29 Dicembre 2010

Il corpo delle hostess

Appunti

Il marketing di Ryan Air è famoso per aver sempre cercato di creare casi e polemiche. Eccoli di nuovo all’azione. Con l’annuncio qui sotto stanno prendendosi gioco del sessismo degli italiani, ciò che ormai tutto il mondo pensa di noi, e non mi stupirei che lo dimostrerassero col silenzio che accoglierà questo annuncio rispetto al cataclisma che una pubblicità del genere provocherebbe in qualsiasi altro paese d’Europa.

9 risposte a “Il corpo delle hostess”

  1. Zanna Bianca ha detto:

    Scusa Ivan, ma che stai dicendo???
    Le campagne pubblicitarie Ryanair sono sempre non convenzionali ed allusive, sia in Italia che nella tua beneamata Inghilterra!
    Ecco come esempio le “Back to school fares” http://www.adrants.com/2008/01/ryanairs-plaid-pleated-school-girl-ad.php
    e niente popò di meno che il famoso calendario http://www.boston.com/travel/blog/2008/11/girls_of_ryanai.html
    E ora cosa mi dici?!? Si sta prendendo gioco anche del sessismo degli spagnoli, degli inglesi e di tutti gli europei che sono serviti da Ryanair?!?

  2. scalpha ha detto:

    Ti dico che proprio il tuo secondo link racconta del fatto che in altri paesi, Spagna inclusa, quando Ryan Air fa certe cose succede un casino. Da noi, silenzio.

  3. Zanna Bianca ha detto:

    Scusa Ivan, secondo te il grado di irrisione dell’Italia in Europa si misura dal fatto che non qui ci si ribella troppo alle pubblicità della Ryanair?
    E chi dovrebbe fare questa misurazione?
    Capirei se mi dicessi che l’Italia non conta una cippa davanti al fatto che il Brasile ci sta per spiattellare in faccia il no all’estradizione di Battisti; qui si che si potrebbe parlare di uno smacco all’Italia ed al suo governo; il cui presidente agli incontri ufficiali pensa goffamente di ingraziarsi Lula portando i giocatori brasiliani del Milan!!!
    Ma il grado di indignazione “pubblica” verso le pubblicità della Ryanir mi sembra decisamente un parametro fuori luogo.

  4. scalpha ha detto:

    Caro Zanna, un parametro non esclude l’altro, mi pare, e ognuno è libero di valutare i parametri coi suoi parametri. No?

  5. Zanna Bianca ha detto:

    Certo, pieno rispetto per le tue opinioni sempre e comunque; così come pieno diritto il mio di criticarle ..sennò i blog che ci stanno a fare?!?

  6. Emidio ha detto:

    Io capisco quel che vuole dire Ivan e sono d’accordo. Siamo a un punto al quale su certi argomenti – le donne, i diritti – si scuote la testa e si tira dritto. Qualcuno neanche scuote la testa. Quando uscì il primo web 2.0 si parlava di “perpetual beta” perché i servizi erano continuamente in fase “beta”, di sviluppo. Ecco, in Italia siamo in una situazione di “perpetual striscia-la-notizia”. Nessuna eccezione. Funziona proprio così, questo è il valore che diamo alle donne.

  7. Strade di Francia ha detto:

    Si ironizza sull’italiano polipone. Sulla nostra cultura oramai livellata sulla base dei peggiori talkshow. Sbrilliucicatamente sguaiata, strillona, maschilista e pecoreccia. E’ il striscia la notizia non stop. Ed il peggio è che una buona parte degli italiani se ne compiace. L’abrutimento è giunto ad un punto di non ritono. Od al peggio nn v’è mai fine?

