30 Aprile 2010

Last night I heard the screaming

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La storia di Stefano Cucchi è veramente una vergogna ignobile, ed è una vergogna ignobile che di queste ignobili vergogne ce ne si debba ricordare un sacco. Basta chiudere gli occhi e ti vengono in mente la Diaz e Bolzaneto, Federico Aldovrandi, Giuseppe Uva. Nella mia vita ho vissuto a Londra (dove i poliziotti sono evidentemente al tuo servizio e sfilano pure in plotone al gay pride) e a Mosca (dove non c’è nulla di cui temere di più di una persona – o più – in divisa) e ho imparato che il rapporto tra cittadino e forza dell’ordine è uno dei metri di più efficace valutazione dello stato di salute di una democrazia. Questo scivolare verso il modello russo sarà coerente con le aspirazioni svitate di Berlusconi (che, secondo La Stampa, ieri “se n’è uscito con un raffronto amaro tra se stesso e l’amico Putin, lui sì che viene difeso dagli apparati russi, polizie e servizi segreti, mentre «io non potrei dire altrettanto»”) ma dice malissimo sulle cose di casa nostra.

25 risposte a “Last night I heard the screaming”

  1. Zanna Bianca ha detto:

    Concordo, questa storia fa sempre più accapponare la pelle e mette in dubbio uno dei capisaldi della vita democratica: le forze dell’ordine.

    Mi viene in mente un’altro episodio assurdo e raccapricciante che disorienta e spiazza allo stesso modo: Elisa Claps.
    Anche nel caso della povera Elisa uno dei capisaldi della convivenza civile crolla: la Chiesa.

  2. […] night I heard the screaming http://www.ivanscalfarotto.it/?p=5507 "il rapporto tra cittadino e forza dell’ordine è uno dei metri di più […]

  3. Paolo Bizzarri ha detto:

    Ma ROTFL.

    Stai in un partito alleato di un fascista, hai atteggiamenti continuamente fascisti e ci vieni a fare la predica sul fatto che la polizia usa la mano pesante (cosa che TU non sai, e che non succede da oggi).

    Una volta la sinistra si occupava degli abusi di poliziotti e magistrati.

  4. Anellidifum0 ha detto:

    L’unica cosa positiva, a volerne proprio cercare una col lanternino, in tutta questa vicenda dell’orrore ordinario, è che dopo la morte di Cucchi l’impegno della famiglia a trovare giustizia ha visto cervelli di parti politiche lontane e opposte, da Il Secolo a Il Fatto, passando per Repubblica e L’Unità, unite nel tentativo di gettare una luce sui responsabili.

    Bisogna ricordare che i Cucchi, gli Aldrovandi, gli Uva, sono solo la cima dell’iceberg. Ogni anno cittadini inermi, colpevoli di avere i capelli troppo lunghi, un tatuaggio o un orecchino in più, vengono arrestati e maltrattati (magari non fino alla tortura e all’uccisione, spero) nelle caserme della Repubblica, da parte di poliziotti indegni di vestire la divisa. Solo pochissime volte arriva un PM a indagare, e ancor di meno arriva una sentenza di magistrato a rendere almeno giustizia.

  5. Paolo Bizzarri ha detto:

    “Solo pochissime volte arriva un PM a indagare”

    I PM sono sempre molto distratti su queste cose. Si accorgono che c’è da indagare tipicamente quando escono le foto di persone massacrate di botte. Sai, sono impegnati sui casi di diffamazione su Emergency in Afghanistan….

  6. Anellidifum0 ha detto:

    Bizzarri, i PM sono uomini come te. Fanno benissimo a indagare su chi ha pelosamente diffamato Emergency, e fanno ancor meglio a indagare su chi ha torturato e ucciso Stefano Cucchi, cercando di far passare la cosa per una “morte naturale”. Tutti i casi alla Stefano Cucchi sono stati investigati e portati in tribunale dai loro familiari con l’aiuto, obbligatorio e fondamentale, di un PM.

  7. Paolo Bizzarri ha detto:

    @Anelli
    Ti manca un pezzetto. Ci sono almeno TRE PM in questa storia.

    a) uno che si trova davanti il Cucchi della situazione, con la faccia gonfia (ho un avvocato che faceva le difese d’ufficio per i drogati. Arrivavano tutti pesti, e tutti, TUTTI erano scivolati sulle scale)

    b) uno che viene chiamato quando il Cucchi muore, indaga, NON INTERROGA NESSUNO, NON CONTROLLA I CERTIFICATI MEDICI, e dice che è morto di morte naturale. Sono SEMPRE morti per morte naturale, così risulta nei certificati medici.

    c) uno infine che, di fronte alle foto del ragazzo pestato, ha un sussulto di intelligenza e decide sì, di sentire i testimoni, di indagare un po’ meglio, di fare un’autopsia eccetera.

