All’Espresso sono stati così gentili da includermi in un sondaggio tra i possibili leader del PD del futuro: la domanda posta ai lettori è intrigante: “Dopo la segreteria Bersani, il ricambio generazionale potrebbe essere inevitabile. Secondo voi chi può incarnarlo?” Molto lusingato di essere in compagnia di nomi così prestigiosi: il tema purtroppo è che di individualità nel PD ne abbiamo parecchie, così come di interessanti iniziative messe in cantiere in perfetta solitudine da taluni degli appartenenti alla lista dei candidati. Sarà che sono tra i più anziani della lista, ma io non credo proprio che nessun ricambio generazionale sia possibile se non avviene in modo corale, basta guardare quello che sta succedendo in Gran Bretagna. La risposta che manca al sondaggio, e alla quale – come immagino molti – avrei dato volentieri la mia risposta è: “Nessuno, fintanto che non si mettono a lavorare tutti insieme”.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
5 risposte a “La squadra che non c'è”
E questo post fa di te il migliore della lista. e non lo dico per farti un complimento (che ti stimo lo sai già), ma per un punto tutto politico: il leader di cui abbiamo bisogno (in generale, mica solo per il ricambio) è quello capace di far crescere una squadra. Come sto per scrivere sul mio blog: ci serve Ranieri, non Mourinho (sperando di arrivare primi però)
[…] Un “sondaggio” de l’Espresso dall’andamento inconsueto scatena un’inutile bagarre, soprattutto per via del dalemiano Matteo Orfini. Alla fine, però, pur non sapendo il significato della parola hacker, questi dice giustamente che bisogna occuparsi dei “problemi reali“. Ma il “problema reale” è che il rinnovamento interno del partito è parte della soluzione ai guai del paese, e non si avrà incoronando un nuovo re, ma solo quando tutti quei nomi in lizza impareranno a far squadra. […]
Ottimo.
M.
la penso come Champ
e, sapendolo anche prima, per questo ho votato per Ivan 🙂
Quoto, la voglia di includere e di lavorare insieme ti fa il migliore della lista. Pure io ho votato per te 🙂