    PS.:Detto questo segnalo a Zanna Bianca che oramai l’Italia prende schiaffi in fiaccia da chiunque. Senza dire nulla. A Bruxelles, come a Brasilia. COme ha detto lo stesso Lucio Caracciolo il nostro paese “mai è stato così ininfluente sulla scena internazionale”. Il Governo se ne compiace? Mi sa di sì. Tanto fin che ci son le veline la gente è distratta…

  8. Ludovica ha detto:

    Se c’e’ una nazione nel mondo che prende sberle in faccia quella e’ l’America.
    Seguita dall’Inghilterra.
    L’Islam fondamentalista le sta prendendo per il culo da un decennio (compreso il tanto sospirato “Biennio Obamico”), ma nessuno dei sinistrelli catastrofisti/qualunquisti italiani sembra rendersene conto.

    L’importante e’ fare anti-berlusconismo, salire sui tetti in favore delle baronie universitarie e avere paura di andare ad elezioni per non essere cancellati dalla mappa geografica della politica italiana.

    Ormai gli ex-post-fascisti sono piu’ “a sinistra” del PD. Anzi, si puo’ dire che a sinistra del PdL ci sta piu’ Fini (laicista) che Bersani (storicamente sempre pronto a compromettersi con il vaticanismo democristiano).
    (Di Pietro lasciamolo stare perche’ gli analfabeti dovrebbero guidare i trattori in canottiera e non interessarsi di politica).

    Il Brasile di Lula, dal Terzo Mondo delle favelas a nuova emergente potenza mondiale capitalistica (che spara a casaccio sui sotto-proletari di Rio de Janeiro), sta facendo la voce grossa perche’, dopo secoli di tette, culi, cosce e carnevalate ha imparato a fare come la Russia, la Cina, l’India e l'”Arabia petrolifera): Le nazioni che emergono dal sottosviluppo e siccome hanno “otto milioni di baionette” ci tengono a far sentire i loro patetici ruggiti ed entrare nel gioco dei Grandi con l’arroganza tipica dei “parvenu”.
    Prima era la minaccia bellica; oggi e’ quella demografica ed energetico-economica. Ognuno usa le armi che ha.
    In fondo, quella del Brasile, come quella del Venezuela, e’ la tipica attitudine fascistoide di sinistra. Mussolini e’ sempre di moda. Prima erano le democrazie pluto-giudaiche; oggi sono le multinazionali del petrolio e la voglia di rivincita contro “presunti” oppressori e sfruttatori.

    Niente di nuovo sotto il sole.

    Usare la demagogia populista di Lula, il “presidente che dice di NO alle “grandi” democrazie del mondo cui l’Italia, piaccia o no a Scalpha, appartiene, e’ sintomatico solo della mancanza di argomenti. Pur di sputtanare il Berlusconi si adopera ogni intoppo, conflitto o disagreement di carattere politico e diplomatico.

    Intanto le bombe islamiche e il terrorismo foondamentalista, con la complicita’ ipocrita dei loro governanti, continuano a divertirsi con America e Inghilterra (e i Cristiani infedeli sparsi nel mondo) infiltrandosi nei gangli dei loro sistemi per preparare le catastrofi della seconda decade del Terzo Millennio.

    Alla faccia del pacifismo qualunquista, autolesionista e anti-occidentale della nostra bella sinistrella reazionaria.

    Amen

    Ridicolo.

  9. Ludovica ha detto:

    …Ma la continua, vulcanica eruzione di sessualita’ che caratterizza da sempre il Brasile di Lula e quello dei suoi antenati, quella sessualita con la quale viene condita anche la pubblicita’ dei prodotti contro le emorroidi, in Brasile, chi ce l’ha portata?

    Berlusconi?

    Una pubblicita’ come quella della Ryanair, in Brasile, se la bevono al mattino a colazione i bambini che vanno all’asilo: insieme con la cioccolata e le brioches. E un paio di sniffate passive di canne alla marijuana che la mamma, alle otto del mattino, si e’ gia’ accesa per far fronte allo stress del vivere contemporaneo.

    Viaggiare per credere.