A Londra hanno risolto la più complessa crisi politica del dopoguerra in cinque giorni e il primo ministro uscente lasciando l’incarico ha pronunciato una parola intraducibile in italiano: “Goodbye”.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
17 risposte a “Goodbye”
Hai detto bene. Intraducibile. Soprattutto perche’ un politico italiano non la direbbe mai.
il bello dell’inglese – si sa – è che riesce a racchiudere in una sola parola concetti che in italiano bisogna esprimere con una lunga perifrasi. goodbay in italiano si traduce come segue: ho rassegnato le dimissioni e farò il semplice deputato, ma se poi traballa il governo riunisco alcuni amici a cortona e mi rimetto su piazza
Beh, sulla classe e lo stile niente da eccepire. Sul fatto che abbiano risolto la crisi e’ davvero tutto da vedere.
[…] http://www.ivanscalfarotto.it/?p=5558 "A Londra hanno risolto la più complessa crisi politica del dopoguerra in cinque giorni […]
Risultati delle lezioni in poche ore, accordo di coalizione e formazione del governo in 7 giorni. Tali e quali a noi.
Che se passa meno di un mese fra elezione e annuncio del governo è grasso che cola.
E poi i risultati al cardiopalmo. Le estenuanti ore in attesa. Le exit poll bidone (in realtà trattasi di pleonasmo, visto che in Italia praticamente di exit-poll non ne azzeccano una). Come faremo a meno di tutto questo fantastico spettacolo italiano?
E poi dimenticavo Premier di 43 anni e Ministro delle Finanze di 38.
Ora forse non vorrà dir nulla, ma colpisce il fatto che sommando le etá manco si arriva a 100. Tanto più che da noi sotto quella soglia non ci scendiamo mai.
Caro Scalpha,
Cosi, tanto per puntualizzare, altrimenti i tuoi lettori si convincono che l’Inghilterra sia il Regno dei Cieli Uniti, vorrei ricordare a tutti, in particolare agli anglofili ignorantelli e smemorati che popolano la blogosfera, che Peter Mandelson, “new-socialista”, artefice con T. Blair e G. Brown del “New Labour” (perche’ quello “Old” si portava addosso la “clause 4″ (*), cioe’ l’arcaico concetto marxista dell’esproprio e del controllo proletario dei mezzi di produzione”, e con quel marchio d’infamia stampato nello Statuto del Partito, nessun Inglese, dopo la Rivoluzione Liberista di Lady Thatcher, avrebbe mai mandato al governo un partito che ricordava cosi da vicino le ragioni del crollo del Muro di Berlino), Peter Mandelson – dicevo – fu per qualche tempo soprannominato “il Rieccolo” (come il nostro lontano Amintore Fanfani (Fanfani come Carneade: “Chi era costui”? – si devono chiedere molti lettori che parlano di politica senza conoscerla). Il soprannome derivava dal fatto che Peter Mandelson continuava a rassegnare le dimissioni, ma dopo qualche tempo il suo amico, Tony il Bugiardo (cosi la stampa aveva soprannominato Tony Blair) lo ripescava per dargli incarichi di altissimo calibro. (vi furono leggendari alterchi in Parlamento, durante la “Quetion Time”: a confronto Anno Zero sarebbe sembrato un convento benedettino: “ora et labora”)
La prima volta beccarono Mandelson che si era dimenticato di registrare un mutuo senza interessi da parte di un suo amico socialista miliardario, alto funzionario laburista; un altro volta perche’ aveva fatto il furbetto con una faccenda di passaporti che non dovevano essere rilasciati.
Confidando negli ammanigliamenti con il regime, questo odiatissimo personaggio della politica inglese, dopo aver fatto il tradizionale “beau geste”, si dimetteva. Ma dopo un breve periodo nel..limbo, ecco che il “boss” del partito e del governo lo richiamava in carica. (Severgnini chiama “boss” il nostro Berlusca).
Adesso Mandelson siede nella Camera dei Lords, ineletto, ma nominato (appointed) per i servigi “nuovo-socialisti” resi alla patria: cioe’ 200 miliardi di Euro di deficit di bilancio.
C’e’ un antico proverbio arabo che recita:
“Racconta la storia del tuo villaggio: e avrai raccontato la storia del mondo”.
Naturalmente Peter Mandelson rappresenta un esempio.
Se gli anglofili alla Severgnini cliccassero su Wikipedia (che non e’ la Bibbia, sia chiaro) scoprirebbero che la stampa e tutti i commentatori politici del “Regno dei Cieli Uniti” si sono occupati per 31 anni di un fenomeno che avevano denominato “sleaze”, da “sleazy” (panno di bassa qualita’), ma che in senso translato significa: “bassa qualita’ morale”.
Il termine, applicato alla politica significa “corruzione”.
