20 Agosto 2010

Colpa e sollievo

Uncategorized

Da questo scampolo di ferie che mi è rimasto segnalo due articoli che mi hanno colpito e che certamente molti di voi avranno già visto. Quello di Filippo Rossi sul magazine di Fare Futuro, e quello di Michele Ainis su La Stampa.

Rossi scopre nientemeno che Berlusconi è Berlusconi. Non è tanto il ritardo epocale della scoperta ad avermi colpito quanto il fatto che Rossi se la cavi con uno “scusate tanto, abbiamo sbagliato, non lo facciamo più” che non basta di certo. Testuale: “Oggi ha ragione chi dice: perché non ci avete pensato prima? Non c’è una risposta che non contempli un pizzico di vergogna. Un vergogna che, però, non prevede ora il silenzio, il ripetersi di un errore.”

In politica i sensi di colpa, però, lasciano il tempo che trovano: al riconoscimento di errori destinati a fare la storia del Paese (come quello di aver militarmente sostenuto uno come Berlusconi alla guida dell’Italia) dovrebbero seguire comportamenti concludenti. Le dimissioni, per esempio. E invece abbiamo Casini da un lato e oggi Fini dall’altro a spiegarci quanto Berlusconi sia sbagliato, ma entrambi saldamente al proprio posto. O pensate al buon Vietti, che oggi fa addirittura il vicepresidente del CSM individuato dall’opposizione.

E’ proprio quello di cui parla Ainis nel suo articolo sulla Stampa: l’Italia bloccata sempre sulle medesime facce. Io credo che il problema stia appunto nel fatto che nessuno risponde mai delle decisioni sbagliate che ha preso. Che a far bene o a far male dalle nostre parti non ci sia mai nessuna differenza. Che il ricambio in Italia si blocchi sul fatto che nessuno perde mai, e nessuno si fa mai da parte. E’ appunto la famosa accountability di cui dalle nostre parti non v’è traccia.

In un paese normale uno come Rutelli dopo la sconfitta alle politiche del 2001 sarebbe sparito dalla circolazione: come Schroeder, come Gonzalez, come Gore, come Brown. Invece il nostro, come fa notare Michele Ainis nel suo pezzo, “è stato via via eletto in Parlamento con i Radicali, i Verdi arcobaleno, la Margherita, il Pd, mentre adesso rappresenta per l’appunto l’Api. È la tragedia dell’Italia: un Paese immobile, come le sue classi dirigenti. Al più cambiano le sigle, mai le facce.”

Basterebbe cominciare a eliminare il senso di colpa dagli stati d’animo rilevanti per la politica e unire il sollievo dalla colpa al sollievo dall’incarico.

7 risposte a “Colpa e sollievo”

  1. george ha detto:

    Ok, ma domani che si fa ?
    Io credo che abbia ragione Asor Rosa (vedi articoli su “il manifesto”): un governo sostenuto da una maggioranza che va da Fini a Diliberto (ma naturalmente il ragionamento è un poco più articolato !), anche se è difficle, forse impossibile.
    Ma è l’unica possibilità di liberarsi del Berlusconi !
    Altrimenti … elezioni, con questa legge elettorale .. e rivincono Berlusconi-Bossi

  2. gustavo ha detto:

    Caro Scalfarotto,
    bentornato dalle vacanze, anzitutto.

    “In un paese normale uno come Rutelli dopo la sconfitta alle politiche del 2001 sarebbe sparito dalla circolazione…”

    Rutelli mi fa vomitare, ma in linea di principio, in un paese “NORMALE”, uno deve sentirsi libero di fare il cacchio che gli pare: se uno non vuol sparire dalla circolazione deve sentirsi liberissimo di continuare ad occuparsi di politica.
    Chi sostiene il contrario e’ un fascista.
    Io invece sono un liberale.

    Cosa fosse per D’Alema “un paese normale”, lo sappiamo: partito unico e repressione della liberta’. Poi, dopo le faccende del MURO, divento’ post-comunista e si mise a fare il democratico di sinistra.
    Questo, per i post-comunisti, e’ perfettamente “normale”!

    Quello che fanno all’estero non ci deve interessare una “….” perche’ all’estero hanno gli stessi problemi che abbiamo noi oppure li hanno diversi, ma sempre problemi sono e alla fine non e’ che gli Italiani se la passino peggio degli altri: anzi! E’ esattamente il contrario.

    Asor Rosa, auspicando un governo che vada da Fini a Diliberto per liberarsi di Berlusconi, da’ l’idea esatta che al Manifesto sono diventati tutti imbecilli.
    Ex-Fascisti ed ex-Comunisti insieme per liberarsi del Berluska farebbe spanciare dalle risate il mondo politico internazionale.
    Anzi: fatemi fare una risata subito che mi tolgo il prurito:

    AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH

    Mi sento meglio, grazie.

    Dunque, dicevamo, ah, si: il paese normale.

    I paesi normali sono quelli che non scimmiottano i paesi altrui. Specie se, at the end of the day (alla resa dei conti), i paesi altrui stanno soffocando sotto tonnellate di m….a politica e di malessere economico.
    All’estero, ogni tanto, si vede una faccia nuova, ma sempre nella cacca finiscono.
    Se fosse solo un problema di facce andremmo a cavallo! E’ che dietro alle facce ci vogliono le zucche. E le zucche altrui non sono certo meglio delle nostre zucche che stanno dietro alle vecchie facce.

