Il 2010 che va via lascia un’Italia più misera e più avvilita di prima. La crisi politica, quella economica, quella sociale si sono accanite su un paese sostanzialmente privo di governo. La maggioranza si è sgretolata, i giornali sono stati occupati dalle discussioni in casa del centro-destra e, tra la casa di Montecarlo e la nipote di Moubarak, il resto è rimasto indietro. Come le facce delle persone che porterò con me, di quest’anno che va via. I ragazzi stranieri sulla gru a Brescia e quelli italiani che si facevano scudo con le copertine dei libri. Isabelle Caro, la ragazza anoressica che aveva posato nuda per Toscani. Mario Monicelli e tutti gli italiani che non possono permettersi di aspettare i tempi della politica. I deputati di tutti gli schieramenti nominati da un partito e passati da un’altra parte, perché Scilipoti non è solo. Tutti i napoletani, costretti a vivere in condizioni inaccettabili. Fabio Fazio e la sua bella tivvù. La Germania giovane e multietnica ai mondiali del Sudafrica. I giudici e gli avvocati nell’aula della Consulta che discutono dei matrimoni gay e io, con la fascia tricolore, che non mi posso sposare ma celebro un matrimonio. Tutti quelli che hanno lavorato per il primo marzo, lo sciopero degli immigrati. I chirurghi italiani di Emergency arrestati in Afghanistan. Enzo Baldoni che torna a casa. Gordon Brown che lascia il 10 di Downing Street dicendo “Goodbye”. Paola Concia aggredita dai fascisti dei centri sociali al Pride a Napoli. Fabrizio Gifuni che ci chiama “Compagni”. Sakineh. Riccardo Sarfatti. Bondi e Pompei che crolla. Tutti quelli assolti per la strage di Brescia e quella fotografia scattata in piazza della Loggia di quel manifestino che diceva: “In questo luogo il 28 maggio 1974 non è successo niente”.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
13 risposte a “Galleria 2010”
“…Gordon Brown che lascia il 10 di Downing Street dicendo “Goodbye”….”
Ha sfasciato il paese come Cancelliere e come Primo Ministro. La satira politica lo ha preso per il culo per 13 anni: a confronto il Berluska ne esce bene.
La classe media lo odia come il tuo amico e alleato Tonino Di Pietro odia rusticanamente Berlusconi. Perche’ e’ sempre la classe media, con i socialisti al governo, che paga per le avventure demagogiche di chi dice di stare dalla parte del “popolo”. In UK, stasera, la classe media rinuncia e la classe “operaia” si diverte e si sbronza.
Un bambino inglese su 5 esce dalla scuola dell’obbligo semi-analfabeta. Un terzo degli abitasnti di Londra vive in abitazioni in-decenti secondo gli standards occidentali.
Il Nord d’Inghilterra e’ messo peggio del “Casertano camorristico”.
Un teenager su 6, a Londra, gira con un coltello in tasca. Le infrastrutture e le strutture sono le peggiori dell’Occidente europeo. Decenni di ritardi negli investimenti fanno si che, oggi, un milione di cittadini sia senz’acqua da una settimana.
Le universita’ sfornano centinaia di migliaia di asini con la laurea in qualcosa che non serve a nessuno. (Perche’ i socialisti la laurea la volgliono dare a tutti).
Nessuno, in UK, ha nostalgia del “tuo” Labour, caro Scalpha: sia di quello “vecchio”, social-comunista, sia di quello “nuovo”, liberal-socialista. La “Terza Via” di Giddens ha fatto una mastodontica figura di merda. Ha lasciato le cose molto peggio di come le aveva trovate.
Ma, SOPRATTUTTO, DOPO 13 ANNI DI SOCIALISMO, IL DIVARIO TRA RICCHI E POVERI in UK SI E’ FATTO INCOLMABILE. E’ il peggiore del mondo sviluppato.
La coalizione Lib/Cons avra’ molto da lavorare per portare le cose a livelli accettabili.
Si, Gordon Brown se ne e’ andato dicendo “Goodbye”.
Era l’unica cosa giusta che potesse dire.
Ha evitato il linciaggio.
La tua anglofilia socialista, caro Scalpha, ti acceca e ti fa s-ragionare.