    Ti aiuto: se i PM non cominceranno a considerare questa attività come una cosa significativa, di ragazzi come Cucchi ne continueremo a seppellire tanti.

  8. Luca Signorelli ha detto:

    Caro Scalfarotto,
    sono sbalordito.

    Scrivi:
    “Nella mia vita ho vissuto a Londra (dove i poliziotti sono evidentemente al tuo servizio e sfilano pure in plotone al gay pride)…”

    Non pensavo che un giorno avrei dovuto omologarti tra i tipici “Italians alla Severgnini”: quelli cioe’ che dopo aver fatto una vasca tra Piccadilly e Covent Garden, durante un Week End tutto inclusivo, compreso il giro in giostra a Leicester Square, gli scrivono:

    “Caro Beppe, l’Inghilterra e’ il paese piu’ civile, piu’ democratico, piu’ educato, piu’ progredito del mondo: L’Italia a confronto “fa cagare”.”

    Questo per ricordarti, caro Scalpha, che la Polizia di Sua Maesta’ la Regina Elisabetta, a seguito di numerose inchieste seguite a fatti che nulla hanno da invidiare alla polizia moscovita, e’ stata dichiarata, ufficialmente, qualche anno fa (mica ai tempi di Oscar Wilde) “istitutionally racist”; che tradotto in Italiano vuol dire “istituzionalmente razzista”.
    Solo da qualche anno la polizia britannica sta cercando, senza riuscirci, a cambiare l’immagine di essere un’istituzione non solo razzista, ma anche corrotta (come dimostrano le inchieste degli anni Sessanta e Settanta relative agli accordi sottobanco con la mafia della droga e del sesso, e gli scandali che si accavallano anno dopo anno).
    E rimane agli occhi di tutte, tutte!, le minoranze etniche un organo ostile. Donde lo spaventoso livello di burocratizzazione del servizio che perde il 30% del suo tempo nel seguire e rispettare tutte le pratiche di garanzia intese a salvaguardare il cittadino dagli abusi e le negligenze cui era abitualmente sottoposto, specialmente se nero, giallo o marrone. Questa situazione, niente affatto nuova, riflette anche la lacerazione sociale tra gruppi ed etnie ed e’ il frutto del totale fallimento multiculturalistico che in Inghilterra ammettono tutti. Eccetto gli Italians che la visitano.
    I casi di “harassement” (molestie, discriminazioni) riguardanti donne poliziotto e poliziotti gay/lesbian all’interno dell’Istituzione sono frequentissimi: basterebbe leggere i giornali inglesi: Ma se l’informazione sulla societa’ britannica in Italia la fanno i “giornalisti alla Severgnini”, cioe’ quei provincialotti che appena mettono il naso oltreconfine subito sentono aria di “civilta’ superiori”, allora queste cose non si sanno, o di deformano, o si relativizzano, o si mitigano….

    L’Inghilterra e’ vicina (non e’ lontana, sperduta e assai poco eccitante come il Canada di Anelli di Fumo): basta poco per controllare che anche nella terra dove l’erba del vicino e’ sempre piu’ verde, la forma e’ una cosa, la sostanza, spesso, quasi sempre, e’ diversa (se non opposta).

    E tu non hai passato a Londra solo un annetto, come capito’ al povero Beppe, il pizzaiolo di Via solferino, che non ci capi’ nulla perche’ lo sistemarono in un “basement”(*) umido e visitato dai topi, con la monnezza puzzolente davanti all’uscio di casa, con vista panoramica sulle suole dei passanti.

    (*)
    Il “basement” e’ il semi-interrato dove ai tempi di Oscar Wilde la borghesia britannica teneva il carbone, candeggiava la biancheria con la cenere, faceva mangiare e dormire le serve e vedevi, dal basso, il ciglio stradale.

  9. Paolo Bizzarri ha detto:

    Per il nostro ospite.

    Chiedere agli irlandesi del Nord sulla “democraticissima” polizia inglese (o tedesca, prova a rispondere male a un poliziotto tedesco e vedi se non ti ritrovi pesto come una zampogna).