Per 18 anni di governo conservatore e per 13 anni di governo laburista, 31 anni in totale, la corruzione politica ha dominato lo scenario politico anglosassone. Un’infinita’ di scandali, di malaffari, di ammanigliamenti opportunistici e corrotti che l’anglofilo per antonomasia, il pizzaiolo Italian di via Solferino, non ha mai sottolineato con la dovuta professinalita’ giornalistica allevando una generazione di anglofili che migrano nel mondo anglosassone con il mito della sua trasparenza, della sua onesta’, della sua incorruttibilita’, della sua….”superiorita’”.
In Italia c’e’ gente che crede che fra il villaggio italiano e il villaggio del mondo anglosassone ci sia la differenza che passa “between the shit and the chocolate”: stesso colore, ma gusti profondamente diversi.
Qualcuno potrebbe obbiettare che l’Italia e’ il peggior villaggio del mondo perche’ una parte del suo territorio e’ dominata dalla Mafia. E io potrei anche relativamente accettare l’obiezione. A patto pero’ che a ciascuno venga dato il “suo”.
Perfino una guerra lunga e sanguinosissima e’ stata “venduta” all’opinione pubblica britannica con la menzogna e il raggiro. Come hanno dimostrato le varie Commissioni d’Inchiesta.
Particolarmente faziose e superficiali, dal mio punto di vista, appaiono le “opinioni” espresse, per esempio, dal blog “Resto del Mondo”. L’intelligentissima, ma ingenua, autrice dell’ultimo post afferma, senza arrossire, di aver fatto bene a lasciare l’Italia di “Emmanuel Negro” per approdare per sempre nei lidi civilissimi e democratici del Regno di Albione: “dove queste schifezze non succedono”.
Ricordare alla dolcissima autrice (un vero cervello italiano in fuga, un cervello che dimostra, tra l’altro, quanto eccellenti siano le nostre universita’) che il paese dove si e’ rifugiata per sfuggire alla tirannide fascista e’ il paese di Stephen Lawrence e della sconvolgente “Macpherson Enquiry” (oltre che il paese dello “Sleaze”) sarebbe impresa titanica: la verita’ “vera” del Regno di Sua Maesta’ verrebbe rigettata in modo aprioristico, come propaganda fascista e, magari anche, berlusconiana.
Insomma, bisognerebbe essere piu’ obbiettivi quando si parla del “Regno dei Cieli Uniti”. Purtroppo l’anglofilia lecchina e’ come il “Mal d’Africa”: qualcosa che ti prende e ti trasporta nelle “acque” del grembo di Madre Terra, dove ti culli leggero e dalle quali non vorresti mai affiorare.
Io mi limito a mettere i puntini sulle “i” e confesso di provare una certa tenerezza per la gente che sbanda in modo fanatico e assume certezze assolute del tipo: Italia = Fascismo; Inghilterra = patria della Democrazia.
Per esempio, io, che sono tanto oggettivamnente critico sia della realta’ socio-politico britannica che di quella italiana, trovo meraviglioso che il nuovo governo Tory/Lib, abbia nominato il primo ministro asiatico e islamico della sua storia: quattro-cento-dieci anni dopo la fondazione della Compagnie delle Indie e dell’inizio delle profondissime relazioni commerciali e culturali fra Great Britain e il Sub-Continente indiano.
Meglio tardi che mai. E mica male per un partito descritto dalla blogosfera progressista come una cricca di “Etoniani aristo-mafiosi-fascisti-razzisti” tra i quali l’esponente di origini turche di nome Boris Johnsonn e’, oggi, sindaco di Londra. Ancora una volta, pero’, e’ il Partito Conservatore che marcia in avanti. Come fece quella volta che elesse un’altra donna, Margareth Thatcher, alla guida della nazione: la donna che contribui’ in modo determinante alla caduta del Comunismo.
In altre parole: non e’ che gli avanzamenti sociali avvengono perche’ esiste la sinistra.
E per tornare al tema del post, anch’io dico goodbye: goodbye al tredicennio governativo piu’ fallimentare della Storia del Regno.
Come dimostrano fatti inoppugnabili.
(E la colpa non e’ della crisi internazionale, come i socialisti continuano a “battere” cercando di scaricare il barile della loro spaventosa incompetenza).
(*)
Clause IV:
“To secure for the workers by hand or by brain the full fruits of their industry and the most equitable distribution thereof that may be possible upon the basis of the common ownership of the means of production, distribution and exchange, and the best obtainable system of popular administration and control of each industry or service”.
Inoppugnabile come sempre. Ne consegue che Shahid Malik, Justice minister (e primo ministro islamico in un governo UK, nominato nel 2007) e Sadiq Khan, Communities minister, poi Minister of State for Transport del governo laburista, dovevano essere figurine Panini false messe in giro da Severgnini.
Carissima Marta/LuciaB,
Spero che la tua pignoleria venga applicata con lo stesso rigore anche quando correggi i compitini degli studenti piu’ ignorantelli d’Europa. Come dicono statistice INOPPUGNABILI. (A parte le solite eccezioni).
Il contesto di quella mia affermazione, lo ammetto, non era chiarissimo. Mi e’ rimasta nella penna la parola “donna”.