Cara Ludovica (?), non so chi dei due sragioni qui dentro, lascio ai lettori giudicare. In ogni caso: puoi sempre fare un biglietto di ritorno, come ho fatto io, e venire a vedere l’Italia da vicino. Ah, e almeno per stasera, tanti auguri.
conosco abbbastanza bene l’inghilterra per poter dire che, sebbene il welfare e le condizioni di sicurezza dei cittadini siano peggiorate neglki ultimi anni, rimane comunque un paese estremamente piu’ civile del nostro, sotto ogni profilo. il divario ricchi-poveri è come qui, con la differenza che i salari medi sono molto piu’ alti.se non fosse per problemi di salute mi trasferirei volentieri
michele
Scalfarotto, faccia il piacere.
La Concia non è stata aggredita da nessuno, è stata lei ad alzare la voce per prima con argomenti che bene hanno dimostrato la sua pochezza politica.
Video che documenta:
http://www.youtube.com/watch?v=PhhFELNdqaA
La smettiamo con questa deformazione della realtà? Ora quelli che contestano il Pd e i piddini sono fascisti, stai a vedere.
Caro Scalpha,
L’Italia, da vicino, ha i suoi problemi.
Lei ha visto la Cina, da vicino?
E la Russia, da vicino, com’e’?
E l’America, da vicino, che figura sta facendo?
Per mia fortuna, a soccorrermi nel fare la lista “oggettiva” della tragedia sociale, civile ed economica in cui e’ precipitata l’Inghilterra nei 13 disastrosissimi e fallimentari anni di amministrazione socialista non vengono solo le statistiche, ma anche le dichiarazioni di due “opposizioni”, una di centro-destra ed una di sinistra, che oggi si trovano alleate nel governo di coalizione.
Non fidarsi dei Tories, lo capisco. Non fidarsi anche del Lib/Dem che riferendosi alla catastrofica amministrazione laburista parlano di “gestione rovinosa”, significa rifiutare l’evidenza.
Le statistiche e le analisi congiunte di due ex-opposizioni rendono perfettamente idiota ogni negazione o ridimensionamento della drammatica situazione sociale-civile-economica della Signora Albione.
L’Italia, pur con i suoi problemi, non ha NULLA da invidiare all’UK.
Lei, caro Scalpha, in quattro anni di esperienza anglosassone in ambiente accademico, non puo’ non essersi accorto che masse di studenti inglesi, stupidamente incoraggiati a prendersi la laurea dai “socialisti del pezzo di carta in mano: perche’ l’istruzione superiore e’ un diritto democratico”, parlano e scrivono l’Inglese peggio degli studenti stranieri, inclusi gli Italians.
L’esodo intellettuale britannico, quello che in Italia, stupidamente, viene chiamato “fuga dei cervelli”, e’ di gran lunga superiore a quello Italiano. Il punto e’ che l’UK lo compensa facendo razzia di cervelli dell’ex-Impero, che fuggono dalle guerre civili e religiose dei loro paesi e sostituiscono in massa la “fuga” dei cervellini nazionali che scappano dalle penose condizioni sociali e gli standards terzomondiali dei loro servizi pubblici. E vanno in Australia, in America, in New Zealand, in Canada, dove trovano stipendi migliori, costi della vita assai meno cari e standards “europei”.
Arrivano, e’ vero, anche molti Italiani, Spagnoli, Francesi e Tedeschi e Scandinavi. Ma non sono attratti dall’Inghilterra (in precipitevolissimo declino), e nemmeno dagli stipendi che per 2/3 se ne vanno in affitti da speculazione criminale e trasporti miserevoli e carissimi, ma dalla lingua Inglese (che deve essere imparata e praticata in loco) e dalla vicinanza con i paesi europei d’origine dove tornano a confortarsi appena hanno qualche ora di vacanza.
Gli Italians del Severgnini, quelli del “che bello l’UK/che schifo l’Italia!!!” non starnazzano piu’ come quando erano appena arrivati nella “Grande” democrazia britannica (quella con un ramo del Parlmento eletto su base ereditaria). Quando cominciano a prender contatto con la vera e cruda realta’ della Britannia contemporanea, i suoi vizi, i suoi cancri, la sua crisi identitaria, il suo multiculturalismo cretino, i suoi sprechi, i suoi patetici sciovinismi, i suoi ritardi infra e strutturali si rendono conto che hanno imparato l’Inglese, spesso maluccio, e che tutto quello che c’era da imparare finisce li’.
E ritornano.
Con o senza gli incentivi che il Governo italiano intende proporre.
Quelli che restano non sono affatto “cervelli”, ma imprenditori e commercianti, che sull’ossessione consumistica britannica (sostenuta quasi sempre con le carte di credito) si arricchiscono, capitalizzano e meditano di trasferirsi, appena possibile, dove la vita e’ “migliore” e piu’ godibile. E dove la gente e’ piu’ “bella”.