    Certo, non pestano un bancario della City, ci mancherebbe altro. Pestano gli Stefano Cucchi inglesi.

  10. Paolo Bizzarri ha detto:

    @Scalpha

    http://www.presstv.ir/detail.aspx?id=89218&sectionid=3510303

    Così forse la pianti di raccontare quanto è figo il mondo fuori (ottima strategia per un politico che si vuol far eleggere in Italia, dirgli che fuori è bello e qui fa tutto schifo…. scommetto che ti stupisci pure perchè non prendi voti).

  11. Luca Signorelli ha detto:

    …E basterebbe che qualche “giornalista alla Severgnini” si sintonizzasse sull’attuale campagna elettorale inglese e riferisse agli anglofili italiani che sanno dire solo: “Yes, we can!”, cosa si stanno dicendo, i sudditi di Sua Maesta’, sullo stato della loro societa’ civile, della loro economia, delle loro scuole, dei loro ospedali, dell’assistenza ai loro anziani, dello stato spaventoso dell’immigrazione illegale (5 milioni di individui!), della loro corruzione politica e della Mafia Finanziaria che controlla la City e porta il paese alla bancarotta…eccetera eccetera eccetera… e si avrebbe una chiarissima idea che dopo la Grecia, la Spagna del grande Zapatero e il Portogallo, la prossima nazione ad affrontare l’incubo del fallimento totale e’ proprio l’Inghilterra dei “Socialisti della Terza Via”, quelli che dovevano superare le contraddizioni del Capitalismo e quelle del Socialismo marxista e dopo 13 anni di esperimenti hanno creato una societa’ con il piu’ alto divario tra poveri morti di fame e ricchi sfondati dell’intero mondo occidentale.

    E non entrate in un ospedale inglese: c’e’ il rischio che vi aggredisca il “virus imbecile” (si chiama proprio cosi) che porta al cimitero ogni anno 5000, cinquemila, sudditi della Regina.

    E questo succede mentre gli “Italians alla Severgnini”, tornando dal Canada su un aereo Alitalia, se trovano una zecca, [magari lasciata su quel sedile da un Canadese con scarso senso dell’igiene il quale, grazie alle lezioni tenute presso l’Universita’ di Toronto, e’ venuto a sapere che e’ esistito un fenomeno chiamato Fascismo e si e’ imbarcato sul primo aereo (italiano) per vederlo da vicino nella reincarnazione del Berluskello, come gli hanno insegnato i nostri “teaching assistant” di Toronto]…se trovano una zecca, dicevo, fanno il finimondo e vorrebbero scendere.
    E poi scrivono un post dove, esprimendo tutto il loro disgusto, accusano la compagnia di bandiera e gli Italiani di essere luridi e sozzi come i “guappi” italo-americani dei piroscafi che arrivavano davanti alla Statua della Liberta’ e venivano disinfettati con il DDT.
    Quegli Italians alla Severgnini che subito dopo essersi sfogati sul Terzo Mondo italiano si affrettano a farsi controllare nelle fatiscenti strutture sanitarie de Roma, capitale del Terzo Mondo.

  12. LuciaB. ha detto:

    Effettivamente il virus imbecille contagia un sacco di gente ogni anno, ma quello mi pare che avvenga anche in Italia e nel mondo tutto. È più probabile che a fare ammalare i sudditi di sua maestà (ma anche gli immigrati, che siano legali o meno) negli ospedali britannici sia il clostridium difficile, o c. difficile come è più comunemente chiamato.

  13. Luca Signorelli ha detto:

    LuciaB,

    Grazie della precisazione.

    La percentuale di infezioni da clodtridium difficile e’, negli ospedali della Regina, la piu’ alta del mondo ed e’ legata alla sporcizia spaventosa di quegli ospedali, alle terrificanti condizioni igienico-sanitarie delle corsie e dei reparti, alla strana abitudine del personale medico e infermieristico di non lavarsi le mani… etc etc etc.
    Una peculiarita’ tutta “british”.
    E questo non avviene in quegli ospedali italiani dove durante la stagione dei pomodori il personale di pulizia si assenta dal lavoro perche’ “malato e con il mal di schiena”, lasciando i pazienti nelle mani dei parenti perche in Italia c’e’ la famiglia, che arriva sempre dove non arriva lo Stato; questo avviene negli ospedali di Londra, della capitale dell’Impero, che i pomodori li importa da Rosarno e dove la famiglia e’ un ricordo lontano di un nostalgico passato.
    E tutto questo e’ ampiamente testimoniato da dozzine e dozzine di servizi/inchiesta televisivi della BBC, di Channel 4 e di ITV e dei quali, naturalmente, gli ottusi Italians alla Severgnini ignorano l’esistenza. Loro passano il tempo ad ammirare un paese con il piu’ iniquo sistema elettorale del globo terraqueo per poi lamentarsi di quello italiano.