“Il primo ministro DONNA della sua storia” – avrei dovuto scrivere.
Infatti, un paragrafo piu’ avanti, parlo di un’ “altra donna” che arrivo’ addirittura a guidare la nazione e contribuire alla grande spallata finale che affogo’ per sempre il “tuo” Comunismo nel cesso della Storia.
Riconosco di non essermi espresso chiaramente. E chiedo scusa ai lettori.
Pero’ se tu avessi seguito le disposizioni del Ministero dell’Educazione Socialista in materia di correzione degli essays degli studenti britannici, avresti dovuto valutare il mio intervento sulla base di quello che io “avrei voluto esprimere, non di quello che ho effettivamente espresso”.
Dopo tutto questo e’ il paese del “D’You-Know-What-I-Mean”, cioe’ quell’intercalare nelle conversazioni che sta a significare che mancano skills comunicative. (Quello che succedeva in Italia con il “cioe'”, ma che mi sembra superato).
Insomma: un po’ di elasticita’, qualche volta, ci vorrebbe!
Ma riconosco che l’elasticita’ e’ spesso carente nei “bigottelli” di sinistra.
Tuttavia, il fatto che ci siano voluti 4 secoli, dopo la fondazione della Compagnia delle Indie e dell’inizio delle profondissime relazioni commerciali e culturali fra la Great Britain, il Sub-Continente indiano e il Continenbte Africano, per cominciare a vedere degnamente rappresentate a livello politico le minoranze etniche dell’Impero Britannico, la dice lunga sulla lentezza di certi processi democratici nei quali la “tua Grandissima Bretagna” sarebbe all’avanguardia.
(Lo Schiavismo, d’altra parte, non ha molto aiutato quel processo di emancipazione)
Sarebbe come se in Italia, prima di vedere un Primo Ministro discendente della “Dinastia Berlusconi” affiancato nel suo governo da italianissimmi ministri di lontane origini romene, filippine, marocchine, cingalesi, libiche, somale, albanesi, slave etc, dovessimo aspettare il 2390 dopo Cristo. E questo dopo aver fatto tutti gli “sconti” di carattere storico, sociale, culturale e politico che s’impongono necessariamente in ogni forma di parallelismo.
La lega per esempio, ad appena un ventennio dalla sua fondazione, comincia gia’ ad infoltire di “neri” i suoi seggi locali. Mica male per un partito razzista/fascista e anti-immigrazione. Mica male per una nazione come l’Italia dove il Neo-Fascismo si e’ ri-insediato dal 1994.
Sadik Khan e Shahid Malik sono maschietti. Io volevo sottolineare la presenza di una donna islamica nel collegio dei ministri del nuovo governo “etonian/nazi/liberal/democratico”, come lo chiamerebbe qualcuno, che si e’ insediato a Downing Street dopo la catastrofica batosta elettorale socialista. (“Socialista? Chi? Il New Labour? Questo si che e’ uno scoop!”)
Mafari la femminuccia cui mi riferico e’ “una donna con le palle”, come la nostra bellissima ministra Carfagna. Magari le palle ce le ha pure di ferro, come la Thatcher “Lady di Ferro” che traghetto’ la nazione dall’ archeologia industriale dominata dal sindalismo marxista alla moderna societa’ post-industriale che e’ oggi, ma all’anagrafe la neo-nominata ministra di origini bangladeshi e’ stata registrata come appartenente al sesso femminile. Questo volevo evidenziare.
Volevo, per riassumere, sottolineare che con gli etoniani/nazisti/razzisti/classisti/borghesi-di-m…a/ la Grande Bretagna riesce a fare passi assai significativi nell’emancipazione della societa’. Volevo cioe’ dire che la societa’ non avanza solo perche’ c’e’ la Sinistra, come si vaneggia invece in certi settori della blogosfera.
Ma, scusami, dolce Marta LuciaB, due paroline di commento sulle altre “verita’ inoppugnabili” non me le fai?
Dai, dammi un esempio di minimizzazione e di relativizzazione dei difettucci britannici nel classico stile della tipica Italian alla Severgnini. A quante pizzate ai partecipato? Sei stata all’ultima pizzata d Londra? C’ero anch’io: facevo “partecipant observation” della fauna severgniniana. Mi sono divertito assai.
Dimmi che 31 anni di “SLEAZE” io me li sono sognati;
dimmi che sono “OPPUGNABILISSMI”: come le statistiche del
“virus imbecillissimno”;
dimmi che la Gran bretagna e’ la nazione piu’ democratica del mondo e che quando la governano i socialisti diventa democraticissima: come l’America di Obama quando si lascia alle spalle G.W. Bush.
Dimmi che gli anglosassoni fanno solo marachelle: come i bambini birichini. “Vuoi mettere le Mafia?” “E poi loro non hanno Berlusconi!”
Dimmi che scappar dall’Italia fascista di Emmanuel Negro e rigugiarsi nell’Inghilterra di Stephen Lawrence e della Macpherson Enquiry e’ una decisione matematicamente intelligente.
