Non ho ben capito per quale motivo una trans non potrebbe partecipare a Miss Italia. Dal punto di vista legale se la candidata ha ottenuto la riassegnazione anagrafica, si tratta a tutti gli effetti di una donna. Vantaggi sulle altre candidate: non mi pare, visto che non si tratta di correre i 100 metri o di lanciare un giavellotto. Aiuti estetici dalla chirurgia: o sono vietati per tutte o non ha senso vietarli solo per lei. E dunque: che problema c’è se una trans diventa Miss Italia? E, dato che ci troviamo a parlarne, che problema ci sarebbe se fossero trans la prof. di matematica dei ragazzi, l’ingegnere che progetta la nostra casa, il direttore della banca o la veterinaria che ci visita il gatto? Se una persona cambia genere, il cervello resta assolutamente lo stesso. Ovvio, no?
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
4 risposte a “La più bella sei tu”
ma infatti!
ch mi frega a me del genere di una persona, nativo o modificato, a me interessa la persona e basta.
vallo a far capire a certa gente!
invece di scandalizzarsi per il trans a missitalia, dovrebbero scandalizzarsi per la gente che ci governa, quella sì una vergogna ed uno “scandalo” nel senso più stretto del termine!
[…] La più bella sei tu | Ivan Scalfarotto […]
ok, ma che c’entra il cervello con miss Italia?
“Se sono qui penso di non essere una cessa” a commentato Miss Eleganza. E penso che questo dica tutto sul concorso più trash, in un paese che pure di trash ne ha da esportare a vagonate.
Però alcuni trans fanno un po’ ribrezzo: quelli, per esempio, che transmigrano da un gruppo parlamentare all’altro…