    Esterofilia: brutta malattia!
    Peggio del clostridium difficile perche’ non ti manda al cimitero: ti rincoionisce e ti fa fare figuredimmmmerda. Che e’ peggio!

    LuciaB: Hai mai visto il cesso domestico del britannico medio?
    Roba da prendere la sifilide senza intercorso sessuale. Ah Ah Ah

  14. LuciaB. ha detto:

    Qual e’ la tua fonte per dire che le infezioni da c. difficile in GB sono le più alte nel mondo? Per quanto ho letto, in Italia le morti da infezioni contrattte in ospedale sono tra le 5000 e le 7000, non mi pare che stiamo tanto meglio.

  15. Anellidifum0 ha detto:

    Bizzarri, CVD: alla fine c’è un PM che ha preso la situazione in mano. Proprio ciò che ho detto io. E bada bene, che ho aggiunto: solo in virtù della costanza della famiglia di Cucchi, che è riuscita a trasformare il fatto in un evento per le redazioni italiane. Senza l’abnegazione della sorella e dei genitori di Cucchi, e il conseguente rumore mediatico, secondo me non ci sarebbe stata alcuna indagine aggiuntiva.

    Da qui a dire che la colpa è di quei PM che non indagano, anziché di darla anzitutto a quei poliziotti che uccidono i detenuti e a quei medici che coprono i poliziotti, secondo me ce ne passa. E’ questione di essere in grado di individuare le colpe maggiori e distinguerle dalle colpe minori. Esercizio difficilissimo per alcuni, tipo il trollonzò dal nick mutevole, che ripete sempre la stessa solfa, con le stesse parole e gli stessi sragionamenti, contro le stesse istituzioni, diffamando le stesse persone. Paura di firmarti col tuo solito Gustavo Culatelli? Ma dài, che nessuno se ne ha a male se usi il tuo abituale nome falso.

  16. Anellidifum0 ha detto:

    Strollonzò, ma se io trovo una zecca su un aereo dell’Alitalia, sei proprio sicuro che sia colpa dei canadesi? E perché non degli inglesi che odi, nonostante tu viva a Londra?

  17. Luca Signorelli ha detto:

    “La piu’ alta del mondo sviluppato”. (Volevo dire, ma mi pareva sottinteso)
    Chiaro che se vai in Bangladesh la percentuale cresce. Ma da quelle parti la morte la manda Allah e tutti si sottomettono al suo volere senza fiatare: con islamica rassegnazione.
    Le mie fonti sono gli organi di informazione britannici: quelli che gli Italians alla Severgnini non seguono perche’ costa troppa fatica ed e’ meglio sintonizzarsi su Santoro.

    Se ho intuito bene tu devi essere una che se gli si dice che l’Inghilterra ha il piu’ alto numero di gravidanze tra adolescenti, chiederebbe maliziosamente:
    “Quali sono le tue fonti per dire che l’Inghilterra ha il piu’ alto di numero di gravidanze fra adolescenti?”
    Ed io risponderei:
    “Le mie fonti sono gli organi di informazione britannici”.

    Se io dico che dopo 13 anni di socialismo scolastico con investimenti per migliaia di miliardi di sterline perche’ “l’istruzione e’ un diritto di tutti e non un privilegio di pochi”, “the many, not the few”, un ragazzo inglese su tre esce dalla scuola dell’obbligo senza sapere leggere e scrivere in modo appena appena decente, tu chiederesti, perplessa:
    “Quali sono le tue fonti per dire che l’Inghilterra sforna ogni anno decine di migliaia di semi-analfabeti?”
    E io risponderei:
    “Le mie fonti sono gli organi di informazione di sua Maesta’ la Regina Elisabetta Seconda”.

