Cosa si può aggiungere all’ondata di indignazione seguita al voto di fiducia al senato di ieri sulle intercettazioni? Nulla, salvo spiegare di nuovo a tutti quelli che hanno ripetuto il mantra per cui “non bisogna demonizzare Berlusconi”, che invece il tipo è proprio molto pericoloso. Questo non significa non avere una proposta politica e limitarsi ad attaccare il nostro, ma significa capire che con uno come lui è impossibile fare politica. Ha il voto del popolo? Bene, questo non cambia le cose: Berlusconi non è il primo né l’ultimo pericoloso populista ad avere consenso. Ora noi raccontiamo l’Italia che abbiamo in mente per il 2013 e oltre, facciamolo con chiarezza ed efficacia, dicendo se possibile anche delle cose coraggiose e moderne se possibile, e nessuna vergogna a raccontare quello che sta succedendo in questo Paese. E il prossimo che ricomincia il discorso delle riforme condivise subito in castigo dietro la lavagna con le orecchie d’asino (sì, Massimo, dico anche a te).
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
10 risposte a “Non sono io che demonizzo, è lui che è pericoloso”
Ricordo che Adolf Hitler e Benito Mussolini presero da soli molti più voti di Silvio Berlusconi e di Umberto Bossi messi assieme. L’idea che chi è votato dal popolo ha sempre e comunque ragione è una fesseria. Napolitano speriamo se lo ricordi.
Napolitano è un povero vecchio pavido e inconcludente (che firmerà senza fiatare) degno padre dell’attuale opposizione (absit injuria verbis).
Il problema è che il prossimo governo di centrosinistra (che arriverà prima di quanto si pensi) probabilmente non cancellerà questa legge immonda. Scommettiamo?
Infatti, bravo Ivan, la protesta puo sempre essere accompagnata da proposta e viceversa.
Invece purtroppo non tutti riescono a capire che urlare e fare manifestazioni difronte ad indecenze come la legge bavaglio o il lodo Alfano non tolga nulla alle proposte. In altre parole, non si e’ un partito meno credibile come alternativa di governo se si fanno proteste dure contro leggi vergogna. Anzi, dal mio punto di vista ci si renderebbe ancora piu’ credibili.
Inoltre ovviamente azzeccatissimo anche il punto che aver avuto la maggioranza dei voti non significa ne aver la verita’ in tasca ne poter fare quello che si vuole.
Tra l’altro, come fatto notare anche da AdF, dovrebbe essere piu’ chiaro ad una parte del paese che il partito di Berlusconi e’ votato da poco piu’ di 1 italiano su 3 che votano. Mi capita spesso di parlare con persone che pensano che Berlusconi abbia la maggioranza assoluta dei voti e che quindi oltre il 50% degli italiani lo voti. Secondo me sarebbe utile ripetere piu’ spesso il concetto che quasi 2 votanti su 3 non votano per Berlusconi e che oltre il 50% di chi vota non vota ne per Berlusconi ne per Bossi.
[…] legge facilmente aggirabile, eppure pericolosa per la Democrazia, perché fatta da qualcuno che non ha mai nascosto, soprattutto nell’ultimo […]
Andrea Ballabeni,
Puoi informarmi su quanti americani abbiano, in percentuale, votato “plebiscitariamente” per Obama?
Che io sappia nessuno dei governi britannici dal dopoguerra ad oggi ha governato con percentuali elettorali maggiotitarie assolute.
Erano tutti “governi di minoranza”, ma con maggioranze parlamentari solidissime (a volte addirittura schiaccianti): merito/demerito del sistema maggioritario puro adottato in quel paese.
Forte di un governo, per cosi dire, “minoritario”, la Thatcher riusci’ a soggiogare per sempre il laburismo sindacale stalinista aprendo le porte al rinnovo del socialismo britannico che divento’, 18 anni piu’ tardi “Nuovo Socialismo”, cioe’ senza la “clause 4” di ispirazione marxista. Sappiamo che arrivati al governo i Nuovi Socialisti, come vuole la loro tradizione, hanno portato tutti alla catastrofe, come stiamo vedendo in questi giorni, ma un passetto avanti verso la “vera” democrazia, la Mrs Thatcher “minoritaria” riusci’ ad imporlo al socialismo “comunista” inglese.
Insomma: Non tutti i governi “minoritari” vengono per nuocere.
Cosi come la discesa in campo del Berluska, a pochi anni dalla caduta del Muro della Vergogna, riusci’, sempre a capo di governi “minoritari” ad imporre al socialismo-comunista italiano un graduale processo di maturazione/trasformazione fino a farlo diventare un moderno partito social-democratico che crede nell’economia di mercato; anche se, ahinoi, IL Partito Democratico deve ancora imparare a gestirla in modo responsabile e intelligente, senza cioe’ fare i disastri populisti che i loro cugini Nuovi Socialisti hanno fatto in Gran Bretagna indebitando tre generazioni di sudditi per un ammontare di 22mila sterline a capoccia.