Conquistami con la logicita’ inoppugnabile delle tue argomentazioni.
Fammi tuo.
statistiche? quali statistiche? cifre ne hai sparate tante, ma fino a che non dici che cosa erano, da dove vengono, che cosa misurano non vogliono dire nulla. Fino a che sputi veleno sciocchezze e pregiudizi dicendo che sono verità, io ti faccio notare che le tue verità sono sciocchezze; come biglietto da visita il “virus imbecile (si chiama proprio così)” era perfetto. Nemmeno gli studenti inglesi sarebbero riusciti a tanto.
Questa è una statistica:
Dati Interpol (fonte World Bank), Informazioni statistiche sull corruzione. Percentuali più alte indicano un minore indice di corruzione e un più alto grado di standard etici. La prima cifra indica il corporate ethics index. La seconda il public sector ethics index. La terza judicial/legal effectiveness. La quarta corporate governance. I dati sono del Kaufmann Report 2004:
Italy 40,9 39,9 40,7 32,6
United Kingdom 80,3 79,7 92,1 87,9
http://www.interpol.int/public/corruption/conventions/Statistics.asp
Un’altra statistica: 45 parole mie hanno scatenato 706 parole tue. Ci sono rimasta male, sperava di farti superare di nuovo le 1000.
Comunque, Mosè, non vorrei che Alberto si arrabbiasse, anche perché mi ha “confidato” che il virus è un batterio.
@ Luca Signorelli
Ma sei vero?? Boris Johnson (con 1 N sola) e’ sindaco di Londra perche’ suo nonno era turco?? I 13 anni govenativi piu fallimentari del regno? E in base a cosa esattamente? Solo perche’ lo dici tu e tu hai sempre ragione?? E ci sono voluti 4 secoli per avere le minoranza etniche dell’Impero al governo, mentre in Italia con la Lega stiamo facendo passi da gigante??????
E vuoi che qualcuno di noi anglofili leccaculo ignorantelli smemorati e senza lagica della blogosfera sinistroide (tanto siamo tutti uguali e quello che pensa uno lo pensiamo tutti vero??) analizzi e risponda ai tuoi post deliranti per dimostrati che hai torto
Per fortuna io alle pizzate di Severgnini non ci vado – non potrei mai ‘divertirmi assai’ se tu dovessi cominciare a parlare
“Veleno, sciocchezze e pregiudizi”?
E quelli che si leggono sull’Italia fascista, razzista, bigotta e clerical-pedofila cosa sono?
Marta/LuciaB: stai partendo per la tangente: fermati a riflettere, cerca di capire, cerca di intus-legere quello che dico. Please.
Capisco che sei “in love” con la signorina Albione, ma non perdere il senno!
Se puoi, ogni tanto, se ti va di abbassarti al mio livello, prova a darmi una rispostina. Puo’ far comodo evadere le mie domandine, pero’ una rispostina di 40 parole, non di mille, ogni tanto, sarebbe gradita.
Si puo’, ribadisco, scappare dall’Italia fascista di Emmanuel Negro e trovare rifugio e protezione civile nell’Inghilterra democratica di Stephen Lawrence e della Macpherson Enquiry?
Cosi, tanto per mettere qualche puntino sulle “i”.
Qui non si tratta di dimostrare che io ho torto: qui si sta parlando di puntini sulle “i”, cari interlocutori.
A volte con le statistiche dell’ONU ci si puo’ anche pulire il culletto.
Se non sbaglio in l’Italia, secondo certe “statistiche”, la liberta’ di stampa sarebbe alquanto limitata. Qualche statistica la colloca vicino allo Zimbawe. Scommetto che il giorno dopo un eventuale ri-elezione di Romano Mortadella, con supporto esterno di Fausto Bertinotti e Pecoraro Scanio, le statistiche italiane diventerebbero le migliori del mondo. E la Repubblica, tornata al governo, organizzerebbe una grande Festa dell’Unita’
Capisco che fare breccia nei cervelli rossi di Marta/LuciaB e di Paolo (Johnson con una “n” sola: ma come sei precisino: hai studiato a Eton? Almeno la Marta/LuciaB qualche errorino di spelling o di tastiera me lo concedeva), capisco – dicevo – che fare breccia sia alquanto difficile. Ecco perche’ la Sinistra non solo perde le elezioni, ma addirittura scompare dai panorami politici occidentali: per mancanza di elasticita’ mentale: perche’ non capisce cosa pensa e cosa sente la “gente”: Sempre chiusi nel salottino, con Lambrusco, piadina e Culatello di Zibello, a giocare agli intellettuali.
E magari il salottino e’ stato ricavato in qualche “soffitta” di Milano-quasi-Centro dove a passeggiare la sera “ci si sente cosi insicuri, mentre a Londra, invece no”.