    Naturalmente “in Italia non stiamo molto meglio”. Ma questo e’ gia’ un gigantesco passo avanti: eravamo abituati a leggere che l’Italia fa cagare e adesso scopriamo che “non stiamo tanto meglio”. Cioe’ facciamo sempre cagare, ma un po’ meno del solito e in alcuni settori l’Inghilerra non ci supera, ma ci eguaglia. Quasi. E chi l’avrebbe mai detto che l’Inghilterra potesse eguagliare l’Italia spaghettara, omofoba e mafiosa? Stasera e’ crollato un mito!
    L’Italia, comunque, Inghilterra a parte, e’ quella che sta sempre peggio. Questa e’ una verita’ assiomatica. Una verita’, per cosi dire, “severgniniana”. Infatti in giro per il mondo il Severgnini incontra migliaia di Italians che hanno fatto scuole del cazzo ed erano ignoranti come capre, ma appena messo piede all’estero diventano intelligentissimi e nessuno li vuole piu’ far tornare a casa: sono i cervelli italiani in fuga: quelli che hanno studiato nelle arretratissime universita’ italiane del terzo mondo….

  18. Luca Signorelli ha detto:

    Anelli Canadese:
    Io non odio gli Inglesi. Ma l’esterofilia mi sa di leccaculismo.
    Io amo mettere i puntini sulle “i” e frantumare gli stereotipi imbecilli e provinciali che circolano nella blogosfera.
    So quali sono i difetti degli Italiani. E conosco molto bene i difetti altrui, soprattutto quelli anglosassoni. E io sono uno che s’informa. E non sputtano il mio paese all’estero.

    Per quanto riguarda la zecca ti do’ ragione: due ipotesi: era canadese, cioe’ ce l’aveva addosso uno dei tuoi studenti che veniva in Italia a vedere il Fascismo del quale non aveva mai sentito parlare perche’ il livello scolastico canadese e’ piuttosto basso; o era inglese, perche’ sappiamo tutti che gli Inglesi non fanno il bidet e che le zecche gli crescono nel cullo.
    Ma adesso che mi ci fai pensare mi viene il dubbio che la zecca su quell’aereo Alitalia ce l’avevi portata tu stesso dopo aver visitato quei “bagni turchi” di Toronto dove si fanno, fra una sauna e l’altra, quegli incontri “casual” che servono a scaricare le tensioni.

    Lo sai che il primo bidet a Londra fu installato da un pizzaiolo siciliano nel 1957, nel quartiere di Brixton dove si era comprato con il mutuo una casettina per 2300 sterline? Quando Brixton era ancora un tranquillo sobborgo londinese bianco e medio borghese. E se lo installo’ da solo perche l’idraulico britannico non era pratico. E tutti i vicini gli facevano visita per vedere questo strano strumento continentale dell’igiene intima. E poi al pub, tra loro, borbottavano: “Questi foreigners sono davvero disgusting: si mettono le mani nel culo!”