Stare all’opposizione aiuta a capire, a maturare, a cambiare idea, ad imparare come si guadagna e si mantiene il consenso attraverso politiche serie. Altrimenti la solita “minoranza” d’Italiani il consenso non te lo da’ e il Berlusca continua a governare a capo di governi “minoritari”.
Perche’ tutto a questo mondo oltre che essere relativo e’ anche “minoritario”. (Di plebiscitario c’e’ solo il Comunismo)
Vorrei pero’ sapere se esiste una democrazia al mondo fondata su sistemi elettorali proporzionali o misti o di qualsivolgia genere il cui governo rifletta una maggioranza elettorale superiore del 50%. Compresi i non votanti, le schede bianche e quelle annullate. Inclusi i governi di coalizione, ovviamente.
(Non mi riferisco naturalmente alla democrazia cubana del signor Castro che sappiamo tocca da mezzo secolo percentuali bulgare del 99%)
Sarei felice di ricevere una risposta perche’ a riguardo sono ignorantissimo.
Il paragone con Hitler e Mussolini e’ pero’ sconcertante. Hitler e Mussolini emersero trionfanti in un clima politico fatto di soprusi, intimidazioni e di tragiche frustrazioni sociali ed economiche. E nessuno dei due, arrivato al governo, perse poi due volte le elezioni democratiche contro i governi/opposizione Mortadella di quel periodo: le opposizioni infatti emigrarono all’estero: chi in Svizzera, chi in Francia, chi in America, chi in Inghilterra…qualcuno perfino in Canada.
O mi sbaglio?
[…] sono io che demonizzo, è lui che è pericoloso http://www.ivanscalfarotto.it/?p=5633 "E il prossimo che ricomincia il discorso delle riforme condivise subito in castigo dietro la […]
Vorrei sapere se esiste una democrazia al mondo fondata su sistemi elettorali proporzionali o misti o di qualsivolgia genere il cui governo rifletta una maggioranza elettorale superiore del 50%. Compresi i non votanti, le schede bianche e quelle annullate. Inclusi i governi di coalizione, ovviamente.
(Non mi riferisco naturalmente alla democrazia cubana del signor Castro che sappiamo tocca da mezzo secolo percentuali bulgare del 99%)
Grazie.
per Gustavo.
Non mi riferivo, certo ed ovviamente, alla legittimita’ di governare da parte di chi ha vinto le elezioni.
Mi stavo semplicemente riferendo al fatto che ci sono italiani che pensano che Berlusconi sia votato dalla maggioranza assoluta degli italiani. A mio modesto avviso far capire a questi italiani che la realta’ e’ diversa sarebbe importante. Tutto qui.
@Gustavo Ulivi. Quanto dici è giusto. La democrazia è piena di difetti, ma è il meglio che ci sia. E’ una vecchia massima diffusamente accettata. Vale però quello che dice Andrea Ballabeni. Berlusconi ha detto sere fa in televiaione, a Ballarò, di avere il gradimento del 68% degli italiani. Non dei votanti, “degli Italiani”. Facciamo allora un po’ di conti. Il 40% degli italiani non vota. Né per altri, ma nemmeno per Berlusconi. NON VOTA. Resta il 60%. Di questi, diciamo che il 60% vota per il centro destra. 6 x 6 = 36, vuol dire che il 36% degli italiani vota per questo governo. All’interno del centro destra, diciamo che il 60% vota PDL, cioè Berlusconi. Il 60% del 36% fa 21,6%. Gli italiani che votano PDL sono sì e no il 22%. Questo non gli toglie il diritto a governare ma, se avesse un minimo di dignità, gli impedirebbe di dire la bugia che il 68% bla, bla, bla! Gli credono solo i gonzi.
Omar, senza contare che solo i dementi e le persone in cattiva fede scambiano la critica verso la dittatura della maggioranza come una critica verso la democrazia. Una democrazia è più matura e liberale quanto più i poteri sono divisi e alle sue minoranze (opposizioni) è riservato un potere di controllo. Qui invece siamo a un Sultano che si lamenta di tutto: che ci sia la Costituzione, che ci sia un firma del PdR, che ci sia una Magistratura, che ci sia una Corte Costituzionale, che ci siano due Camere. Lui vorrebbe poter scrivere le leggi di proprio pugno, eventualmente aiutato da Ghedini, e poi farla applicare dal minuto dopo per tutti e per sempre, senza alcun controllo di nessun genere e senza alcuna possibilità di opposizione. Questa è l’idea di “democrazia” di Berlusconi, che sfortunatamente è perfino meno plurale dell’idea di democrazia che aveva Mussolini.