E’ possibile che di questo passo, fra cinque anni, l’unica Sinistra britannica sara’ quella Liberal Democratica, imbastardita, pero’, con i “valori” decadenti e borghesi dei “nazisti” di Eton: il College della Gestapo che ha sfornato, nei secoli, la bellezza di 20 Primi Ministri britannici, tutti di rigorosissima fede nazional-socialista, come si sostiene negli strati piu’ rossi della blogosfera mortadellara e in qualche blog di qualcuno originario di Bari-quasi-centro.
Io non sono uno statistico. Vi confesso che scrollare su Internet per leggere statistiche mi da’ l’orticaria. Il mio unico scopo, come sostengo da quando sono entrato in questo ospitalissimo blog gestito da un tollerantissimo Ivan Scalfarotto, e’ sottolineare, sulla base di quello che dicono gli Inglesi del loro stesso paese (e ricordiamoci che gli Inglesi sono piuttosto presuntuosi e alquanto nazionalisti, ma non hanno ancora cominciato a leccarsi il culetto: quello lo lasciano da leccare al Severgnini e ai suoi Italians pizzaioli) che la “vostra” Inghilterra, specialmente quella “socialista” degli ultimi 13 anni, fa acqua da tutte le parti e che, dal mio modesto punta di vista, non ha nulla, NULLA !!!! da insegnare alla mafiosissima Italietta delle banane. A meno che non si voglia paragonarla all’Italia Meridionale. Ma in questo casa anche a Grecia, allora, sarebbe paese civilissimo dove tutti, ma proprio tutti, pagano le tasse. Eh Eh Eh
Questo e’ il mio punto. Cerca di ficcartelo nella testa, please.
Aggrapparsi alle statistiche per confutare questo o quel punticino dicendo che, si, e’ vero che in Inghilterra muoiono 5 mila pazienti ospedalieri per via di un virus/batterio chiamato “imbecile” (con una “elle” sola, se no Paolo s’incazza) dovuto pricipalmente alla mancanza di igiene, pero’, pero’…pero’… in Italia, specialmente nel Profondo Sud, ne muoiono 6784 virgola 5, con un incidenza percentuale dello 0,065% in aumento anno dopo anno, e allora gli Inglesi sono “mejo” e sono piu’ civili e avanzati di noi, non alza il livello della conversazione.
Esiste la malasanita’ italiana ed esiste la malasanita’ inglese; Chi lo nega e’ un imbecille: in senso etimologico. Come imbecille, sempre in senso etimologico, e’ colui o colei che minimizzano e relativizzano fatti INOPPUGNABILi nascondendosi dietro stupidissme statistiche che dimostrerebbero, sempre, che l’Italia e’ un paese del cacchio mentre l’Inghilterra, invece, NO!
Lo alza, invece, il livello della conversazione, il mio cercare di sottolineare di continuo, specialmente con gli anglofli leccaculo e ignorantelli, che l’Inghilterra NON e’ il paesello del quale si parla con tanta enfasi imbecille (etimologicamente parlando).
Si: ci hanno messo sette giorni a fare il nuovo governo: ma come sono bravi! La Germania della Merkel ce ne ha messi 43: Allora anche i Tedeschi fanno schifio?! Niente affatto: i confronti, quando si fanno, si fanno solo con l’Italietta delle Banane Fasciste. Se no che gusto c’e’ aprire un blog?
Capire, poi, che l’esempio di Boris Johnson (con una “n” sola) serviva a far capire che “e’ diventato sindaco di Londra perche’ il nonno era turco”, significa dimostrare, al di la’ di ogni ragionevole dubbio, che le elezioni si perdono anche per una percentuale eccessiva di ottusita’ mentale. Forse una selezione degli IQ aiuterebbe la ripresa elettorale.
Che i risultati di 13 anni di malgoverno socialista siano stati i piu’ catastrofici del Regno non lo dico io, lo dicono e lo dicevano e lo ripetono da una settimana, congiuntamente, i due partiti di governo che si sono affiancati, non ostanti le distanze ideologiche, per far uscire la nazione britannica, unendo gli sforzi, dal profondissimo abisso di me.da nel quale il Nuovo Socialismo della Terza Via l’ha precipitata. E non e’ solo crisi economica: e’ anche spaventosa crisi sociale, ripetono i due partiti di coalizione.
QUESTA E’ UNA …”STATISTICA”!
Una “statistica” con i contro-maroni.
Non ci sono i numeretti con le virgolette e i decimali, ma nasconde un dato di fatto UNOPPUGNABILE, come le PALLE della Carfagna.
E attenta ai prossimi tagli sul bilancio: colpiranno anche le Universita’. Cosi avremo studenti inglesi un po’ piu’ selezionati. Ma molti cervellini italaini in fuga dovreanno cercare altri lidi democratici dove mettere a frutto le scadenti qualita’ accademiche acquisite nelle arretratissime universita’ dell’Italia delle banane, dove i fascisti spendono i soldi per le D’Addario invece di investirli nella ricerca….
Capito il concetto? A me sembra chiaro. Ma io ho fatto solo tre anni di Istituto Tecnico Industriale per Coltivatori Diretti.