    Eh Eh Eh

  19. LuciaB. ha detto:

    Signorelli, vedo che non rispondi se non citando generiche “fonti di informazione” – che può far pensare che queste siano le stesse che ti parlavano di un virus imbecile.
    Io sono una di quelle che preferisce informarsi e non basarsi solo sui pregiudizi. Per esempio, visto che dicevi che la GB è la peggiore del mondo, sono andata a cercare dati. Il dato su 5000 morti effettivamente si trova, e alcuni dicono che è una stima per difetto, mentre altri studi dicono che sono dati vecchi e le infezioni sono molto scese. Un report del NAO del 2009 (National Audit Office) dice che le infezioni da MRSA sono scese, dal 2004, del 57%, e quelle di c. dificilis del 41% dal 2006 (http://www.nao.org.uk/publications/0809/reducing_healthcare_associated.aspx).
    Un articolo recente del giornale di Sicilia parla di 5-7000 morti in Italia per infezioni, e dello stato fatiscente degli ospedali italiani. Non so da dove prendono quella cifra, quindi non so quanto possa essere attendibile. (http://www.gds.it/gds/sezioni/commenti/dettaglio/articolo/gdsid/90560/)
    Uno studio del progetto europeo Helics (Hospitals in Europe Link for Infection Control Through Surveillance) indica che negli ospedali europei si verificano 5 milioni di casi di infezioni all’anno e l’OMS ha lanciato una campagna di Europea che si chiama proprio “Save lives: clean your hands” – il che mi suggerisce che il problema non è solo inglese.
    Tra l’altro nei dati raccolti dal rapporto Helics, l’Italia non c’è perché non aveva nominato nessuno che se ne occupasse. Certo che se uno non raccoglie dati può far finta che il problema non esista.
    Ora, si può senz’altro dire che gli inglesi sono sudici, come si poteva dire che gli italiani andavano disinfettati con il DDT. In Francia una ventina di anni fa mi è stato detto che siccome ero italiana dovevo essere povera. Stereotipi ce ne sono ovunque, e non ne sono immuni né l’Inghilterra né l’Italia.
    Ma visto che dici che vuoi frantumare stereotipi imbecilli, cerca di non sbandierarne altri tu.
    E tanto per mettere puntini sulle i: in ospedale in inghilterra purtroppo ci sono stata diverse volte (ed è possibile che abbia contribuito a rendermi le cose più complicate un episodio di malasanità in Italia), e ne sono uscita viva, non ho visto questa sconvolegente sporcizia di cui parli, anche se un’infezione l’ho presa anch’io e prima di risolverla ci hanno messo diversi giorni (ti assicuro che non è stato piacevole, con il febbrone che mi è venuto poi ho visto insieme il papa e Elton John, non sapevo quale era peggio). Quindi i problemi in GB li vedo eccome, e non difendo tutto ciò che è targato UK a priori per per partito preso, ma nemmeno pe partito preso dico che tutto ciò che è italiano è meglio, o per partito preso tutto ciò che è UK (o di qualsiasi altro paese) deve essere per forza peggio.
    Per tornare a bomba, cioè al post di Ivan: avendo vissuto in Italia, Germania e GB, e passato diversi periodi in Spagna e Irlanda, mi trovo d’accordo con il post di Ivan: il rapporto tra cittadini e forse dell’ordine è un parametro importante nel valutare lo stato di salute di una democrazia. E da questo punto di vista, in GB le forze dell’ordine sono più vicine alla popolazione che negli altri paesi (anche se in Germania c’ero oltre 20 anni fa, lo stesso in Spagna, e non so se e come sia cambiata la situazione). Sarà forse che in GB i poliziotti sono disarmati. Il che non vuol dire non vederne i problemi. Che la polizia anche in UK abusi del potere che ha e che ne facciano spese i più deboli o le minoranze, è vero (prendi un gruppo di esseri umani e dagli un potere, qualcuno ne abuserà senz’altro e anzi si creerà all’interno di quel gruppo una cultura di arrogante onnipotenza), e non c’è bisogno di andare a cercare articoli di una tv di regime iraniano (vedi il link di Bizzarri in un suo post sopra) per saperlo.
    Ciò che trovo sorprendente è come appena uno nomina un paese estero, qualcuno salta subito su come se si fosse compiuto un attentato alla costituzione.

  20. Paolo Bizzarri ha detto:

    @LuciaB

    “e non c’è bisogno di andare a cercare articoli di una tv di regime iraniano (vedi il link di Bizzarri in un suo post sopra) per saperlo.”

    Yawn. Ma usare Google è proprio peccato?

    http://www.telegraph.co.uk/news/newstopics/politics/lawandorder/5012794/Terror-suspect-wins-60000-damages-from-Met-Police-over-assault.html

    Questo è il telegraph. Ma si può trovare anche altro.

    Comunque, le accuse sono precise: NON di una polizia brutale (è banale che esistano poliziotti brutali), ma di una copertura esercitata PER ANNI su queste brutalità. Tanto per capirsi, vedi alla voce chiesa e preti pedofili.

  21. Luca Signorelli ha detto:

    @LuciaB

    Chi ha detto che il problema e’ solo inglese?
    Io no!
    (Ho parlato di percentuale piu’ alta del mondo sviluppato)

    Chi e’ che per partito preso dice che tutto cio’ che e’ italiano e’ meglio?
    Io no!

    Chi ti ha accusato di difendere tutto cio’ che e’ targato UK a priori per partito preso?
    Io no!

    Chi e’ che se appena si nomina un paese estero si salta subito su come se si fosse compiuto un attentato alla costituzione?
    Io no!

    Ogni Italiano intelligente (e includo gli Italiani del Sud) sa che finche’ esistera’ la Questione Meridionale l’Italia si portera’ sempre dietro l’immagine di un paese con alcune caratterisiche da Terzo Mondo.
    (Basta ricordare lo schiavismo di Rosarno)
    Le realta’ sconcertanti del nostro Mezzogiorno sono note. All’estero non circolano solo le gaffes del Berluschino: fanno vedere anche i compaesani di un assassino mafioso che applaudono solidali urlando: “E’ un galantuomo, un benefattore!” quando le Forse di Polizia lo traggono in arresto per consegnarlo alla Giustizia. E’ per questa ragione che all’estero pensano che gli Italiani siano tutti Mafiosi.