    “Accontability”:

    Dici che da noi non v’e’ traccia. Sbagli: Lega e PdL stanno a dimostrarti che gli Italiani hanno ritenuto “accountable” la VECCHIA classe dirigente che per mezzo secolo ha fatto e disfatto il paese, e ha deciso di sostiruirla con una nuova. Nuovissima: fresca di conio.
    Mentre nella tua Inghilterra, “accountabilissima”, i giochetti se li fanno sempre i soliti Tories e i soliti Labour, con l’aggiunta recente dei Liberali, disposti a tutto dopo mezzo secolo di opposizione.
    E guarda un po’ la coincidenza: Tony Blair e Gordon Brown, i tuoi nuovi idoli socialisti, dopo aver sfasciato il paese e averlo dissanguato, non sembra affatto siano stati ritenuti “accountable” per aver riportato il paese alle strette della Guerra e del Dopoguerra.
    Anzi, Tony Blair e’ diventato miliardario e Gordon Brown, che tornera’ presto alla ribalta, lo sara’ fra poco: agli inglesi piace sapere perche’ i loro governanti li hanno portati al disastro e pagano molto cara questa stupidissima curiosita’ editoriale.

    Siamo sempre al solito punto: In te, Scalfarotto, c’e’ qualcosa di Anelli di Fum0: colui che elemosina aiuti dall’estero affinche’ un corpo di spedizione “alleato” liberi l’Italia dal Fascismo. Tu il corpo di liberazione con sbarco a Marsala non lo auspichi, ma da come guardi all’estero e ai grandi risultati della politica altrui, sembra che lo desideri fortemente.

    E’ dal 1994 che l’Italia cerca, democraticissimamente, cioe’ attraverso liberissime elezioni, di cambiare e rinnovarsi. Non e’ facile spazzare via per sempre le vecchie mafie politiche e quelle criminali che ne condizionano il rinnovamento (e che hanno il democraticissimo diritto di fare politica), ma alla fine, attraverso liberissime elezioni, quello che vogliono gli Italiani da circa un Ventennio, sara’ raggiunto.

    E mi dispiace per te che avrai fatto di tutto per NON prenderne parte.

    P.S.
    Please lasciamo perdere la faccenda del Berluska mafioso e del monopolio dell’informazione: gli Italiani di centro-destra sono assai meno cretini di quelli di centro-sinistra: almeno loro non hanno mai creduto alla balla che la Russia era la patria dei lavoratori. Quelli del centro-sinistra, INVECE, si. E lo facevano quando dalla Russia non arrivava nessuna informazione. Cioe’ a scatola chiusa. Cioe’ da ottusi da ricovero psichiatrico.
    Bersani era uno che ci credeva a scatola chiusa, vero?

  3. Anellidifum0 ha detto:

    Fa benissimo lo strollonzò Gustavo a parlare di comunismi sovietici. Cito Nicola Zingaretti intervistato sull’Unità di oggi.

    D. Bersani ha detto che Berlusconi è un caudillo. Condivide?
    R. Sì. Berlusconi fa comizi contro i comunisti e poi si comporta come il Pcus. Il Pdl è ormai l’unico partito comunista sovietico.

  4. gustavo ha detto:

    Nicola Zingaretti? “Chi era costui?”

    Per caso e’ stato uno dei principali sostenitori di Veltroni?

    Per caso e’ quello che combatteva la mafia con le marce e i campeggi organizzando il 1° Campeggio Giovanile Antimafia di San Vito Lo Capo?

    Per caso e’ tra i fondatori dell’associazione di volontariato antirazzista “Nero e non solo”, impegnata nelle politiche dell’immigrazione e per una società multietnica e multiculturale?

    Per caso e’ quello che elaboro’ la piattaforma politica dei SOCIALISTI PER IL NUOVO SECOLO: “Progresso Globale”, presieduta da Felipe Gonzales?
    (Che successo!!!)

    E’ per caso quello che cercava di favorire il DIALOGO tra i giovani laburisti israeliani e la gioventù di “AL FATAH” per la ricerca di una pace possibile tra Israele e Palestina?

    Proprio quello che ci vuole!
    E’ l’uomo del destino: la faccia nuova con una zucca nuovissima piena ateria grigia. Ce lo manda il destino!

    Allora, adesso, tutti insieme, all togheter now:

    “ZINGARETTI, FACCI SOGNARE!”

    P.S.
    Se puoi, caro Nicola, oltre ai Palestinesi, al Progresso Globale del Nuovo Secolo (quello che comincio’ con le Torri Gemelle), alle societa’ multi-etniche e multi-culturali e alle marce e i campeggi anti-mafia, vedi di fare qualcosa per le riforme:
    Federalismo;
    Giustizia;
    Fisco;
    Terronia;
    Sicurezza.

    Ma solo se ti avanza tempo, perche’ sappiamo che a Sinistra le emergenze sono altre: abbattere il Berlusconismo.

    Quando si vota?

  5. gustavo ha detto:

    Together o Togheter?

    Chiediamo ad Anelli di Fum0.

  6. george ha detto:

    dice “gustavo”:
    “Asor Rosa, auspicando un governo che vada da Fini a Diliberto per liberarsi di Berlusconi, da’ l’idea esatta che al Manifesto sono diventati tutti imbecilli.”

    Appena letto questo, stavo preparandomi a rispondere. Poi ho letto il resto: non ne vale la pena !

  7. Anellidifum0 ha detto:

    Nicola Zingaretti chi è? Chiedilo al PDL-AN-comesichiamaadesso di Roma e del Lazio. Loro te lo sanno dire con grande, grandissima precisione.