La legge 40 sulla fecondazione medicalmente assistita è stata un orrore medievale che il nostro parlamento ha inflitto al paese, e alle donne in particolare. Il fatto che venga rimessa continuamente alla Corte Costituzionale non costituisce affatto un sovvertimento della volontà popolare, come dice il solito ineffabile Giovanardi, ma la dimostrazione che una legge fatta in quel modo è contraria alle regole comuni che ci siamo dati come popolo e come comunità e nelle quali ci riconosciamo come tali. E’ la Costituzione, e non semplicemente la legge scritta a sancire la civiltà di un ordinamento, perché il potere legislativo – che agisce sulla base della volontà della maggioranza – se non conosce dei limiti può diventare veramente spaventoso.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
Una risposta a “La legge e i suoi limiti”
Bisognerebbe ricordare al signor Giovanardi che in questo caso esiste una bella differenza tra quello che il parlamento ha votato e quello che il Paese vorrebbe.
Purtroppo c’e’ anche tanta disinformazione e tanta ignoranza e i referendum abrogativi del 2005 non erano riusciti a raggiungere il quorum. Va comunque ricordato che in quell’occasione una schiacciante maggioranza aveva votato per l’abrograzione delle parti piu importanti della legge 40.
Interpretare l’astensionismo come un appoggio alla legge denota o cattiva fede o ignoranza.