O devo scrivere altre 2000 parole?
P.S. Chi e’ Alberto?
Ah, le risposte.
Qualche post fa hai citato una cifra caso, ti ho chiesto da dove veniva, e invece di rispondere hai cominciato a fare ironia che sarei quella che se uno dice qualcosa sull’Inghilterra io chiedo dove sono le fonti. Non ti è passato per la testa che poteva interessarmi saperlo: hai deciso che (forse perché non inneggiavo a quanto sei bravo e colto e sapiente), dovevo essere un’idiota ciecamente e pedissequamente anglofila e anti-italiana. Hai continuato a riversare una massa di opinioni tue, fatti senza capo né coda, esagerazioni tipo “il più [cretino, ignorante, sporco, mettici quello che ti pare] del mondo” che definisci fatti inoppugnabili. Se ti ergi a oracolo, per lo meno cerca di non farla fuori dalla finestra, perché ti screditi da solo e screditi anche quello che di vero potrebbe esserci in quello che dici. A me di quello che pensi tu sul socialismo e il fascismo non me ne potrebbe fregar di meno. Delle palle della Carfagna poi, figurati. Ma se asserisci dell’alto della tua autorità che una cosa è assolutamente vera ed è una stupidaggine, mi viene (così, tanto per ricambiare la tua ironia, in amicizia) di portarlo all’attenzione tua e del gentile pubblico. Come il “virus imbecile (si dice proprio così)”, appunto, perfetto emblema del modo in cui dici una sciocchezza, perché l’hai sentito dire e hai anche capito male, e la presenti come verità.
Vivo in UK più o meno da vent’anni e mi ricordo le lacrime della Thatcher mentre entrava nella macchina che la portava via da Downing Street quando, dopo aver sfasciato la società inglese (opinione mia, non fatto inoppugnabile), finalmente l’hanno mandata a casa; mi ricordo gli scandali Tories, l’entusiasmo del 1997 e la delusione anno dopo anno che se stavano facendo tante cose giuste, ne hanno fatte anche tante sbagliate, e quanto sbagliate! Mi ricordo Mandelson che andava a casa, due volte, e Mandelson che ritornava, perpetuo (per usare un termine caro a Ivan) quanto D’Alema. Mi ricordo l’introduzione delle tasse universitarie e l’abolizione della “10p tax”, e altre cose di cui un governo laburista dovrebbe vergognarsi. Mi ricordo Stephen Lawrence, eccome. Ma mi ricordo anche una inquiry che non ha risolto tutti i problemi, certo, ma che ha contribuito a cambiare molte cose. E vedo Bolzaneto e la Diaz, e non mi pare che sia cambiato molto per le inchieste su quello. L’Inghilterra è un paese che sa anche – non sempre, ma più spesso di noi (opinione mia, non fatto inoppugnabile) – auto-criticarsi non solo come futile esercizio ma per cambiare in meglio. Più coraggioso, anche se lontanissimo dall’essere un paradiso, certo. Che si sforza di essere più giusto, anche se non ci riesce sempre, e anche se su cosa è giusto si continua a discutere. Chi nega che, per cambiamenti radicali ci vogliano anni, decenni? Nessun paese cambia dall’oggi al domani. Ma questo è un paese infinitamente più aperto di 20 anni fa; e molto ma molto più aperto dell’Italia (parere mio, non verità inoppugnabile, anche se negarlo, a mio parere, è ottuso). Relativizzo? Certo. Assolutizzare per me vuol dire fare-di-tutta-l’erba-un-fascismo, e se un posto non è perfetto non vuol dire che non abbia qualcosa da insegnarci, e dobbiamo essere abbastanza umili da vederlo (che abbia anche da imparare non è in dubbio, ma questo blog, mi pare, non si occupa di voler migliorare il Regno di sua Maestà, bensì l’Italia). Che ci siano problemi nella sanità, nell’istruzione, nelle istituzioni, nella polizia, nella società britannica chi l’ha mai negato? Che nuovi problemi non vengano fuori, continuamente, con la società che cambia, chi non lo vede? Lamentarsi del livello di (an)alfabetismo degli studenti è uno sport quotidiano, ma sai cosa? Potrebbe essere un caso e non ho una statistica da donarti come carta igienica, ma un’impressione diffusa di cui parlavamo proprio in questi giorni che abbiamo cominciato gli esami è che la qualità è migliorata rispetto agli anni passati, e visto che sono cominciati ad arrivare all’università studenti che sono andati a scuola sotto la gestione laburista… magari qualcosa di buono invece l’hanno fatto. Chissà, potrebbe essere solo un caso fortunato.
E poi, come chi è Alberto? Se tu cominci a chiamarmi Marta, io di conseguenza ti chiamo Mosè, e Alberto è quello che Enrico chiama Beppe, no?
