Sul nucleare è cominciato il balletto degli esponenti governativi. Su questa cosa, invece, non si può più scherzare. Fare centrali in Italia, su un territorio sismico e senza nessuna garanzia su quello che stiamo facendo (le scorie, che ne facciamo delle scorie?) non è una questione che si può seriamente considerare. C’è un referendum? Sentiamo democraticamente cosa ne pensano gli italiani.
NUCLEARE: SCALFAROTTO, GOVERNO FAVORISCA REFERENDUM
(ANSA) – ROMA, 18 MAR – ‘La pausa di riflessione che ha annunciato il Governo sul piano nucleare non sia l’ennesimo inganno ai cittadini. L’unico modo per una decisione condivisa e’ far si che il Referendum sia partecipato e che ne venga rispettato l’esito’. Lo ha dichiarato Ivan Scalfarotto, vicepresidente del PD.
‘Il Governo sia responsabile – ha affermato Scalfarotto – e si mobiliti per un’informazione corretta e non di parte come quella messa in campo fino ad oggi e inviti i cittadini a esprimersi al Referendum. Noi siamo certi di quello che verra’ fuori: un NO netto al nucleare’.
‘Il PD continuera’ a sostenere la richiesta – conclude Scalfarotto – di un impegno massiccio di investimenti in ricerche e infrastrutture per un sistema di energie rinnovabili che riesca a sostenere il consumo italiano’. (ANSA).
NUCLEARE: SCALFAROTTO, GOVERNO SI MOBILITI PER REFERENDUM =
Roma, 18 mar. (Adnkronos) – “La pausa di riflessione che ha annunciato il governo sul piano nucleare non sia l’ennesimo inganno ai cittadini. L’unico modo per una decisione condivisa e’ far si’ che il Referendum sia partecipato e che ne venga rispettato l’esito”. Lo dice Ivan Scalfarotto, vicepresidente dell’Assemblea del Pd.
“Il governo sia responsabile e si mobiliti per un’informazione corretta e non di parte come quella messa in campo fino ad oggi e inviti i cittadini a esprimersi al Referendum -prosegue-. Noi siamo certi di quello che verra’ fuori: un no netto al nucleare. Il Pd continuera’ a sostenere la richiesta di un impegno massiccio di investimenti in ricerche e infrastrutture per un sistema di energie rinnovabili che riesca a sostenere il consumo italiano”.
“Quella del nucleare e’ un’altra prova per il governo: scelga -spiegaScalfarotto- se ascoltare i bisogni dei cittadini e dei territori e il netto rifiuto che proviene dalle Regioni, senza applicare una legge autoritaria che lascia comunque a Roma l’ultima parola, oppure procedere incurante dei pericoli e delle posizioni che anche tutti gli altri paesi europei stanno assumendo”.