Tutti parlano di Milano, e lo farò anch’io quest’oggi, ma adesso vorrei spendere una parola su Napoli.
Napoli è un disastro, una tragedia, un vero e proprio scempio. E’ un disastro che conosco e che amo, però: è la città dei miei nonni, la città di mia madre. La città dei Natali e delle Pasque da bambino. Poi la città dei miei studi universitari. Insomma, da quelle parti sono di casa.
Mancavo da tempo, però: durante questa campagna elettorale, invece, ci sono andato moltissimo. E ho trovato un città morente ma con un’insospettabile voglia di vivere.
Con un piccolo gruppo di meravigliosi temerari abbiamo provato a restituire vita a un gruppo di “mariniani” (quelli che all’ultimo congresso del PD erano contro il nucleare, a favore dei diritti civili, delle donne, del merito, del ricambio) e la cosa incredibile è che tantissima gente si è avvicinata a noi con attenzione e con curiosità.
C’è molta diffidenza nei confronti del PD, da quelle parti, ed è una diffidenza giustificata. Al contrario che a Milano, dove rappresentiamo una possibilità di cambiamento, a Napoli siamo percepiti come i responsabili primi del disastro e convincere la gente a votare per chi credono li abbia inguaiati è un’impresa praticamente impossibile. Eppure basta prospettare la possibilità di creare uno spazio di discussione aperta e libera nel Partito che le persone sono pronte ad ascoltare. C’è una Napoli bella e positiva che sembra solo attendere qualcuno che le chieda di darsi da fare.
Molti voteranno per De Magistris. Ho parlato con molti di loro e la sensazione è che siano essi stessi consapevoli che si tratti di un voto di brevissimo respiro, di una protesta che non risolverà nessun problema se non quello di togliersi qualche pietra dalla scarpa. Molti riconoscono che Morcone è un ottimo candidato, ma temono che non possa avere – se fosse eletto – quell’autonomia dalla nomenklatura di partito necessaria a fare delle cose radicalmente nuove.
A me Morcone piace, l’ho conosciuto e visto parecchie volte e credo sia in grado di risolvere situazioni complesse, come dimostra del resto il suo curriculum. Noi “mariniani” di Napoli proveremo ad aiutarlo cercando di costruire un pezzetto di PD aperto alla discussione e libero dai vincoli delle appartenenze.
Sarà un lavoro lungo, che con le elezioni comincerà piuttosto che finire. Rivolgeremo un appello alla città per provare a portare a casa almeno una parte di quelle energie che di una casa sono evidentemente alla ricerca. Proveremo ad essere all’altezza di quella Napoli così nobile e viva che sembra essere stata messa sullo sfondo e ai margini della discussione politica cittadina.
Le elezioni, però, sono qui. E con le elezioni bisogna misurarsi quando arrivano. Noi abbiamo una piccola pattuglia di candidati che speriamo potranno essere la nostra voce all’interno del Partito e delle istituzioni mentre il lavoro di costruzione di questa libera area di discussione nel PD continuerà.
Vi chiedo quindi, se siete a Napoli, di votare per loro per consentirci di cominciare a costruire un PD diverso. Tanti pensano che il PD non vada ma pochi pensano che per cambiarlo bisogna metterci qualcosa di sé, a partire da un voto espresso in maniera consapevole.
Usate le preferenze, dunque. E fatelo bene.
I nostri candidati sono: Giuliano Laccetti al Comune, Andrea Furgiuele nella I municipalità (dove è anche capolista), Eduardo Tomei nella III, Francesco Tenuta e Manlio Converti nella V, Flaviano Andreoli nella IX.
3 risposte a “Vi chiedo un voto per Napoli”
Credere che Napoli possa guarire dai suoi mali camorro-comunisti con un altro voto a sinistra e’ come credere che la polmonite si curi con una doccia ghiacciata.
che commento stupido, Ludovico!
in ogni caso, al momento quello indagato per appoggio organico alla camorra è nicola cosentino. Sono sicuro che questa città meriti di meglio!
Grazie Ivan!