    Eppure, non ostante la situazione degli ospedali “siciliani” (ma ricordiamoci anche delle temperature mediterranee per quanto riguarda le difficolta’ a contenere i tassi infettivi), la situazione britannica relativa alle infezioni MSRA e’ la peggiore d’Europa insieme a quella della Grecia. (E trascuriamo gli USA che fanno piu’ schifo di tutti)

    Continua a cliccare, cara LuciaB, e scoprirai che nel Nord Europa l’Inghilterra fa una bella figura di merda per quanto riguarda la Sanita’: infezioni da c. difficile: 46% contro l’1-10% di Finlandia, Svezia, Norvegia, Germania, Olanda e Francia. Non e’ una novita’, del resto, che tutti gli Inglesi che possono permetterselo si fanno ricoverare in Francia, in Olanda e perfino in Italia per evitare di rimanere stecchiti dal c. difficile.
    La cronaca e’ piena di questi fatterelli.

    Non mi costa nulla considerarti una piacevole eccezione della regola che conferma che esiste una categoria: gli “Italians alla Severgnini”, che pensa e scrive che l’Italia e’ all’ultimo posto in ogni genere di classificazioni: un paese di merda, per essere concisi.
    Tu non puoi negare che l’autodenigrazione, l’autoflagellazione siano una caratteristica abbastanza diffusa tra gli Italiani. E non puoi negare che grazie alla facilita’ con la quale oggi si viaggia e si puo’ vivere e lavorare in diverse parti del mondo, queste caratteristiche sono diventate da tempo paranoidi patologie.
    Sembra infatti che ogni Italian che si trovi a passare un paio di notti, un paio di mesi, un paio di anni lontano dalla pastasciutta al dente e la pummarola fresca della mamma, trovi relativamente “discutibile” solo e soltanto “il cibo” straniero. Ecco: l’unica cosa di cui l’italiano all’estero sente una nostalgica differenza e’ la cucina e il caffe’ espresso. Tutto il resto e’ mejo, incomparabilmente mejo: la gente calda e ospitale che in Italia te la sogni, la buona educazione, il riciclaggio dei rifiuti, la ricerca di lavoro, i trasporti, i diritti civili, la burocrazia, il rapporto Stato/cittadino, le tasse, la trasparenza politica e amministrativa, la carriera, gli ambienti lavorativi, l’assistenza ai bambini, quella agli anziani, la liberta’ di stampa, i diritti della maternita’ e della paternita’, i diritti degli omosessuali, la liberta’ religiosa, i diritti dei consumatori, i diritti fondamentali dell’uomo, la protezione civile, la protezione delle minoranze, i tassi d’inquinamento, i treni, gli autobus, gli aerei senza le zecche, il traffico, lo smog, le amministrazioni di condominio, il prezzo delle case e quello degli affitti, la coesione sociale, il senso civico, il multiculturalismo, la democrazia, il verde, i parchi, gli ospedali, le scuole, le banche generose, le prospettivie giovanili, la criminalita’, la ricerca scientifica, gli standard accademici, il Clero aperto e tollerante…(mica il Clero fascista e pedofilo che ci ritroviamo in Italia) etc etc…. per finire, dulcis in fundo, alla magnifica Polizia “che sta dalla parte del cittadino e sfila alle gay parade…”

    Mamma mia che balle!!! Pardon my French: Scusate il mio Francese.

    Insomma, a parte il Canada (che sappiamo essere il massimo di tutti i modelli, cioe’ un’entita’ praticamente irrangiugibile, il piu’ civile paese del mondo in assoluto), il Regno (dis)Unito (perche’ si odiano con la stessa passione dei Montecchi e dei Capuleti) sembra essere il punto di riferimento preferito del leccaculismo esterofilo italiano.
    Io mi limito a puntualizzare e a sottolineare che non e’ come raccontano gli “Italians alla Severgnini”: anche la Grandissima Bretagna ha qualche leggero difettuzzo. E mi limito, come in questa nostra conversazione, nel mio piccolo, a contestare la diffusa tendenza italiota a minimizzare, a relativizzare, come stai facendo anche tu, sorry, LuciaB, quelli che ormai sono oggettivati, assodati, incontestabili dati di fatto sullo sfacelo politico-sociale-economico della British Nation.
    Quando poi si fa sfrontatamente riferimento (spesso) alla “superiorita’” civile, sociale, culturale, politica ed economica dell’Inghilterra rispetto all’Italia si toccano, a mio modesto parere, punte di estrema irritazione. E mi girano un po’ le palle.