Chi rimane, come me, e’ per cause di force majeure.
E ribadisco, senza tema di essere smentita, che il Nord d’Inghilterra, con la sua “Questione Meridionale”, e’ messo assai peggio del Casertano camorristico di cui ci parla, a sproposito, il Saviano Nazionale.
Viaggiare, per credere.
Con la “vaschetta” tra Piccadilli Circus, Leicester Square, Covent Garden e Old Compton Road s’impara poco e si vedono solo turisti.
E, naturalmente,
AUGURI PER UN FANTASTICO 2011.
(Che per l’Italia si preannuncia assai promettente. Meglio che in UK)
cara ludovicva, noto un vero astio nei confronti dell’UK. mi spiace, forse ha avuto delle brutte esperienze.
prima di generalizzare facendo delle gran sparate, pèerchè non se ne torna qui, visto che abbiamo un promettente 2011?
presto, non perda l’occasione…
mik
Caro Michele,
Nessun astio. Metto solo i puntini sulle “i”.
Cioe’ puntualizzo.
Io in Inghilterra mi trovo benissimo e devo rimanerci perche’ dalla mia attivita’ dipendono un centinaio di persone. Con le loro famiglie.
E io stessa ho famiglia. E i miei figli frequentano le scuole per ricchi nei quartieri “bene” della citta’. Dove non si prendono coltellate.
Io non viaggio sui mezzi pubblici e quando comincia l’orgia alcolica del week end io sono gia’ nel countryside, dove aspetto fino al lunedi quando la merda e’ stata spazzata dalle strade e dai marciapiedi.
Pero’ mi dispiace per i milioni, un paio di decine di milioni di inglesi che soffrono come cani, sia sotto i governi Tories, sia, soprattutto, sotto i governi socialisti.
Lei, Michele, come lo Scalpha, e’ assai poco informato. Il 2011 italiano sara’ assai meno drammatico del 2011 britannico. Lo dicono le cifre e lo anticipano gli stessi membri della coalizione di governo inglese. I tagli devono ancora arrivare. E si viaggia verso i tre milioni di disoccupati.
Lei, Michele, come Scalpha, non legge i giornali e se li legge, legge, come Scalpha, quello che porta acqua al mulino degli anglofili leccaculi.
Per esempio: l’anglofilo leccaculo corrispondente di Repubblica ci informa, oggi, che il Tamigi e’ finalmente tornato ad essere un fiume pulito. Si puo’ pescare il salmone.
MA CI HANNO MESSO MEZZO SECOLO!
E un secolo e mezzo fa il Tamigi puzzava di fogna e liquami al punto che dovettero chiudere il Parlamento di Westminster. E siccome i parlamentari non potevano stare in mezzo al tanfo finalmente si decisero a creare un colossale sistema fognario.
Da un ventennio, pero’, Londra e’ immersa nelle polemiche per la lentezza dei lavori di ammodernamento della rete idraulica, che perde il 30% dell’acqua potabile.
E sui trasporti inglesi si viaggia sempre in piedi. A meno che, come succede al solito turista italiano tonto che li usa nelle “ore morte”, quando il treno non serve a nessuno.
E cosi il turista tonto puo’ viaggiare seduto e pulito e poi torna a casa e racconta: “A Londra si viaggia benissimo, mica come a Milano, al mattino, quando andiamo a lavorare…”
Provincialotti!!!!
….E la popolazione carceraria britannica sfiora, dopo 13 anni di “socialismo alla Mortadella”, le 100 mila unita’.
La piu’ alta percentuale d’Europa. E non sono inclusi i clandestini che commettono reati e gli immigrati clandestini che solo a Londra si calcolano intorno alle 500 mila persone.
Sempre per puntualizzare e mettere qualche puntino sulle “i”.
E oggi, 2 Gennaio 2011, in UK, ci sono due milioni di persone che guidano senza assicurazione. E ogni giorno 60 persone sono uccise da guidatori senza assicurazione.
Civilissimo, questo paese: peggio del Casertano, del Napoletano, del Siculo e del Calabrese messi insieme. Ah, dimenticavo: il Pugliese.
Mi sa che Ludovica non è una Lei, ma un Lui. E si chiama Strollonzone/a. Strollonzò ma perchè cambi in continuazionie identità?
Chi e’ strollonzone/a?
A Panne’: de che stai a parla’?
A Ludovì, sì buonanotte. Ti si vede la coda da 100 metri.