizia americana un sacerdote che s’era reso colpevole di violenze su tre bambini in Texas.

    Fino a pochi mesi fa la reazione dello spostamento di diocesi del sacerdote pedofilo, possiamo dire che era la norma, per la Chiesa cattolica. QUindi tutti coloro che hanno ricoperto cariche di qualche rilievo nel seno della Chiesa di Roma si saranno trovati a un certo punto a insabbiare uno di questi casi nel modo detto. Questo è il motivo per cui il Vaticano risponde come risponde al mutamento di sensibilità dell’opinione pubblica che c’è in queste settimane. Sanno che se non difendessero attaccando, si troverebbero presto con una Chiesa del tutto acefala, perché le dimissioni del papa (cosa che non accade da 6 secoli) avrebbero un necessario effetto domino.

  31. Paolo Bizzarri ha detto:

    @Anelli

    In realtà, la cosa rientra benissimo nel caso in esame.

    – come nel caso in esame, si inventa un reato che non esiste. Su questo speravo che lo Scalfarotto avesse migliore memoria dei suoi studi giuridici

    – si cerca di usare un meccanismo giudiziario per condurre una battaglia che è e resta politica. La Carfagna va battuta perchè è un ministro scarso e privo di qualità, e Bertone va ridicolizzato perchè fa affermazioni completamente ridicole.

    Fare una battaglia giudiziaria serve solo a rendere le proprie cause più deboli e a perdere sistematicamente, cosa che infatti il centro sinistra continua a fare contro avversari come la Carfagna e Borghezio.

  32. Anellidifum0 ha detto:

    Bizzarri, sul punto abbiamo idee diverse. Se infatti è del tutto normale che le battaglie politiche debbano essere condotte sul piano politico, se un comportamento di un politico raffigura un reato, la legge è uguale per tutti.

    Detto altrimenti: io combatto la Carfagna sul piano politico per ciò che lei fa con le sue proposte di legge (o ciò che non fa). Se però si viene a conoscenza che è divenuta ministro per concussione, esigo che i magistrati facciano il loro dovere ed eventualmente la condannino, se hanno le prove.

    L’idea che gli eletti dal popolo siano assoluti-assolti dalle eventuali indagini della magistratura, diventando quasi una casta di intoccabili, è frutto della potente propaganda berlusconiana, che ha fatto breccia nella sua testa come in quella di D’Alema e di molti altri cittadini italiani e uomini politici del PD.

    E’, credo, anche uno dei tanti motivi per cui il PD è in crisi rispetto al suo popolo. Si chiama, tecnicamente, “essere succubi dell’egemonia culturale avversaria”.

  33. Anellidifum0 ha detto:

    Bizzarri, il reato di concussione esiste. Cfr. art. 317 c.p.

  34. Paolo Bizzarri ha detto:

    @Anelli

    Che il reato di concussione esista, ci mancherebbe altro. Che il (presunto) comportamento di Berlusconi sia un reato di concussione è cosa falsa, come dimostra anche il fatto che nessun magistrato abbia mai richiesto un rinvio a giudizio su questo. E, mi permetterà, i magistrati non si sono mai fatti problemi su chiedere processi per Berlusconi.

    Detto questo, ridurre o concentrare la battaglia politica su fatti giudiziari è fuorviante. Io non voglio la Carfagna ministro perchè è un cattivo ministro, e su questo che voglio che sia rimossa; le affermazioni di Bertone vanno ridicolizzate, e va ridicolizzata la recente presa di posizione della Chiesa.

    Per esempio: “noi non parliamo di tutti gli omosessuali, parliamo solo dei preti”. Ossia, se sei omosessuale e fai il sacerdote nella Chiesa Cattolica diventi pedofilo.

    Quanto male puoi fare a un avversario politico che fa un affermazione così cretina?

    Io non voglio un processo per lui, perchè in un processo si ragiona in punta di diritto. Qui lo devi ricoprire del ridicolo che merita.

  35. Anellidifum0 ha detto:

    Bizzarri, ma il motivo per cui io non ho scelto Legge e non faccio l’avvocato né il magistrato è proprio che non mi interessa promuovere in prima persona lo Stato di diritto.

    Se Berlusconi ha commesso concussione con Carfagna, ci sarà un processo a dimostrarlo. Se Bertone istiga all’odio ci sarà un altro processo. Io mi occupo di combatterli politicamente, ma se questi commettono reati ci sarà un tribunale che li giudica, e ricordare questo fatto non è essere giustizialisti né cercare la via giudiziaria al potere.

    In Italia siamo al punto che invece se ricordi che determinate affermazioni costituirebbero reato in altri ordinamenti e che magari anche in Italia c’è materiale da processo, sei additato come giustizialista. Cosa folle, frutto della propaganda politico di cui dicevo sopra, e della quale anche lei è vittima, nel suo piccolo.