    Leggere dietro queste mie parole una difesa nazionalistica, aprioristica della scassatissima nazione italiana e’ da imbecilli. Si tratta solo di mantenere una certa lucidita’, basarsi su un certo livello di informazioni e coltivare un certo senso delle proporzioni.

    Questa immagine della Polizia “che sta piu’ vicina alla popolazione” da cosa ti viene ispirata, cara LuciaB? Dal poliziotto disarmato che staziona solenne davanti al numero 10 di Downing Street?
    O dal rapporto/inchiesta governativo che sull’onda dell’omicidio di Stephen Lawrence ha concluso, facendo pressanti raccomandazioni di cambiamento, che esiste una “radicata istituzionalizzazione di attitudini e pratiche razziste nel modus operandi, nella cultura e nell’organizzazione della Polizia di Sua Maesta’”?

    Tu devi essere una graziosissima vittima dello “spinning” cui il governo laburista britannico, un vero Big Brother, ha sottoposto per tredici lunghissimi anni, fino al totale rincretinemento, una buona fetta della popolazione. Per fortuna che in questi giorni hanno deciso di risvegliarsi dall’ipnosi per riprendere il faticoso cammino verso il progresso e lo sviluppo.

    I cittadini britannici, in relativa maggioranza, queste cose le sapevano, le sanno e le ammettono candidamente (a meno che non facciano parte del milione di neo-nazisti iper-nazionalisti che mandano parlamentari a Bruxelles: chi le ignora o finge di ignorarle perche’ gli torna comodo far apparire l’Italia come un paese di selvatici caproni, sono gli Italians che viaggiano il mondo credendo di aprirsi nuovi e piu’ vasti orizzonti. Ma e’ spesso un’illusione.

    E’ stato piacevole conversare con te.

  22. Zanna Bianca ha detto:

    Come se non bastasse, arriva il caso Gugliotta.
    Occorre una riflessione su una Polizia di Stato composta sempre più da aspiranti sceriffi (specie nel centro/sud italia) che da persone stipendiate dallo Stato per mantenere ordine e sicurezza.

    Purtroppo per la gente del sud la divisa rimane il miraggio del posto sicuro, e non il coronamento di proprie ambizioni personali; di conseguenza, quando non si fa un mestiere con amore ma per necessità, eccone le conseguenze. Con l’aggravante che costoro hanno un distintivo, una pistola.

    Piccola ciliegina sulla torta è stata l’antimafia militante, che facendo di tutta l’erba un fascio, ha trasformato tutti i poliziotti in eroi, specie al sud.
    Il discorso è diverso invece: tra i poliziotti ci sono molti sbirri e pochi eroi!

  23. Luca Signorelli ha detto:

    @ Zanna Bianca:

    Se il mestiere di poliziotto lo si sceglie per il posto sicuro e non per “amore”, e per evitare di avere sbirri invece di poliziotti veri che non si montano la testa con il distintivo e la pistola, come nell’America di Obama, dove i poliziotti non sono sbirri, ma gente impegnata nel sociale, perche’ tanti giovani democratici autentici come te, Zanna bianca, non si arruolano nelle Forze della Polizia e dei Carabbbinieri.
    Forse perche’ il lavoro e’ sporco e qualcun (altro) lo deve fare?

  24. Zanna Bianca ha detto:

    @Luca
    Ciao Luca, sinceramente non ho ben capito il senso del tuo intervento; men che meno il riferimento all’America di Obama.
    Potresti riformulare?
    Grazie e ciao

  25. Luca Signorelli ha detto:

    Sinceramente, caro Zanna Bianca, il senso del mio intervento non l’ho capito neanch’io.
    Ci riflettero’ un po’ sopra e provero’ a riformularlo. Ma l’impresa mi sembra ardua perche’ piu’ lo rileggo piu’ rimango sconcertato dalla sua natura…sibillina.

    Forse ero ancora sconvolto per la stupidita’ di quel post su Emmanuel Negro, cioe’ quel fatto drammatico che rese sempre piu’ risoluta la decisione di Resto del Mondo di emigrare per sempre nel paese di Stephen Lawrence e della Macpherson enquiry.
    Dalla padella alla brace.