Ieri le celebrazioni per l’Unità d’Italia, oggi invece le proposte scellerate tornano alla ribalta.
Qui sotto la mia dichiarazione riguardo alla proposta del Consiglio di Zona 8 di Milano per dedicare una targa alla memoria di Luisa Ferida, l’attrice che aderì alla Repubblica di Salò.
RESISTENZA: TARGA A FERIDA; SCALFAROTTO, INTERVENGA MORATTI (ANSA) – MILANO, 18 MAR – ‘Nei giorni del 150/o Anniversario dell’Unita’ d’Italia dedicare una targa a Luisa Ferida, che oltre ad appoggiare la Repubblica di Salo’ frequento’ Villa Trieste e la banda Koch pur conoscendo le torture che a tantissimi cittadini antifascisti venivano inferte in quei luoghi, e’ un atto immorale e gravissimo per la memoria della resistenza e per i valori dell’antifascismo’: cosi’ Ivan Scalfarotto, vicepresidente del Partito Democratico, interviene sulla decisione del Consiglio della Zona 8 di dedicare una targa a Luisa Ferida.
‘Come milanese sento forte, oggi, l’inaudita gravità di questo gesto. Per questo – aggiunge – mi associo alla chiara richiesta di Pierfrancesco Majorino, capogruppo PD al Comune di Milano, perche’ il sindaco intervenga immediatamente per bloccare questa decisione’.
‘La Resistenza, i valori democratici e antifascisti che scaturirono e si rafforzarono da quella tragica esperienza del nostro Paese, devono rimanere indelebili e essere ribaditi come nucleo unitario e imprescindibile per l’Italia e per tutti i cittadini. Vergognose operazioni come quella di Milano – conclude – non possono far passare messaggi di revisionismo irresponsabili e antistorici’. (ANSA).
3 risposte a “Milano, città che rischia di essere umiliata”
condivido in pieno la presa di posizione di ivan! ricordando che cosa è stato il fascismo e cosa è stato l’antifascismo…
Mio nonno era un medico.
Un giorno i Fascisti gli bussarono alla porta e gli chiesero di andare a visitare un camerata ferito in un attentato partigiano.
Mio nonno medico ando’ e salvo’ la vita del camerata fascista amputandogli il braccio.
Ritornando a casa trovo’ i partigiani COMUNISTI ad aspettarlo. Lo uccisero a freddo con tre colpi alla nuca “PERCHE’ AVEVA SALVATO LA VITA DI UN FASCISTA”.
Il capo di quella brigata partigiana e’ ancora vivo e ha fatto una brillante carriera politica e professionale.
Forse era uno di quelli che hanno fischiato l’antifascista e anticomunista Berlusconi e applaudito l’ex-comunista Napolitano il giorno del 150esimo anniversario dell’Unita’ d’Italia.
L’attrice Luisa Ferida frequento’ Villa Trieste e la banda Koch e sapeva che cola’ si torturavano i cittadini antifascisti.
Tutta la dirigenza comunista italiana sapeva dei crimini di Stalin e di quelli di Mao.
E molti di loro fanno ancora politica attiva riempendosi la bocca di Democrazia, Resistenza e di Antifascismo.
Uno di essi si chiama Giorgio Napolitano ed e’ il Presidente della Repubblica Italiana.
Una persona rispettabilissima: come anche l’attrice Luisa Ferida.
Viva l’Italia unita che guarda avanti!
Luisa Ferida fu riconscuta inncoente dei crimini di cui era stata accusata dallo stesso pertigiano che la giustiziò.
A lei e a Valenti fu riservato un processo sommario e di parte che tra le altre cose non permise che venissero chiamati i testimoni nominati dai due attori, che avrebbero potuto discolparli.
dopo più di 60 anni sarebbe anche ora di guardare avanti e riconoscere che la Resistenza, come in tutte le guerre, perpetrò anche molti crimini ingiusti.