  36. Dario Marcheselli ha detto:

    Ma chiamare la Carfagna “**********”, cioe’ dedicandole un post con questo titolo, non dovrebbe essere reato?

    Noto che Anelli di Fum0 pretende di conoscere in modo ineccepibile le circostanze nelle quali matura il reato di concussione.
    E noto anche che frana miseramente nel comprendere gli spazi giuridici del principio di liberta’ di espressione.

    Sembra infatti convinto, l’Anellide, che pubblicare nel suo blog che lui dice seguito da centinaia di migliaia di visitatori, un post intitolato: “Carfagna *********”, rientri nel democratico confronto politico nel senso auspicato da Voltaire o dal quel grande vate della vera informazione, il “Travaglio”, secondo il quale la gente DEVE sapere non solo quanto “puttaniere” e “pedofilo” sia Berlusconi mandadogli le D’Addario con il registratore, ma anche quanto “bocchinare” siano le sue belle ministre intercettando illegalmente certe misteriose telefonate.

    Proviamo a ragionare, mossi da compassione, con questa mentalita’ para-cattolica e piccolo-borghese-perbenista che si nascondo dietro il “progressismo” degli Anellidi:

    La Carfagna, a causa di certi curiosi reati di concussione tramite l’uso della bocca, avvenuti, si dice… si sussurra… si evincerebbe con certezza matematicamente misteriosa da nastri illeciti di registrazione, la Carfagna, dicevo, viene molto cattolicamente condannata da sinistra, senza appello, in giudicato, “alla maniera di Di Pietro”: e cioe’:

    essendo la Carfagna una gran bella fica, NON puo’ NON apparire evidente che la carriera NON puo’ NON averla fatta senza commettere il reato di concussione tramite lo slinguazzo cappellare del Berluska. E’ su questa solidissima base giuridica la Carfagna diventa penalmente e inappellabilmente perseguibile, oltre politicamente esautorabile.

    Mi fermo un momento a considerare che la gente che cosi pensa e’ la stessa che sempre si lamenta ricordando che una volta “Roma” era anche la Patria del Diritto.

    E concludo:

    Per la sinistra parrocchiale che, sotto varie denominazioni, vegeta in Italia senza futuro certo, la Carfagna e’ una *********** perche’ e’ di destra, perche’ e’ stata una velina delle televisioni del Berluska e perche’ e’ una magnifica fica: quindi, in quanto tale, secondo il piu’ miserabile degli stereotipi, “se sei una bella fica e fai carriera DEVI per forza essere una che fa i bocchini”: Siamo cioe’ arrivati alla verita’ stereotipica e religiosamente assiomatica di sinistra!

    E secondo la logica catto-puritana che ancora alberga nel subconscio parrocchialistico degli Anellidi (che alla Sinistra appartengono anche se, dopo le botte, si stanno alleando con i Grillini i quali, invece, avrebbero vinto perche’, sottraendo voti alla Sinistra, l’hanno fatta pedere e questo significa che sono fortissimi e vanno ascoltati dal momento che, con un po’ di lavoro nel territorio, domani, saranno una forza maggioritaria con la quale non solo il Berluska, ma tutta la sinistra bersaniana dovra’ confrontarsi…) i bocchini non si devono fare per tre ragioni: perche’ sono di destra, perche’ di per se stessi sono una cosa sporca condannata dalla Chiesa, e poi perche’ se si usano con finalita’ di concussione sono peccati che meritano non solo la scomunica, ma anche l’esclusione dai…. “pubici” uffici.

    E fu cosi che la Sinistra, Anellidi compresi, perse le elezioni.

  37. Filippo ha detto:

    Si chiama ipocrisia.

    Io come fra i seguaci di Santa Madre Chiesa, moralisti cattolici e puritani, non annovererei soltanto la sinistra catto-comunista italiana ma anche l’italianissima destra clerico-fascista, visto che il nostro lider máximo Kim Il Silv non si discosta neanche un millimetro da quello che gli dice il suoi capi Von Bertone e Von Bagnasco.

    Per dire i gaullisti francesi hanno subito preso la parola su questa faccenda. Da noi il governo ha detto qualcosa? No. E’ una succursale del Vaticano.

    Il problema vero è l’ipocrisia politica, per cui questa gente a parole condanna chi vuole distruggere la famiglia (ossia chi difende legge su divorzio, aborto e chi chiede una maggior inclusione sociale delle fasce più deboli comunità LGBT in primis), però poi fanno il porco comodo loro.

    Ecco, a me nn importa che facciano il porco comodo loro a letto, a me importa che questa maggioranza nega ipocritamente i diritti a migliaia di italiani (gay, trans, persone con problemi di fertilità, madri a cui si nega la pillola per obiezione), e questo per via di una visione ipocritamente bacchettona. Ripeto ipocrita e disgustosamente ed opportunisticamente bacchettona.