Dai giornali leggo delle convulsioni che dietro le quinte agiterebbero il Partito e del desiderio di alcuni di differenziarsi (fino alle estreme conseguenze) per “rilanciare il progetto del PD”. Ora dico: se uno vuole rilanciare il progetto del PD, cosa di cui c’è anche probabilmente bisogno, la prima cosa da fare non sarebbe appunto quella di tenere insieme il PD?
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
2 risposte a “Priorità”
Se i rappresentanti si dimenticano di rappresentare; se una volta eletti (scelti?) dovunque vengano eletti, per quell’attimo che necessita, si occupano di ben altro, sono leciti forti dubbi sulle reali potenzialità del PD: essi diventano automaticamente cattivi esempi in mezzo ai tanti cattivi esempi esistenti di ben altro genere. Non possono autoassolversi che in un solo modo: dimostrando di crederci fino in fondo a ciò che fino in fondo noi tutti, con fatica e sofferenza, siamo costretti a vivere.
E ancora… c’è bisogno ogni volta che ci passa un pensiero per la mente comunicarlo urbi et orbi. Se si vuole lavorare seriamente e non intralciare il campo o peggio confonderlo, non sarebbe meglio farlo in silenzio? La verità è che Veltroni pensa al solito adagio: Grande la confusione sottto il cielo, situazione eccellente.