L’unica cosa che la Thacher ha sfasciato e’ stato il tuo Socialismo, quello del sindacalismo marxista che aveva ridotto l’Inghilterra alla Napoli della Monnezza: uno dei grandi successi delle giunte “comuniste” del nostro meraviglioso Mezzoggggiorno. Una delle ragioni per cui si perdono le elezioni.
Il Thatcherismo non ha certo sfasciato la societa’ inglese. Nel mondo il thatcherismo ha fatto scuola. E la fa ancora. Il Laburismo e il Nuovo Laburismo hanno fatto schifo. Tu di politica capisci poco e bevi tanta propaganda senza riflettere: il Nuovo Laburismo ha portato avanti tutta la rivoluzione Thatcheriana, tanto faceva schifo e aveva sfasciato il paese, non rinnegando nulla. Nemmeno la famigerata Council Tax, nei suoi principi fondamentali. Solo che poi si sono messi ad annacquare tutto con le scemate socialiste, “the many, not the few”, facendo la piu’ grande frittata della Storia del Regno, indebitando tre generazioni di britannici: i tuoi cari studentini, i loro figli e i loro nipotini. Fatto INOPPUGNABILE.
E mi fanno pena i tuoi studentini che si pagano gli studi indebitandosi fino al collo perche’ il tuo socialismo ha stabilito che tutti devono andare all’Universita’ e laurearsi in Media Studies, Communications Skills, Golf Management, Performance and Drama, Sociology et similia. Mentre dall’ Europa dell’Est arrivano coltissimi studenti del Socialismo Reale che lavorando nei Costa coffe o asfaltando le strade, trovano non solo il tempo di laurearsi e di ri-laurearsi, pagando di tasca loro, ma anche quello di chiedersi sbigottiti che scuole abbiano mai frequentato i loro, indigeni, compagni di corso che passano al pub le loro faticosissime giornate di studio: tanto sono ignoranti!
Ma non e’ di questo che si sta discutendo, cara Marta/LuciaB.
Si sta discutendo di stupidissima anglofilia e di idiotissima anti-italianita’.
Si sta discutendo di quel tipo di esterofilia secondo la quale il Resto del Mondo e’ meraviglioso e l’Italia fa cagare.
Il lungo elenco di ammissioni che fai sulla situazione britannica conferma il mio punto: che devono lavorare come somari per raggiungere standards che in quasi tutti i paesi d’Europa, inclusa, a volte, anche l’Italietta mafiosa delle Banane, sono “superiori”.
Gli standards educativi: Education! Education! Education! Urlava disperato Tony il Bugiardo
E poi quelli sanitari: e torno all’esempio, senza fornirti statistiche perche’ io le statistiche le adopero come carta igienica, del virus/batterio/difficile/imbecile che pullula, a livello endemico, negli ospedali della Regina per via della mancanza di igiene.
E poi quelli abitativi, se e’ vero che il tuo Tony il Bugiardo aveva promesso, senza mantenere, di portare gli standards abitativi del proletariato britannico a livelli decenti: “Decent houses”, in Inglese. Perche’ le case inglesi sono notoriamente indecenti. E i tassi di tubercolosi, per esempio, di asma, di disfunzioni e allergie, di pidocchi e parassiti, di stress da sovraffollamento sono i piu’ alti d’Europa. Naturalmente non ti porto statistiche perche’ non me frega niente; mi basta la BBC e il notiziario delle ore 22.00.
Le statistiche che dicono che in Italia i casi di “abitalita’ indecente” sono piu’ diffusi di quelli britannici li lascio a te, che ti fanno contenta e ti tranquillizzano pensando che ti sei lasciata alle spalle un paese di cacca e sei finita, INVECE, in un paese…”civile e progredito”.
Ma lo sanno tutti che l’Italia e’ un paese del Terzo Mondo pieno di fascisti, mafiosi e di puttanieri. Ci pensano i nostri migliori artisti a tenere alta la “reputanazione” nazionale reclamizzando i nostri prodotti sulla scena internazionale di Cannes. Il punto e’ che ci si dimentica sempre che ANCHE la tua Grandissima Bretagna e quella degli Italians pizzaioli alla Severgnini ha il suo bel pezzo di Terzo Mondo, con decine di migliaia di “schiavi moderni” che a confronto quelli di Rosarno sono latifondisti negrieri. Cosa ha fatto la tua Inghilterra, quella socialista, per eliminare il fenomeno? Ne ha importati un altro paio di milioni per allargare la sua base elettorale e “tenere” i suoi collegi elettorali proletari nella Capitale e nelle altre grandi aree metropolitane del Regno. Vendendo il solito fumo.
Se sono la Thatcher o Berlusconi che sfasciano i paesi e creano miseria e corruzione, questo si capisce: sono fascisti, capitalisti, sfruttatori e puttaneri. Cos’altro devono fare? Fanno il loro mestiere. E dal vostro punto di vista, data la rabbia con la quale li combattete, lo fanno benissimo: quindi toglietevi il cappello.
Ma dai socialisti non ci si aspetterebbe tanto inutile sperpero di risorse per portare il paese al collasso senza nessuno sostanziale miglioramento. E piu’ miseria di prima.
Tu stessa lo dici: “la qualita’ e’ migliorata rispetto agli anni passati…forse qualcosa di buono l’hanno fatto…”
Hai ragione: Hanno fatto tutti come Diane Julie Abbott, la “membra” del Parlamento, socialistissima, nerissima, quella dello zoccolo duro del laburismo che manda i figli a scuola privata perche’, sono parole sue: “Dovendo scegliere fra il ruolo di madre e quello di parlamentare socialista ho scelto quello di madre e mi sono preoccupata per l’educazione scolastica di mio figlio: lo so che la mia posizione, in quanto socialista, e’ “indefensible”, ma questo ho dovuto fare e non me ne pento affatto”. Questo lo dice la Parlamentare di Hackey, il Borough nero-asiatico a nord di Londra dove in 13 anni i Socialisti come lei non sono riusciti, pur versando tonnellate di miliardi, a migliorare di un’unghia la terrificante disgregazione sociale di quel popolosissimo ghetto.
Lo faranno i Tories.
Ma intanto, please, se vi scappa, a voi Italians of London della setta Severgniniana, di fare qualche cenno, magari modesto, sottotono, quasi bisbigliando, sottovoce, pianissimo, come se fosse un lacrimogeno concerto per piano di Chopin, che anche la Grandissima Bretagna c’ha, pure lei, una bella fetta di Terzo Mondo, se ne avvantaggerebbe la qualita’ della blogosfera e la tanto conclamata completezza dell’informazione.
Domani sono ad Hakney, in Columbia Road, al Flower Market. Devo comprare dei gerani per il mio terrazzo. Poi tornando attraversero’ Brick Lane, per sentire il profumo dell’Asia e rivedere da vicino lo sfacelo laburista: trovare un giovane sotto i vent’anni che parli non dico un Inglese decente, che parli un po’ d’Inglese e’ come vincere alla Lotteria….Si sono dimenticati di mandarli a scuola privata… i socialisti.
Marta, oppure lo puoi chiamare anche Antonio o Antonia Mastroviti, a seconda di quando ha delle crisi riguardo alla sua identità. Però non dirglielo troppo, che poi ci riflette e scrive una risposta di 12.000 battute. Che abbia moooooolto poco da fare a Londra pare assodato. Pensa che tortura deve essere vivere tanti anni in un Paese che schifi, con tutti quei complessi di superiorità a mascherare altrettanti complessi di inferiorità. Dio santo.
P. S.
“Regarding the standard of living, Northern Italy (down south to appr. Rome) is one of Europe’s wealthiest regions, comparable to e.g. Bavaria or Western Austria. Southern Italy’s standard of living is comparable to that of the post-communist Central European countries, e.g. Hungary or Slovakia. Overall, the Italian standard of living is consistently ranked in the highest categories. For example, it has an HDI (Human development Index) of 0.945 which ranks next to countries such as Belgium or the US. The gap between rich and poor is moderate and defintely ranks better than the US. The gini coefficient (a standard measure of the gap between rich and poor where the lower the number the better) for Italy is at 36 while the US has a value at about 46.
All in all, Italy is easily qualifiable as a rich, developed Western country with an extremely rich cultural heritage….”
Centocinquanta anni dopo lo sbarco dei Mille uno si aspetterebbe statistiche meno vergognose: HANNO RAGIONE GLI ITALIANS.
Ah, le STATISTICHE!
1)
http://wiki.answers.com/Q/Is_Italy_rich_or_poor
2)
http://newsvote.bbc.co.uk/mpapps/pagetools/print/news.bbc.co.uk/1/hi/business/8481534.stm?ad=1
Cara Marta/LuciaB,
Ma secondo te un governo che fa fare al paese un balzo indietro di 40 anni e’ un governo che ha operato bene? Un governo sotto la cui amministrazione le cose hanno cominciato a migliorare?
Perche’ vuoi difendere l’ indifendibile?
E poi volevo chiederti una cosa:
Non pensi che l’Economist debba al popolo italiano delle scuse?
Ti ricordi di quando scrisse che il Berluschello era “unfit” a governare l’Italia? Lasciando sottintendere che gli Italiani (non gli Italians di Severgnini che quelli sono intelligenti) per averlo eletto si erano dimostrati un popolo di persone con lo IQ molto limitato? (come quello di quel virus/batterio che gira per le corsie dgli ospedali britannici dove il personale medico e quello infermieristico non si lavano mai le mani?
Allora: chi erano, in realta’ gli “unfit”?
Ma lo sanno tutti: Tony il Bugiardo e Gordon il Bancarottiere.
E l’Economist ce li aveva sotto il naso e non li vedeva. E li andava a cercare in Italia.
Non ti sembra che dietro quell’attitudine “patronizzante” si nascondesse anche una certa dose di…razzismo?
P.S.
quando hai finito di correggere i compiti dei tuoi studenti fammi sapere: perche’ a me interessa conoscere il tuo punto di vista.